Schede

Fentanyl (e analoghi)

Il Fentanyl è un analgesico con una potenza di almeno 80 volte superiore a quella della morfina. Il Fentanyl ed i suoi derivati sono utilizzati come anestetici e analgesici sia in medicina sia in veterinaria (Carfentanyl). La sua molecola ed i suoi derivati sono soggetti a controllo internazionale così come quei derivati non farmaceutici altamente potenziati, quale il 3-metilFentanyl, sintetizzati illecitamente e venduti come “eroina sintetica” o mescolati con l’eroina.

Presentazione

Il Fentanyl ed i suoi sali compaiono in forma di polveri bianche granulari o cristalline. Le formulazioni farmaceutiche si presentano come soluzioni di Fentanyl citrato ad uso iniettivo, come cerotti transdermici o ancora come pasticche per uso transmucoso orale. Il Fentanyl può inoltre presentarsi in formato illegale come polvere impalpabile di colore giallo, chiamata in gergo “Persiano Bianco” (contenente 3-metilfentanyl), e a volte come “trip di carta” (sottili pezzi di cartoncino impregnati di Fentanyl).

Modalità d’uso

Il Fentanyl viene assunto tramite iniezione endovenosa, cerotti transdermici, pastiglie transmucose orali e compresse vestibolari. La polvere di Fentanyl o i cerotti vengono anche fumati o assunti per via intranasale (sniffati).

Effetti psicoattivi

Il Fentanyl è un analgesico che agisce principalmente sul recettore μ-oppiaceo. Oltre alla sua azione analgesica, il Fentanyl provoca stordimento ed euforia, quest’ultima meno marcata rispetto all’eroina e alla morfina.

Conseguenze per la salute a breve termine

Tra gli effetti collaterali più comuni figurano nausea, capogiri, vomito, affaticamento, mal di testa, costipazione, anemia e edema periferico.

Danni alla salute nel lungo periodo

L’uso ripetuto sviluppa rapidamente tolleranza e dipendenza. Non appena si interrompono le somministrazioni, subentrano i sintomi tipici dell’astinenza (sudorazione, ansia, diarrea, dolore alle ossa, crampi addominali, brividi o “pelle d’oca” ). Interazioni gravi si sviluppano quando si mischia il Fentanyl con eroina, cocaina, alcool ed altri depressori del sistema nervoso centrale, come le benzodiazepine. L’uso di farmaci antiretrovirali e inibitori della proteasi per l’HIV farebbero aumentare i livelli del plasma e, se somministrati insieme al Fentanyl, ne ridurrebbero l’eliminazione. L’overdose comporta una depressione respiratoria che può regredire con il naloxone. Può anche subentrare una morte improvvisa per arresto cardiaco o grave reazione anafilattica. Negli esseri umani sono sufficienti 2 mg di Fentanyl per essere letali. Nei decessi in cui figurava la poli-assunzione è stata registrata una concentrazione sanguigna di circa 7 ng/ml o più. Mentre sono state registrate delle morti accidentali dopo l’uso terapeutico, si sono verificati molti decessi a seguito dell’abuso di prodotti farmacologici. Il contenuto di cerotti usati e non, assunto tramite iniezioni, fumo, per via orale o nasale, ha spesso portato a conseguenze fatali.

Fentanili non farmaceutici

In Europa e negli Stati Uniti si è registrato  un numero significativo di morti a seguito dell’ingestione di fentanili sintetizzati o “creati”  illecitamente, chiamati a volte fentanili non farmaceutici.  Per quanto riguarda i fentanili non farmaceutici, molti decessi – caratterizzati dalla loro repentinità –  sono stati legati all’uso di eroina combinata con il Fentanyl o uno dei suoi vari potenti analoghi, come l’alfa-metil fentanyl e il 3-metilfentanyl. Test sugli animali condotti dal gruppo di ricerca della Janssen Pharnaceutical hanno dimostrato che la potenza analgesica del Fentanyl è 470 volte superiore a quella della morfina. Il Carfentanyl sarebbe 10 000 volte più potente della morfina.

 

Controllo internazionale

Il Fentanyl è contemplato dall’Allegato I della Convenzione Unica sugli stupefacenti del 1961 (a partire dal 1964). Altri derivati del Fentanyl aggiunti alla Tabella I nel 1980 includono Sufentanil e Para-fluorofentanil, mentre Alfentanil è stato aggiunto nel 1984 e Remifentanil nel 1999. In tutto 13 fentanili sono elencati in base alla Convenzione del 1961. Negli Stati Uniti, la fornitura di NPP è stata oggetto di controllo a partire da luglio 2008 e la Drug Enforcement Administration ha proposto di controllare l’anilino derivato di NPP che è l’immediato precursore del Fentanyl.

Stato legale in Italia

Il Fentanyl e una trentina dei suoi analoghi sono annotati nella Tabella I delle sostanze stupefacenti, di cui al D.P.R. n. 309/90. E’ anche riportato nella Tabella dei Medicinali, Sez. A e nell’Allegato III-bis tra i medicinali per la terapia del dolore severo che usufruiscono delle modalità prescrittive semplificate.

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