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Dal 20 al 23 settembre scorso,  si è svolto,  in presenza, il  2° Corso “Droghe Sintetiche e NPS: Caratteristiche e classificazione, normativa di riferimento e sistemi di contrasto” , organizzato dalla D.C.S.A. , destinato agli operatori di polizia nazionali impegnati nelle attività di contrasto al traffico di sostanze  stupefacenti. Il corso si inquadra nell’ambito della realizzazione del “Progetto Hermes“, teso a potenziare i livelli di efficienza nelle attività di contrasto alla diffusione della droga e ad una più incisiva azione di prevenzione mediante il raccordo strategico e operativo tra le Forze di polizia. All’attività didattica hanno partecipato  23  operatori delle forze di polizia italiane  (Polizia di Stato -Carabinieri -Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria). Sono stati  forniti ai frequentatori, attraverso moduli didattici dedicati, oltre ad elementi di informazione sul funzionamento della D.C.S.A., del Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri (D.P.A.) e dell’Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero della Salute, spunti ed approfondimenti specifici sulle seguenti tematiche: normativa nazionale ed internazionale vigente in materia di precursori chimici; droghe sintetiche ed NPS; formazione delle Tabelle allegate al D.P.R. 309/90; descrizione, classificazione  e aspetti clinico-tossicologici delle  principali droghe sintetiche e NPS; analisi dei flussi dei precursori; illustrazione del Sistema di Allerta Precoce (SNAP); tecniche di intervento nei laboratori clandestini ed esperienze operative sul traffico di droghe sintetiche e nuove sostanze psicoattive realizzate tramite il  web e l’utilizzo del sistema postale (cd. “sballo postale”).

L’ attività didattica è stata curata da qualificati magistrati della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNAA), Esperti del Dipartimento delle Politiche Antidroga e del Ministero della Salute, professori universitariFunzionari ed Ufficiali delle forze di polizia, anche appartenenti alla D.C.S.A..

 

Comunicato stampa apertura progetto “Rotta del  sud” ( tragitto  di transito dell’eroina, alternativo alla “rotta balcanica”)

“”Nella mattinata odierna, si è tenuto,  in videocollegamento, alla presenza del Vice Capo della Polizia-Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi, l’evento di apertura del progetto “Rotta del sud”, iniziativa promossa dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, nell’ambito dell’Accordo di collaborazione -Icarus con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.  Il progetto è teso a rafforzare la cooperazione ed il coordinamento tra i Paesi dell’area sud-orientale dell’Africa (Kenya, Madagascar, Mauritius, Mozambico, Somalia, Sud Africa, Tanzania ed Uganda) interessati dalla direttrice di traffico che, dopo aver attraversato Iran, Pakistan o India, porta l’eroina afgana in Europa e in Italia. L’iniziativa, grazie all’intervento diretto della D.C.S.A. e la collaborazione di Interpol, prevede un più intenso scambio informativo e di buone prassi con le forze di polizia degli Stati interessati e lo svolgimento di visite di studio ed attività di formazione. È’ previsto anche uno scambio di dati statistici relativi al fenomeno del consumo per disporre di efficaci strumenti di conoscenza sulla diffusione delle droghe nei paesi aderenti all’iniziativa.  Al progetto partecipano altresì la Direzione Centrale della Polizia Criminale (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) e il Segretariato Generale Interpol Lione (Criminal Networks Sub Directorate).

Il Prefetto Vittorio Rizzi, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, nell’aprire i lavori, ha evidenziato: “Il traffico di sostanze stupefacenti è certamente il reato transnazionale più diffuso al mondo; la droga viene prodotta in un Paese, trafficata attraversando continenti e consumata in ogni parte del mondo, con fiumi di denaro guadagnati sulla pelle delle persone che vanno ad inquinare l’economia sana attraverso il riciclaggio. L’unica strada per contrastare efficacemente una piaga di proporzioni mondiali è l’alleanza tra le forze di polizia. E oggi lavoriamo insieme sulle rotte del traffico di eroina provenienti dal Sud, che coinvolgono l’Italia come destinazione finale o di transito, grazie alla cooperazione internazionale di polizia assicurata da Interpol e lo scambio di informazioni con il law enforcement dei Paesi dell’Africa Sud-orientale”.

Nel suo intervento, il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale Antonino Maggiore, ha sottolineato l’importanza strategica della collaborazione avviata con i Paesi africani della costa orientale per migliorare il contrasto al traffico di eroina di provenienza Afgana in transito verso l’Europa, da realizzare attraverso un più intenso ed efficace scambio di informazioni e di esperienze operative.       

La delegazione del Segretariato Generale di Interpol  ha sottolineato la necessità di fornire un supporto concreto ai Paesi lungo la c.d. Southern Route (rotta del sud dell’eroina), evidenziando l’importanza della raccolta dei dati e la loro analisi, affiancata da indagini di tipo finanziario. Ha, inoltre, incoraggiato tutti a partecipare con dedizione e passione a questo importante progetto. 

I Paesi africani invitati hanno aderito all’evento, con delegati di alto profilo, che hanno mostrato vivo entusiasmo ed un approccio propositivo verso l’iniziativa, ribadendo l’importanza dello scambio informativo e della mutua assistenza e fiducia reciproca.””                                     

In particolare, il Direttore dell’Ufficio Organized and Emerging Crimes, dello stesso Segretariato Generale di Interpol -Lione-, Ilana De Wild, ha sottolineato che “è solo attraverso un intenso scambio internazionale di informazioni tra noi che sarà possibile comprendere la dimensione di questo contesto criminale e distruggere il traffico di eroina attraverso questa rotta del Sud” (“it is only through an intensified international exchange of information among us that we will be in a position to grasp the extent of this criminal issue and disrupt the trafficking of heroin through this Southern route.”).

 

                

                 

Si è conclusa ieri, 11 novembre,  la sessione formativa di due giorni sul tema “Droghe Sintetiche e Nuove Sostanze Psicoattive: Caratteristiche e classificazione, normativa di riferimento e sistemi di contrasto”, organizzata- a causa della perdurante situazione di emergenza sanitaria- in modalità webinar, da questa Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in collaborazione con il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. All’iniziativa  formativa, svolta nell’ambito del Progetto Hermes  (sviluppato da D.C.S.A. e D.P.A.) , hanno partecipato  Funzionari ed Ufficiali delle forze di polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria), quotidianamente impegnati nel contrasto al narcotraffico, sia nelle unità centrali specializzate nel coordinamento operativo antidroga che sul territorio. Obiettivo di questo primo corso nazionale: fornire un quadro di analisi aggiornato e completo su diversi aspetti del fenomeno, ovvero sulla crescente diffusione delle droghe sintetiche e delle Nuove Sostanze Psicoattive -NSP- che stanno invadendo il mercato illegale degli stupefacenti, soprattutto attraverso il webmarket; sulle metodologie di  prevenzione, riconoscimento e contenimento degli effetti nocivi per la salute, purtroppo  poco noti e, talvolta, anche letali, attraverso l’utilizzo del costante monitoraggio, dei sistemi di allerta e  di classificazione normativa delle nuove sostanze di sintesi; sulle nuove strategie investigative efficaci per contrastarne la produzione ed il traffico.  Si tratta di un problema complesso ed inquietante che rimane all’attenzione degli operatori di polizia e di numerose altre componenti istituzionali e sociali. I frequentatori hanno evidenziato il  grande interesse suscitato dai diversi moduli didattici, dedicati a specifici approfondimenti in materia e svolti, a titolo gratuito, da qualificati ed autorevoli esperti nel settore. I relatori intervenuti,  tra i massimi esperti della materia a livello nazionale e internazionale, appartengono   a Istituzioni centrali , quali il D.P.A., il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, al mondo universitario e  alle Forze di polizia, impegnate in prima linea sul fronte investigativo antidroga , oltre che alla D.C.S.A., per le funzioni di indirizzo, coordinamento  e supporto operativo alle  stesse attività.  L’attività formativa svolta rappresenta  lo sforzo congiunto con cui prosegue il costante contrasto – a vari livelli- al devastante fenomeno della produzione, del traffico e del consumo di sostanze stupefacenti.

                  

               

                

               

 

 

 

 

 

 

 

             

Campione sequestrato di MDMA  (3,4-metilenediossimetanfetamina)

 

 

 

 

 

 

  Struttura MDMA

  Campione sequestrato di LSD

Struttura LSD

 

 

Il 20 novembre scorso, la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga  ed  il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno siglato  il Progetto Hermes, un  protocollo  di collaborazione interistituzionale  per il potenziamento delle attività di prevenzione e contrasto della diffusione delle sostanze stupefacenti, principalmente di sintesi chimica, attraverso il monitoraggio e il controllo delle spedizioni postali operate dai principali corrieri, anche al fine di meglio armonizzare le esigenze di   funzionamento  del  Sistema Nazionale di Allerta Precoce.

Il DPA e la DCSA collaborano reciprocamente nello scambio informativo, nelle iniziative di prevenzione dell’uso delle droghe nella popolazione giovanile e nelle attività di ricerca e analisi anche normativa.  Lo sforzo congiunto è volto al rafforzamento delle azioni e dei dispositivi per la circolazione delle informazioni per prevenire la proliferazione di fenomeni di consumo di nuove sostanze stupefacenti di origine sintetica, da tempo motivo di preoccupazione e di allarme, poiché diffuse attraverso il marketing online che si avvale principalmente di spedizione di uso comune per la distribuzione.  Fondamentale, pertanto,  il monitoraggio e controllo sulle spedizioni postali operate da soggetti privati e pubblici, anche a mezzo di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia in grado di verificare il contenuto degli involucri al fine di rintracciare le sostanze stupefacenti che generalmente sono accuratamente occultate all’interno di prodotti di largo consumo. La condivisione e l’implementazione dei dati e delle informazioni concernenti gli aspetti tecnico-operativi assunti a seguito delle attività di controllo e ispezione svolte presso gli operatori pubblici e privati nel campo delle spedizioni, risulta piattaforma fondamentale per l’eventuale predisposizione di iniziative normative a livello nazionale.

Il progetto si pone il duplice obiettivo di fornire un supporto conoscitivo per il Sistema Nazionale di Allerta Precoce, al fine di dare una adeguata risposta per la salvaguardia della salute dei consumatori/assuntori di stupefacenti, con particolare riferimento alle droghe sintetiche e alle NPS e di dotare le FF.PP., impegnate nel contrasto al mercato illegale degli stupefacenti, di efficaci strumenti e  tecnologie all’avanguardia, per fronteggiare «la nuova minaccia».

 

 

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