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Dall’11 al 15 dicembre si è svolto presso la DCSA il Corso Copolad III (Cooperation on Drug Policies between Latin America and the European Union) – dedicato in particolare alle  operazioni speciali – al quale hanno partecipato 12 operatori di Polizia dell’America Latina (Argentina, Costarica, Panama, Perù, Uruguay, Chile, Bolivia, Honduras, Paraguay, Colombia, Equador) e 4 rappresentanti Italiani dell’organizzazione IILA (Organizzazione internazionale Italo-Latino Americana).

Copolad III è un programma di cooperazione biregionale finanziato dall’Unione Europea – a cui partecipa anche la DCSA – tra l’area Europea e l’America Latina per fornire assistenza tecnica e formazione a beneficio delle istituzioni dei Paesi latinoamericani e caraibici nei settori della cooperazione giudiziaria, del narcotraffico e del riciclaggio dei relativi proventi e della lotta al crimine organizzato.

Durante il corso sono state affrontate tematiche relative alle operazioni speciali (consegne controllate e attività sottocopertura) con approfondimento del quadro normativo di riferimento e di casi pratici conclusi; alle problematiche connesse alla gestione psicologica dello “stress” e del “vissuto” emotivo, tipici dell’attività undercover; al narcotraffico di precursori chimici, di droghe sintetiche e delle nuove sostanze psicoattive; al monitoraggio del web e delle tecniche investigative per il contrasto del traffico di stupefacenti attuato online.

Il seminario ha rappresentato un importante occasione di interscambio di informazioni, esperienze e casi di studio pratici tra i rappresentanti delle istituzioni di vari Paesi impegnate nella lotta al narcotraffico. Hanno contribuito al corso docenti esperti della DCSA, della Polizia di Stato (SCO), dei Carabinieri (ROS, Nucleo di Psicologia) e della Guardia di Finanza (SCICO).

Nell’ambito della cooperazione internazionale, garantita dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, agli inizi di quest’anno, grazie ai continui scambi informativi con la DEA americana, è stata avviata dalla Guardia di Finanza di Piacenza un’articolata attività investigativa, diretta dalla locale Procura della Repubblica e svolta in collaborazione con la polizia e l’autorità giudiziaria statunitense.

Le indagini hanno fatto emergere un proficuo traffico di droghe sintetiche sulla rotta CINA-U.S.A con transito dall’Italia, gestito da un soggetto piacentino di elevato spessore criminale, che è risultato anche al vertice di un’organizzazione transnazionale dedita alla contraffazione di valuta – banconote e monete e riciclaggio.

E’ stato possibile risalire a circa 100 mila dosi confezionate per le singole consumazioni di sostanze sintetiche, tra cui anche il fentanyl – la c.d. droga dello zombie – dai devastanti effetti sulla salute, trafficate attraverso il darkweb. Le transazioni economiche della droga – dal valore complessivo di oltre 250 mila euro – avvenivano attraverso l’utilizzo di criptovalute (Bitcoin), non rintracciabili.

In Italia sono stati eseguiti 7 provvedimenti cautelari e 13 perquisizioni con il sequestro di 300.000 euro in contanti, 26.000 euro  in bitcoin, dispositivi informatici, 3 orologi di pregio,  immobile e tutta la strumentazione per la contraffazione della valuta (comunicato stampa del Procuratore della Repubblica di Piacenza).  Negli Stati Uniti parallelamente sono state eseguite 11 perquisizioni con l’arresto di altrettanti soggetti ed il sequestro di 2 kg di sostanze stupefacenti sintetiche, 1 kg di marijuana e armi.

Il 14 e 15 novembre si sono tenute a Cleveland e a Piacenza le conferenze stampa – presiedute dalle Autorità Giudiziarie americane e italiane – a cui hanno partecipato rappresentanti della Guardia di Finanza, della DEA e della DCSA.

I brillanti esiti dell’operazione testimoniano l’importanza delle sinergie e della condivisione delle informazioniassicurate dall’attività di coordinamento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga – nel quadro della collaborazione internazionale tra forze di polizia e magistrature nel contrasto al narcotraffico a livello globale.

 

Il 7 novembre è giunto in visita istituzionale presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il Direttore esecutivo del Maritime Analysis and Operations Centre – Narcotics (MAOC-N)  di Lisbona (Portogallo), Dr. Sjoerd Top e l’analista del Centro Dott.ssa Teresa Moura, accompagnati dall’Ufficiale di collegamento della DCSA lì distaccato. Il Direttore Centrale, Generale D. CC Pierangelo Iannotti, ha accolto la delegazione unitamente al Dirigente della DCSA rappresentante italiano   dell’Executive Board del MAOC-N, ai Direttori ed a funzionari dei tre Servizi.

Durante l’incontro è stata illustrata la struttura organizzativa e le specifiche funzioni della DCSA, in particolare le attività di coordinamento info- investigativo delle indagini antidroga condotte dalle forze di polizia e di impulso alla cooperazione internazionale nel contrasto al narcotraffico. Altra tematica importante affrontata ha riguardato la rete degli esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, del transito e del traffico illecito della droga che  favoriscono l’avvio delle varie forme di collaborazione con i collaterali stranieri nel settore antidroga. Successivamente, dopo un breve cenno  al coordinamento operativo delle operazioni speciali (attività sotto copertura e consegne controllate), sono state descritte le procedure adottate per la trattazione delle numerose segnalazioni trasmesse dal MAOC-N relative  ad imbarcazioni ed aeromobili sospetti, ovvero potenzialmente coinvolti nel narcotraffico internazionale. In tale contesto è stata anche evidenziata la posizione della DCSA quale referente nazionale per le richieste di abbordaggio (ex art. 17 Convenzione ONU del 1988) del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali.

Al termine dei lavori i partecipanti hanno espresso il loro apprezzamento per il proficuo confronto che ha consentito di acquisire ulteriori elementi conoscitivi sui rispettivi sistemi organizzativi, nonché rilanciare le strategie comuni attraverso cui si sviluppa la cooperazione contro il traffico illecito di stupefacenti via mare e aria. 

Il giorno seguente il Direttore della Divisione Relazioni Internazionali della DCSA ha accompagnato la delegazione del MAO-N presso il Comando Generale della Guardia di Finanza dove ha incontrato il Capo di Stato Maggiore, Gen. D. Leandro Cuzzocrea e si è svolto un briefing tecnico. Successivamente, i rappresentanti del citato organismo hanno visitato la struttura del Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza a Pratica di Mare. In tale ambito hanno potuto prendere visione delle dotazioni tecnologiche impiegate anche nel settore del contrasto al narcotraffico, per individuare ed identificare in maniera discreta obiettivi sensibili e guidare l’intervento di unità navali e di pattuglie a terra per le successive azioni preventive e repressive.

Lo scorso 26 ottobre si è tenuta a Barcellona una conferenza stampa relativa all‘operazione antidroga Magenta svolta in territorio iberico dai Mossos d’Esquadra  in stretta cooperazione con l’Italia dove si è sviluppata la parallela operazione Madera della Guardia di Finanza di Milano. All’evento ha partecipato l’ Esperto per la Sicurezza a Barcellona – per la DCSA –  oltre a rappresentanti della Guardia di Finanza di Milano e di EUROPOL.

Le attività di contrasto al narcotraffico internazionale si sono sviluppate in Spagna e in Italia con il coordinamento info-investigativo ed il supporto della DCSA tramite l’Esperto per la Sicurezza a Barcellona. A conclusione delle operazioni, lo scorso 17 ottobre, sono state eseguite 78 misure cautelari di cui 58 emesse dall’Autorità giudiziaria italiana e 20 dalla magistratura iberica, oltre a 128 perquisizioni sul territorio nazionale ed all’estero con rilevanti sequestri di marijuana, hashish e denaro contante (video dell’operazione spagnola).

Il 26 ottobre è giunta in visita istituzionale presso la DCSA una delegazione composta da 25 allievi Funzionari della polizia tedesca per approfondire le tecniche investigative utilizzate dalle forze di polizia italiane nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti.

Nel corso dell’incontro il Direttore del I Servizio ha illustrato la struttura organizzativa della Direzione Centrale e le sue peculiari funzioni, in particolare il coordinamento investigativo e la cooperazione internazionale di polizia in materia antidroga, strumento decisivo per la lotta al narcotraffico.

Successivamente, hanno preso la parola qualificati rappresentanti della DCSA che hanno approfondito le seguenti tematiche: l’analisi del narcotraffico gestito in Italia da organizzazioni criminali di matrice mafiosa; le rotte dei traffici delle sostanze stupefacente; la rete degli esperti per la sicurezza distaccati all’estero per favorire la cooperazione di polizia; il coordinamento info-operativo, svolto dalla DCSA  a livello nazionale ed internazionale, in particolare nell’ambito delle “operazioni speciali” (attività sotto copertura e consegne controllate).

Al termine del successivo dibattito, che ha visto il vivo interesse dei partecipanti, la delegazione tedesca ha manifestato grande soddisfazione per il proficuo confronto, consapevole dell’importanza della collaborazione tra i Paesi per fronteggiare in maniera efficace la minaccia globale del narcotraffico.

Lo scorso 12 ottobre, in occasione della XI Conferenza Italia – America Latina e Caraibi organizzata dal MAECI, il Vice Direttore Esecutivo Aggiunto dell’Agenzia IMPACS di CARICOM, Dott.ssa Tonya T. Ayow, accompagnata dall’Esperto per la Sicurezza DCSA presso l’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo, Ten. Col. CC Andrea Azzolini, ha fatto visita alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, dove è stata accolta dal Direttore del I Servizio, Generale B. CC Giuseppe Donnarumma e si è svolto per un incontro sulla specifica tematica antidroga.

Durante il confronto, presente anche un rappresentante dell’IILA (Organizzazione internazionale italo-latino americana) e con la partecipazione dei Capi Divisione dei tre Servizi, è stata illustrata la struttura organizzativa e le specifiche funzioni della DCSA, in particolare l’attività di coordinamento info- investigativo delle attività antidroga delle forze di polizia e di impulso alla cooperazione internazionale  svolta nel contrasto al narcotraffico. Altra tematica importante affrontata è stata la rete di esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, del transito e del traffico illecito della droga, che  favoriscono l’avvio delle varie forme di collaborazione con i collaterali stranieri nel settore antidroga.

Ha preso poi la parola la Dott.ssa Tonya T. Ayow, che ha presentato l’agenzia IMPACS (Implementation Agency for Crime and Security) nel CARICOM (Caribbean Community), una task force che  “coordina” 17 Paesi dell’area caraibica, promuove la sicurezza in quella regione attraverso l’attuazione di un’ampia gamma di progetti ed iniziative, favorendo l’attività di intelligence, la condivisione delle informazioni, la protezione delle frontiere e  il potenziamento  operativo delle forze di polizia dell’area, impegnate nel contrasto a vari tipi di criminalità, tra cui,  soprattutto, quella coinvolta nel narcotraffico internazionale. Lo stesso V. Direttore  ha evidenziato che sono state avviate da tempo forme di cooperazione con molti Stati e con agenzie ed organismi europei, quali EUROPOL e il MAOC/N ed ha manifestato la volontà di potenziare le esistenti forme di collaborazione tra il CARICOM e l’Italia nel contrasto antidroga, già attuate attraverso le comunicazioni tra l’Agenzia e il citato esperto per la sicurezza  a Santo Domingo. Ha, quindi, proposto di  potenziare la cooperazione in materia antidroga con le autorità italiane attraverso  una costante condivisione  delle informazioni operative, relative ai traffici di droga e la partecipazione a Corsi di  formazione specifici, utili alla conoscenza delle rispettive  tecniche di indagine  e best practises adottate dalle forze di polizia nei rispettivi territori.  Si è, inoltre, avviato un utile confronto sulla possibilità di realizzare un Agreement tra la DCSA e IMPACS -CARICOM, finalizzato proprio ad implementare tale cooperazione, per un efficace contrasto congiunto al narcotraffico internazionale. 

Al termine della giornata i partecipanti hanno manifestato la propria soddisfazione per il proficuo confronto, che rappresenta un importante  step  per la realizzazione di forme di collaborazione sempre più strette tra l’Italia ed i Paesi membri del CARICOM, nella consapevolezza che solo uno sforzo congiunto può riuscire a contrastare in maniera efficace il narcotraffico internazionale.

Dal 4 all’8 settembre si è tenuto presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il 6° Workshop dedicato a “L’azione di contrasto al narcotraffico”destinato alla formazione antidroga di funzionari ed ufficiali di polizie nazionali ed straniere impiegati nello specifico settore e al quale hanno partecipato 30 rappresentanti, funzionari ed ufficiali di polizie straniere impiegati nello specifico settore (Perù, Cina, Spagna, Austria, Grecia, Giordania, Marocco, Algeria, Brasile, Kenya, Uzbekistan, Turkmenistan, Panama, Portogallo e Turchia, Olanda).

L’importante obiettivo formativo del corso è stato fornire ai frequentatori specifici contributi tecnico-operativi nell’azione di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, anche con riferimento all’impiego di operatori di polizia in attività undercover.

Durante il workshop sono stati approfonditi diversi argomenti specifici ed in particolare: la struttura e le funzioni della DCSA nel settore antidroga, il coordinamento investigativo – nazionale ed internazionale – e le competenze in materia di attività sottocopertura; gli aspetti legislativi e procedurali, anche internazionali, delle operazioni speciali; le tecniche operative d’infiltrazione, la  gestione delle identità dell’undercover, con riferimento ad alcune esperienze operative concluse ed il complesso profilo psicologico dell’agente sottocopertura, anche attraverso alcune esercitazioni simulate; la cooperazione internazionale di polizia nel contrasto al narcotraffico, anche in relazione ai traffici di sostanze stupefacenti via mare ed il ruolo del  Maritime Analysis and Operation Center–Narcotics (MAOC-N) di Lisbona.

In tale ambito un importante spazio è stato dedicato all’analisi delle rotte e dei traffici delle sostanze stupefacenti, nonché approfondito il ruolo della DCSA quale referente nazionale per le richieste di abbordaggio del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali. Sono state, inoltre, trattate le droghe sintetiche, le Nuove Sostanze Psicoattive – NPS – i precursori e le attività informative ed analitiche nel contrasto al traffico di queste. Un focus è stato svolto sul settore delle indagini patrimoniali, sia con riferimento all’evoluzione giuridico-normativa e sia sull’utilizzo di tale strumento nell’ambito dei procedimenti di prevenzione antimafia. Da ultimo, è stato affrontato il tema del contrasto ai traffici di droga nel web, illustrando le funzioni della Sezione Drug@online”, che monitora la rete internet e fornisce il coordinamento delle attività repressive del commercio illecito di droga svolto avvalendosi delle potenzialità della rete.

Durante il corso si sono svolte visite esterne a Roma presso il Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato – dove sono state approfondite le tematiche relative al profiling delle droghe, lo smantellamento dei laboratori clandestini per la produzione di narcotici e le tecniche di accertamento delle identità – e presso il Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RIS), dove sono state illustrate le attività svolte all’interno dei differenti laboratori di analisi. 

Un’altra attività formativa organizzata all’esterno, che ha suscitato particolare interesse, si è tenuta presso l’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci” di Roma-Fiumicino, dove personale del Gruppo della Guardia di Finanza di Fiumicino ha descritto le visite di controllo nell’area aeroportuale e Cargo City e le attività operative antidroga svolte. Successivamente, la visita si è spostata presso il Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pratica di Mare dove sono state illustraste alcune esperienze operative concluse, grazie al dispositivo aeronavale.

Hanno fornito il prezioso contributo al workshop docenti – esperti della materia – della DCSAdella Direzione Centrale Polizia Criminale (DCPC), della Polizia Scientifica e del Centro Psicotecnico della Polizia di Stato, del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RIS) dell’Arma dei Carabinieri, del Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza (SCICO) e del Gruppo di Fiumicino e del Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza.

 

La DCSA, in collaborazione con il Segretariato di Interpol Lione sta sviluppando la progettualità Southern Route, che coinvolge alcuni Paesi del continente africano  – Kenya, Madagascar, Mauritius, Mozambico, Sudafrica, Tanzania ed Uganda – nel contrasto al traffico di eroina, di provenienza afgana,  interessati dalla c.d. “Rotta del Sud“, che vede l’Europa e  il nostro Paese quali punti di transito ed arrivo di carichi di oppiacei  L’iniziativa, che rientra nel più ampio progetto denominato “Icarus – sviluppato dalla DCSA in collaborazione con il  Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri,  si colloca nel contesto della  cooperazione internazionale di polizia nel settore antidroga al fine di studiare ed analizzare il fenomeno per elaborare sistemi di contrasto operativo congiunto di tali traffici e dei fenomeni connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti in talune regioni di transito.

Ad ottobre 2022 si è tenuto a Roma il 1° meeting presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia nell’ambito del Progetto, con la partecipazione di rappresentanti di alto profilo degli Uffici Antidroga esteri e di qualificati funzionari ed Ufficiali degli Uffici Centrali delle forze di polizia nazionali e, alla fine di novembre, si sono tenute le prime giornate di studio, confronto e scambio operativo presso il porto commerciale-passeggeri e l’aeroporto internazionale della capitale delle Mauritius, Port Louis.

Lo scorso mese di giugno si è svolta, in Kenya, la seconda “tappa” della parte “esecutiva” del  Progetto Rotta del Sud, che ha visto una delegazione della DCSA partecipare a due giorni di mentoring e due operational days, con la polizia keniota; le attività si sono sviluppate rispettivamente presso l’aeroporto di Nairobi e nel  porto commerciale di Mombasa, due hub strategici per la Rotta del Sud. Agli incontri hanno preso parte, assistiti dall’Esperto per la Sicurezza presso l’Ambasciata italiana a Nairobi, V.Q. P. di S. Marco Azzarone, il Direttore del I Servizio pro tempore, Dir. Sup. P. di S. Dott. Emilio Russo, unitamente al Cap. G. di F. Alberto Cirafici  (Nairobi) e il Direttore  della 1^ Divisione del III Servizio, Primo Dirigente P. di S. Alessandra Ortenzi, accompagnato dal V.Q.A. P. di S. Andrea Carabei (Mombasa), con la partecipazione, in entrambe le città, di personale di supporto della DCSA.  Alle giornate di mentoring e di controlli operativi  in aeroporto e nel porto, svolti dalle autorità keniote, alla presenza della DCSA, hanno partecipato anche il Col. Fabrizio Musci, comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Fiumicino, ed il Ten. Col. Danilo Persano, comandante del Gruppo G. di F. di Gioia Tauro, in qualità di esperti nei dispositivi operativi  di contrasto al traffico di stupefacenti negli aeroporti e nei porti.

A sottolineare l’importanza delle giornate di confronto e scambio, anche dal punto di vista operativo, la partecipazione all’apertura dei lavori del Vice Capo della Polizia e Direttore della Direzione Centrale Investigativa – DCI -della Polizia del Kenya, Mohamed Ibrahim Amin Ali che, lo scorso aprile. ha effettuato una visita istituzionale presso la DCSA.

Nel corso delle giornate gli esperti della DCSA hanno descritto la fondamentale azione di coordinamento investigativo esercitata dalla Direzione Centrale nel settore del narcotraffico, una delle più longeve e riuscite esperienze interforze in seno alle forze di polizia nazionali, evidenziando come la stessa sia stata la prima struttura, in ambito nazionale, a disporre di propri Ufficiali di collegamento antidroga all’estero, in qualità di “Esperti”, distaccati nei crocevia internazionali della produzione, transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. 

Proseguendo, è stato evidenziato come la cooperazione internazionale di polizia giochi ormai un ruolo decisivo ed è diventata asse portante e necessaria del sistema di sicurezza degli Stati, in ragione della necessità di contrastare fenomeni criminali sempre più pervasivi, tra i quali rientra certamente il narcotraffico. Successivamenteè stato illustrato un  fondamentale aspetto che connota la Direzione, costituito dal coordinamento operativo delle cosiddette operazioni speciali (operazioni sotto copertura e consegne controllate), oltre al ruolo  di referente nazionale per le richieste di abbordaggio (ex art. 17 Convenzione ONU del 1988) del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali.

Gli esperti della Guardia di Finanza hanno approfondito gli aspetti operativi dei sistemi di controllo e contrasto del traffico di stupefacenti attraverso i porti e gli aeroporti (expertise/best practices) e sulle operazioni speciali: attività sottocopertura e consegne controllate. Gli stessi hanno illustrato, oltre alle tecniche investigative antidroga,  gli strumenti utilizzati nell’attività di controllo preventivo svolto nei porti e negli aeroporti, specificando le best practises sviluppate nell’ approfondita analisi di rischio che viene svolta sui c.d.  elementi “sospetti” – relativi ai container, ai passeggeri ed ai bagagli –  per individuare i target (umani e/o di tipo commerciale) da sottoporre a controllo ed ispezione alla ricerca dello stupefacente – occultato secondo diverse modalità – . Sono stati illustrati, anche, i diversi metodi di  occultamento della droga che viene trasportata per via aerea e marittima.

A chiusura dei lavori, i partecipanti hanno espresso la propria soddisfazione per il proficuo confronto che si è sviluppato durante le giornate di incontro , che apre nuove prospettive per una collaborazione antidroga sempre più stretta tra i Paesi coinvolti, necessaria per poter fronteggiare una minaccia “globale”, che travalica i confini e colpisce tutti.

 

Tra i mesi di maggio e giugno u.s. si è sviluppata un’importante attività antidroga, il cui successo è stata la conseguenza di un’efficace cooperazione internazionale che si è instaurata tra le autorità uruguayane, portoghesi, spagnole ed italiane. In particolare, l’indagine è stata avviata a seguito del rinvenimento di 40 kg di cocaina presso l’aeroporto di Montevideo (Uruguay), occultata all’interno di 6 tavole da surf spedite da un cittadino italiano in Portogallo e destinata in Italia con transito in Spagna. Le Autorità hanno, pertanto, inoltrato una richiesta di consegna controllata internazionale verso il Portogallo, con il contestuale interessamento dell’Italia, attraverso l’Esperto per la Sicurezza della DCSA presso l’Ambasciata d’Italia in Argentina, competente anche per l’Uruguay.

La strategia condivisa dai Paesi interessati ha permesso il buon esito dell’operazione speciale internazionale, con l’arresto a Lisbona, il 7 giugno u.s., da parte della polizia portoghese di due italiani ed il successivo 11 giugno, di un terzo complice connazionale arrestato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, colpito da un mandato di cattura internazionale.

L’Autorità Giudiziaria e la polizia uruguayana, a conclusione dell’importante attività di contrasto antidroga, memorabile in quanto si tratta della prima consegna controllata internazionale effettuata da quel Paese verso l’Europa, hanno indetto, il 13 giugno u.s., una conferenza stampa divulgativa, alla quale hanno preso parte il Ministro dell’Interno dell’Uruguay, Luis Alberto Heber Fontana, il Capo della Polizia Nazionale uruguayana, Comisario General (Gen C.A.) Jose’ Manuel AZAMBUYA e il Comisario General (Gen C.A.) Juan Jesús RODRÍGUEZ REINA – Director de la Dirección de Investigaciones de la Policía Nacional DIPN e, in modalità videoconferenza, le Autorità dei Paesi che hanno collaborato.

Per l’Italia ha presenziato il Procuratore di Reggio Calabria, dott. Giovanni Bombardieri, il Primo Dirigente della P. di S., dott.ssa Alessandra Ortenzi della DCSA – per l’attività di coordinamento espletata nel corso dell’operazione – esponenti della struttura operativa della Polizia di Stato e l’Esperto per la Sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia in Argentina (Buenos Aires), Magg. CC Marco Di Maggio.

Il successo dell’operazione conferma l’importanza della cooperazione internazionale a livello giudiziario ed investigativo, nella consapevolezza che solo uno sforzo congiunto può strategicamente riuscire a fronteggiare in maniera più efficace e determinante la minaccia del narcotraffico.

Il 26 aprile, il Direttore Centrale della DCSAGen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, unitamente ai Direttori del I e III Servizio, Dir. Sup. P. di S. Dott. Emilio Russo e Gen. Brig. CC Gianfranco Scafuri e ai Capi Divisione, Col. G. di F. Alessandro Cavalli I Dir. P. di S. Alessandra Ortenzi, ha accolto in visita istituzionale il Vice Capo della Polizia keniana e Direttore della Direzione Centrale Investigativa – DCI -della Polizia del Kenya, Mohamed Ibrahim Amin Ali, accompagnato dal Personal Assistant, Lawrence Some, dal Direttore Centrale Antidroga, Margaret Wothaya, dal Direttore Centrale Antiterrorismo Johnstone Mukalo. All’incontro hanno preso parte anche l’Esperto per la Sicurezza a Nairobi, Vice Questore Aggiunto P. di S. Marco Azzarone e un rappresentante del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (DCPC).

La delegazione, prima dell’inizio dei lavori, è stata ricevuta – al seguito del Gen. Maggiore – dal Direttore della Direzione Centrale Polizia Criminale – Vice Direttore Generale del Dipartimento, Prefetto Vittorio Rizzi, con il quale si sono intrattenuti per un breve saluto.

Inizialmente, ha preso la parola il Direttore Centrale che ha illustrato la struttura organizzativa della DCSA e le sue funzioni. In tale contesto, nell’evidenziare la complessità del sistema italiano, caratterizzato dalla presenza di una pluralità di forze di polizia, ha descritto la fondamentale azione di coordinamento esercitata, nel settore del narcotraffico, dalla Direzione Centrale, una delle più longeve e riuscite esperienze interforze in seno alle forze di polizia nazionali.

Tra gli argomenti trattati, un particolare focus è stato destinato a quello della rete di esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. La gestione dei flussi informativi e l’attività degli esperti sono gli elementi strutturali della cooperazione internazionale, in cui si esprime la centralità della Direzione nel dispositivo di contrasto antidroga. Il Direttore della DCSA ha, quindi, evidenziato l’importanza del Kenya  per la cooperazione di polizia con l’Italia e l’Europa, nel contrasto al narcotraffico e alla criminalità organizzata, anche alla luce delle nuove rotte della droga che coinvolgono la parte orientale del Continente  africano citando, in particolare, la c.d. Southern Route.  In tale contesto, ha sottolineato la strategica, recente collocazione di un Esperto per la Sicurezza della DCSA proprio a Nairobi. Infine, nel sottolineare l’importanza della cooperazione internazionale, lo stesso Direttore  ha evidenziato la necessità di ispirarsi al noto principio follow the money, utilizzato dal giudice Giovanni Falcone nella lotta alla mafia.

Nel prosieguo, è stato illustrato un altro fondamentale aspetto che connota la DCSA, costituito dal coordinamento operativo delle cosiddette “operazioni speciali” (operazioni sotto copertura e consegne controllate), nonché la posizione di referente nazionale per le richieste di abbordaggio del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali. Da ultimo, è stato anche dato risalto all’istituzione all’interno della Direzione di una Sezione operativa, denominata “Drug@online”, che ha il compito di monitorare la rete internet, al fine di fornire il coordinamento delle attività repressive del commercio illecito di droga avvalendosi delle potenzialità della rete.

Il Vice Capo della Polizia e Direttore della Direzione Centrale Investigativa del Kenya,  Mohamed Ibrahim Amin Ali , ha affrontato diverse tematiche di interesse, oggetto di successivo dibattito e confronto, relative alla volontà di potenziare la cooperazione di polizia tra il Kenya e l’Italia nel contrasto al narcotraffico, soprattutto attraverso il citato Esperto per la Sicurezza a Nairobi, che può fungere da essenziale “raccordo” per lo scambio di informazioni in materia antidroga,  sia di tipo “strategico” che operativo. In particolare, il Vice Capo della Polizia keniota e il Direttore dell’Antidroga di quel Paese, hanno auspicato una efficace condivisione dei dati info-investigativi con le forze di polizia italiane, per il tramite della DCSA,  necessaria per poter avviare indagini parallele e  sviluppare, quando possibile, le citate “operazioni speciali” con l’Italia.  Lo stesso Direttore della DCI keniota ha auspicato anche l’avvio di un confronto e di un reciproco scambio, coordinato dalla DCSA,  delle  tecniche investigative e delle best practises utilizzate dalla forze di polizia nel contrasto antidroga nei due Paesi, soprattutto con riferimento alle attività di prevenzione e repressione svolte nei porti e negli aeroporti, classici luoghi di transito o destinazione delle sostanze stupefacenti. In questo contesto, è stata  condivisa l’organizzazione, da parte della DCSA, di programmi formativi e di mentoring da svolgere sia in Italia che in Kenya, a favore degli operatori di polizia antidroga. 

Al termine dei lavori i partecipanti hanno espresso la propria soddisfazione per il proficuo confronto che rappresenta un importante passo per consolidare forme di collaborazione e condivisione delle informazioni, nella consapevolezza che solo uno sforzo congiunto può strategicamente riuscire a contrastare i pericoli derivanti dalle organizzazioni criminali dedite al traffico internazionale di droga.

 

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