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Nella mattinata del 2 luglio, i Carabinieri del ROS dell’Aquila, unitamente ai Comandi Provinciali di Teramo, Pescara, Fermo, Ascoli Piceno, Brescia e Perugia, sotto la direzione della DDA dell’Aquila e della Procura della Repubblica di Teramo, hanno eseguito, a conclusione di una complessa indagine, 14 misure cautelari10 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla PG – nei confronti di altrettanti soggetti coinvolti in un vasto traffico internazionale di stupefacenti (video dell’operazione).

Il buon esito dell’attività è stato assicurato dall’attività di coordinamento e supporto svolta dalla DCSA, da Eurojust e da Europol, nonché dalla collaborazione con il Landeskriminalamt  del Nord Reno – Westfalia (Germania), l’Udyco Central della Policia Nacional (Spagna), la Police Judiciaire Fédérale di Mons (Belgio) e il Dipartimento anti-narcotici della Polizia Nazionale dell’Ucraina.

Le investigazioni, avviate alla fine del 2021, hanno permesso di sequestrare circa 100 kg di hashish ed 1 kg di cocaina ed individuare i componenti di una ramificata organizzazione criminale – operante nel territorio nazionale, in Germania e in Spagna, con ulteriori contatti in Belgio e in Ucraina – composta da cittadini italiani, spagnoli, argentini e colombiani, dedita al traffico di sostanze stupefacenti acquistate in Spagna per poi essere trasportate via terra e destinate alle piazze di spaccio abruzzese e marchigiane.

I risultati dell’attività sono stati divulgati durante una conferenza stampa tenuta lo stesso 2 luglio presso il Comando Provinciale dei Carabinieri, con la partecipazione dei vertici degli investigatori locali e di rappresentanti della DCSA, di Europol, della DIA e delle polizie tedesca, spagnola, ucraina e belga.

Il 13 giugno 2024, il Dipartimento per le Politiche Antidroga (DPA) ha realizzato, in collaborazione con la Rai (Raiplay), la campagna di comunicazione istituzionale dal titolo “Fermati. Pensaci un minuto”, al fine di sensibilizzare, soprattutto i più giovani, sull’importanza di compiere scelte consapevoli, prevenire i rischi alla salute derivanti dall’utilizzo delle droghe e contrastare le dipendenze.

La campagna d’informazione – che coincide temporalmente anche con la ricorrente giornata internazionale contro le droghe – è stata strutturata in nove “pillole” dedicate ad altrettante sostanze: cocaina, eroina, cannabis, MDMA, allucinogeni, nuove sostanze psicoattive, tabacco, alcol e fentanyl. Si tratta di clip, della durata di un minuto ciascuna, con cui sono fornite indicazioni pratiche sulle conseguenze e sugli effetti derivanti dall’uso di queste sostanze, attraverso un linguaggio semplice ed accessibile ad un target giovanile.

È solo conoscendo il fenomeno “droga” e le altre sostanze che conducono a forme di dipendenza che i ragazzi possono sviluppare uno spirito critico utile ad orientare le proprie scelte a favore della legalità e della salute.

Digita sulle immagini per vedere le clip tematiche

 

 

Dal 3 al 7 giugno si è svolto, su proposta dell’Ufficio Regionale delle Nazioni Unite sulle Droghe ed il Crimine per l’Asia Centrale (UNODC-ROCA), un workshop antidroga a favore di 12 esperti delle forze di polizia impiegati nel contrasto al narcotraffico in Uzbekistan, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Turkmenistan.

Tra gli argomenti affrontati, le relazioni internazionali bilaterali e multilaterali nel contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti; le funzioni di coordinamento della DCSA e di supporto tecnico, con un focus sulle operazioni speciali sotto copertura e le consegne controllate; le droghe sintetiche, le nuove sostanze psicoattive (NPS) e i precursori e le sostanze chimiche controllate; il monitoraggio della rete a contrasto del narcotraffico che “corre” nel web e sui social; il fenomeno dei traffici di stupefacenti nei contesti penitenziari; il ruolo dell’Agenzia delle Dogane nel contrasto del narcotraffico.

I frequentatori hanno anche visitato la sede del Servizio di Polizia Scientifica di Roma (DAC della P. di S.), dove sono stati affrontati gli argomenti del profiling delle sostanze stupefacenti e le modalità di intervento in caso di scoperta di laboratori clandestini per la produzione di droghe; il Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri (ROS), dove sono state approfondite le attività connesse alle operazioni speciali e alla gestione delle identità sotto copertura; il Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pratica di Mare, deputato all’attività di contrasto dei traffici internazionali di stupefacenti via mare ed aerea.

Hanno contribuito al corso esperti della materia della DCSA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

Dall’8 al 12 aprile si è svolto il 13° Corso Drug on Line, organizzato dalla DCSA e destinato ad operatori delle forze di polizia nazionali ed estere, impiegati nel contrasto al narcotraffico, che si sviluppa anche nella rete.

All’attività formativa hanno partecipato 31 frequentatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e delle forze di polizia dell’Albania, Austria, Giordania, Marocco, Messico, Panama, Repubblica Dominicana, Sudafrica e Spagna. Durante il corso sono state approfondite tematiche specialistiche relative al contrasto del narcotraffico che “corre” nel web e sui social, sia con riguardo alla prevenzione – come il monitoraggio della rete – che alla repressione, grazie a strumenti giuridici e tecnici innovativi ed in continua evoluzione, necessari per stare al passo con le “strategie criminali digitali”, utilizzate dai trafficanti online.

Durante la formazione, dopo essere stati illustrati i compiti della DCSA in termini di monitoraggio della rete, attivazione e coordinamento info-investigativo delle attività antidroga delle forze di polizia in questo ambito e di supporto tecnico ed economico alle indagini, sono stati analizzati: i compiti della Sezione Drug@online della Direzione Centrale; i market place nel darkweb, ovvero  le “vetrine” per la vendita anche di sostanze stupefacenti e i social usati per il traffico on line; gli strumenti di pagamento elettronico e le criptovalute, utilizzati anche per il riciclaggio online dei narcoproventi; i traffici internazionali di precursori nel web;  l’esposizione e l’analisi di  casi operativi significativi. Un particolare focus è stato destinato alle sofisticate e speciali tecniche di indagine, quali le intercettazioni telematiche, l’utilizzo dei captatori (c.d. trojan) – inoculati nei dispositivi informatici e smartphone dei narcotrafficanti – e le attività undercover nella rete. 

Hanno contribuito al corso esperti della materia della DCSA, dei Reparti investigativi specializzati della Polizia di Stato (Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni), dell’Arma dei Carabinieri (Raggruppamento Operativo Speciale), della Guardia di Finanza (Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Telematiche), della DEA (Drug Enforcement Administration), nonché un magistrato della Procura della Repubblica di Roma ed un rappresentante del mondo universitario (Università di Bologna).

Il 172° anniversario della fondazione della Polizia di Stato – celebrato a Roma, in piazza del Popolo, dal 10 al 14 aprile 2024 con manifestazioni ed eventi di prossimità organizzati nel “villaggio della legalità”, allestito per la circostanza – è stato l’occasione per informare sulle vecchie e nuove droghe soprattutto i giovani, sia nello spazio espositivo dedicato alla DCSA sia nell’area conferenze, ove si sono svolti specifici incontri tematici, organizzati con il contributo di esperti del mondo accademico. Numerosa la partecipazione della cittadinanza agli incontri realizzati dalla DCSA , che hanno suscitato particolare interesse tra i ragazzi.

La DCSA in queste giornate, illustrando le varie sostanze stupefacenti, con l’ausilio dei relatori ha focalizzato l’attenzione specialmente sulla cannabis, sulle droghe sintetiche e sulle nuove sostanze psicoattive (NPS), droghe che in genere attraggono i giovani fin dall’adolescenza.

Sono stati descritti gli aspetti scientifici delle sostanze stupefacenti: effetti sull’organismo, pericolosità e danni per la salute, inesistenza della distinzione tra droghe leggere e pesanti, riconoscimento delle intossicazioni da sostanze sconosciute.

In questo ambito, il focus su sintetiche e NPS, dagli effetti immediatamente più devastanti a carico del sistema nervoso centrale, con psicosi, comportamenti aggressivi e violenti, che, fra l’altro, hanno rilevanti ricadute sulla sicurezza collettiva (si pensi all’incidentalità stradale), ma anche del sistema cardio-respiratorio, con pericolo di arresto cardiaco. Catinoni, cannabinoidi sintetici, ketamina, nuovi oppioidi sintetici (tra cui fentanili e derivati, nitazeni), sono solo alcune delle più rinvenute NPS, gran parte delle quali attualmente sono già inserite nelle tabelle delle droghe sintetiche. Un nuovo mercato rispetto alle droghe tradizionali, che registra in media almeno 50 nuove sostanze identificate ogni anno e tabellate. Sono droghe a basso costo, con effetti tossicologici spesso non conosciuti o sottostimati dai consumatori; possono essere assunte insieme ad altre sostanze stupefacenti tradizionali o alcool e questo ne potenzia gli effetti psicoattivi e di tossicità; non vengono facilmente identificate in emergenza in ospedale e quindi ne diventa difficile il trattamento sanitario d’urgenza.

Il 10 aprile la dottoressa Silvia Graziano, dell’Istituto Superiore di Sanità, ha illustrato il network internazionale scientifico di prevenzione, in cui interagiscono lo SNAP (Sistema Nazionale di Allerta Precoce), gestito dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e varie istituzioni nazionali, tra cui i presidi sanitari di emergenza, i centri di ricerca universitari farmaco-tossicologici, la DCSA e le forze di polizia del territorio.

Venerdì 12 aprile il Prof. Matteo Marti – Direttore del Laboratorio di Tossicologia Forense dell’Università di Ferrara – ha affrontato la tematica relativa alle Nuove Sostanze Psicoattive e alle loro implicazioni sul sistema nervoso.

Il giorno seguente si sono tenuti due interessanti interventi, il primo sul tema dell’emergenza sanitaria delle droghe dintetiche e delle NSP,  a cura del Prof. Carlo Locatelli, Direttore del Centro Antiveleni e Centro Nazionale di Informazione Tossicologica – Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico IRCCS di Pavia, il secondo sulle differenti tipologie (tradizionali e nuove) di narcotici e sulle dipendenze, da parte della dottoressa Simona Pichini, responsabile del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il 14 aprile, la Presidente Nazionale dei Tossicologi Forensi Italiani, Professoressa Sabina Strano Rossi, ha svolo un approfondimento sul delicato tema delle c.d. droghe dello stupro: GHB, GBL, ma anche ketamina (video dell’intervento).

Nel corso delle giornate si è anche dibattuto sulla questione relativa alla deviazione dall’uso terapeutico, quindi legale, di alcuni farmaci, quali il fentanyl e la xilazina. La xilaxina – anestetico veterinario denominato anche droga degli zombie perché provoca torpore e ferite ulcerate che degenerano facilmente sino a richiedere l’amputazione dell’arto colpito –  se usata per tagliare l’eroina, dà effetti ulteriori anche letali; se, invece, viene combinata (in gergo tranq) con oppioidi quali il fentanyl, con cocaina, con metamfetamine o con altre droghe, ne prolunga gli effetti.

Si è discusso anche delle attività di contrasto della polizia. Anche qui il focus su sintetiche e NPS: la globalizzazione investe luoghi di produzione e modalità di approvvigionamento, cambia le modalità del traffico, alla “piazza di spaccio” virtuale (web, social media) si affiancano i luoghi di ricreazione giovanile. Queste caratteristiche rendono più difficili le indagini, a cui si risponde con l’affinamento delle tecniche investigative –  anche speciali –  e la cooperazione internazionale di polizia.

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, nell’ambito dell’Accordo Icarus, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha avviato il progetto “InFORMARE”, finalizzato alla formazione, su tutto il territorio nazionale, di operatori delle Forze di Polizia da inviare nelle scuole per offrire agli studenti una corretta informazione sull’uso e gli effetti dannosi delle sostanze stupefacenti. L’iniziativa nasce da una proposta della DCSA, condivisa nell’ambito di un tavolo tecnico presso  il citato DPA – al quale partecipano, fra gli altri, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la RAI – e rientra nelle attività di prevenzione delle dipendenze che possono coinvolgere bambini e giovani, insegnanti e genitori.

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ha dato avvio alla prima fase attuativa del Progetto “InFORMARE” con la realizzazione di un seminario pilota, svolto presso la propria sede dal 4 all’8 marzo scorso, che ha coinvolto 15 appartenenti a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, che potranno, a loro volta, formare i colleghi sul territorio. Durante l’attività formativa sono stati affrontati vari argomenti, dalla normativa antidroga, con particolare riferimento alle conseguenze negative ed alle sanzioni applicabili ai minorenni che usano o spacciano stupefacenti, alla diffusione delle droghe, soprattutto quelle sintetiche e le nuove sostanze psicoattive, ai danni alla salute e all’impatto psicologico degli stupefacenti in età adolescenziale, alle tecniche di ascolto, osservazione e public speaking. Sono state svolte, inoltre, esercitazioni pratiche, simulando incontri in classe con gli studenti, per mettere in condizione gli operatori di polizia di gestire in maniera adeguata ed efficace auditori composti da giovani studenti, ma anche, separatamente, da insegnanti e genitori.

Oltre agli esperti della DCSA, hanno contribuito alle docenze, professionisti della comunicazione nonché un medico ed uno psicologo della Direzione Centrale di Sanità della Polizia di Stato.

Gli operatori di polizia così InFormati incontreranno le scolaresche già nel corso di quest’anno scolastico. La DCSA, a partire da settembre 2024, organizzerà analoghi seminari per formare altri rappresentanti delle forze di polizia, che potranno realizzare gli incontri con gli studenti durante il prossimo anno scolastico.

L’iniziativa formativa si inserisce tra gli obiettivi strategici della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga in tema di prevenzione, per sostenere le attività volte ad offrire ai giovani gli strumenti necessari per conoscere il fenomeno “droga” ed orientare con maggiore consapevolezza e responsabilità le loro scelte, nel rispetto della legalità e della tutela della salute.

Il 22 e 23 febbraio scorsi, personale della DCSA ha tenuto due incontri presso l’Istituto Comprensivo “Ilaria Alpi” in Ladispoli, sul tema “La droga: i suoi effetti pratici…e che cosa ne pensiamo noi”, con l’obiettivo di offrire agli studenti e ai loro insegnanti un’informazione corretta sulle sostanze stupefacenti, sia dal punto di vista delle diverse tipologie, degli effetti e della loro pericolosità  sia sui possibili risvolti di natura legale conseguenti alla loro detenzione e utilizzo.

Agli incontri hanno preso parte circa 150 studenti delle 6 classi della terza media.

Gli interventi informativi sono stati preceduti da dimostrazioni pratiche delle unità cinofile della Guardia di Finanza che hanno svolto delle simulazioni di ricerca di narcotici occultati all’interno di bagagli o sulla persona.

 

Il 22 e 23 gennaio scorsi, personale della DCSA ha tenuto due incontri presso l’Istituto Comprensivo Via Anagni in Roma, con l’obiettivo di offrire agli studenti e ai loro insegnanti un’informazione corretta sulle sostanze stupefacenti, sia dal punto di vista delle diverse tipologie, degli effetti e della loro pericolosità  sia sui possibili risvolti di natura legale conseguenti alla loro detenzione e utilizzo.

Agli incontri hanno preso parte circa 120 studenti delle 5 classi della terza media.

Gli interventi informativi sono stati preceduti da dimostrazioni pratiche delle unità cinofile della Guardia di Finanza che hanno svolto delle simulazioni di ricerca di narcotici occultati all’interno di bagagli o sulla persona.

Dall’11 al 15 dicembre si è svolto presso la DCSA il Corso Copolad III (Cooperation on Drug Policies between Latin America and the European Union) – dedicato in particolare alle  operazioni speciali – al quale hanno partecipato 12 operatori di Polizia dell’America Latina (Argentina, Costarica, Panama, Perù, Uruguay, Chile, Bolivia, Honduras, Paraguay, Colombia, Equador) e 4 rappresentanti Italiani dell’organizzazione IILA (Organizzazione internazionale Italo-Latino Americana).

Copolad III è un programma di cooperazione biregionale finanziato dall’Unione Europea – a cui partecipa anche la DCSA – tra l’area Europea e l’America Latina per fornire assistenza tecnica e formazione a beneficio delle istituzioni dei Paesi latinoamericani e caraibici nei settori della cooperazione giudiziaria, del narcotraffico e del riciclaggio dei relativi proventi e della lotta al crimine organizzato.

Durante il corso sono state affrontate tematiche relative alle operazioni speciali (consegne controllate e attività sottocopertura) con approfondimento del quadro normativo di riferimento e di casi pratici conclusi; alle problematiche connesse alla gestione psicologica dello “stress” e del “vissuto” emotivo, tipici dell’attività undercover; al narcotraffico di precursori chimici, di droghe sintetiche e delle nuove sostanze psicoattive; al monitoraggio del web e delle tecniche investigative per il contrasto del traffico di stupefacenti attuato online.

Il seminario ha rappresentato un importante occasione di interscambio di informazioni, esperienze e casi di studio pratici tra i rappresentanti delle istituzioni di vari Paesi impegnate nella lotta al narcotraffico. Hanno contribuito al corso docenti esperti della DCSA, della Polizia di Stato (SCO), dei Carabinieri (ROS, Nucleo di Psicologia) e della Guardia di Finanza (SCICO).

Nella mattinata del 14 dicembre, il Nucleo Investigativo Carabinieri di Pavia e il Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità di Cremona, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Pavia e con il coordinamento e supporto della DCSA, a conclusione di una complessa indagine antidroga, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 8 persone, di cui 3 italiani, 2 sudafricani ed un nordafricano  (video dell’operazione).

L’indagine, avviata nel 2022 , ha permesso di  bloccare attraverso attività di cooperazione con l’HSI americana, una vasta attività di spaccio internazionale di Ossicodone dall’Italia verso gli Stati Uniti.

L’attività dei Carabinieri ha permesso di individuare 8 soggetti, responsabili dell’articolata rete di spaccio internazionale con gli USA, che agivano rubando i ricettari ed i timbri medici da vari ospedali del Nord Italia, falsificando poi le prescrizioni e presentandole presso varie farmacie, ottenendo il farmaco OxyContin, contenente il principio attivo dell’Ossicodone.

I trafficanti dopo aver accumulato circa mille pastiglie, procedevano alla loro spedizione in pacchi postali inviati negli Stati Uniti, principalmente nella zona di Boston. Ogni pastiglia consentiva profitti tra gli 80 e i 100 dollari e l’attività illecita ha generato entrate stimate in 1,6 milioni di dollari e un danno erariale per lo Stato italiano di oltre 65.000 euro.

 

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