Droga e Pandemia. “Non risente della crisi, anzi la cavalca”…aggira le “chiusure” per la pandemia ..“è il prodotto di una delle industrie mondiali più fiorenti”! Parliamo di droga ... la pandemia, che da oltre un anno sta sconvolgendo il mondo, non sembra avere minimamente toccato il narcotraffico e le organizzazioni criminali che lo gestiscono…Questa l’apertura di A. Sarubbi della trasmissione TODAY , andata in onda sabato scorso, 20 marzo, su tv2000, con l’intervento, tra l’altro, di un esperto di questa Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, il Colonnello G. di F. A. Cavalli. Molteplici le tematiche di grande attualità affrontate, attraverso testimonianze flash di esperti, da vari Paesi e due reportage di approfondimento sulle Nuove droghe e sul Myanmar. I diversi focus su droga e pandemia sembrano confermare–durante l’attuale emergenza sanitaria- la persistente, vasta portata del narcotraffico e l’aumento- mondiale- del consumo di droghe sintetiche (in questo senso le testimonianze di responsabili di centri di recupero di tossicodipendenti di Malta, Brasile, Siria e Messico). Il conduttore Sarubbi ha moderato gli interventi del Col. Cavalli di questa D.C.S.A. e di R.V. Spagnuolo -giornalista dell’Avvenire e noto saggista in materia- stimolando commenti e riflessioni sul tema specifico. L’esperto della D.C.S.A. ha aperto il suo intervento con tre parole chiave per descrivere, in sintesi, l’attuale scenario: Nuovo, come le strategie di produzione, traffico, richiesta e consumo, che si sono adattate alle emergenze legate alla pandemia; Sintesi, come le droghe sintetiche che rappresentano la nuova frontiera del fenomeno droga, perché più facili da produrre e smerciare, di grande impatto e con effetti variabili, a seconda della richiesta; Oriente, per la prepotente affermazione delle aree geografiche orientali per queste droghe (rispetto a quelle tradizionali sud americane, da sempre caposaldo del narcotraffico mondiale), soprattutto per la fornitura di precursori e la produzione “ industriale” di sintetiche ed oppiacei. Durante la trasmissione si sono approfonditi i temi del narcotraffico internazionale, che la pandemia non sembra aver frenato- business dinamico, capace di adattarsi velocemente ai diversi contesti- e delle costanti attività di contrasto antidroga delle Forze di polizia, che non possono prescindere da una continua collaborazione e dal coordinamento tra loro. A questo proposito, molto interessante il video trasmesso sull’operazione “Sky”– recentemente conclusa in Belgio, ottimo esempio di collaborazione tra polizia belga ed olandese. A seguire, l’articolato reportage della televisione svizzera sulle Nuove droghe che stanno invadendo l’Europa, con un focus particolare sui cristalli di metanfetamine, molto più potenti della cocaina per la creazione di dipendenza, trafficati per la gran parte online, con profitti enormi per le organizzazioni criminali. Nel reportage vengono, anche, illustrate le modalità di traffico delle sostanze chimiche di base, necessarie per la fabbricazione di questi cristalli e, più in generale, per le droghe sintetiche: si tratta dei “precursori di droghe” , sostanze legalmente utilizzate -ad esempio per la produzione di farmaci- ma proibite per altre destinazioni d’uso. Il Colonnello Cavalli ha parlato di veri e propri “Precursor designer” capaci di creare, velocemente, sempre nuovi precursori, aggirando i divieti normativi.
Efedrina, esempio di un “precursore di droghe” (consente la fabbricazione di metanfetamina)
Lo stesso esperto ha sottolineato l’importanza del controllo dei precursori ed ha precisato che il Fentanil è, invece, un oppioide utilizzato per la terapia del dolore, abusato soprattutto negli U.SA., dove ha causato una vera e propria emergenza sanitaria. con un alto numero di dipendenze e decessi. Sempre a proposito di stupefacenti sintetici si è poi parlato anche di Captagon, utilizzato soprattutto nei contesti di guerra (inibisce fame e paura ed aumenta resistenza ed aggressività). Per quanto riguarda la figura del “drogato” oggi, il Colonnello Cavalli ha sottolineato che, secondo i dati del contrasto antidroga, in possesso degli organi di polizia, la nuova tendenza è quella dei policonsumatori , ovvero soggetti che consumano le diverse droghe per essere più performanti, aggregati o dissociati, a seconda del contesto. Il secondo reportage è stato dedicato alla situazione del Myanmar, ex Birmania, descritto come il primo paese al mondo produttore di droghe sintetiche. Infine, un’ultima riflessione dell’ esperto D.C.S.A. sul narcotraffico di provenienza sudamericana: i fatti indicano che, in tutto il mondo, negli ultimi anni, sono aumentati i sequestri di cocaina che, per la grandissima maggioranza viene coltivata e prodotta in Colombia, Perù e Bolivia ed esportata da organizzazioni criminali ben articolate. Anche le evidenze riguardo alla criminalità organizzata operante sul nostro territorio, non fanno intendere un calo di contatti con i famosi cartelli colombiani.
La puntata si è conclusa con una riflessione sulla tematica stupefacenti ed arte, con un riferimento al famoso murale anti-droga Crack is wack, realizzato a New York nel 1986 da Keith Haring, con l’obiettivo di denunciare la piaga dilagante del crack, una droga molto più economica della cocaina, che ha creato e produce gravissimi danni.
L’intera puntata di TODAY del 20 marzo 2021- “Droga, l’altra pandemia” è visibile sul canale Youtube di Tv2000