Schede

Metamfetamina

La metamfetamina agisce come stimolante del sistema nervoso centrale. E’ stata prodotta per la prima volta in Giappone nel 1919 e attualmente ha usi medici limitati; per la maggior parte viene prodotta in laboratori clandestini, in particolare negli USA e in Oriente. E’ sotto controllo internazionale ed è strettamente collegata all’amfetamina.

Presentazione

La metamfetamina base è incolore, volatile e insolubile in acqua. Il sale più comune è il cloridrato che si presenta come polvere bianca o biancastra o come cristalli solubili in acqua. I prodotti illegali si presentano soprattutto in polvere ma il cloridrato (puro cristallino) è noto come “ice” (ghiaccio). Le pastiglie contenenti metamfetamina possono avere dei simboli simili a quelli rilevati sull’MDMA ed altre pastiglie di ecstasy.

Modalità d’uso

La metamfetamina può essere ingerita, sniffata e, meno comunemente, iniettata o fumata. Il cloridrato di metamfetamina, in particolare la forma in cristalli (ice), è sufficientemente volatile da essere fumato. In caso di ingestione, una dose può variare da alcune decine a diverse centinaia di milligrammi a seconda della purezza e della composizione isomerica.

Effetti psicoattivi

La metamfetamina è uno stimolante del sistema nervoso centrale che causa ipertensione e tachicardia con senso di accresciuta sicurezza, socievolezza ed energia. Elimina l’appetito e la fatica e può portare all’insonnia. Con l’uso orale di solito gli effetti iniziano in 30 minuti e durano varie ore.

Conseguenze per la salute a breve termine

In seguito, i consumatori diventano irritabili, agitati, ansiosi, depressi e apatici. La metamfetamina aumenta l’attività dei sistemi noradrenergico e dopaminergico. La metamfetamina ha una potenza maggiore rispetto all’amfetamina ma in situazioni d’abuso gli effetti sono quasi indistinguibili.

Danni alla salute nel lungo periodo

L’uso ricorrente della metamfetamina provoca diversi cambiamenti neurochimici e neuroanatomici. La dipendenza – come dimostrato dall’aumento della tolleranza – causa deficit di memoria, difficoltà nel prendere decisioni e nel ragionamento verbale. Alcuni dei sintomi assomigliano a quelli della schizofrenia paranoide. Tali effetti possono perdurare ben oltre l’uso della droga. L’iniezione di metamfetamina comporta gli stessi rischi di infezione virale (per es. l’HIV e l’epatite) di altre droghe iniettabili. Quando la metamfetamina viene fumata raggiunge il cervello più velocemente. I casi di morte attribuiti direttamente alla metamfetamina sono rari.

Uso in medicina

La metamfetamina è occasionalmente usata a livello terapeutico per il trattamento della narcolessia e per il disturbo da deficit dell’attenzione ed iperattività (ADHD).

Controllo internazionale

L’enantiomero S è elencato nell’Allegato II della Convenzione delle Nazioni Unite sulle sostanze psicotrope del 1971. Il racemato (una miscela 50:50 degli stereoisomeri R e S) è anche elencato nella stessa Tabella, ma l’enantiomero R non è identificato separatamente nella Convenzione.

Stato legale in Italia

Le metamfetamine sono annotate nella Tabella I delle sostanze stupefacenti, di cui al D.P.R. n. 309/90.

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