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CONTRASTO AL NARCOTRAFFICO INTERNAZIONALE: OPERAZIONE “HIGHWAY”. ESEGUITE 43 MISURE CAUTELARI DALLA GUARDIA DI FINANZA DI BRESCIA E DALLA POLIZIA ALBANESE – JOINT ACTION DAY: 26 GENNAIO 2023.
COORDINAMENTO E SUPPORTO DELLA DCSA – COLLABORAZIONE CON SCICO, SCIP, PROGETTO III IPA, EUROPOL ED EUROJUST

Il 26 gennaio – Joint Action Day – la Guardia di Finanza di Brescia ed il Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (SCICO) – con il supporto di altri Reparti del Corpo e di unità cinofile specializzate alla ricerca di droga – a conclusione dell’operazione Highway, hanno arrestato 22 soggetti e, contestualmente, la polizia albanese ha eseguito 21 analoghi provvedimenti restrittivi. Sono state inoltre effettuate perquisizioni e sequestri di beni e disponibilità finanziarie sino a concorrenza dell’importo di oltre 4 milioni di euro. L’indagine, condotta in Italia dalla Guardia di Finanza sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo e con il coordinamento operativo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, si è sviluppata  in cooperazione con la polizia albanese, diretta dalla Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana  (SPAK) ed in  stretta collaborazione con Europol ed Eurojust nonché con l’efficace supporto dello SCIP della DCPC e del Progetto UE IPA III. 

Le indagini, avviate nel 2017, a seguito del rinvenimento di due panetti di cocaina all’interno di uno zaino abbandonato lungo l’autostrada A4 Milano-Venezia, hanno consentito di individuare gruppi criminali – in gran parte composti da soggetti di etnia albanese – coinvolti in un vasto traffico transnazionale di sostanze stupefacenti sulla rotta Paesi Bassi, Belgio, Svizzera e Slovenia e di  effettuare importanti  riscontri. L’attività ha permesso di eseguire, in totale, 119 provvedimenti cautelari personali per narcotraffico internazionale, tra arresti in flagranza, ritardati arresti e ordinanze di custodia cautelari, sequestri di importanti quantitativi di sostanze stupefacenti, in particolare, 120 kg di cocaina, 15 kg di eroina e 192 kg di marijuana, di due laboratori situati a Cremona e Milano e di due serre per la coltivazione di cannabis a Mantova e Modena, 92 kg di hashish, oltre a beni e disponibilità finanziarie per oltre 5 milioni di euro proventi delle attività illecite.

E’ stato possibile in tal modo ricostruire la rete gestita dagli indagati, con ramificazioni in diversi Paesi europei, i cui vertici risiedevano in territorio albanese. Le investigazioni si sono sviluppate nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune (SIC), sottoscritta dalle Autorità Giudiziarie dell’Italia e dell’Albania, con la partecipazione degli investigatori  italiani, svizzeri ed albanesi, oltre alla DCSA  quale membro esterno. La Direzione Centrale, in particolare, ha fornito un costante coordinamento e un prezioso supporto alle indagini, sia  favorendo l’avvio dei canali di cooperazione internazionale e partecipando alle riunioni operative con i Paesi coinvolti nel contesto investigato, sia dal punto di vista tecnico-logistico, mettendo a disposizione risorse e strumentazioni.

In occasione del Joint Action Day  è stata allestita presso Eurojust (l’Aja) una sala operativa comuneper la fase finale dell’operazione congiunta, necessaria a coordinare e monitorare le attività nei Paesi coinvolti.

I risultati dell’indagine – leggi qui il comunicato stampa – sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa, tenuta lo stesso 26 gennaio a Bergamo, presieduta dal Procuratore della Repubblica, Dott. Antonio Angelo Chiappani, con la partecipazione del Procuratore Capo di Tirana (SPAK), Dott. Altin Dumani (in videocollegamento) unitamente alla polizia albanese operante, del rappresentante italiano presso Eurojust, Dott. Filippo Spiezia (in videocollegamento), del Procuratore Aggiunto titolare delle indagini, Dott.ssa Maria Cristina Rota, del Comandante Provinciale G. di F. di Brescia, Col. t.ST  M. Tolla e del dipendente Nucleo PEF, Ten. Col. t. SPEF S. Tramis, di rappresentanti della DCSA, dello SCICO, del Direttore dello SCIP (DCPC), di un analista di Europol e del Project Leader del Progetto UE “IPA III” CSOCWB

Il brillante risultato conseguito testimonia, ancora una volta, quanto sia necessaria la sinergica cooperazione a livello nazionale ed internazionale tra gli attori impegnati nel contrasto al narcotraffico, settore in cui la DCSA si impegna da sempre, con la costante attività di coordinamento investigativo  – in Italia  ed all’estero –  e di  supporto operativo, tecnico ed economico  alle indagini antidroga.

Si riportano alcuni video dell’operazione relativi all’occultamento dello stupefacente attraverso un meccanismo a calamita, all’interno di un doppiofondo di una vasca, all’interno del semiasse di una Passat, nel tettuccio di una Saab e in uno spazio dietro la targa di una Volvo.

 

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