Il 7 novembre è giunto in visita istituzionale presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il Direttore esecutivo del Maritime Analysis and Operations Centre – Narcotics (MAOC-N) di Lisbona (Portogallo), Dr. Sjoerd Top e l’analista del Centro Dott.ssa Teresa Moura, accompagnati dall’Ufficiale di collegamento della DCSA lì distaccato. Il Direttore Centrale, Generale D. CC Pierangelo Iannotti, ha accolto la delegazione unitamente al Dirigente della DCSA rappresentante italiano dell’Executive Board del MAOC-N, ai Direttori ed a funzionari dei tre Servizi.
Durante l’incontro è stata illustrata la struttura organizzativa e le specifiche funzioni della DCSA, in particolare le attività di coordinamento info- investigativo delle indagini antidroga condotte dalle forze di polizia e di impulso alla cooperazione internazionale nel contrasto al narcotraffico. Altra tematica importante affrontata ha riguardato la rete degli esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, del transito e del traffico illecito della droga che favoriscono l’avvio delle varie forme di collaborazione con i collaterali stranieri nel settore antidroga. Successivamente, dopo un breve cenno al coordinamento operativo delle operazioni speciali (attività sotto copertura e consegne controllate), sono state descritte le procedure adottate per la trattazione delle numerose segnalazioni trasmesse dal MAOC-N relative ad imbarcazioni ed aeromobili sospetti, ovvero potenzialmente coinvolti nel narcotraffico internazionale. In tale contesto è stata anche evidenziata la posizione della DCSA quale referente nazionale per le richieste di abbordaggio (ex art. 17 Convenzione ONU del 1988) del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali.

Al termine dei lavori i partecipanti hanno espresso il loro apprezzamento per il proficuo confronto che ha consentito di acquisire ulteriori elementi conoscitivi sui rispettivi sistemi organizzativi, nonché rilanciare le strategie comuni attraverso cui si sviluppa la cooperazione contro il traffico illecito di stupefacenti via mare e aria.
Il giorno seguente il Direttore della Divisione Relazioni Internazionali della DCSA ha accompagnato la delegazione del MAO-N presso il Comando Generale della Guardia di Finanza dove ha incontrato il Capo di Stato Maggiore, Gen. D. Leandro Cuzzocrea e si è svolto un briefing tecnico. Successivamente, i rappresentanti del citato organismo hanno visitato la struttura del Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza a Pratica di Mare. In tale ambito hanno potuto prendere visione delle dotazioni tecnologiche impiegate anche nel settore del contrasto al narcotraffico, per individuare ed identificare in maniera discreta obiettivi sensibili e guidare l’intervento di unità navali e di pattuglie a terra per le successive azioni preventive e repressive.










Il 26 ottobre è giunta in visita istituzionale presso la DCSA una delegazione composta da 25 allievi Funzionari della polizia tedesca per approfondire le tecniche investigative utilizzate dalle forze di polizia italiane nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti.







Lo scorso 12 ottobre, in occasione della XI Conferenza Italia – America Latina e Caraibi organizzata dal 

Ha preso poi la parola la Dott.ssa Tonya T. Ayow, che ha presentato l’agenzia IMPACS (Implementation Agency for Crime and Security) nel CARICOM (Caribbean Community), una task force che “coordina” 17 Paesi dell’area caraibica, promuove la sicurezza in quella regione attraverso l’attuazione di un’ampia gamma di progetti ed iniziative, favorendo l’attività di intelligence, la condivisione delle informazioni, la protezione delle frontiere e il potenziamento operativo delle forze di polizia dell’area, impegnate nel contrasto a vari tipi di criminalità, tra cui, soprattutto, quella coinvolta nel narcotraffico internazionale. Lo stesso V. Direttore ha evidenziato che sono state avviate da tempo forme di cooperazione con molti Stati e con agenzie ed organismi europei, quali EUROPOL e il MAOC/N ed ha manifestato la volontà di potenziare le esistenti forme di collaborazione tra il CARICOM e l’Italia nel contrasto antidroga, già attuate attraverso le comunicazioni tra l’Agenzia e il citato esperto per la sicurezza a Santo Domingo. Ha, quindi, proposto di potenziare la cooperazione in materia antidroga con le autorità italiane attraverso una costante condivisione delle informazioni operative, relative ai traffici di droga e la partecipazione a Corsi di formazione specifici, utili alla conoscenza delle rispettive tecniche di indagine e best practises adottate dalle forze di polizia nei rispettivi territori. Si è, inoltre, avviato un utile confronto sulla possibilità di realizzare un Agreement tra la DCSA e IMPACS -CARICOM, finalizzato proprio ad implementare tale cooperazione, per un efficace contrasto congiunto al narcotraffico internazionale. 
Al termine della giornata i partecipanti hanno manifestato la propria soddisfazione per il proficuo confronto, che rappresenta un importante step per la realizzazione di forme di collaborazione sempre più strette tra l’Italia ed i Paesi membri del CARICOM, nella consapevolezza che solo uno sforzo congiunto può riuscire a contrastare in maniera efficace il narcotraffico internazionale.
Dal 9 al 13 ottobre si è svolto il 24° Corso per Responsabili di Unità Specializzate antidroga, organizzato dalla D.C.S.A.
Durante il corso, dopo una presentazione della struttura e dei compiti della DCSA, sono state illustrate, in particolare, le tematiche relative al coordinamento investigativo antidroga, specifica funzione della Direzione Centrale, alle operazioni speciali – c.d. consegne controllate di droga e attività sottocopertura, con approfondimenti riguardanti la normativa vigente e le specifiche tecniche investigative utilizzate nel settore.






La DCSA, in collaborazione con il Segretariato di Interpol Lione sta sviluppando la progettualità
Lo scorso mese di giugno si è svolta, in Kenya, la seconda “tappa” della parte “esecutiva” del Progetto Rotta del Sud, che ha visto una delegazione della DCSA partecipare a due giorni di mentoring e due operational days, con la polizia keniota; le attività si sono sviluppate rispettivamente presso l’aeroporto di Nairobi e nel porto commerciale di Mombasa, due hub strategici per la Rotta del Sud. Agli incontri hanno preso parte, assistiti dall’Esperto per la Sicurezza presso l’Ambasciata italiana a Nairobi, V.Q. P. di S. Marco Azzarone, il Direttore del I Servizio pro tempore, Dir. Sup. P. di S. Dott. Emilio Russo, unitamente al Cap. G. di F. Alberto Cirafici (Nairobi) e il Direttore della 1^ Divisione del III Servizio, Primo Dirigente P. di S. Alessandra Ortenzi, accompagnato dal V.Q.A. P. di S. Andrea Carabei (Mombasa), con la partecipazione, in entrambe le città, di personale di supporto della DCSA. Alle giornate di mentoring e di controlli operativi in aeroporto e nel porto, svolti dalle autorità keniote, alla presenza della DCSA, hanno partecipato anche il Col. Fabrizio Musci, comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Fiumicino, ed il Ten. Col. Danilo Persano, comandante del Gruppo G. di F. di Gioia Tauro, in qualità di esperti nei dispositivi operativi di contrasto al traffico di stupefacenti negli aeroporti e nei porti.
Nel corso delle giornate gli esperti della DCSA hanno descritto la fondamentale azione di coordinamento investigativo esercitata dalla Direzione Centrale nel settore del narcotraffico, una delle più longeve e riuscite esperienze interforze in seno alle forze di polizia nazionali, evidenziando come la stessa sia stata la prima struttura, in ambito nazionale, a disporre di propri Ufficiali di collegamento antidroga all’estero, in qualità di “Esperti”, distaccati nei crocevia internazionali della produzione, transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. 

A chiusura dei lavori, i partecipanti hanno espresso la propria soddisfazione per il proficuo confronto che si è sviluppato durante le giornate di incontro , che apre nuove prospettive per una collaborazione antidroga sempre più stretta tra i Paesi coinvolti, necessaria per poter fronteggiare una minaccia “globale”, che travalica i confini e colpisce tutti.










Il 6 giugno è giunta in visita istituzionale presso la DCSA la Direttrice dell’Office Anti Stupéfiants (
Nel corso del suo intervento, il Gen. Maggiore ha illustrato la struttura organizzativa della DCSA e le sue funzioni, con particolare riferimento al ruolo di coordinamento investigativo e di cooperazione internazionale di polizia in materia antidroga. In tale contesto, tematica di importante rilievo è stata quella della rete di esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, del transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. La gestione dei flussi informativi e l’attività degli esperti sono gli elementi strutturali della cooperazione internazionale, in cui si esprime la centralità della Direzione nel dispositivo di contrasto. La DCSA, attraverso un costante confronto e scambio operativo con tutti i Paesi coinvolti, punta a potenziare sempre più la cooperazione nel contrasto antidroga. Successivamente, è stato illustrato un altro fondamentale aspetto che connota la Direzione, costituito dal coordinamento operativo delle cosiddette “operazioni speciali” (operazioni sotto copertura e consegne controllate), nonché la posizione di referente nazionale per le richieste di abbordaggio (ex art. 17 Convenzione ONU del 1988) del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali.
Nel prosieguo, l’intervento si è focalizzato sugli aspetti specifici legati al traffico di stupefacenti attraverso le aree portuali italiane, tra le quali spicca il porto di Gioia Tauro che rappresenta uno degli scali tra i più importanti del Mediterraneo e d’Europa, nel quale, annualmente, circolano moltissime navi cargo e milioni di container. Le indagini e le analisi svolte dimostrato che l’hub calabrese si trova al centro della c.d. “nuova rotta del Mediterraneo“, utilizzata dalle organizzazioni criminali in alternativa alle tradizionali rotte verso i grandi porti del Nord Europa e, spesso, con carichi destinati ai paesi dell’aerea balcanica. Nel tempo, le autorità italiane hanno sviluppato, oltre all’esperienza investigativa in materia, una expertise specifica sui controlli in area portuale, ovvero delle “buone prassi” basate su una complessa ed articolata analisi di rischio di vari fattori che permette di focalizzare le navi ed i container sospetti sui quali effettuare le operazioni di monitoraggio, controllo ed ispezione e, in caso di riscontro positivo e, quando possibile, avviare attività di consegne controllate – nazionali ed internazionali – di stupefacenti. Inoltre, l’Italia ha sviluppato una stretta collaborazione di polizia a livello internazionale con i servizi antidroga dei vari Paesi europei e degli altri continenti.
Al termine della visita istituzionale, i membri della delegazione hanno espress







Il 26 aprile, il Direttore Centrale della DCSA, Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, unitamente ai Direttori del I e III Servizio, Dir. Sup. P. di S. Dott. Emilio Russo e Gen. Brig. CC Gianfranco Scafuri e ai Capi Divisione, Col. G. di F. Alessandro Cavalli e I Dir. P. di S. Alessandra Ortenzi, ha accolto in visita istituzionale il Vice Capo della Polizia keniana e Direttore della Direzione Centrale Investigativa – DCI -della Polizia del Kenya, Mohamed Ibrahim Amin Ali, accompagnato dal Personal Assistant, Lawrence Some, dal Direttore Centrale Antidroga, Margaret Wothaya, dal Direttore Centrale Antiterrorismo Johnstone Mukalo. All’incontro hanno preso parte anche l’Esperto per la Sicurezza a Nairobi, Vice Questore Aggiunto P. di S. Marco Azzarone e un rappresentante del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (DCPC).
Inizialmente, ha preso la parola il Direttore Centrale che ha illustrato la struttura organizzativa della DCSA e le sue funzioni. In tale contesto, nell’evidenziare la complessità del sistema italiano, caratterizzato dalla presenza di una pluralità di forze di polizia, ha descritto la fondamentale azione di coordinamento esercitata, nel settore del narcotraffico, dalla Direzione Centrale, una delle più longeve e riuscite esperienze interforze in seno alle forze di polizia nazionali. 
Nel prosieguo, è stato illustrato un altro fondamentale aspetto che connota la DCSA, costituito dal coordinamento operativo delle cosiddette “operazioni speciali” (operazioni sotto copertura e consegne controllate), nonché la posizione di referente nazionale per le richieste di abbordaggio del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali. Da ultimo, è stato anche dato risalto all’istituzione all’interno della Direzione di una Sezione operativa, denominata “Drug@online”, che ha il compito di monitorare la rete internet, al fine di fornire il coordinamento delle attività repressive del commercio illecito di droga avvalendosi delle potenzialità della rete.






















Il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza , Direttore Centrale della Polizia Criminale, Vice Capo della 
Dal 6 al 9 marzo, il Capo della Polizia Portuale di Rotterdam, Dr. Dirk Grip – accompagnato dal Chief Inspector della Direzione della Polizia portuale, dal Vice Capo Settore del Servizio Investigativo Regionale di Rotterdam, dall’Ufficiale di Collegamento presso l’Ambasciata olandese a Roma e dall’Esperto per la sicurezza all’Aja – ha fatto visita alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, dove è stata accolta dal Direttore Centrale, Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, unitamente al Direttore del I Servizio e a dirigenti della DCSA, per un incontro bilaterale sulla specifica tematica antidroga.
I lavori si sono aperti con l’intervento del Direttore Centrale, che ha illustrato la struttura organizzativa della DCSA e le sue funzioni, con particolare riferimento al ruolo di coordinamento investigativo e di cooperazione internazionale di polizia in materia antidroga. In tale contesto, nell’evidenziare la complessità del sistema italiano, caratterizzato dalla presenza di una pluralità di Forze di polizia, è stata descritta la fondamentale azione di coordinamento esercitata, nel settore del narcotraffico, dalla Direzione Centrale, una delle più longeve e riuscite esperienze interforze in seno alle Forze di polizia nazionali. Altra tematica di importante rilievo è stata quella della rete di esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, del transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. La gestione dei flussi informativi e l’attività degli esperti sono gli elementi strutturali della cooperazione internazionale, in cui si esprime la centralità della Direzione nel dispositivo di contrasto. L’azione della Direzione in questo settore è fondamentale, sia a livello “interno” che “esterno”, in quanto è l’unico organismo di polizia italiano che ha il compito di ricevere e condividere tutte le informazioni relative al narcotraffico, oltre a coordinare le forze di polizie nella collaborazione internazionale con quelle estere. La DCSA, attraverso un costante confronto e scambio operativo con tutti i Paesi coinvolti, punta a potenziare sempre più la cooperazione nel contrasto antidroga. Successivamente, è stato illustrato un altro fondamentale aspetto che connota la Direzione, costituito dal coordinamento operativo delle cosiddette “operazioni speciali” (operazioni sotto copertura e consegne controllate), nonché la posizione di referente nazionale per le richieste di abbordaggio (ex art. 17 Convenzione ONU del 1988) del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali.
Nel corso del dibattito, il Dr. Dirk Grip ha evidenziato che, nell’ambito dell’azione di contrasto al narcotraffico, il monitoraggio svolto all’interno dell’area portuale di Rotterdam consente di controllare annualmente solo l’1% dei container che transitano, tenuto conto dell’enorme quantità dei carichi di merce che giungono nei Paesi Bassi e delle vaste dimensioni del porto. Nel prosieguo, il Capo della Polizia portuale ha spiegato come le attività investigative hanno permesso di rilevare un particolare sistema utilizzato dai narcotrafficanti che sta prendendo piede. In particolare, le organizzazioni si avvalgono di complici nascosti in container che, come dei moderni “cavalli di Troia”, giungono nel porto confusi tra quelli carichi di merce e che sono attrezzati per consentire la permanenza degli “infiltrati” per giorni all’interno dell’area doganale. Non appena attivati e ricevute le precise indicazioni del container nel quale è occultata la partita di droga, i sodali procedono, nottetempo, al recupero degli stupefacenti per poi allontanarsi indisturbati dal porto, talvolta con la complicità di trasportatori o di funzionari collusi. Per contrastare il fenomeno le autorità olandesi cercano di favorire ed aumentare i rapporti di collaborazione internazionale con gli altri Paesi, con le compagnie private che operano all’interno del porto ed attuare valutazioni di rischio per intercettare i carichi da sottoporre a controllo.
Nelle giornate del 7 e l’8, la delegazione, accompagnata dal Direttore del I Servizio, Dir. Sup. P. di S. Dott. Emilio Russo, e del Capo Divisione, Col. G. di F. Alessandro Cavalli, è partita con un aeromobile della Guardia di Finanza di Pratica di Mare per recarsi in Calabria e visitare il Porto di Gioia Tauro. Le attività sono state svolte con l’assistenza del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, Gen. B. Maurizio Cintura e del Comandante del Gruppo G. di F. di Gioia Tauro, Ten. Col. Danilo Persano, che – dopo aver incontrato il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria dott. Giovanni Bombardieri – hanno accompagnato la delegazione all’interno degli spazi portuali illustrando, con dimostrazioni pratiche, i controlli che vengono svolti sui container, in collaborazione con l’autorità doganale, finalizzati al reperimento di sostanze stupefacenti ivi occultate. Tali ispezioni vengono effettuate sia nei contesti investigativi che all’esito di un costante monitoraggio preventivo, svolto negli spazi doganali sulle merci movimentate, sulla base di una complessa analisi di rischio e secondo le procedure di “controllo e riscontro”, operate su mezzi e persone operanti nel porto.







