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Il 7 ottobre, il Direttore Centrale della D.C.S.A., Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, ha fatto visita al Centro Italiano di Solidarietà (CeIS) don Mario Picchi di Roma – una delle più importanti comunità terapeutiche a livello nazionale a sostegno di coloro che sono caduti nel “tunnel” della droga – venendo accolto dal Presidente Dott. Roberto Mineo. L’Organizzazione, in linea con i principi che sono stati alla base della sua creazione negli anni ’70 del secolo scorso, sin da allora ha mantenuto vivo il suo impegno a combattere in prima linea contro il progressivo dilagare della diffusione della droga e delle sostanze stupefacenti in generale, una lotta che ancora oggi richiede un contributo continuo di mezzi morali e materiali unito ad un incessante riposizionamento di fronte alle nuove e crescenti insidie che questo nemico presenta.

Nel corso dell’incontro il Presidente della Onlus ha illustrato le procedure adottate dal Centro per la cura delle tossicodipendenze, incentrato sulle metodologie del Progetto Uomo, che prevede interventi sulla persona sia dal punto di vista terapeutico-riabilitativo che educativo. Una vota accolti nel Centro i ragazzi vengono avviati ad un complesso percorso durante il quale vengono costantemente seguiti per ridurre ed interrompere l’utilizzo di sostanze e stimolare e rafforzare la motivazione al cambiamento. Al termine del programma di riabilitazione è previsto lo svolgimento di attività lavorative, al fine di consentire il reinserimento sociale dell’interessato. Nel prosieguo, il Gen. Maggiore ha incontrato gli operatori della struttura ed ha parlato con alcuni ragazzi avviati al “Progetto Uomo”. Nel ringraziare il Presidente Mineo, il Direttore ha espresso il proprio plauso per l’oneroso e complesso lavoro svolto dall’associazione per ridare vita e speranza a quelle persone colpite dal dramma della droga, una realtà nei confronti della quale il CEIS e la DCSA indirizzano costantemente il loro impegno ed i loro sforzi, seppur in contesti diversi.

Il 6 ottobre, la Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha eseguito, sul territorio nazionale, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP su richiesta del Procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, a carico di  36 persone – facenti parte di una articolata organizzazione criminale, con base logistica il Porto di Gioia Tauro e che gestiva un vasto traffico di stupefacenti dal Sud America – coinvolte in un vasto traffico transnazionale di sostanze stupefacenti, aggravato dalla finalità di agevolare la ‘ndrangheta. Tra gli arrestati, oltre a narcotrafficanti  internazionali, figura anche un funzionario dell’Agenzia delle Dogane. Contestualmente, la  stessa Guardia di Finanza ha dato esecuzione ad un provvedimento cautelare reale, finalizzato alla confisca dei beni nella disponibilità degli indagati fino alla concorrenza di un importo di oltre 7 milioni di euro. Nel corso delle attività, complessivamente sequestrate oltre 4 tonnellate di cocaina. I risultati dell’indagine – leggi qui il comunicato stampa  – sono stati illustrati  in una conferenza stampa, tenuta dal Procuratore Capo Bombardieri, con la partecipazione del Procuratore Aggiunto -DDA- G. Lombardo e dei Comandanti Regionale  – Calabria- (M. Geremia),  Provinciale (M.Cintura) e del Nucleo PEF della G. di F. di Reggio Calabria (M.Silvari).

Le indagini, avviate nel 2019 dal G.I.C.O. del Nucleo PEF di Reggio Calabria, sono state costantemente supportate dall’attività di coordinamento info-investigativo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, che ha favorito e sostenuto la cooperazione con le polizie dei paesi europei, dell’area balcanica e sudamericani, interessati al traffico illecito. Le attività investigative si sono sviluppate anche grazie alla proficua collaborazione di Europol e della DEA americana (Drug Enforcement Administration).     

L’operazione ha consentito di smantellare un’articolata organizzazione criminale, attiva nello scalo portuale gioiese, che garantiva  il recupero di ingenti partite di narcotico giunte a bordo di navi cargo dal Sudamerica ed il successivo stoccaggio. Il sodalizio indagato era composto da esponenti delle principali famiglie mafiose di ‘ndrangheta, in grado di garantire l’importazione delle partite di cocaina, da coordinatori delle squadre di operai portuali infedeli e da operatori portuali incaricati di estrarre lo stupefacente dai container.

Il brillante risultato conseguito testimonia, ancora una volta, quanto sia necessaria la sinergica cooperazione a livello nazionale ed internazionale tra gli attori impegnati nel contrasto al narcotraffico, settore in cui la DCSA si impegna da sempre, con la costante attività di coordinamento investigativo e di  supporto – operativo, tecnico ed economico – alle indagini antidroga.

Video dell’operazione antidroga canale YouTube DCSA –     

L’operazione ha avuto ampia risonanza mediatica sia nella stampa che nelle reti televisive nazionali  TG2 (6 ottobre – min. 11,37) TG1 (7 ottobre – min. 11,04).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal 3 al 4 ottobre si è svolto il  3° Corso per conduttori cinofili antidroga, organizzato presso il Centro addestramento cinofili di Asti dal Corpo della Polizia Penitenziaria. 

All’attività formativa hanno partecipato, in qualità di docenti, il Ten. Col. G. di F. Antonio Fassina ed il  Ten. Col. CC Marco Cavallo, Capi delle Sezioni Corsi di addestramento e formazione e Droghe sintetiche ed NPS della DCSA, coadiuvati dall’Ispettore G. di F. Gianni Santilli. Alla formazione specialistica, destinata a fornire contributi sia teorico  – normativi che tecnico – operativi sul settore delle sostanze stupefacenti, hanno partecipato 23 neo conduttori cinofili del Corpo di Polizia Penitenziaria.  Nel corso degli incontri, gli interventi si sono focalizzati, principalmente, sulle tematiche relative ai traffici nazionali ed internazionali di stupefacenti, sulla minaccia crescente delle droghe sintetiche (cannabinoidi, appioidi e catinoni sintetici), nonché sulle nuove sostanze psicoattive costruite ad  arte per aggirare la legislazione  antidroga.  In  tale  contesto,  sono  state illustrate  le  operazioni  speciali, con  particolare riferimento alla  figura dell’undercover ed alle  specifiche tecniche investigative svolte dall’agente sotto copertura   e   le   attività   di   controllo   “su  strada” finalizzate   alla   ricerca di   stupefacenti   anche con l’ausilio delle competenti unità cinofile. Le tematiche affrontate hanno permesso ai frequentatori del corso di acquisire le nozioni necessarie per il riconoscimento e l’individuazione delle differenti sostanze psicotrope, fondamentali per il percorso formativo di “conduttore cinofilo antidroga” e per il loro successivo impiego in ambito operativo.

Il 29 settembre, il Direttore della 1^ Divisione del I Servizio della DCSA, Col. G. di F. Alessandro Cavalli, ha preso parte ad una visita – organizzata presso il polo Anagnina interforze dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza – di una delegazione composta da Colonnelli della Scuola di Formazione della Polizia Nazionale peruviana, guidata dal Generale Victor Zanabria Angulo.

Nel corso dell’incontro, il Colonnello Cavalli ha illustrato la struttura organizzativa e le funzioni specifiche della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga mentre, il responsabile della Sezione Relazioni Internazionali Bilaterali –Ten. Col. CC Marco Molinari – ha svolto un approfondimento sui compiti della stessa DCSA nel settore del coordinamento investigativo e della cooperazione internazionale di polizia in materia antidroga.

La visita, organizzata nell’ambito dei rapporti di collaborazione bilaterale con il Perù, ha permesso agli ufficiali della polizia peruviana di acquisire elementi conoscitivi sul sistema di sicurezza e sul coordinamento delle forze di polizia italiane, oltre che sulle strategie e tecniche investigative nazionali utilizzate nel contrasto alla criminalità organizzata ed al traffico di stupefacenti transnazionali.

Il 27 settembre, i Direttori del I e del III Servizio della DCSA, Dir.Sup. PS Dott. Emilio Russo e Gen.B. CC Giancarlo Scafuri, hanno preso parte ad una giornata studio – organizzata presso il polo Anagnina dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza – per una delegazione composta da Ufficiali della Polizia Nazionale indonesiana, partecipanti ad un corso presso l’Indonesian National Police Education and Training Institution for Senior level officers.

Nel corso dell’intervento i Capi Servizio della DCSA hanno illustrato la struttura organizzativa della Direzione e le funzioni da questa esercitate, con un particolare focus sul ruolo di coordinamento investigativo e di cooperazione internazionale di polizia in materia antidroga.

La visita si inquadra nell’ambito di uno approfondimento svolto in diversi Paesi europei, finalizzato ad acquisire elementi conoscitivi sul sistema della sicurezza in Italia e sul coordinamento delle forze di polizia, sul contrasto alla criminalità organizzata transnazionale e di stampo mafioso, al terrorismo, al traffico di stupefacenti, all’immigrazione illegale, nonché sul sistema della formazione e sulla gestione dell’ordine pubblico in occasione di grandi eventi e manifestazione.

Dal 26 al 30 settembre scorso, si è svolto il 23° Corso per Responsabili di Unità Specializzate   antidroga, organizzato dalla DCSA.

Alla specifica attività formativa, destinata a fornire contributi sia teorico – normativi che tecnico – operativi all’azione di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, hanno partecipato 23 funzionari ed ufficiali delle forze di polizia nazionali (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria).

Durante il corso sono state sviluppate, in particolare, le tematiche relative acoordinamento investigativo antidroga – specifica funzione della DCSA – delle operazioni speciali e degli agenti sotto copertura, con approfondimenti riguardanti la normativa vigente e gli orientamenti giurisprudenziali in materia.

In tale contesto, sono state illustrate le specifiche tecniche investigative e gli aspetti psicologici e di gestione dello stress dell’operatore “infiltrato”, anche attraverso un focus su alcune indagini sotto copertura concluse ed esposte da un undercover. Altri importanti argomenti dell’attività formativa hanno riguardato:  le tecniche di polizia giudiziaria per il contrasto al narcotraffico nel web; i metodi per il  monitoraggio ed il riconoscimento dei precursori, delle droghe sintetiche e delle Nuove Sostanze Psicoattive; le attività investigative connesse alla scoperta di laboratori clandestini per la produzione di droghe sintetiche; le misure previste nella legislazione nazionale ed internazionale per il contrasto della criminalità organizzata e dei patrimoni illecitamente accumulati e riciclati;  la cooperazione internazionale di polizia in materia antidroga; le squadre investigative comuni. 

 

 

 

 

 

L’attività di docenza è stata svolta da qualificati esperti in materia della DCSA, di Reparti ed Uffici centrali delle forze di polizia italiane, della D.I.A., oltre a magistrati della DNAA (Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo), a funzionari del Segretariato Generale INTERPOL di Lione e ad illustri professori delle Università di Bologna e di Roma.

 

 

 

 

 

 

Il 26 e 27 settembre, il Direttore Centrale della DCSA, Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, accompagnato dai Direttori dei tre Servizi, ha ricevuto in visita istituzionale una delegazione estera, guidata dal Gen. Adel Abdulaziz Omar Salih, Capo Dipartimento Antidroga della Libia.

La prima giornata è stata rivolta all’approfondimento delle tematiche di interesse, quali il rafforzamento della cooperazione internazionale nella lotta al traffico di stupefacenti, le attività di formazione degli operatori di  polizia, i sequestri di droga effettuati destinati alla Libia, nonché il modus operandi a livello nazionale per la cura delle tossicodipendenze.

Il 27 settembre è stato visitato, a cura della D.C.S.A., il Centro Italiano di Solidarietà (CeIS) don Mario Picchi di Roma – una delle più importanti comunità terapeutiche a livello nazionale a sostegno di coloro che sono caduti nel “tunnel” della droga – venendo accolti dal Presidente Dott. Roberto Mineo. L’Organizzazione, nel tempo, ha avviato relazioni internazionali, sia a livello europeo che extraeuropeo, per realizzare scambi, visite e progetti finalizzate a creare programmi educativi e di prevenzione per tossicodipendenti, soprattutto in quelle aree geografiche in cui è più consistente la produzione, il traffico ed il consumo di sostanze stupefacenti.

Nel corso dell’incontro sono state illustrate le procedure adottate dal Centro per la cura delle tossicodipendenze, incentrato sulle metodologie educative del “Progetto Uomo”, che prevede interventi sulla persona sia dal punto di vista terapeutico-riabilitativo che educativo. Una volta accolti nel Centro i ragazzi vengono avviati ad un complesso percorso durante il quale sono costantemente seguiti per ridurre ed interrompere l’utilizzo di sostanze e stimolare e rafforzare la motivazione al cambiamento. Al termine del programma di riabilitazione è previsto lo svolgimento di attività lavorative, al fine di consentire il reinserimento sociale dell’interessato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal 19 al 23 settembre scorso, si è svolto il corso “fighting cocaine smuggling”, organizzato dalla D.C.S.A. nell’ambito del progetto IFS White Snow, in collaborazione con il Police Central Bureau of Investigation polacco.

Alla specifica attività formativa hanno preso parte 21 funzionari ed ufficiali delle forze di polizia nazionali (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) e straniere (15 partecipanti dei Paesi: Polonia, Spagna, Lituania, Svezia e Colombia), aderenti al Progetto.

Durante le attività didattiche, oltre alle tematiche relative alla struttura organizzativa della D.C.S.A. e alla sua specifica funzione di coordinamento investigativo antidroga – nazionale ed internazionale – sono state approfondite, in particolare, le tecniche di indagine di contrasto al traffico internazionale di cocaina, l’analisi strategica ed operativa del fenomeno; i metodi e le tecniche di monitoraggio e riconoscimento dei precursori. Nel corso degli incontri sono stati, altresì, illustrati i compiti e le funzioni dell’INTERPOL, della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) – con un approfondimento delle strutture criminali della mafia, dell’ndrangheta e della camorra – e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (della DAC), con un focus sugli ambiti operativi delle attività undercover, anche attraverso lo studio di alcune indagini sotto copertura concluse.

Durante il corso, tenuto presso la D.C.S.A., si sono svolte visite esterne a Roma, presso reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri, quali il Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) presso il quale sono stati illustrati casi operativi conclusi, relativi ad operazioni speciali antidroga ed i laboratori del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RIS), dove si è tenuto un seminario su un caso di studio reale. Un’altra attività formativa organizzata all’esterno, che ha suscitato particolare interesse, si è svolta presso la Sezione Aerea della Guardia di Finanza del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare. I frequentatori si sono, quindi, imbarcati sull’aeromobile ATR, con destinazione l’aeroporto di Reggio Calabria e durante il volo hanno visionato le avanzate dotazioni tecnologiche del velivolo, impiegate per individuare ed identificare, anche in maniera discreta, obiettivi sensibili, monitorarne i comportamenti, acquisire fonti di prova, guidare l’intervento di unità navali e di pattuglie a terra per le successive azioni preventive.

Nella stessa giornata è stato visitato il porto di Gioia Tauro – con la partecipazione del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, Gen. B. Maurizio Cintura e del Comandante del Gruppo G. di F. di Gioia Tauro, Ten. Col. Danilo Persano – dove si è tenuta una dimostrazione pratica di controllo di un container, finalizzata al reperimento di sostanze stupefacenti ivi occultate. L’ispezione dei container viene effettuata sia nei contesti investigativi che all’esito di un costante monitoraggio preventivosvolto negli spazi doganali sulle merci movimentate, sulla base di una complessa analisi di rischio e secondo le procedure di “controllo e riscontro”, operate su mezzi e persone operanti nel porto.

Alle attività hanno presenziato il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria dott. Giovanni Bombardieri ed il Direttore della D.C.S.A., Gen. C.

A. G. di F. Antonino Maggiore, accompagnato dai Direttori del III Servizio Operazioni e della II Divisione dello stesso, Gen. B. CC Giancarlo Scafuri e Col. G. di F. Sandro Baldassarri.

L’attività di docenza è  stata svolta da qualificati esperti in materia della D.C.S.A., di Reparti ed Uffici delle FF.PP. italiane, della D.I.A. e da funzionari del Segretariato Generale INTERPOL di Lione.

 

 

Il 19 settembre 2022, il Gen. B. CC Giancarlo Scafuri, Direttore del III Servizio della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, ha partecipato, unitamente all’Esperto per la Sicurezza in Madrid, Maggiore CC Francesco Manna, alla celebrazione del 55° anniversario della fondazione della Brigada Estupefacientes della UDYCO Central della Policia Nacional, tenutasi presso il complesso di polizia di Canillas della capitale iberica.

All’evento ha partecipato il Ministro dell’Interno spagnolo, Fernando Grande-Marlaska, accompagnato dal Direttore Generale della Polizia, Francisco Pardo Piqueras. Alla commemorazione sono intervenuti anche diversi membri della magistratura, oltre agli ufficiali di collegamento della polizie straniere in Spagna.

Nel suo discorso, il Ministro dell’Interno ha elogiato le numerose operazioni antidroga portate a termine con successo dall’unità, tra cui le recenti operazioni di Maninka e Vulcano, e ha sottolineato “un altro aspetto meno conosciuto del lavoro: la Brigada Central Estupefacientes è un pioniere nell’uso di tecniche investigative che sono state gradualmente incorporate nel sistema giuridico iberico, come le consegne e il transito controllato, le squadre investigative congiunte e l’uso di agenti sotto copertura“.

Nei suoi 55 anni di esistenza, la Brigada Central Estupefacientes ha effettuato più di 21.000 arresti e sequestrato oltre 500 tonnellate di cocaina, 1.100 tonnellate di hashish, 5,8 tonnellate di eroina e 10 tonnellate di droghe sintetiche. Ha inoltre sequestrato più di 250 imbarcazioni con carichi di droga e tre semisommergibili.

Tra i vari temi di rilievo, particolarmente significativo è stato quello affrontato dal Comisario Principal de Policia Judicial, Rafael Perez Perez, che durante il proprio intervento ha sottolineato l’importanza del ruolo della cooperazione internazionale nel contrasto al crimine transnazionale, ringraziando gli Ufficiali di collegamento presenti.

La delegazione italiana è stata ricevuta dal Comisario Antonio Juan Martinez Duarte, Jefe de la Udyco Central, con il quale sono stati affrontati temi di carattere strategico e, nel corso della cerimonia, il Gen. Scafuri ha avuto la possibilità di relazionarsi con le varie Autorità intervenute, che hanno espresso il proprio ringraziamento per la proficua collaborazione tra Italia e Spagna e l’importante contributo fornito dalla DCSA nella lotta al narcotraffico.

                                   

 

 

 

 

Il 14 settembre, il Direttore Centrale della DCSA, Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, accompagnato dai Direttori dei tre Servizi, ha ricevuto in visita istituzionale il Vice Comandante dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Maurizio Detalmo Mezzavilla.

Durante l’incontro il Vice Comandante, nell’esprimere il proprio apprezzamento per il prezioso lavoro svolto dalla DCSA a favore delle forze di polizia nazionali impegnate nelle indagini antidroga, anche svolte in cooperazione internazionale, ha confermato la piena collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, in sinergia con lo spirito interforze che contraddistingue la stessa Direzione Centrale.

                                                                                                        

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