Dal 5 al 9 giugno si è svolto il 12° Corso Drug on Line, organizzato dalla DCSA e destinato agli operatori delle forze di polizia nazionali, impiegati nel contrasto al narcotraffico, che si sviluppa anche nella rete. Come è noto, infatti, il traffico di stupefacenti è riuscito a ritagliarsi uno spazio virtuale importante, generando un enorme volume d’affari che ha consentito ad abili criminali, esperti d’informatica, di arricchirsi, facendo leva sulle potenzialità che il web offre in termini di “anonimato” nella navigazione e nelle procedure di pagamento – bitcoin – per gli illeciti acquisti effettuati.
All’attività formativa hanno partecipato 33 frequentatori (oltre che della
DCSA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e delle forze di polizia del Kenya, Marocco, Messico, Perù, Portogallo, Seychelles e Spagna). Durante il corso sono state approfondite tematiche specialistiche relative al contrasto del narcotraffico che “corre” nel web e sui social, sia con riguardo alla prevenzione – come il monitoraggio della rete – che alla repressione, grazie a strumenti giuridici e tecnici innovativi ed in continua evoluzione, necessari per stare al passo con le “strategie criminali digitali”, utilizzate dai trafficanti online.
Durante la formazione, dopo essere stati illustrati i compiti della DCSA in termini di monitoraggio della rete, attivazione e coordinamento info-investigativo delle attività antidroga delle forze di polizia in questo ambito e di supporto tecnico ed economico alle indagini, sono stati analizzati: i compiti della Sezione Drug@online della Direzione Centrale; i market place nel darkweb, ovvero le “vetrine” attive per la vendita di svariati prodotti illeciti, tra cui le sostanze stupefacenti; i canali di comunicazione digitali usati per il traffico on line; gli strumenti di pagamento elettronico e le criptovalute, moneta virtuale “anonima” per i pagamenti di droga; i traffici internazionali di precursori nel web; le forme di riciclaggio connesso al narcotraffico online, attraverso l’utilizzo delle criptovalute ( ad es. i bitcoin); l’esposizione e l’ analisi di casi operativi di contrasto conclusi. Un particolare focus è stato destinato alle sofisticate e speciali tecniche di indagine, ovverosia le intercettazioni telematiche, l’utilizzo dei captatori (c.d. trojan) inoculati nei dispositivi informatici e smartphone dei narcotrafficanti, le operazioni sotto copertura nella rete ed eventuali “consegne controllate” della sostanza. Da ultimo, sono state esaminate le azioni di contrasto al terrorismo internazionale e al relativo finanziamento anche attraverso gli illeciti traffici di droga sul web.
Hanno fornito il loro prezioso contributo al corso, esperti del settore antidroga, tra i quali, appartenenti alla DCSA, ai Reparti investigativi specializzati della Polizia di Stato (Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni), all’Arma dei Carabinieri (Raggruppamento Operativo Speciale), alla Guardia di Finanza (Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Telematiche), alla DEA (Drug Enforcement Administration), nonché un qualificato rappresentante del mondo universitario (Università di Bologna).