Nella giornata del 21 gennaio è stata data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del
Tribunale di Napoli Nord su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 12 soggetti (7 in custodia cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari), gravemente indiziati di plurimi delitti in materia di stupefacenti anche per ingenti quantitativi provenienti dalla Spagna (video dell’operazione).
L’attività investigativa è nata dall’arresto in flagranza di reato di un soggetto che, nel febbraio del 2024 aveva trasportato dalla Spagna verso l’Italia circa 50 kg di cocaina. Successivamente, sono stati accertati altri numerosi episodi di acquisto, trasporto, detenzione e cessione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti in diverse aree dell’aversano e della provincia di Salerno.
Le indagini si sono protratte per circa un anno e si sono avvalse del rilevante contributo fornito dalle intercettazioni
telefoniche ed ambientali, degli elementi acquisiti attraverso i servizi di osservazione e controllo del territorio e, da ultimo, della cooperazione giudiziaria con l’Agenzia europea Eurojust per l’esecuzione di diversi ordini di indagine europei. Le investigazioni hanno, pertanto, permesso di ricostruire un rilevante numero di approvvigionamenti di sostanze stupefacenti di diverso tipo e di identificare committenti, fornitori, trasportatori ed acquirenti che di volta in volta erano coinvolti nelle diverse fasi dell’azione criminale, dal carico alla distribuzione. In particolare, gli indagati commerciavano, sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish, provenienti dalla Spagna, grazie agli accordi con soggetti del posto. La droga una volta trasportata in Italia, prevalentemente con mezzi su gomma, veniva stoccata in luoghi sicuri nella disponibilità dei correi, per poi essere destinata alle piazze di spaccio della provincia di Napoli e Salerno, nonchè ai mercati del Belgio e dell’Olanda. 

L’attività di indagine, complessa ed articolata, ha consentito di sottoporre a sequestro in Italia oltre 300 kg di stupefacenti, pronti per l’immissione in commercio, e di accertare l’ulteriore commercializzazione di rilevanti quantitativi di droga, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. La fase esecutiva dell’ordinanza cautelare ha richiesto l’impiego di oltre cinquanta militari appartenenti alla Guardia di Finanza, con il supporto operativo di mezzi aerei del R.O.A.N. di Napoli e delle unità cinofili antidroga per la ricerca dello stupefacente.

Il brillante esito dell’operazione è stato garantito e assicurato dal prezioso contributo degli organismi di coordinamento e cooperazione internazionale, quali la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, Eurojust, Europol, l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia in Madrid, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP), nonchè con la collaborazione internazionale dell’Udyco – Greco Costa Del Sol – Policia National Spagnola, che hanno fornito un costante supporto investigativo agli operatori di polizia giudiziaria e che hanno cooperato nell’esecuzione delle misure cautelari a carico di due degli indagati residenti in Spagna.





Nel corso della serata del 24 dicembre, un’importante operazione congiunta tra la Squadra Mobile di Brescia, la Sisco, e le Squadre Mobili di Genova e di Alessandria, con il supporto della Sezione Polizia Stradale di Brescia, ha portato all’arresto di due cittadini serbi trovati in possesso di circa 25 chilogrammi di cocaina. L’operazione, attivata dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e coordinata dal Servizio Centrale Operativo, si inserisce nell’ambito dei servizi organizzati in corrispondenza delle festività natalizie finalizzati alla prevenzione dei reati contro il patrimonio e il traffico di stupefacenti.
La vicenda è iniziata con l’individuazione, da parte del personale della Polizia di Stato, di un’autovettura sospetta, in ingresso nel territorio nazionale dalla frontiera di Ventimiglia, che ha poi percorso la tratta autostradale attraversando Liguria, Piemonte e Lombardia sino a giungere nel territorio di Brescia. 
Nel corso della notte del 10 dicembre sono stati arrestati 23 narcotrafficanti, di cui 18 in Brasile e 5 in Italia, dai
del Comando Provinciale di Torino e dalla Polizia Federale brasiliana – Gruppo di Investigazioni Speciali del Paranà e del Paraiba – nell’ambito della cooperazione internazionale giudiziaria e di polizia giudiziaria attuata tra il nostro Paese e quello sudamericano sin dal 2019. Ciò, ha permesso di disarticolare tre distinti e collegati gruppi criminali, dediti a narcotraffico su rotta atlantica mediante navi cargo e riciclaggio (
Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo italiana e con il supporto dell’Ambasciata Italiana in Brasilia, nonché del Servizio Generale per la repressione al narcotraffico della Polizia Federale (CGPRE) e della Receita Federal brasiliana. Nel corso delle varie fasi investigative, entrambe le Forze di Polizia operanti sono state supportate anche dalle autorità spagnole della Policia Nacional e della Guardia Civil.


In data 18 novembre è iniziato, presso la DCSA, il “2° seminario del progetto InFORMARE”, della durata di due settimane, che ha visto
la partecipazione di 15 appartenenti a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. L’attività formativa si inserisce nel citato progetto “InFORMARE”, realizzato nell’ambito dell’Accordo 
inoltre, esercitazioni pratiche, simulando incontri in classe con gli studenti, per mettere in condizione gli operatori di polizia di gestire in maniera adeguata ed efficace auditori composti da giovani studenti, ma anche, separatamente, da insegnanti e genitori.










Dall’11 al 15 novembre si è svolto presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il 2° corso “Stupefacenti sintetici, precursori e laboratori clandestini” destinato a 38 frequentatori, tra funzionari ed ufficiali di polizie nazionali (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria) ed estere (Austria, Croazia, Emirati Arabi Uniti, Grecia, Marocco, Panama, Portogallo, Romania, Spagna, Sudafrica), impiegati nello specifico settore antidroga. 
















Alle prime luci dell’alba del 12 novembre 2024, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, con la collaborazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno eseguito nella città partenopea, nella provincia e nel territorio spagnolo, un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – DDA, nei confronti di 33 soggetti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dall’essere composta da più di dieci persone, dalla disponibilità di armi e dall’aver favorito il clan camorristico “Amato-Pagano”, operante nel quartiere Scampia di Napoli – 17 destinatari della custodia cautelare in carcere e 16 destinatari della misura degli arresti domiciliari. (

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, sarebbero state disarticolate due distinte organizzazioni criminali, operanti sul territorio partenopeo, dedite al traffico di droga, non collegate funzionalmente tra loro, ma con il medesimo canale di approvvigionamento dello stupefacente (cocaina e hashish), gestito in Spagna dal gruppo facente capo ad un noto narcotrafficante tuttora latitante.
Nel corso della notte del 25 ottobre è stato arrestato a Medellin, Colombia, il noto narcotrafficante italiano, Luigi Belvedere, “broker” casertano specializzato nell’importazione illecita di cocaina nonché inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi del Ministero dell’Interno, in fuga dal dicembre del 2020 (
L’inchiesta, durata oltre un anno, ha consentito di tracciare gli spostamenti del ricercato in Colombia e di documentare la sua attività di intermediario tra i cartelli colombiani e alcuni clan del “cartello camorristico” dei Casalesi, provvedendo all’organizzazione di spedizioni di droga dal Sud America verso l’Europa.
Dal 21 al 25 ottobre si è svolto, su proposta dell’
Tra gli argomenti affrontati, le relazioni internazionali bilaterali e multilaterali nel contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti; le funzioni di coordinamento della DCSA e di supporto tecnico, con un focus sulle operazioni speciali sotto copertura e le consegne controllate; le droghe sintetiche, le nuove sostanze psicoattive (NPS) e i precursori e le sostanze chimiche controllate; il monitoraggio della rete a contrasto del narcotraffico che “corre” nel web e sui social; il fenomeno dei traffici di stupefacenti nei contesti penitenziari; il ruolo dell’Agenzia delle Dogane nel contrasto del narcotraffico.
I frequentatori hanno preso parte anche a visite esterne presso la sede del Servizio di Polizia Scientifica di Roma (DAC della P. di S.), dove sono stati affrontati gli argomenti del profiling delle sostanze stupefacenti e le modalità di intervento in caso di scoperta di laboratori clandestini per la produzione di droghe; il Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri (ROS), dove sono state approfondite le attività connesse alle operazioni speciali e alla gestione delle identità sotto copertura; il Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pratica di Mare, deputato all’attività di contrasto dei traffici internazionali di stupefacenti via mare ed aerea.












In data 14 ottobre è iniziato, presso la DCSA, il “1° seminario del progetto InFORMARE”, della durata di due settimane, che ha visto la partecipazione di 15 appartenenti a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. L’attività formativa si inserisce nel citato progetto “InFORMARE”, realizzato nell’ambito dell’Accordo 
Durante il corso sono stati affrontati vari argomenti, dalla normativa antidroga, con particolare riferimento alle conseguenze negative ed alle sanzioni applicabili ai minorenni che usano o spacciano stupefacenti, alla loro commercializzazione avvalendosi del web e dei social media, alla diffusione delle droghe soprattutto quelle sintetiche e le nuove sostanze psicoattive, ai danni alla salute e all’impatto psicologico degli stupefacenti in età adolescenziale, alle tecniche di ascolto, osservazione e public speaking. Sono state svolte, inoltre, esercitazioni pratiche, simulando incontri in classe con gli studenti, per mettere in condizione gli operatori di polizia di gestire in maniera adeguata ed efficace auditori composti da giovani studenti, ma anche, separatamente, da insegnanti e genitori.







Dal 7 all’11 ottobre si è svolto il 25° Corso per Responsabili di Unità Specializzate antidroga, organizzato dalla DCSA. Alla specifica attività formativa, destinata a fornire contributi sia teorico – normativi che tecnico – operativi nella specifica materia, hanno partecipato 22 funzionari ed ufficiali appartenenti a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria.
Tra gli argomenti trattati sono stati illustrati i compiti della DCSA ed in particolare, il ruolo di coordinamento investigativo antidroga e di supporto tecnico, con un focus sulle operazioni speciali sotto copertura e le consegne controllate, nonché alla normativa vigente e le specifiche tecniche operative d’infiltrazione e di gestione delle identità.
Altri importanti moduli dell’attività formativa hanno riguardato: i metodi per il monitoraggio ed il riconoscimento dei precursori, delle droghe sintetiche e delle Nuove Sostanze Psicoattive; le attività investigative connesse alla scoperta di laboratori clandestini per la produzione di droghe sintetiche; le misure previste nella legislazione nazionale ed internazionale per il contrasto della criminalità organizzata e dei patrimoni illecitamente accumulati e riciclati; le modalità di ricerca informativa tramite le fonti aperte ed analisi di intelligence; il controllo della rete internet e l’attività repressiva del commercio illecito della droga avvalendosi delle potenzialità della rete; il fenomeno dei traffici di stupefacenti nei contesti penitenziari.
Hanno contribuito al corso esperti della materia della D.C.S.A., della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, oltre a rappresentanti della DEA (Drug Enforcement Administration), dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, della Procura della Repubblica di Roma e dell’Università di Roma.




