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MEETING DI ALTO LIVELLO, ORGANIZZATO DALLA DCSA IN COOPERAZIONE CON INTERPOL, AMBITO PROGETTO ICARUS (DCSA-DPA).

Nell’ambito dell’iniziativa denominata “Icarus, che la DCSA ha in corso con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio (DPA), è stata sviluppata la progettualità The Southern Route –  la Rotta del Sud –  in collaborazione con il Segretariato Generale di Interpol Lione. Il progetto, incentrato sulla c.d. “rotta africana dell’eroina”, ha preso impulso dalla 2^ Conferenza Globale sul traffico di droga, promossa, nel settembre 2019 a Città del Capo in Sudafrica, dal Segretariato Generale di Interpol Lione, alla quale hanno preso parte 194 delegati di 97 Stati. In quel consesso si è tenuto un incontro dedicato al traffico di eroina lungo la cd “Rotta del Sud”, che vede l’Italia tra i punti europei di arrivo di carichi di oppiacei che transitano attraverso Kenya, Madagascar, Mauritius, Mozambico, Sud Africa, Tanzania ed Uganda.

Sulla base di tali premesse, la DCSA ha posto le basi – previe intese con la DCPC – per una progettualità che coinvolge i citati Paesi africani ed il Segretariato Generale di Interpol Lione e che ha visto l’avvio con il primo Convegno high level meeting – organizzato a Roma, presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia (SPIF), nelle giornate del 26 e 27 ottobre 2022.

Al Convegno hanno partecipato, oltre al Direttore Centrale per i Servizi Antidroga – che ha aperto e chiuso i lavori – i Direttori del I e III Servizio e Dirigenti ed Ufficiali della DCSA, i rappresentanti di  INTERPOL, il Direttore ed ufficiali del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della DCPC, i rappresentanti delle forze di polizia italiane, le autorità antidroga di Kenya, Madagascar, Mauritius, Mozambico, Sud Africa, Tanzania ed Uganda e il Capo dell’Ufficio della DEA americana a Roma; all’inaugurazione dell’evento hanno preso parte, anche, il Direttore dello SPIF, che ha ospitato il meeting, un rappresentante del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Direttore del Servizio Relazioni Internazionali dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di polizia ed il  Vice Direttore Generale della P. di S.  – Direttore Centrale della Polizia Criminale – Prefetto Vittorio Rizzi.

L’evento si è aperto con il saluto di benvenuto del Direttore dello SPIF, Gen. D. CC Giuseppe La Gala che ha manifestato grande soddisfazione per il fatto di ospitare questo importante incontro internazionale di specialisti nel settore antidroga ed ha augurato buon lavoro ai partecipanti.

A seguire, è intervenuto il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore evidenziando che l’iniziativa ha la finalità di costituire un gruppo di lavoro, formato dai delegati dei Paesi che hanno aderito al progetto, per analizzare ed affrontare la minaccia che coinvolge il nostro territorio e i paesi africani, nella consapevolezza che solo uno sforzo congiunto, attraverso una costante collaborazione – sia su scala bilaterale che multilaterale – ed il coinvolgimento di organismi di polizia internazionale come l’Interpol, può strategicamente riuscire a contrastare i pericoli derivanti dalla criminalità organizzata in generale e dal traffico di droga in particolare.

Nel concludere il suo intervento, il Direttore Centrale Maggiore ha citato un passo del discorso del giudice Giovanni Falcone, tenuto nel 1984 presso il Consiglio Regionale del Piemonte, nel corso del quale, parlando proprio della cooperazione internazionale contro i traffici di droga, aveva evidenziato che “(…) le organizzazioni criminali non hanno problemi di confini e che operano con disinvoltura in tutto il mondo, per cui ogni ritardo nella cooperazione internazionale per la repressione del fenomeno si rivolge in ulteriori vantaggi per tali organizzazioni, che di giorno in giorno diventano sempre più efficienti e pericolose (…) non ha nessuna importanza che la droga venga sequestrata in un Paese anziché in un altro e ad opera di un determinato organismo di polizia, anziché di un altro; l’unica cosa importante è che l’operazione di polizia venga compiuta nel modo più efficace e questo è l’unico risultato cui dovrebbero mirare gli sforzi congiunti delle polizie dei vari Paesi, accomunate da questa unica e superiore finalità di efficienza. (…) E, soprattutto, è indispensabile che tale collaborazione si attui al fine di rintracciare e confiscare i beni illecitamente acquisiti, così deprivando le organizzazioni criminali, fondate esclusivamente sul fine di lucro, del loro potere economico, sul quale è basata fondamentalmente la loro pericolosità sociale (…)”.

Successivamente, ha preso la parola Mr. Josè De Gracia Romero, Assistant Director Criminal Networks Directorate del Segretario Generale INTERPOL di Lione che ha sottolineato l’importanza del progetto, finalizzato ad accrescere la conoscenza reciproca tra gli “attori” della lotta al narcotraffico ed al crimine organizzato dei diversi Stati ed incentivare gli scambi informativi e “formativi” tra gli stessi, con l’obiettivo di potenziare la cooperazione internazionale nel settore.

A seguire, è intervenuta la dott.ssa Elisabetta Simeoni, Direttore Generale presso il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha evidenziato come la DCSA e il DPA rappresentino le due facce della stessa medaglia sul fronte del contrasto alle droghe, operando in comunione di intenti con l’obiettivo da un lato di prevenire, facendo diminuire  la domanda ed attuando le procedure necessarie per prendere in carico le tossicodipendenze e, dall’altro, intervenendo con le attività repressive affinché si riduca l’offerta.

Successivamente, ha fatto il suo intervento il Direttore del Servizio Relazioni Internazionali dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di polizia, Dirigente Superiore P. di S. Eufemia Esposito, la quale ha posto l’attenzione sull’efficiente attività di coordinamento esistente tra le forze di polizie italiane, evidenziando come questa logica debba essere un modello da replicare anche a livello internazionale.

Al termine è intervenuto, in videocollegamento, il Vice Direttore Generale della P. di S.  – Direttore Centrale della Polizia Criminale – Prefetto Vittorio Rizzi, che ha esteso il proprio saluto agli organizzatori e partecipanti all’evento, manifestando il proprio compiacimento per la realizzazione del progetto, che pone le basi per consolidare i rapporti di collaborazione tra gli Stati interessati.

Dopo l’apertura ufficiale dell’evento, i lavori della “due giorni” si sono sviluppati in 3 panel tematici, organizzati dalla DCSA con un taglio tecnico, dedicati al confronto sugli aspetti operativi dei sistemi di controllo e contrasto del traffico di eroina attraverso i porti e gli aeroporti (expertise/best practices) e sulle operazioni speciali: attività sottocopertura e consegne controllate.

A chiusura del convegno, il Direttore della DCSA Maggiore, nel salutare e ringraziare i partecipanti all’evento, ha manifestato la propria soddisfazione per il proficuo confronto che si è sviluppato durante le due giornate di lavoro, che apre nuove prospettive per una collaborazione antidroga sempre più stretta tra i Paesi coinvolti, necessaria per poter fronteggiare una minaccia “globale”, che travalica i confini e colpisce tutti.

 

Dal 19 al 23 settembre scorso, si è svolto il corso “fighting cocaine smuggling”, organizzato dalla D.C.S.A. nell’ambito del progetto IFS White Snow, in collaborazione con il Police Central Bureau of Investigation polacco.

Alla specifica attività formativa hanno preso parte 21 funzionari ed ufficiali delle forze di polizia nazionali (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) e straniere (15 partecipanti dei Paesi: Polonia, Spagna, Lituania, Svezia e Colombia), aderenti al Progetto.

Durante le attività didattiche, oltre alle tematiche relative alla struttura organizzativa della D.C.S.A. e alla sua specifica funzione di coordinamento investigativo antidroga – nazionale ed internazionale – sono state approfondite, in particolare, le tecniche di indagine di contrasto al traffico internazionale di cocaina, l’analisi strategica ed operativa del fenomeno; i metodi e le tecniche di monitoraggio e riconoscimento dei precursori. Nel corso degli incontri sono stati, altresì, illustrati i compiti e le funzioni dell’INTERPOL, della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) – con un approfondimento delle strutture criminali della mafia, dell’ndrangheta e della camorra – e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (della DAC), con un focus sugli ambiti operativi delle attività undercover, anche attraverso lo studio di alcune indagini sotto copertura concluse.

Durante il corso, tenuto presso la D.C.S.A., si sono svolte visite esterne a Roma, presso reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri, quali il Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) presso il quale sono stati illustrati casi operativi conclusi, relativi ad operazioni speciali antidroga ed i laboratori del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RIS), dove si è tenuto un seminario su un caso di studio reale. Un’altra attività formativa organizzata all’esterno, che ha suscitato particolare interesse, si è svolta presso la Sezione Aerea della Guardia di Finanza del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare. I frequentatori si sono, quindi, imbarcati sull’aeromobile ATR, con destinazione l’aeroporto di Reggio Calabria e durante il volo hanno visionato le avanzate dotazioni tecnologiche del velivolo, impiegate per individuare ed identificare, anche in maniera discreta, obiettivi sensibili, monitorarne i comportamenti, acquisire fonti di prova, guidare l’intervento di unità navali e di pattuglie a terra per le successive azioni preventive.

Nella stessa giornata è stato visitato il porto di Gioia Tauro – con la partecipazione del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, Gen. B. Maurizio Cintura e del Comandante del Gruppo G. di F. di Gioia Tauro, Ten. Col. Danilo Persano – dove si è tenuta una dimostrazione pratica di controllo di un container, finalizzata al reperimento di sostanze stupefacenti ivi occultate. L’ispezione dei container viene effettuata sia nei contesti investigativi che all’esito di un costante monitoraggio preventivosvolto negli spazi doganali sulle merci movimentate, sulla base di una complessa analisi di rischio e secondo le procedure di “controllo e riscontro”, operate su mezzi e persone operanti nel porto.

Alle attività hanno presenziato il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria dott. Giovanni Bombardieri ed il Direttore della D.C.S.A., Gen. C.

A. G. di F. Antonino Maggiore, accompagnato dai Direttori del III Servizio Operazioni e della II Divisione dello stesso, Gen. B. CC Giancarlo Scafuri e Col. G. di F. Sandro Baldassarri.

L’attività di docenza è  stata svolta da qualificati esperti in materia della D.C.S.A., di Reparti ed Uffici delle FF.PP. italiane, della D.I.A. e da funzionari del Segretariato Generale INTERPOL di Lione.

 

 

Proseguono le tappe degli open days del  progetto “Hugs not Drugs” – realizzato con il MOIGE, nell’ambito del Progetto “ICARUS”tra il DPA – Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri – e la  DCSA – Direzione Centrale per i Servizi Antidroga – . 

Alle giornate del 6 maggio,  a Napoli – nel  Liceo  Umberto I,  presenti 120 studenti – e del 13 maggio a Brindisi – presso l’ I.P.E.O.A. Sandro Pertini, con la partecipazione di oltre 140 ragazzi -sono intervenuti il Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone, il Capo del Dipartimento per le Politiche Antidroga, Flavio Siniscalchi, il Direttore Generale del Moige, Antonio Affinita e la testimonial Giorgia Benusiglio. La DCSApartner del Progetto, ha preso parte ad entrambi gli incontri, con un qualificato rappresentante a Napoli, mentre il 13 maggio a Brindisi  ha partecipato il Direttore Centrale, Gen.CA G. di F. Antonino Maggiore.

Durante l’open day di Brindisi, il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga ha sottolineato  l’importanza di  formare i giovani sul  fenomeno droga, fornendo loro una corretta informazione sui pericoli ed i rischi derivanti dall’uso delle sostanze stupefacenti; la conoscenza in questo ambito, infatti, crea la consapevolezza e, quindi, la responsabilità nelle scelte; forti di questa conoscenza, i giovani potranno rispettare consapevolmente le leggi, con convinzione e responsabilità e “non per paura delle sanzioni o per mero conformismo sociale”.

RAI 3 TGR PUGLIA- Brindisi-  “Hugs not drugs”: evento contro le droghe. Intervento di Giorgia Benusiglio, Antonio Affinita e  Antonino Maggiore (Dir. Centrale Servizi Antidroga) 

 

Il 12 aprile, ad Alessandria, presso l’Istituto di istruzione secondaria Saluzzo-Plana, hanno preso il via le giornate di prevenzione e informazione – open days- nelle scuole del progetto “HUGS NOT DRUGS (“Abbracci e non droga”) sui temi della prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, con l’ obiettivo di  fornire agli studenti – ma anche ai docenti ed ai genitori–  una completa e corretta informazione sui pericoli e sui danni derivanti dall’uso delle droghe.   

Il programma formativo/informativo di prevenzione sull’uso delle droghe in ambito scolasticoHUGS NOT DRUGS”, realizzato grazie al Progetto ICARUS tra il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Direzione Centrale per Servizi Antidroga ed affidato al MOIGE”  – Movimento Italiano Genitori – con la supervisione dello stesso DPA e della DCSA –  dopo una prima fase divulgativa “digitale” del materiale informativo nei 220 istituti scolastici che vi hanno aderito, approda  -“fisicamente” – nella realtà di 20 scuole sul territorio nazionale. Gli open days  sono pensati come un’occasione di confronto e riflessione per gli studenti  – delle scuole secondarie, di primo e secondo grado- sull’uso degli stupefacenti tra i giovani, sulla prevenzione, partendo da una corretta informazione e, quindi conoscenza del fenomeno, con esperti delle istituzioni, della società civile e con testimonial,  che raccontano le proprie esperienze con le droghe, vissute direttamente. Per il fenomeno “droga”, infatti, “in-formare” i giovani significa fornire loro gli strumenti di conoscenza sui rischi individuali e sociali, sanitari e legali dell’uso/abuso delle sostanze stupefacenti e la conoscenza è più che mai necessaria per la  prevenzione e la responsabilizzazione nelle scelte di vita, orientandole al rispetto della legalità e della salute, di se stessi e degli altri. Al primo open day di Alessandria, dedicato agli studenti delle classi 4^ e 5^ ed ai loro docenti,  hanno partecipato, con interventi sul tema, il Ministro per le politiche giovanili, Fabiana Dadone, il Capo del Dipartimento per le Politiche Antidroga, il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, il Direttore Generale del MOIGE, il Sindaco della città, il Dirigente scolastico dell’Istituto che ha ospitato l’evento ed un testimonial. All’evento hanno preso parte anche, Dirigenti ed operatori della Polizia di Stato  – Questura di Alessandria ed i Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. 

Nei diversi interventi –moderati dal Capo del DPA Flavio Siniscalchi – che, dopo aver sottolineato le finalità del progetto ha passato la parola ai relatori-  i partecipanti hanno evidenziato l’importanza del progetto, che intende dare informazione corretta – quindi conoscenzasui vari aspetti del fenomeno droga e suscitare momenti di riflessione su questo “sapere” ; conoscere, per i giovani, vuol dire avere l‘opportunità di vivere in maniera autentica, significa libertà consapevole e responsabilità nelle scelte, rispetto per se stessi e verso gli altri.

Il Sindaco di Alessandria – Gianfranco Cuttica di Revigliasco- ed il Dirigente scolastico dell’istituto -Roberto Grenna- hanno ringraziato gli organizzatori per aver scelto la propria città e scuola, come prima tappa del percorso open day del progetto “HUGS NOT DRUGS” ed hanno invitato gli studenti partecipanti a fare tesoro delle conoscenze e dell’ esperienza della giornata ed a “passare parola”, condividendone  contenuti e spunti di riflessione con amici, parenti e conoscenti non presenti.

Il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga – Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore – ha sottolineato come, sul mondo droga, dare una corretta informazione  ai giovani, sui vari aspetti sanitario, sociale ed anche legale– significa fare prevenzione, vuol dire costruire le basi per rafforzare il senso di responsabilità delle proprie scelte di vita; essere “bene informati” vuol dire conoscere le conseguenze dannose, i pericoli ed i rischi delle droghe per la propria salute e per la collettività ma, a questo aspetto deve essere accompagnata – ha sottolineato il Direttore Maggiore- una chiara esposizione delle conseguenze giuridiche, sanzionatorie– anche di tipo penale – delle proprie scelte nei “comportamenti” con le droghe. Sul tema, ha proseguito illustrando come i dati raccolti ed analizzati dalla DCSA sul contrasto “repressivo di polizia”, in sintesi l’aumento delle “operazioni” e dei sequestri di droga, anche nell’ultimo anno, testimoniano il grande e continuo sforzo delle forze di polizia nazionali, impegnate nella lotta contro il narcotraffico e lo spaccio delle sostanze stupefacenti, in Italia ed in collaborazione con le polizie straniere. Le attività operative antidroga, coordinate dalla DCSA, incidono nella diminuzione dell’offerta di droga sul mercato – a fronte di una domanda persistente- richiesta sulla quale si deve agire  con un’efficace e congiunta azione di informazione e prevenzione. D’altronde – ha concluso il Direttore Maggiore-  per la lotta alla droga, prevenzione e repressione sono le due facce di una stessa medaglia.

Il Direttore Generale del MOIGEAntonio Affinita–  ha sottolineato che i figli- ed i giovani in generale –  non devono essere lasciati soli e che, per prevenire l’uso delle droghe,  oltre alla corretta informazione  occorre stare più vicini a loro; richiamando  lo slogan del progetto “abbracci e non droghe”: oltre alle giuste informazioni, ai giovani servono anche più abbracci per stare lontani dalle droghe.

Particolare interesse ha suscitato  il contributo di vita raccontata del testimonial Giorgia Benusiglio che, con la propria testimonianza ha catturato l’attenzione degli studenti. Il testimone ha suscitato un particolare momento di empatia e riflessione nei partecipanti, raccontando la propria toccante esperienza personale, derivante dall’aver preso -una volta sola nella vita – una dose minima di una droga sintetica (MDMA), con effetti terribili –  il pericolo di vita all’epoca dell’assunzione della sostanza, molte sofferenze e conseguenze dannose per la sua salute psicofisica, per tutta la vita.  Conoscenza – libertà – responsabilità, sono i concetti chiave sottolineati dalla Benusiglio. 

A chiusura degli interventi, il Ministro per le politiche giovanili Fabiana Dadone ha sottolineato che,  Hugs not drugs è  “un’iniziativa fondamentale per prevenire, attraverso l’informazione, la diffusione e l’utilizzo di droghe da parte dei nostri giovani”  .

L’iniziativa ha suscitato molto interesse tra gli studenti che, dopo gli interventi hanno formulato varie domande ai partecipanti. Si cita, ad esempio, quella sul “perché vengono prodotte le droghe“,  alla quale ha risposto, tra l’altro, anche il Direttore della DCSA, sottolineando che, nel “mercato globale della droga” – il business forse più redditizio per le organizzazioni criminali – finché ci sarà  una “domanda”, ci sarà  un ‘ “offerta”; per questo, occorre combattere su entrambi i fronti cercando di ridurre la domanda e l’offerta; in sintesi, con azioni  di prevenzione e di repressione antidroga.

Dopo Alessandria, il calendario delle prossime tappe degli open days :   Genova il 21 aprile, Napoli il 7 maggio e Brindisi il 13 maggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Ministra per le politiche giovanili Dadone lancia il progetto “Hugs not Drugsuna vasta campagna di  informazione, sensibilizzazione e prevenzione sulle droghe nelle scuole, attraverso il MOIGE, sviluppata nell’ambito dell’Accordo di collaborazione “ICARUS” , in corso tra il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno.  L’iniziativa coinvolgerà ragazzi, genitori ed insegnanti di circa 220 scuole medie e superiori ed in 20 istituti verranno organizzate giornate Open Day o Webinar, con la partecipazione di rappresentanti della DCSA, del DPA e delle FFPP. Di seguito il comunicato stampa  della Ministra Dadone, mentre il materiale informativo destinato agli adulti  (insegnanti e genitori)  ed ai ragazzi delle scuole medie e superiori , è disponibile sul sito del DPA e, da oggi, anche su quello del MOIGE.

La Ministra Dadone:  Con “Hugs not Drugs”  informazione e dialogo fondamentali per avvicinare di più i giovani alle Istituzioni  nella prevenzione dall’uso di sostanze stupefacenti. Contrastare l’uso delle sostanze stupefacenti fra i minori, attraverso una maggiore prevenzione e sensibilizzazione in favore degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Questi sono, tra gli altri, gli obiettivi del progetto “Hugs not Drugs” che attraverso il MOIGE, vuole offrire ai ragazzi, ai genitori e ai loro insegnanti, un’informazione corretta ed autorevole sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti e sulle conseguenze riconducibili al suo utilizzo, contribuendo a diffondere la cultura della legalità nella popolazione giovanile  su tutto il territorio nazionale. Il progetto “Hugs not Drugs” rientra tra le iniziative previste dall’accordo di Collaborazione  “ICARUS”  tra il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e  la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga – DCSA – del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno.  Il progetto nel corso dell’anno scolastico 2021/2022 coinvolgerà circa 220 istituti di medie e superiori, oltre 55.000 ragazzi e 110.000 tra genitori e docenti.

Si tratta di un’iniziativa fondamentale per prevenire, attraverso l’informazione, l’impatto negativo che le droghe possono avere sui nostri giovani – dichiara la Ministra per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone – È un progetto infatti che si pone come obiettivo primario quello di creare momenti  di riflessione fra gli studenti sui rischi sociali, legali e sanitari connessi all’uso di sostanze stupefacenti, sull’importanza della prevenzione e di stili di vita corretti, evitando comportamenti dannosi per la propria salute. Il dialogo e l’informazione sono strumenti indispensabili per avvicinare i più giovani, che non devono essere lasciati soli con i propri disagi e le proprie fragilità, che sono purtroppo aumentati durante la pandemia. I ragazzi e le ragazze devono sapere che le Istituzioni, a partire dalle scuole, sono pronte a dare loro tutto il supporto necessario affinché da questa battaglia si possa uscire insieme vincitori”.

Presso 20 plessi scolastici aderenti all’iniziativa, saranno inoltre realizzate giornate di prevenzione e informazione (open day o webinar online) sui temi dell’uso di sostanze stupefacenti, attraverso kit didattici, materiale informativo e strumenti digitali. Le giornate vedranno la partecipazione di rappresentanti della citata DCSA, del Dipartimento Politiche Antidroga , e, ove possibile, di altre Forze di Polizia.””

Oggi, 11 marzo il MOIGE pubblicizza il materiale informativo e lo distribuisce alle scuole al momento-  in modalità virtuale, in previsione dell’ opening day del progetto, cui  seguiranno le giornate di prevenzione e informazione nelle scuole aderenti, ove possibile realizzate in presenza, con la partecipazione anche della DCSA.

Leggi qui per il risalto mediatico dell’avvio del progetto “Hugs not Drugs”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal 20 al 23 settembre scorso,  si è svolto,  in presenza, il  2° Corso “Droghe Sintetiche e NPS: Caratteristiche e classificazione, normativa di riferimento e sistemi di contrasto” , organizzato dalla D.C.S.A. , destinato agli operatori di polizia nazionali impegnati nelle attività di contrasto al traffico di sostanze  stupefacenti. Il corso si inquadra nell’ambito della realizzazione del “Progetto Hermes“, teso a potenziare i livelli di efficienza nelle attività di contrasto alla diffusione della droga e ad una più incisiva azione di prevenzione mediante il raccordo strategico e operativo tra le Forze di polizia. All’attività didattica hanno partecipato  23  operatori delle forze di polizia italiane  (Polizia di Stato -Carabinieri -Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria). Sono stati  forniti ai frequentatori, attraverso moduli didattici dedicati, oltre ad elementi di informazione sul funzionamento della D.C.S.A., del Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri (D.P.A.) e dell’Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero della Salute, spunti ed approfondimenti specifici sulle seguenti tematiche: normativa nazionale ed internazionale vigente in materia di precursori chimici; droghe sintetiche ed NPS; formazione delle Tabelle allegate al D.P.R. 309/90; descrizione, classificazione  e aspetti clinico-tossicologici delle  principali droghe sintetiche e NPS; analisi dei flussi dei precursori; illustrazione del Sistema di Allerta Precoce (SNAP); tecniche di intervento nei laboratori clandestini ed esperienze operative sul traffico di droghe sintetiche e nuove sostanze psicoattive realizzate tramite il  web e l’utilizzo del sistema postale (cd. “sballo postale”).

L’ attività didattica è stata curata da qualificati magistrati della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNAA), Esperti del Dipartimento delle Politiche Antidroga e del Ministero della Salute, professori universitariFunzionari ed Ufficiali delle forze di polizia, anche appartenenti alla D.C.S.A..

 

Comunicato stampa apertura progetto “Rotta del  sud” ( tragitto  di transito dell’eroina, alternativo alla “rotta balcanica”)

“”Nella mattinata odierna, si è tenuto,  in videocollegamento, alla presenza del Vice Capo della Polizia-Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi, l’evento di apertura del progetto “Rotta del sud”, iniziativa promossa dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, nell’ambito dell’Accordo di collaborazione -Icarus con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.  Il progetto è teso a rafforzare la cooperazione ed il coordinamento tra i Paesi dell’area sud-orientale dell’Africa (Kenya, Madagascar, Mauritius, Mozambico, Somalia, Sud Africa, Tanzania ed Uganda) interessati dalla direttrice di traffico che, dopo aver attraversato Iran, Pakistan o India, porta l’eroina afgana in Europa e in Italia. L’iniziativa, grazie all’intervento diretto della D.C.S.A. e la collaborazione di Interpol, prevede un più intenso scambio informativo e di buone prassi con le forze di polizia degli Stati interessati e lo svolgimento di visite di studio ed attività di formazione. È’ previsto anche uno scambio di dati statistici relativi al fenomeno del consumo per disporre di efficaci strumenti di conoscenza sulla diffusione delle droghe nei paesi aderenti all’iniziativa.  Al progetto partecipano altresì la Direzione Centrale della Polizia Criminale (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) e il Segretariato Generale Interpol Lione (Criminal Networks Sub Directorate).

Il Prefetto Vittorio Rizzi, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, nell’aprire i lavori, ha evidenziato: “Il traffico di sostanze stupefacenti è certamente il reato transnazionale più diffuso al mondo; la droga viene prodotta in un Paese, trafficata attraversando continenti e consumata in ogni parte del mondo, con fiumi di denaro guadagnati sulla pelle delle persone che vanno ad inquinare l’economia sana attraverso il riciclaggio. L’unica strada per contrastare efficacemente una piaga di proporzioni mondiali è l’alleanza tra le forze di polizia. E oggi lavoriamo insieme sulle rotte del traffico di eroina provenienti dal Sud, che coinvolgono l’Italia come destinazione finale o di transito, grazie alla cooperazione internazionale di polizia assicurata da Interpol e lo scambio di informazioni con il law enforcement dei Paesi dell’Africa Sud-orientale”.

Nel suo intervento, il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale Antonino Maggiore, ha sottolineato l’importanza strategica della collaborazione avviata con i Paesi africani della costa orientale per migliorare il contrasto al traffico di eroina di provenienza Afgana in transito verso l’Europa, da realizzare attraverso un più intenso ed efficace scambio di informazioni e di esperienze operative.       

La delegazione del Segretariato Generale di Interpol  ha sottolineato la necessità di fornire un supporto concreto ai Paesi lungo la c.d. Southern Route (rotta del sud dell’eroina), evidenziando l’importanza della raccolta dei dati e la loro analisi, affiancata da indagini di tipo finanziario. Ha, inoltre, incoraggiato tutti a partecipare con dedizione e passione a questo importante progetto. 

I Paesi africani invitati hanno aderito all’evento, con delegati di alto profilo, che hanno mostrato vivo entusiasmo ed un approccio propositivo verso l’iniziativa, ribadendo l’importanza dello scambio informativo e della mutua assistenza e fiducia reciproca.””                                     

In particolare, il Direttore dell’Ufficio Organized and Emerging Crimes, dello stesso Segretariato Generale di Interpol -Lione-, Ilana De Wild, ha sottolineato che “è solo attraverso un intenso scambio internazionale di informazioni tra noi che sarà possibile comprendere la dimensione di questo contesto criminale e distruggere il traffico di eroina attraverso questa rotta del Sud” (“it is only through an intensified international exchange of information among us that we will be in a position to grasp the extent of this criminal issue and disrupt the trafficking of heroin through this Southern route.”).

 

                

                 

Si è conclusa ieri, 11 novembre,  la sessione formativa di due giorni sul tema “Droghe Sintetiche e Nuove Sostanze Psicoattive: Caratteristiche e classificazione, normativa di riferimento e sistemi di contrasto”, organizzata- a causa della perdurante situazione di emergenza sanitaria- in modalità webinar, da questa Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in collaborazione con il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. All’iniziativa  formativa, svolta nell’ambito del Progetto Hermes  (sviluppato da D.C.S.A. e D.P.A.) , hanno partecipato  Funzionari ed Ufficiali delle forze di polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria), quotidianamente impegnati nel contrasto al narcotraffico, sia nelle unità centrali specializzate nel coordinamento operativo antidroga che sul territorio. Obiettivo di questo primo corso nazionale: fornire un quadro di analisi aggiornato e completo su diversi aspetti del fenomeno, ovvero sulla crescente diffusione delle droghe sintetiche e delle Nuove Sostanze Psicoattive -NSP- che stanno invadendo il mercato illegale degli stupefacenti, soprattutto attraverso il webmarket; sulle metodologie di  prevenzione, riconoscimento e contenimento degli effetti nocivi per la salute, purtroppo  poco noti e, talvolta, anche letali, attraverso l’utilizzo del costante monitoraggio, dei sistemi di allerta e  di classificazione normativa delle nuove sostanze di sintesi; sulle nuove strategie investigative efficaci per contrastarne la produzione ed il traffico.  Si tratta di un problema complesso ed inquietante che rimane all’attenzione degli operatori di polizia e di numerose altre componenti istituzionali e sociali. I frequentatori hanno evidenziato il  grande interesse suscitato dai diversi moduli didattici, dedicati a specifici approfondimenti in materia e svolti, a titolo gratuito, da qualificati ed autorevoli esperti nel settore. I relatori intervenuti,  tra i massimi esperti della materia a livello nazionale e internazionale, appartengono   a Istituzioni centrali , quali il D.P.A., il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, al mondo universitario e  alle Forze di polizia, impegnate in prima linea sul fronte investigativo antidroga , oltre che alla D.C.S.A., per le funzioni di indirizzo, coordinamento  e supporto operativo alle  stesse attività.  L’attività formativa svolta rappresenta  lo sforzo congiunto con cui prosegue il costante contrasto – a vari livelli- al devastante fenomeno della produzione, del traffico e del consumo di sostanze stupefacenti.

                  

               

                

               

 

 

 

 

 

 

 

             

Campione sequestrato di MDMA  (3,4-metilenediossimetanfetamina)

 

 

 

 

 

 

  Struttura MDMA

  Campione sequestrato di LSD

Struttura LSD

 

 

Il 20 novembre scorso, la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga  ed  il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno siglato  il Progetto Hermes, un  protocollo  di collaborazione interistituzionale  per il potenziamento delle attività di prevenzione e contrasto della diffusione delle sostanze stupefacenti, principalmente di sintesi chimica, attraverso il monitoraggio e il controllo delle spedizioni postali operate dai principali corrieri, anche al fine di meglio armonizzare le esigenze di   funzionamento  del  Sistema Nazionale di Allerta Precoce.

Il DPA e la DCSA collaborano reciprocamente nello scambio informativo, nelle iniziative di prevenzione dell’uso delle droghe nella popolazione giovanile e nelle attività di ricerca e analisi anche normativa.  Lo sforzo congiunto è volto al rafforzamento delle azioni e dei dispositivi per la circolazione delle informazioni per prevenire la proliferazione di fenomeni di consumo di nuove sostanze stupefacenti di origine sintetica, da tempo motivo di preoccupazione e di allarme, poiché diffuse attraverso il marketing online che si avvale principalmente di spedizione di uso comune per la distribuzione.  Fondamentale, pertanto,  il monitoraggio e controllo sulle spedizioni postali operate da soggetti privati e pubblici, anche a mezzo di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia in grado di verificare il contenuto degli involucri al fine di rintracciare le sostanze stupefacenti che generalmente sono accuratamente occultate all’interno di prodotti di largo consumo. La condivisione e l’implementazione dei dati e delle informazioni concernenti gli aspetti tecnico-operativi assunti a seguito delle attività di controllo e ispezione svolte presso gli operatori pubblici e privati nel campo delle spedizioni, risulta piattaforma fondamentale per l’eventuale predisposizione di iniziative normative a livello nazionale.

Il progetto si pone il duplice obiettivo di fornire un supporto conoscitivo per il Sistema Nazionale di Allerta Precoce, al fine di dare una adeguata risposta per la salvaguardia della salute dei consumatori/assuntori di stupefacenti, con particolare riferimento alle droghe sintetiche e alle NPS e di dotare le FF.PP., impegnate nel contrasto al mercato illegale degli stupefacenti, di efficaci strumenti e  tecnologie all’avanguardia, per fronteggiare «la nuova minaccia».

 

 

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