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Pubblicato l’articolo “Chimica dello sballo” nel mensile ufficiale “Polizia Moderna” della Polizia di Stato, dove è stato affrontato il tema delle nuove sostanze psicoattive, conosciute anche con l’acronimo inglese di NPS – Novel psychoactive substances (link per la consultazione).

A tracciare l’identikit delle nuove droghe, che stanno rimpiazzando sempre di più quelle tradizionali, è il professor Matteo Marti, direttore del laboratorio di Tossicologia forense e Xenobiocinetica clinica dell’Università di Ferrara, e il professor Carlo Locatelli, direttore del Centro antiveleni di Pavia, entrambi consulenti presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, l’organismo interforze istituito nell’ambito del Dipartimento della pubblica sicurezza, deputato al coordinamento info-investigativo per il contrasto dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti e psicotrope. Altresì, sono stati intervistati esperti delle Articolazioni di questa struttura che hanno rappresentato sia gli aspetti tossicologici, sia quelli legislativi delle nuove droghe sintetiche, facili da reperire e sempre più diffuse, specialmente tra i giovani, sia le iniziative volte ad implementare la formazione degli operatori delle Forze di Polizia che curano gli interventi “di legalità” nelle scuole per una più efficace azione di prevenzione in favore delle fasce giovanili.

Nella tarda serata del 18 febbraio, un’importante operazione congiunta tra la Polizia di Stato di Reggio Calabria, Vibo Valentia e SCO ha impedito che un ingente carico di cocaina arrivasse nella Piana di Gioia Tauro per alimentare il sempre più fiorente mercato della droga gestito dalle più potenti ‘ndrine della zona.

Le indagini sono partite da una segnalazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga relativa ad un consistente carico di cocaina occultata a bordo di un autoarticolato in transito sul territorio nazionale. Ricevuta la comunicazione, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato ha avviato il coordinamento delle indagini per individuare il mezzo pesante. Rintracciato il veicolo, gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria hanno identificato il conducente, un uomo di quarant’anni, originario di Polistena (RC) con precedenti per  diversi reati. La Polizia Stradale di Vibo Valentia ha fermato il mezzo nei pressi dello svincolo autostradale di Sant’Onofrio (VV). La successiva perquisizione, condotta con l’ausilio di un’unità cinofila, ha consentito di rinvenire 137,5 kg di cocaina purissima suddivisi in 125 panetti termosaldati sottovuoto del peso di 1,1 kg ciascuno (video dell’operazione).

Il valore all’ingrosso della droga, custodita all’interno di un vano ricavato nel sottofondo del rimorchio di un camion e occultata da sacchi di colla in polvere, ammonta a circa tre milioni e mezzo di euro per una resa sulle piazze di spaccio di almeno 15 milioni di euro. L’uomo è stato tratto in arresto per il reato di detenzione e trasporto di sostanze stupefacenti.

Il brillante esito dell’operazione testimonia l’importanza della sinergia e della condivisione delle informazioni assicurate dall’attività’ di coordinamento info-investigativo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, strumento decisivo per la lotta alla droga. 

 

Il 12 febbraio scorso è giunta in visita studio presso la DCSA una delegazione estera composta da 16 esperti del settore droghe provenienti da: Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia, accompagnati da personale del Gruppo Pompidou del Consiglio d’Europa e da un rappresentante del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha organizzato gli incontri nel contesto della rete MedNET, il cui scopo è la promozione di progetti e attività di scambio di competenze nel settore delle droghe e delle dipendenze tra i Paesi dell’area Mediterranea.

I lavori si sono aperti con la visita della delegazione, accompagnata da personale del I e II Servizio di questa Direzione Centrale, presso i laboratori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, dove personale del Reparto ha illustrato la struttura organizzativa nonchè le metodologie di analisi poste in essere dalle Sezioni Investigazioni Scientifiche (SIS) nell’ambito di indagini tecniche   relative alle sostanze stupefacenti. 

Successivamente il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Gen. C. A. CC Pierangelo Iannotti, ha accolto la delegazione unitamente al Direttore del I e del II Servizio. Nel corso dell’incontro è stata illustrata la struttura organizzativa della Direzione Centrale e le sue peculiari funzioni, in particolare il coordinamento investigativo e la cooperazione internazionale di polizia in materia antidroga, strumento decisivo per la lotta al narcotraffico.

Gli esperti hanno anche visitato la sede del Servizio Polizia Scientifica della Direzione Centrale per la Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica, dove sono stati affrontati gli argomenti del  profiling delle sostanze stupefacenti, comprese le modalità di intervento e le attività investigative connesse alla scoperta dei laboratori clandestini per la produzione di droghe.       

Al termine della visita i membri della delegazione hanno espresso il loro apprezzamento per il proficuo confronto, che ha consentito di acquisire elementi conoscitivi sui sistemi di prevenzione e contrasto antidroga attuati in Italia, nonchè sulle procedure di analisi delle sostanze stupefacenti. 

Nelle giornate del 6 e 7 febbraio, la DCSA ha tenuto due incontri presso l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore – John von Neumann di Roma, con l’obiettivo di offrire agli alunni e ai loro insegnanti un’informazione corretta sulle sostanze stupefacenti, sia dal punto di vista delle diverse tipologie, degli effetti e della loro pericolosità nonchè sui possibili risvolti di natura legale conseguenti alla loro detenzione ed utilizzo.

Agli incontri, che hanno riscosso il vivo interesse dei partecipanti, hanno preso parte 2 classi del Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate e 3 classi dell’Elettronica ed Elettrotecnica, con una platea complessiva di circa 110 studenti.

Gli interventi informativi, condotti da personale qualificato della DCSA, sono stati preceduti da dimostrazioni pratiche delle unità cinofile del Gruppo Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Roma, attraverso la simulazione di attività di ricerca di narcotici occultati all’interno di bagagli o sulla persona. Le attività hanno visto la diretta partecipazione dei ragazzi che hanno potuto fare esperienza concreta dell’attività di ricerca svolta dai cani antidroga, finalizzata a riconoscere e trovare le diverse sostanze.

Nel corso degli incontri è stato possibile instaurare un costruttivo dibattito con gli alunni che, particolarmente interessati agli argomenti trattati, hanno posto domande per approfondire e chiarire ulteriormente le tematiche affrontate.

La campagna di informazione e prevenzione sugli stupefacenti – che rientra tra gli obiettivi strategici  della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga –  ha come scopo quello di  offrire ai giovani gli strumenti informativi necessari affinchè possano conoscere il fenomeno “droga” e, conseguentemente, orientare con maggiore consapevolezza e responsabilità le loro scelte, nel rispetto della legalità e della salute.

 

La Commissione europea ha indetto una consultazione pubblica – aperta fino al 14 febbraio 2025 – in merito all’applicazione della decisione quadro 2004/757/GAI del Consiglio che stabilisce norme minime relative agli elementi costitutivi dei reati e alle sanzioni applicabili in materia di traffico di stupefacenti (link per la consultazione).

La Commissione europea, infatti, ha la responsabilità di pianificare, preparare e proporre la nuova legislazione europea. Si tratta del “diritto di iniziativa”: i cittadini, le imprese, la società civile, le autorità pubbliche o tutte le altre parti che possono essere interessate dalla normativa possono intervenire nel processo legislativo.

In data 20 gennaio è iniziato, presso la DCSA, il “3° seminario del progetto InFORMARE”, della durata di due settimane, che ha visto la partecipazione di 15 appartenenti a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. L’attività formativa si inserisce nel citato progetto “InFORMARE”, realizzato dalla DCSA, nell’ambito dell’Accordo Icarus, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e finalizzato alla formazione, su tutto il territorio nazionale, di operatori delle Forze di Polizia da inviare nelle scuole per offrire agli studenti una corretta informazione sull’uso e gli effetti dannosi delle sostanze stupefacenti. 

Tra gli argomenti affrontati, la normativa antidroga, con particolare riferimento alle conseguenze negative ed alle sanzioni applicabili ai minorenni che usano o spacciano stupefacenti; la commercializzazione delle droghe avvalendosi del web e dei social media; la diffusione delle droghe soprattutto gli stupefacenti sintetici, le  nuove sostanze psicoattive e i precursori; l’uso di droghe e alcol correlati alla circolazione e all’incidentalità stradale; i danni alla salute e all’impatto psicologico degli stupefacenti in età adolescenziale nonchè le tecniche di ascolto, osservazione e public speaking. Sono state svolte, inoltre, esercitazioni pratiche, simulando incontri in classe con gli studenti, per mettere in condizione gli operatori di polizia di gestire in maniera adeguata ed efficace auditori composti da giovani studenti, ma anche, separatamente, da insegnanti e genitori.

Oltre agli esperti della DCSA, hanno contribuito alle docenze, funzionari della Polizia Stradale, professionisti della comunicazione nonché un medico ed uno psicologo entrambi Ufficiali della Guardia di Finanza.

L’iniziativa formativa si inserisce tra gli obiettivi strategici della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga in tema di prevenzione, per sostenere le attività volte ad offrire ai giovani gli strumenti necessari per conoscere il fenomeno “droga” ed orientare con maggiore consapevolezza e responsabilità le loro scelte, nel rispetto della legalità e della tutela della salute.

Nella giornata del 21 gennaio è stata data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P.  del    Tribunale di Napoli Nord su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 12 soggetti (7 in custodia cautelare in  carcere e 5 agli arresti domiciliari), gravemente indiziati di plurimi delitti in materia di stupefacenti anche per ingenti quantitativi provenienti dalla Spagna (video dell’operazione).

L’attività investigativa è nata dall’arresto in flagranza di reato di un soggetto che, nel febbraio del 2024 aveva trasportato dalla Spagna verso l’Italia circa 50 kg di cocaina. Successivamente, sono stati accertati altri numerosi episodi di acquisto, trasporto, detenzione e cessione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti in diverse aree dell’aversano e della provincia di Salerno.   

Le indagini si sono protratte per circa un anno e si sono avvalse del rilevante contributo fornito dalle intercettazioni  telefoniche ed ambientali, degli elementi acquisiti attraverso i servizi di osservazione e controllo del territorio e, da ultimo, della cooperazione giudiziaria con l’Agenzia europea Eurojust per l’esecuzione di diversi ordini di indagine europei. Le investigazioni hanno, pertanto, permesso di ricostruire un rilevante numero di approvvigionamenti di sostanze stupefacenti di diverso tipo e di identificare committenti, fornitori, trasportatori ed acquirenti che di volta in volta erano coinvolti nelle diverse fasi dell’azione criminale, dal carico alla distribuzione. In particolare, gli indagati commerciavano, sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish, provenienti dalla Spagna, grazie agli accordi con soggetti del posto. La droga una volta trasportata in Italia, prevalentemente con mezzi su gomma, veniva stoccata in luoghi sicuri nella disponibilità dei correi, per poi essere destinata alle piazze di spaccio della provincia di Napoli e Salerno, nonchè ai mercati del Belgio e dell’Olanda.

L’attività di indagine, complessa ed articolata, ha consentito di sottoporre a sequestro in Italia oltre 300 kg di stupefacenti, pronti per l’immissione in commercio, e di  accertare l’ulteriore commercializzazione di rilevanti quantitativi di droga, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. La fase esecutiva dell’ordinanza cautelare ha richiesto l’impiego di oltre cinquanta militari appartenenti alla Guardia di Finanza, con il supporto operativo di mezzi aerei del R.O.A.N. di Napoli e delle unità cinofili antidroga per la ricerca dello stupefacente.     

Il brillante esito dell’operazione è stato garantito e assicurato dal prezioso contributo degli organismi di coordinamento e cooperazione internazionale, quali la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, Eurojust, Europol, l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia in Madrid, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP), nonchè con la collaborazione internazionale dell’Udyco – Greco Costa Del Sol – Policia National Spagnola, che hanno fornito  un costante supporto investigativo agli operatori di polizia giudiziaria e che hanno cooperato nell’esecuzione delle misure cautelari a carico di due degli indagati residenti in Spagna. 

Nel corso della serata del 24 dicembre, un’importante operazione congiunta tra la Squadra Mobile di Brescia, la Sisco, e le Squadre Mobili di Genova e di Alessandria, con il supporto della Sezione Polizia Stradale di Brescia, ha portato all’arresto di due cittadini serbi trovati in possesso di circa 25 chilogrammi di cocaina.  L’operazione, attivata dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e coordinata dal Servizio Centrale Operativo, si inserisce nell’ambito dei servizi organizzati in corrispondenza delle festività natalizie finalizzati alla prevenzione dei reati contro il patrimonio e il traffico di stupefacenti. La vicenda è iniziata con l’individuazione, da parte del personale della Polizia di Stato, di un’autovettura sospetta, in ingresso nel territorio nazionale dalla frontiera di Ventimiglia, che ha poi percorso la tratta autostradale attraversando Liguria, Piemonte e Lombardia sino a giungere nel territorio di Brescia. 

A seguito di un primo controllo effettuato nei confronti dei due occupanti, sono emersi elementi di discordanza in merito all’identità di uno di essi. I successivi approfondimenti condotti presso la Questura di Brescia hanno consentito di rilevare che effettivamente l’uomo disponeva di documenti falsi e che lo stesso risultava destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dal Belgio per traffico internazionale di stupefacenti.  In ragione di quanto appreso i poliziotti hanno proceduto ad un’accurata perquisizione del veicolo in uso ai due soggetti, che ha permesso di scoprire l’esistenza di un doppio fondo collocato nella parte anteriore dell’abitacolo, all’interno del quale erano occultate 20 confezioni plastificate termosaldate.

Gli accertamenti immediatamente condotti hanno rivelato la natura stupefacente della sostanza in esse contenuta, il cui valore ammonta all’incirca a 800.000 euro. 

Nel corso della notte del 10 dicembre sono stati arrestati 23 narcotrafficanti, di cui 18 in Brasile e 5 in Italia, dai Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Torino e dalla Polizia Federale brasiliana – Gruppo di Investigazioni Speciali del Paranà e del Paraiba – nell’ambito della cooperazione internazionale giudiziaria e di polizia giudiziaria attuata tra il nostro Paese e quello sudamericano sin dal 2019. Ciò, ha permesso di disarticolare tre distinti e collegati gruppi criminali, dediti a narcotraffico su rotta atlantica mediante navi cargo e riciclaggio (video dell’operazione).

Le indagini, complesse ed articolate, sono state condotte anche con supporto di Eurojust, Europol, il progetto Interpol I-Can, della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga mediante l’importante  coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo italiana e con il supporto dell’Ambasciata Italiana in Brasilia, nonché del Servizio Generale per la repressione al narcotraffico della Polizia Federale (CGPRE) e della Receita Federal brasiliana. Nel corso delle varie fasi investigative, entrambe le Forze di Polizia operanti sono state supportate anche dalle autorità spagnole della Policia Nacional e della Guardia Civil.

Il lavoro che si è sviluppato in cooperazione sin dal 2019, e che ha condotto, all’epoca, anche agli arresti degli ex-latitanti Nicola Assisi e Patrick Assisi, avvenuti a Praia Grande (San Paolo) l’8 Luglio 2019, ha consentito, mediante una Squadra Investigativa Comune (Joint Investigation Team), di individuare consolidate connessioni tra gli ambiti di ‘Ndrangheta italiani investigati e le loro proiezioni in Brasile, ed agguerrite organizzazioni criminali fornitrici di sostanze stupefacenti ed operanti nel sud del Brasile, in grado di  fornire grossi quantitativi di droga unitamente alla logistica necessaria ad inviarli verso l’Europa, primariamente tramite i porti del Parana’.
In particolare, l’indagine italiana denominata Operazione “Samba” e condotta, dall’Arma dei Carabinieri, con il coordinamento della DDA di Torino, ha consentito di individuare un’ampia  struttura criminale transnazionale, della quale fanno parte, tra gli altri, le 5 persone fermate in Italia, contigue alla ‘Ndrangheta operativa in Piemonte, dedita al narcotraffico sulla rotta Brasile-Italia operante mediante trasporti occultati su navi container dirette verso porti italiani e del nord-Europa per diverse tonnellate di cocaina.
 Il brillante esito dell’operazione testimonia l’importanza della sinergia e della condivisione delle informazioni – assicurate dall’attività’ di coordinamento info-investigativo e supporto operativo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga – nel quadro della collaborazione internazionale tra forze di polizia nel contrasto al narcotraffico globale.

In data 18 novembre è iniziato, presso la DCSA, il “2° seminario del progetto InFORMARE”, della durata di due settimane, che ha visto la partecipazione di 15 appartenenti a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. L’attività formativa si inserisce nel citato progetto “InFORMARE”, realizzato nell’ambito dell’Accordo Icarus dalla DCSA in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e finalizzato alla formazione, su tutto il territorio nazionale, di operatori delle Forze di Polizia da inviare nelle scuole per offrire agli studenti una corretta informazione sull’uso e gli effetti dannosi delle sostanze stupefacenti. 

Tra gli argomenti affrontati, la normativa antidroga, con particolare riferimento alle conseguenze negative ed alle sanzioni applicabili ai minorenni che usano o spacciano stupefacenti; la commercializzazione delle droghe avvalendosi del web e dei social media; la diffusione delle droghe soprattutto gli stupefacenti sintetici, le  nuove sostanze psicoattive e i precursori; i danni alla salute e all’impatto psicologico degli stupefacenti in età adolescenziale nonchè le tecniche di ascolto, osservazione e public speaking. Sono state svolte, inoltre, esercitazioni pratiche, simulando incontri in classe con gli studenti, per mettere in condizione gli operatori di polizia di gestire in maniera adeguata ed efficace auditori composti da giovani studenti, ma anche, separatamente, da insegnanti e genitori.

Oltre agli esperti della DCSA, hanno contribuito alle docenze, funzionari della Polizia Stradale, professionisti della comunicazione nonché un medico ed uno psicologo della Direzione Centrale di Sanità della Polizia di Stato.

L’iniziativa formativa si inserisce tra gli obiettivi strategici della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga in tema di prevenzione, per sostenere le attività volte ad offrire ai giovani gli strumenti necessari per conoscere il fenomeno “droga” ed orientare con maggiore consapevolezza e responsabilità le loro scelte, nel rispetto della legalità e della tutela della salute.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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