Eroina

L’eroina è un preparato grezzo della diamorfina. E’ un prodotto semisintetico ottenuto dall’acetilazione della morfina, a sua volta, ricavata dall’oppio, il lattice estratto dalle capsule di talune specie di papavero (per es. il Papaver sonniferum L.). Questo lattice viene fatto essiccare e il materiale così ottenuto (oppio) viene sparso in una soluzione acquosa di idrossido di calcio (calce spenta). L’alcalinità viene poi  corretta aggiungendo cloruro di ammonio che fa precipitare la morfina base. Fino alla fine degli anni ’70 quasi tutta l’eroina consumata in Europa proveniva dal sud-est asiatico, ma ora la maggior parte proviene dall’Asia sud-occidentale, in una zona che comprende Afghanistan e Pakistan. L’eroina viene anche prodotta in alcune zone del Sudamerica, ma questo tipo di sostanza difficilmente arriva in Europa.

Presentazione

L’eroina del sud-ovest asiatico è una polvere marrone (brown sugar) di solito in forma di base libera, che non è solubile in acqua ma in solventi organici. Al contrario l’eroina del sud-est asiatico, meno comune, di solito è una polvere bianca in forma di sale idrato di cloridrato, che è solubile in acqua ma insolubile in solventi organici.

Modalità d’uso

L’eroina proveniente dal sud-ovest asiatico può essere fumata riscaldando la sostanza solida su stagnola sopra una piccola fiamma ed inalando il vapore. Chi intende iniettarsi questo tipo di eroina deve prema renderla solubile con, ad esempio, acido citrico o acido ascorbico. L’eroina proveniente dal sud-est asiatico è adatta, come soluzione, all’uso iniettivo. Una dose tipica è di 100 mg. Fatta eccezione per l’uso terapeutico come analgesico, l’ingestione di eroina/diamorfina è un metodo di somministrazione molto meno efficace.

Effetti psicoattivi

La diamorfina, come la morfina e molti altri oppiacei, produce analgesia. Si comporta come un agonista in un gruppo complesso di recettori che normalmente sono attivati da peptidi endogeni noti come endorfine. A parte l’analgesia, la diamorfina produce sonnolenza, euforia e senso di distacco. Gli effetti soggettivi successivi all’iniezione sono noti come “rush” e sono associati a senso di calore e piacere, seguito da un prolungato periodo di sedazione.

Conseguenze per la salute a breve termine

Tra gli effetti negativi compaiono crisi respiratoria, nausea e vomito, diminuzione della motilità del tratto gastrointestinale, repressione del riflesso della tosse ed ipotermia.

Danni alla salute nel lungo periodo

L’uso ripetuto porta alla tolleranza ed alla dipendenza fisica. La cessazione dell’uso in soggetti tolleranti porta ai caratteristici sintomi da astinenza. La diamorfina è 2-3 volte più potente della morfina. La dose minima letale stimata è 200 mg, ma le persone dipendenti potrebbero tollerare una dose anche 10 volte maggiore. Dopo l’iniezione la diamorfina supera la barriera sangue-cervello in 20 secondi, con circa il 70% della dose che raggiunge il cervello. E’ difficile da trovare nel sangue a causa della rapida idrolisi in monoacetilmorfina e la più lenta conversione in morfina, il principale metabolita attivo. La diamorfina è associata ad overdose ed avvelenamenti fatali molto più di altre sostanze controllate. Buona parte del tasso di morbosità è causata da agenti patogeni trasmessi attraverso iniezioni non igieniche.

Uso in medicina

La diamorfina è un sedativo analgesico con uso limitato al trattamento del dolore molto acuto.

Controllo internazionale

L’eroina è elencata nell’Allegato I della Convenzione Unica sugli Stupefacenti delle Nazioni Unite (1961). La diamorfina è anche inclusa in senso generico nel Protocollo del 1972, che ha riveduto la Convenzione del 1961, estendendo il controllo agli esteri e agli eteri delle sostanze classificate. Pertanto, la diamorfina è l’estere diacetilico della morfina (Tabella 1). L’anidride acetica, precursore essenziale nella produzione dell’eroina è elencata nella Tabella I della Convenzione delle Nazioni Unite del 1988 contro il Traffico Illecito di Sostanze Stupefacenti e Psicotrope. La corrispondente legislazione UE è esposta nel Regolamento del Consiglio (EEC) no. 3677/90 (in seguito emendato) che controlla il commercio tra l’UE ed i paesi terzi.

Stato legale in Italia

L’eroina è annotata nella Tabella I delle sostanze stupefacenti, di cui al D.P.R. n. 309/90.

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