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WORKSHOP “DROGHE SINTETICHE E NUOVE SOSTANZE PSICOATTIVE. UNO SCENARIO IN EVOLUZIONE: DALLE AMFETAMINE AL FENTANIL”, D.C.S.A. IN COLLABORAZIONE CON IL D.P.A., 21 NOVEMBRE 2019, CENTRO CONGRESSI DELL’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ROMA

Si è svolto ieri, 21 novembre, il Workshop dedicato alle droghe sintetiche ed alle nuove sostanze psicoattive, organizzato da questa Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in collaborazione con il Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al quale ha partecipato il Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli. Il variegato uditorio del Workshop ha visto la presenza di Procuratori Distrettuali della Repubblica, Magistrati della Direzione Antimafia e Antiterrorismo, Direttori Centrali del Dipartimento della P.S., rappresentanti della Polizia di Stato, dell’Arma dei  Carabinieri e della Guardia finanza, comprese aliquote di allievi Ispettori ed Ufficiali, degli Uffici di collegamento esteri a Roma, oltre ad operatori del sociale, privato e pubblico, ed esperti del settore, anche del mondo accademico.

Dopo i saluti iniziali del Prof. Claudio Grasso, V. Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica, che ha ospitato l’evento, ha aperto la sessione della mattina, il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga Giuseppe Cucchiara , che ha fatto luce sulla pericolosità della nuova droga, il Fentanil, – nato come farmaco antidolorifico ed usato anche per aumentare il valore dell’eroina- che si sta affacciando sul mercato nazionale ed “ha una potenza 50-100 volte superiore alla morfina e 30-50 volte all’eroina”. Per questo – ha continuato il Direttore Centrale – “si è sentita l’esigenza di fare il punto della situazione attraverso le esperienze di chi, nel nostro Paese, si occupa di droga. Questo workshop nasce da un progetto voluto dal Dipartimento delle politiche antidroga della Presidenza del consiglio al quale collabora anche il Dipartimento della pubblica sicurezza con l’obiettivo principale, attraverso attività congiunte e interventi integrati, di aumentare l’efficienza al contrasto al mondo della droga con una più incisiva azione di prevenzione” . Proprio da questo rapporto di collaborazione DCSA –DPA sono nati due progetti: Icarus  ed Hermes. Inoltre, la D.C.S.A. ha rafforzato dei settori dedicati a questi fenomeni “emergenti”. Sempre il Direttore ha precisato che “ il mercato italiano è dominato dalle droghe tradizionali: cocaina, eroina, hashish e  marijuana. Le nuove droghe sintetiche sono una parte emergente e dunque gli oppiacei sintetici sono ancora una quota residuale ma l’attenzione è massima perché anche l’eroina si affacciò da noi con qualche anno di ritardo rispetto ad altri Paesi. Non siamo all’emergenza ma dobbiamo attrezzarci”; comunque, dedichiamo grande attenzione anche dal punto di vista investigativo nei confronti del Fentanil. Proprio recentemente abbiamo operato due sequestri in Italia con la tecnica della consegna controllata”.

             

Il successivo intervento del Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli, si è incentrato su due presupposti: in primo luogo “la conoscenza  per avere consapevolezza dei rischi”; in secondo luogo– il fare rete per condividere saperi ed esperienze”, fondamentale nella lotta alla droga. Il problema del pianeta droga approccia questioni securitarie e di contrasto, ma dovremmo concentrarci di più sui temi della prevenzione”. Ha, quindi , precisato che, “a noi spetta intercettare il traffico e disarticolare le associazioni criminali, ma non dobbiamo  dimenticare che si tratta di un fenomeno mercantile che presenta una offerta ed una domanda . Bisogna lavorare sulla prevenzione, facendo rete e stimolando i soggetti chiamati a dare risposte: le agenzie educative, il mondo della sanita’, la societa’ civile e  il terzo settore. Il tema delle droghe non è solo repressione e Forze di polizia, ma è un tema che riguarda tutti”, ha concluso il Prefetto  Gabrielli. A seguire, l’intervento del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, che ha segnalato che il mercato delle nuove sostanze psicoattive attrae soprattutto i giovani: “la repressione non può essere l’unica soluzione, serve il contributo di famiglia e scuola”. Il Procuratore Nazionale ha aggiunto che “il fenomeno è sempre più preoccupante, perché le sostanze sono reperibili anche sul web e sul darkweb. Davanti a un panorama così ampio come il mondo di Internet, che consente l’acquisto in forma anonima, il contrasto deve essere fortissimo”. Ha parlato anche di “mercati interconnessi e dominati dai gruppi della criminalita’  organizzata”, che utilizzano diverse “rotte” per i traffici di stupefacenti internazionali ; le organizzazioni criminali, che gestiscono il traffico di cocaina, eroina, hashish e marijuana, utilizzano delle reti strutturate che operano sul territorio ed una catena di distribuzione che fornisce anche le nuove sostanze psicoattive. “Queste non nascono dal nulla o solo nel web, ma sono gestite da organizzazioni criminali e utilizzano reti ben radicate sul territorio”. Nel successivo intervento, la dott.ssa Elisabetta Simeoni , coordinatore tecnico scientifico del DPA, nel segnalare l’aumento del numero di overdose totali negli ultimi mesi, verosimilmente e prevalentemente dovute a eroina potenziata e cocaina, ha evidenziato che “non esiste in Italia, al momento, una emergenza overdose da fentanil, come negli Stati Uniti, dove è considerata una vera e propria epidemia. L’analisi ed il parallelismo con quanto sta accadendo negli USA sulle morti da fentanil è stato sottolineato “per sensibilizzare verso una precoce attivazione di interventi di prevenzione nel nostro Paese per evitare che tale fenomeno possa accadere anche nel nostro territorio”. Successivamente, è stato illustrato il Sistema Nazionale di Allerta Precoce – SNAP– da parte della dott.ssa Roberta Pacifici – Direttore del Centro Nazionale dipendenze e Doping dell’ Istituto Superiore di Sanità e vi è stato un intervento dedicato alla classificazione giuridica delle droghe sintetiche a cura della dott.ssa Germana Apuzzo e del dott. Rocco Signorile, Dirigenti Chimico Sanitari dell’ Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero della Salute. Infine, il dr. Gilberto Gerra, responsabile del Dipartimento prevenzione Droga e Salute di UNODC (United Office on Drugs and Crime),  ha chiuso la sessione della mattina illustrando gli scenari internazionali del fenomeno, ovvero la situazione delle droghe sintetiche dall’autorevole osservatorio delle Nazioni Unite e di ciò che è possibile trovare sul mercato illegale mondiale delle droghe, reso disponibile a tutti i consumatori grazie ad internet. Si è anche soffermato sugli effetti, anche sociali, delle droghe sintetiche.

Nel Panel del pomeriggio sono stati approfonditi in maniera anche tecnica, gli aspetti conoscitivi, medico-scientifici , preventivi e di contrasto al fenomeno della diffusione delle droghe sintetiche nonché delle pericolosissime NPS. Fondamentale, dal punto di vista informativo e medico- sociale sono stati gli interventi seguenti. Il primo, della prof.ssa Sabina Strano Rossi Responsabile del Laboratorio di tossicologia forense dell’ Università Cattolica del Sacro Cuore che ha illustrato gli aspetti clinico-tossicologici delle droghe sintetiche. Ha specificato che la Tossicologia Forense si focalizza soprattutto sulla diagnosi di avvelenamento, di intossicazione, uso e esposizione in ambito medico legale e alla successiva fase di identificazione e quantificazione del principio attivo delle sostanze psicotrope. Ha, quindi, illustrato gli aspetti critici riconducendoli, essenzialmente, all’elevato numero delle sostanze psicotrope presenti (circa 800 sostanze classificate ed il numero è destinato a salire per la continua ricerca scientifica, anche illegale) e la difficoltà nella valutazione della singola dose media ovvero della dose tossica/efficace. Nel successivo contributo, il dr. Carlo Locatelli, Direttore del Centro Antiveleni di Pavia, uno dei massimi esperti internazionali sull’attività di individuazione delle nuove molecole con effetti stupefacenti e dei loro effetti nocivi per la salute dei nostri giovani, ha illustrato l’attività del Centro, che coordina, per gli aspetti clinico-tossicologici delle sostanze d’abuso, il Sistema Nazionale di Allerta Precoce e fornisce una risposta immediata risposta per le emergenze chimiche. Lo stesso Direttore ha, inoltre, focalizzato alcune criticità nello specifico settore emergenziale, ad esempio l’ impossibilità di identificare quale NPS sia stata assunta e la possibilità sempre più frequente di coassunzione di più sostanze d’abuso addizionate anche ad alcool (eroina cocaina cannabis con droghe sintetiche ketamine, catinone sintetici, amfetamine ecc.). Successivamente, hanno dato il loro prezioso contributo alcuni esponenti delle Forze di polizia, attraverso l’esperienza professionale dei dirigenti tecnici dei laboratori di tossicologia chimica e scientifica della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. In particolare, il dr. Alessandro Mattia Comm. C. della Direzione Centrale di Sanità della Polizia di Stato, ha presentato un metodo analitico per evidenziare la presenza in basse concentrazioni di fentanil (ed analoghi); si tratta di una nuova proposta di un metodo di screening per individuare ,attraverso un’analisi di ultima generazione, alcune particelle del famoso fentanil, anche in microtracce. A seguire, è intervenuto il Ten Col. CC. Sergio Schiavone, Comandante del Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Roma, che ha fornito uno spaccato sulle nuove tendenze dei giovani in tema di assunzione, dei loro particolari “cocktail” nonché delle nuove figure emergenti in questo mondo come i Drug Designer che modellano a richiesta lo sballo desiderato dai loro clienti/assuntori. Ulteriore, contributo professionale sul tema ha dato poi la dott.ssa Antonietta Lombardozzi, I Dirigente tecnico P. di S. del Servizio Polizia Scientifica della Polizia di Stato, con competenza nazionale, che ha illustrato i sistemi di laboratorio che permettono un’attendibile analisi delle numerosissimi sostanze con effetti psicotropi che si stanno affacciando nel mondo delle c.d. nuove Droghe. Ha illustrato anche alcune importanti attività svolte, nel settore specifico, dalla Polizia Scientifica, ad ausilio dell’Autorità Giudiziaria. Infine, ha concluso il Workshop, il Colonnello della G. di F., Alessandro Cavalli, Direttore della Divisione del II Servizio di questa D.C.S.A., che si occupa del coordinamento nazionale alle attività di contrasto al traffico e spaccio delle droghe sintetiche, attraverso l’individuazione di nuove strategie di contrasto per affrontare in maniera efficace la nuova frontiera che si sta affacciando e che sta completamente mutando le attività investigative info – investigative finora messe in atto dai reparti specializzati di tutte le Forze di Polizia. Nel corso di quest’ultimo intervento a chiusura sono stati evidenziati il valore e le potenzialità del citato Progetto Hermes, –accordo di collaborazione tra D.C.S.A. e D.P.A., firmato il 20 novembre scorso .

             

L’incontro di ieri ha suscitato grande interesse e partecipazione negli operatori di settore in ambito giuridico e medico-scientifico intervenuti, in quanto è stata una reale occasione di approfondimento, confronto e condivisione di conoscenze ed esperienze fino ad oggi maturate sulle nuove sostanze psicoattive e, in particolare, sul Fentanil e suoi derivati.Ampio risalto è stato dato all’ evento dagli organi di stampa –Agenzie e quotidiani- ad esempio:

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/19_novembre_21/roma-gabrielli-la-droga-problema-prevenzione-non-sicurezza-69ebb316-0c57-11ea-89cc-e514bdace0f8.shtml

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/droga-lincubo-si-chiama-fentanyl-la-polizia-domanda-alta-ora-prevenzione

https://www.repubblica.it/cronaca/2019/11/21/news/allarme_fentanyl_in_italia_overdose_in_aumento-241574683/

La videoregistrazione degli interventi effettuati durante il Workshop sarà disponibile sul canale YouTube DCSA.

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