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OPERAZIONE WARNING, POLIZIA DI STATO DI VICENZA E SCO: ESEGUITE 27 MISURE CAUTELARI. SUPPORTO INFO-OPERATIVO DELLA DCSA. 28 LUGLIO 2020.

Ieri, 28 luglio,  a Vicenza si è conclusa una importante attività antidroga, denominata Operazione Warning,  condotta dalla Polizia di Stato , Squadra Mobile della Questura e SCO -DAC , che ha eseguito 27 misure cautelari – 23 arresti e 4 divieti di dimora nel comune- nei confronti di pusher,  prevalentemente nigeriani e gambiani, indagati per una vasta attività di spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree cittadine. L’indagine, della Squadra mobile  e del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, coordinata dalla locale Procura della Repubblica , si è sviluppata con il supporto del Servizio Polizia scientifica e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, che ha fornito il coordinamento informativo ed il contributo operativo all’attività investigativa ed ha permesso di liberare i parchi pubblici di Vicenza -Campo Marzo e Parco Fornaci- dallo smercio di droga. L’attività investigativa, iniziata a gennaio, ha dimostrato che lo spaccio di droga nelle due aree verdi vicentine era ben strutturato. I pusher arrestati erano sempre in grado di rifornire un vasto numero di “clienti”- tra i quali alcuni minorenni e spesso provenienti anche dalle province limitrofe,- di differenti tipi di sostanze stupefacenti, quali eroina, cocaina e marijuana, a prezzi assolutamente competitivi. Per documentare la cessione delle dosi di droga, gli investigatori, oltre ai tradizionali e ordinari metodi d’indagine, hanno fatto ricorso all’impiego di agenti sotto copertura che hanno permesso di ricostruire anche la vasta rete di spaccio che avveniva all’interno dei due parchi e in prossimità della stazione ferroviaria.. Così, grazie a questa tecnica investigativa speciale, il contrasto al fenomeno criminale è stato realmente più efficace rispetto ai numerosi e ripetuti interventi effettuati delle Forze di Polizia in queste aree verdi che, nella maggior parte delle occasioni, comportavano il sequestro di modiche quantità di sostanze stupefacenti, con conseguente qualificazione giuridica del fatto di reato come ipotesi di lieve entità. 

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