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Dal 19 al 23 settembre scorso, si è svolto il corso “fighting cocaine smuggling”, organizzato dalla D.C.S.A. nell’ambito del progetto IFS White Snow, in collaborazione con il Police Central Bureau of Investigation polacco.

Alla specifica attività formativa hanno preso parte 21 funzionari ed ufficiali delle forze di polizia nazionali (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) e straniere (15 partecipanti dei Paesi: Polonia, Spagna, Lituania, Svezia e Colombia), aderenti al Progetto.

Durante le attività didattiche, oltre alle tematiche relative alla struttura organizzativa della D.C.S.A. e alla sua specifica funzione di coordinamento investigativo antidroga – nazionale ed internazionale – sono state approfondite, in particolare, le tecniche di indagine di contrasto al traffico internazionale di cocaina, l’analisi strategica ed operativa del fenomeno; i metodi e le tecniche di monitoraggio e riconoscimento dei precursori. Nel corso degli incontri sono stati, altresì, illustrati i compiti e le funzioni dell’INTERPOL, della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) – con un approfondimento delle strutture criminali della mafia, dell’ndrangheta e della camorra – e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (della DAC), con un focus sugli ambiti operativi delle attività undercover, anche attraverso lo studio di alcune indagini sotto copertura concluse.

Durante il corso, tenuto presso la D.C.S.A., si sono svolte visite esterne a Roma, presso reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri, quali il Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) presso il quale sono stati illustrati casi operativi conclusi, relativi ad operazioni speciali antidroga ed i laboratori del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RIS), dove si è tenuto un seminario su un caso di studio reale. Un’altra attività formativa organizzata all’esterno, che ha suscitato particolare interesse, si è svolta presso la Sezione Aerea della Guardia di Finanza del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare. I frequentatori si sono, quindi, imbarcati sull’aeromobile ATR, con destinazione l’aeroporto di Reggio Calabria e durante il volo hanno visionato le avanzate dotazioni tecnologiche del velivolo, impiegate per individuare ed identificare, anche in maniera discreta, obiettivi sensibili, monitorarne i comportamenti, acquisire fonti di prova, guidare l’intervento di unità navali e di pattuglie a terra per le successive azioni preventive.

Nella stessa giornata è stato visitato il porto di Gioia Tauro – con la partecipazione del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, Gen. B. Maurizio Cintura e del Comandante del Gruppo G. di F. di Gioia Tauro, Ten. Col. Danilo Persano – dove si è tenuta una dimostrazione pratica di controllo di un container, finalizzata al reperimento di sostanze stupefacenti ivi occultate. L’ispezione dei container viene effettuata sia nei contesti investigativi che all’esito di un costante monitoraggio preventivosvolto negli spazi doganali sulle merci movimentate, sulla base di una complessa analisi di rischio e secondo le procedure di “controllo e riscontro”, operate su mezzi e persone operanti nel porto.

Alle attività hanno presenziato il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria dott. Giovanni Bombardieri ed il Direttore della D.C.S.A., Gen. C.

A. G. di F. Antonino Maggiore, accompagnato dai Direttori del III Servizio Operazioni e della II Divisione dello stesso, Gen. B. CC Giancarlo Scafuri e Col. G. di F. Sandro Baldassarri.

L’attività di docenza è  stata svolta da qualificati esperti in materia della D.C.S.A., di Reparti ed Uffici delle FF.PP. italiane, della D.I.A. e da funzionari del Segretariato Generale INTERPOL di Lione.

 

 

Il 19 settembre 2022, il Gen. B. CC Giancarlo Scafuri, Direttore del III Servizio della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, ha partecipato, unitamente all’Esperto per la Sicurezza in Madrid, Maggiore CC Francesco Manna, alla celebrazione del 55° anniversario della fondazione della Brigada Estupefacientes della UDYCO Central della Policia Nacional, tenutasi presso il complesso di polizia di Canillas della capitale iberica.

All’evento ha partecipato il Ministro dell’Interno spagnolo, Fernando Grande-Marlaska, accompagnato dal Direttore Generale della Polizia, Francisco Pardo Piqueras. Alla commemorazione sono intervenuti anche diversi membri della magistratura, oltre agli ufficiali di collegamento della polizie straniere in Spagna.

Nel suo discorso, il Ministro dell’Interno ha elogiato le numerose operazioni antidroga portate a termine con successo dall’unità, tra cui le recenti operazioni di Maninka e Vulcano, e ha sottolineato “un altro aspetto meno conosciuto del lavoro: la Brigada Central Estupefacientes è un pioniere nell’uso di tecniche investigative che sono state gradualmente incorporate nel sistema giuridico iberico, come le consegne e il transito controllato, le squadre investigative congiunte e l’uso di agenti sotto copertura“.

Nei suoi 55 anni di esistenza, la Brigada Central Estupefacientes ha effettuato più di 21.000 arresti e sequestrato oltre 500 tonnellate di cocaina, 1.100 tonnellate di hashish, 5,8 tonnellate di eroina e 10 tonnellate di droghe sintetiche. Ha inoltre sequestrato più di 250 imbarcazioni con carichi di droga e tre semisommergibili.

Tra i vari temi di rilievo, particolarmente significativo è stato quello affrontato dal Comisario Principal de Policia Judicial, Rafael Perez Perez, che durante il proprio intervento ha sottolineato l’importanza del ruolo della cooperazione internazionale nel contrasto al crimine transnazionale, ringraziando gli Ufficiali di collegamento presenti.

La delegazione italiana è stata ricevuta dal Comisario Antonio Juan Martinez Duarte, Jefe de la Udyco Central, con il quale sono stati affrontati temi di carattere strategico e, nel corso della cerimonia, il Gen. Scafuri ha avuto la possibilità di relazionarsi con le varie Autorità intervenute, che hanno espresso il proprio ringraziamento per la proficua collaborazione tra Italia e Spagna e l’importante contributo fornito dalla DCSA nella lotta al narcotraffico.

                                   

 

 

 

 

Il 14 settembre, il Direttore Centrale della DCSA, Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, accompagnato dai Direttori dei tre Servizi, ha ricevuto in visita istituzionale il Vice Comandante dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Maurizio Detalmo Mezzavilla.

Durante l’incontro il Vice Comandante, nell’esprimere il proprio apprezzamento per il prezioso lavoro svolto dalla DCSA a favore delle forze di polizia nazionali impegnate nelle indagini antidroga, anche svolte in cooperazione internazionale, ha confermato la piena collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, in sinergia con lo spirito interforze che contraddistingue la stessa Direzione Centrale.

                                                                                                        

Il 26 giugno- come ogni anno – si è celebrata la Giornata mondiale contro le droghe, istituita dall‘Assemblea delle Nazioni Unite  nel 1987.

In occasione della Giornata, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha divulgato il suo messaggio: 

“Quest’anno la Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga accende i riflettori sulle conseguenze dei problemi legati alla droga nelle crisi sanitarie e umanitarie. Conflitti, catastrofi climatiche, spostamenti forzati ed estrema povertà creano un terreno fertile per l’abuso di droghe, con il COVID-19 che peggiora ulteriormente una situazione già difficile. Allo stesso tempo, è molto meno probabile che le persone che sopravvivono alle emergenze sanitarie abbiano accesso all’assistenza e alle cure di cui hanno bisogno e che meritano. Nel mentre, i criminali traggono profitto dalla miseria delle persone, con una produzione della cocaina ai massimi storici e un aumento dei sequestri di metanfetamine di cinque volte e di anfetamine di circa quattro volte nell’ultimo decennio. Nella Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, rinnoviamo il nostro impegno a porre fine a questa piaga e a fornire sostegno a chi ne è vittima Ciò comprende soluzioni politiche non discriminatorie incentrate sulle persone, sulla salute e sui diritti umani, supportate da una cooperazione internazionale rafforzata per frenare il traffico illecito di droga e ritenere responsabile chi trae profitto dalla miseria umana. (…)” . 

A ridosso della Giornata mondiale, l’UNODC (UN Office on Drugs and Crime) l‘Ufficio Droghe e Criminalità delle Nazioni Unite, il 27 giugno ha pubblicato il UNODC World Drug Report 2022; composto da cinque opuscoli, il Report fornisce un’analisi approfondita dei mercati globali della droga  ed esamina il nesso tra droga e ambiente, all’interno del quadro più ampio degli obiettivi di sviluppo sostenibile, dei cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale. Il World Drug Report 2022 mira non solo a promuovere una maggiore cooperazione internazionale per contrastare l’impatto del problema mondiale della droga sulla salute, la governance e la sicurezza, ma anche, con i suoi approfondimenti speciali, ad assistere gli Stati membri nell’anticipare e affrontare le minacce provenienti mercati della droga e mitigarne le conseguenze.  

                    

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ricorda questa importante giornata confermando l’ impegno costante “contro la droga”, problema complesso e globale. Sul fronte della repressione, la DCSA  prosegue determinata nelle sue attività specifiche incentivando, coordinando e supportando le azioni investigative delle forze di polizia nazionali, svolte anche in cooperazione internazionale,  per il contrasto al narcotraffico transnazionale e alle diverse forme di spaccio di droga, sia nelle “piazze” reali che virtuali. Oltre a partecipare alla riduzione dell’offerta di droga sul mercato globale -con i sequestri di stupefacenti, gli arresti di narcotrafficanti e spacciatori e la disgregazione delle organizzazioni criminali, la  DCSA è anche coinvolta  nelle azioni tese alla riduzione della domanda, sostenendo e contribuendo alle campagne di informazione e prevenzione –sui danni e i pericoli per la salute e la collettività derivanti dall’abuso delle sostanze stupefacenti- .

Per celebrare la giornata del 26 giugno, citiamo anzitutto, la visita del Presidente Mattarella alla Fondazione Maraini-CRI, con la partecipazione di autorità  e per il Dipartimento della P.S. del Direttore Centrale per i Servizi antidroga- Generale CA G. di F. A. Maggiore- ,

In occasione della giornata  mondiale contro le droghe – ricorrenza che cade il 26 giugno di ogni anno – il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha visitato la Fondazione Villa Maraini, Agenzia Nazionale della Croce Rossa Italiana per le dipendenze patologiche. Sono intervenuti il Presidente della Fondazione Gabriele Mori, il Fondatore Massimo Barra, il Vice Presidente delle Croce Rossa Italiana Rosario Maria Gianluca Valastro.  All’evento – svolto alla presenza, tra gli altri, di esponenti di vertice delle forze di polizia- ha partecipato il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga Gen.CA G. di F. Antonino Maggiore.

Durante la visita alla comunità e al centro terapeutico  di Villa Maraini, il Presidente  Mattarella ha potuto ascoltare testimonianze dirette di medici, operatori sociali ed utenti della struttura ed ha, quindi, preso la parola con un  discorso dedicato.  Nel suo intervento, il Presidente ha evidenziato che la giornata mondiale contro le droghe, “contiene due messaggi:  il contrasto al traffico, a quella ignobile, orribile attività che cerca di trascinare i giovani nel perdere la pienezza della propria libertà e del proprio futuro pur di guadagnare profitti immani. È uno dei fenomeni più turpi della storia dell’umanità. Dall’altra parte, l’altro messaggio è il contrasto all’abuso, al consumo, e quindi l’attenzione alle persone, il desiderio di contrastare, di rimuovere, di recuperare alla pienezza della vita e della propria libertà tante persone. (…) In questi due versanti questo è un compito soprattutto delle istituzioni. E penso, con grande riconoscenza, a quanto viene fatto dalle Forze dell’ordine, dalla magistratura, da tanti operatori sanitari. Ma è un compito frequentemente assunto, spontaneamente, da straordinarie iniziative che nascono dalla società (…)”  che instaurano “un rapporto davvero personalizzato con gli interlocutori, una vicinanza più prossima, più specifica”  (…). “Villa Maraini è un esempio straordinario di questo impegno”, al quale vanno i “ringraziamenti della Repubblica”.

 

 

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in vista della giornata mondiale delle Nazioni Unite contro le droghe che si celebra il 26 giugno, il 23 giugno ha pubblicato  la sua Relazione Annuale 2022, contenente i dati ed i risultati del contrasto al narcotraffico in Italia nel 2021. Ad apertura della conferenza stampa di presentazione della Relazione Annuale  – qui il  comunicato stampa  condotta dal Vice Capo della Polizia- Direttore Centrale  della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi , dal Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale C.A. della Guardia di Finanza Antonino Maggiore e con la partecipazione di tre Esperti per la Sicurezza DCSA videcollegati dalle loro sedi in Colombia, Argentina e Turchia – è stato proiettato il VIDEO  DCSA 2022  NOI CI SIAMO, STAI CON NOI-  elaborato per l’occasione. Il breve filmato vuole raccontare la “liquidità” e la globalizzazione del mondo contemporaneo, che corre sempre più veloce così come il narcotraffico che, per essere contrastato in maniera efficace, richiede una analoga velocità di risposta e la “globalizzazione” della cooperazione tra le polizie del mondo. In questa realtà, la DCSA conferma il forte impegno nel contrasto antidroga,  con  l’azione di coordinamento  -nazionale ed internazionale- e di supporto alle attività delle forze di polizia e nel fare rete con tutti gli attori del “sistema Paese”, coinvolti nella lotta al fenomeno.

Il Direttore Centrale Maggiore ha, quindi,  illustrato i contenuti salienti del Report DCSA 2022, sottolineando l’impennata dei sequestri di droga rispetto all’anno precedente: dalle 59 tonnellate rinvenute nel 2020, si è saliti alle 91 tonnellate del 2021, con un incremento percentuale del 54,04%.  Nel dettaglio, ha segnalato il nuovo record nei sequestri di cocaina, che, dopo “l’exploit” del 2019 e del 2020,  rispettivamente  8,2 e e 13,6 tonnellate, hanno raggiunto le 20,07 tonnellate (+47,66%), traguardo assoluto senza precedenti nel passato. Sul punto ha evidenziato, oltre alla sempre maggiore “capacità” dimostrata dalle forze di polizia nel contrasto, utilizzando specifiche “analisi di rischio” dei container in arrivo nei porti italiani, anche l’ipotesi, sempre più consistente, di unanuova rotta mediterranea” della cocaina proveniente dal Sudamerica, che transita per gli scali nazionali (Gioia Tauro su tutti) diretta verso quelli dall’area balcanica (Mar Egeo e Mar Nero), sotto il controllo di strutturate organizzazioni criminali albanesi e serbo-montenegrine.  La forte crescita dei sequestri di droga riguarda anche la “cannabis”  (hashish, +113%; marijuana, +135%), che resta lo stupefacente più sequestrato in Italia: 67,7 tonnellate totali, oltre due terzi di tutta la droga sequestrata dalle forze di polizia. I sequestri di eroina, pari a kg 567,52 (+10,61%) sono in lieve aumento, con un dato sostanzialmente in linea con la media dell’ultimo quinquennio, con una diminuzione di quelli avvenuti presso la frontiera terrestre, punto d’ingresso nazionale dalla tradizionale “rotta balcanica”. Ha commentato, poi, la flessione dei sequestri di droghe sintetiche (-99,03%) il risultato risente dello straordinario rinvenimento nel 2020, nel porto di Salerno, di 14 tonnellate di amfetamine- ma esaminando la serie decennale, la quantità di droga sintetica intercettata nel 2021 ( (137,95 kg) rappresenta, comunque,  il secondo valore più alto di sempre. In questo ambito, un dato preoccupante è il rilevante aumento dei sequestri di sostanze liquide: 90 litri di GBL e quasi 6 litri di GHB, due potenti e pericolosi sedativi dissociativi, utilizzati anche come rape drugs, quando somministrati a vittime inconsapevoli. Sostanze già note ma  tornate alla ribalta della cronaca per nel 2021 grazie ad efficaci azioni investigative delle forze di polizia- coordinate dalla DCSA-  che hanno costantemente monitorato e colpito un vasto fenomeno di spaccio tramite siti di vendita on line, attività che hanno portato a triplicare i sequestri rispetto all’anno precedente. Tale risultato testimonia come l’impegno delle forze di polizia nel contrasto allo spaccio della droga venga esercitato sia nelle piazze reali che in quelle virtuali, secondo un trend generale di aumento dei reati che sfruttano le potenzialità della rete e che riguarda in via prioritaria proprio il traffico di stupefacenti dato il carattere transnazionale tipico del narcotraffico. Lo stesso Direttore ha, poi, evidenziato che anche nel 2021 la DCSA ha rinforzato l’attività di collaborazione internazionale nel contrasto al narcotraffico – imprescindibile per combattere tale fenomeno –  soprattutto per andare oltre la logica dei  singoli sequestri  di droga  ed incrementare, invece,  le iniziative investigative congiunte e, soprattutto, le operazioni speciali- consegne controllate ed attività sottocopertura, strumenti necessari per smantellare le  reti delle organizzazioni criminali di narcotrafficanti. In questo quadro, gioca un ruolo strategico la rete degli Esperti per la Sicurezza DCSA presso i Paesi di produzione e transito degli stupefacenti.  Tra  i dati positivi  rilevati, infine, nel 2021, il Direttore della DCSA A. Maggiore ha citato poi  il trend in diminuzione dei decessi per droga: sedici morti in meno per overdose nel 2021 (293 rispetto a 309 del 2020). 

 Gli Esperti per la Sicurezza sono, quindi,  intervenuti  illustrando sinteticamente  la situazione degli Stati di riferimento e sottolineando, in particolare, il grande sforzo delle polizie e della magistratura dei Paesi dell’area di competenza, nel contrasto al narcotraffico, pagato, purtroppo, anche in termini di sangue.  In proposito, l‘Esperto in Argentina ha ricordato l’esemplare figura del magistrato Marcelo Pecci, Fiscal del Paraguay, recentemente assassinato in Colombia proprio per il suo forte impegno  nelle indagini antidroga, portate avanti coraggiosamente,  in collaborazione con altri Paesi, tra cui l’Italia-,  contro la criminalità organizzata che gestisce i grandi traffici illeciti transnazionali.  Si è, quindi, evocata l’area dei tre confini tra Argentina, Brasile e Paraguay –  la  c.d. “Tripla Frontera” –  che,  per la sua conformazione geografica rende più difficoltoso il controllo da parte delle polizie di quei Paesi-  dove diversi gruppi criminali organizzati sono presenti, per investire soprattutto nel narcotraffico.

Gli stessi Esperti hanno poi commentato alcuni video dimostrativi degli importanti risultati di operazioni antidroga delle polizia del Paraguay, della Colombia e della Turchia, in termini di sequestri di enormi quantità di droga, numerosi arresti di narcotrafficanti  e confische, agli stessi, di innumerevoli patrimoni di enorme valore, dalle ville sontuose alle imbarcazioni ed auto di lusso, frutto dei narcoproventi.   

     

 

Il Vice Capo della polizia- Prefetto V.  Rizzi– ha concluso la conferenza sottolineando come “La metamorfosi delle organizzazioni criminali nazionali e internazionali, determinata dalla globalizzazione e dalla digitalizzazione, richiede un rafforzamento della cooperazione internazionale di polizia e delle indagini sulle piattaforme criptate dove viaggiano le comunicazioni criminali.  L’attenzione delle Forze di polizia di tutto il mondo si deve concentrare sulle aree da cui partono le rotte del narcotraffico come la Tripla Frontera in Sudamerica, al confine tra Argentina, Brasile e Paraguay dove operano insieme i cartelli criminali più pericolosi del mondo. Solo cooperando sarà possibile smantellare le reti dei signori della droga”. Il Prefetto Rizzi , dopo ricordato il tragico, recente omicidio del fiscal Marcelo Pecci –  il ” Giovanni Falcone del Sudamerica”,  ha ribadito  l’importanza e la necessità della cooperazione internazionale di polizia nel contrasto alla criminalità organizzata e, quindi, al narcotraffico, fenomeno transnazionale per natura. Ha proseguito illustrando come oggi, i gruppi criminali, sono sempre più “globalizzati” e si “consociano” tra loro , usando “forme  di collaborazione criminale” nelle loro attività illecite ed utilizzando sempre più gli strumenti digitali,  la criptografia, i sistemi di pagamento “virtuali”; siamo ormai nell’era dei “pizzini digitali” e, per rispondere efficacemente a queste nuove “capacità” criminali tutte le forze di polizia – italiane e straniere – devono unirsi e lavorare sempre più insieme, in maniera congiunta. Solo uniti,  in maniera “globale” e con strumenti adeguati si riesce, infatti,  a colpire  la criminalità organizzata, Per essere incisivi e vincenti, occorre anche formare e “specializzare” sempre più  gli operatori di polizia nelle nuove tecniche d’indagine “digitale”  per contrastare il narcotraffico anche nella rete, utilizzando anche le operazioni speciali, quali le attività  sottocopertura, sempre in cooperazione con le polizie straniere coinvolte nelle indagini. Ha, quindi, citato i vari contesti di cooperazione internazionale ed i Progetti- quale ICAN- che vedono l‘Italia in prima linea nell’attività di contrasto, che deve essere sempre più “globale”. Il Prefetto Rizzi, infine, riguardo al fenomeno “droga” –  che riguarda la prevenzione oltre che la repressione-  ha ribadito, la necessità  per le forze di polizia di “fare rete” con i “soggetti” coinvolti di tutto il “sistema Paese”.

Nel ricevere la Relazione Annuale DCSA,  il Direttore Generale della Pubblica Sicurezza- Capo della Polizia Lamberto Giannini, ha inviato un messaggio, nel quale ha  sottolineato che “la Direzione centrale dei servizi antidroga rappresenta un’articolazione strategica del Dipartimento della pubblica sicurezza e una delle più longeve e riuscite espressioni di collaborazione interforze. I dati della Relazione annuale 2022 testimoniano la forza, la costanza e l’efficacia dell’azione di contrasto delle Forze di polizia nazionali”

Anche il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha voluto inviare un messaggio in occasione della presentazione del report: “Le operazioni condotte nel 2021 evidenziano lo sforzo investigativo sul territorio nazionale ed a livello internazionale che ha consentito, tra l’altro, il sequestro di oltre 20 tonnellate di cocaina, un risultato senza precedenti che premia la professionalità e la dedizione di tutto il personale”.

Al termine della conferenza stampa, i giornalisti presenti hanno formulato interessanti domande di approfondimento al Prefetto Rizzi, al Direttore Centrale Maggiore ed agli Esperti per la Sicurezza, in collegamento da Buenos Aires, Bogotà ed Istanbul.

La Relazione Annuale DCSA 2022 è online, oltre che su questo sito, su quelli del Ministero dell’Interno, del Ministero della Giustizia, della Polizia Stato, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza e del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La presentazione del Report DCSA 2022 ha suscitato molto interesse ed ha avuto un grande risalto mediatico.

vedi la Rassegna Stampa  / quotidiani/web e clip audio e video/.

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in vista della giornata mondiale delle Nazioni Unite contro le droghe che si celebra il 26 giugno, (DCSA)  pubblica oggi la  sua Relazione Annuale 2022,  che traccia il quadro riassuntivo delle attività e dei risultati ottenuti in Italia nella lotta contro il narcotraffico nel corso del 2021. Stamattina, il Vice Capo della Polizia- Direttore Centrale  della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi ed il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale C.A. della Guardia di Finanza -Antonino Maggiore- hanno illustrato i contenuti del Report DCSA 2022, durante una conferenza stampa divulgativa, presso il Viminale, con la partecipazione in videcollegamento di tre Esperti per la Sicurezza impiegati in aree strategiche per le rotte della droga (Colombia, Argentina, Turchia). Comunicato stampa   La Relazione Annuale DCSA 2022 viene anche pubblicata  sui siti del Ministero dell’Interno, del Ministero della Giustizia, della Polizia Stato, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza e del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Proseguono le tappe degli open days del  progetto “Hugs not Drugs” – realizzato con il MOIGE, nell’ambito del Progetto “ICARUS”tra il DPA – Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri – e la  DCSA – Direzione Centrale per i Servizi Antidroga – . 

Alle giornate del 6 maggio,  a Napoli – nel  Liceo  Umberto I,  presenti 120 studenti – e del 13 maggio a Brindisi – presso l’ I.P.E.O.A. Sandro Pertini, con la partecipazione di oltre 140 ragazzi -sono intervenuti il Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone, il Capo del Dipartimento per le Politiche Antidroga, Flavio Siniscalchi, il Direttore Generale del Moige, Antonio Affinita e la testimonial Giorgia Benusiglio. La DCSApartner del Progetto, ha preso parte ad entrambi gli incontri, con un qualificato rappresentante a Napoli, mentre il 13 maggio a Brindisi  ha partecipato il Direttore Centrale, Gen.CA G. di F. Antonino Maggiore.

Durante l’open day di Brindisi, il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga ha sottolineato  l’importanza di  formare i giovani sul  fenomeno droga, fornendo loro una corretta informazione sui pericoli ed i rischi derivanti dall’uso delle sostanze stupefacenti; la conoscenza in questo ambito, infatti, crea la consapevolezza e, quindi, la responsabilità nelle scelte; forti di questa conoscenza, i giovani potranno rispettare consapevolmente le leggi, con convinzione e responsabilità e “non per paura delle sanzioni o per mero conformismo sociale”.

RAI 3 TGR PUGLIA- Brindisi-  “Hugs not drugs”: evento contro le droghe. Intervento di Giorgia Benusiglio, Antonio Affinita e  Antonino Maggiore (Dir. Centrale Servizi Antidroga) 

 

Il 12 aprile, ad Alessandria, presso l’Istituto di istruzione secondaria Saluzzo-Plana, hanno preso il via le giornate di prevenzione e informazione – open days- nelle scuole del progetto “HUGS NOT DRUGS (“Abbracci e non droga”) sui temi della prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, con l’ obiettivo di  fornire agli studenti – ma anche ai docenti ed ai genitori–  una completa e corretta informazione sui pericoli e sui danni derivanti dall’uso delle droghe.   

Il programma formativo/informativo di prevenzione sull’uso delle droghe in ambito scolasticoHUGS NOT DRUGS”, realizzato grazie al Progetto ICARUS tra il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Direzione Centrale per Servizi Antidroga ed affidato al MOIGE”  – Movimento Italiano Genitori – con la supervisione dello stesso DPA e della DCSA –  dopo una prima fase divulgativa “digitale” del materiale informativo nei 220 istituti scolastici che vi hanno aderito, approda  -“fisicamente” – nella realtà di 20 scuole sul territorio nazionale. Gli open days  sono pensati come un’occasione di confronto e riflessione per gli studenti  – delle scuole secondarie, di primo e secondo grado- sull’uso degli stupefacenti tra i giovani, sulla prevenzione, partendo da una corretta informazione e, quindi conoscenza del fenomeno, con esperti delle istituzioni, della società civile e con testimonial,  che raccontano le proprie esperienze con le droghe, vissute direttamente. Per il fenomeno “droga”, infatti, “in-formare” i giovani significa fornire loro gli strumenti di conoscenza sui rischi individuali e sociali, sanitari e legali dell’uso/abuso delle sostanze stupefacenti e la conoscenza è più che mai necessaria per la  prevenzione e la responsabilizzazione nelle scelte di vita, orientandole al rispetto della legalità e della salute, di se stessi e degli altri. Al primo open day di Alessandria, dedicato agli studenti delle classi 4^ e 5^ ed ai loro docenti,  hanno partecipato, con interventi sul tema, il Ministro per le politiche giovanili, Fabiana Dadone, il Capo del Dipartimento per le Politiche Antidroga, il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, il Direttore Generale del MOIGE, il Sindaco della città, il Dirigente scolastico dell’Istituto che ha ospitato l’evento ed un testimonial. All’evento hanno preso parte anche, Dirigenti ed operatori della Polizia di Stato  – Questura di Alessandria ed i Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. 

Nei diversi interventi –moderati dal Capo del DPA Flavio Siniscalchi – che, dopo aver sottolineato le finalità del progetto ha passato la parola ai relatori-  i partecipanti hanno evidenziato l’importanza del progetto, che intende dare informazione corretta – quindi conoscenzasui vari aspetti del fenomeno droga e suscitare momenti di riflessione su questo “sapere” ; conoscere, per i giovani, vuol dire avere l‘opportunità di vivere in maniera autentica, significa libertà consapevole e responsabilità nelle scelte, rispetto per se stessi e verso gli altri.

Il Sindaco di Alessandria – Gianfranco Cuttica di Revigliasco- ed il Dirigente scolastico dell’istituto -Roberto Grenna- hanno ringraziato gli organizzatori per aver scelto la propria città e scuola, come prima tappa del percorso open day del progetto “HUGS NOT DRUGS” ed hanno invitato gli studenti partecipanti a fare tesoro delle conoscenze e dell’ esperienza della giornata ed a “passare parola”, condividendone  contenuti e spunti di riflessione con amici, parenti e conoscenti non presenti.

Il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga – Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore – ha sottolineato come, sul mondo droga, dare una corretta informazione  ai giovani, sui vari aspetti sanitario, sociale ed anche legale– significa fare prevenzione, vuol dire costruire le basi per rafforzare il senso di responsabilità delle proprie scelte di vita; essere “bene informati” vuol dire conoscere le conseguenze dannose, i pericoli ed i rischi delle droghe per la propria salute e per la collettività ma, a questo aspetto deve essere accompagnata – ha sottolineato il Direttore Maggiore- una chiara esposizione delle conseguenze giuridiche, sanzionatorie– anche di tipo penale – delle proprie scelte nei “comportamenti” con le droghe. Sul tema, ha proseguito illustrando come i dati raccolti ed analizzati dalla DCSA sul contrasto “repressivo di polizia”, in sintesi l’aumento delle “operazioni” e dei sequestri di droga, anche nell’ultimo anno, testimoniano il grande e continuo sforzo delle forze di polizia nazionali, impegnate nella lotta contro il narcotraffico e lo spaccio delle sostanze stupefacenti, in Italia ed in collaborazione con le polizie straniere. Le attività operative antidroga, coordinate dalla DCSA, incidono nella diminuzione dell’offerta di droga sul mercato – a fronte di una domanda persistente- richiesta sulla quale si deve agire  con un’efficace e congiunta azione di informazione e prevenzione. D’altronde – ha concluso il Direttore Maggiore-  per la lotta alla droga, prevenzione e repressione sono le due facce di una stessa medaglia.

Il Direttore Generale del MOIGEAntonio Affinita–  ha sottolineato che i figli- ed i giovani in generale –  non devono essere lasciati soli e che, per prevenire l’uso delle droghe,  oltre alla corretta informazione  occorre stare più vicini a loro; richiamando  lo slogan del progetto “abbracci e non droghe”: oltre alle giuste informazioni, ai giovani servono anche più abbracci per stare lontani dalle droghe.

Particolare interesse ha suscitato  il contributo di vita raccontata del testimonial Giorgia Benusiglio che, con la propria testimonianza ha catturato l’attenzione degli studenti. Il testimone ha suscitato un particolare momento di empatia e riflessione nei partecipanti, raccontando la propria toccante esperienza personale, derivante dall’aver preso -una volta sola nella vita – una dose minima di una droga sintetica (MDMA), con effetti terribili –  il pericolo di vita all’epoca dell’assunzione della sostanza, molte sofferenze e conseguenze dannose per la sua salute psicofisica, per tutta la vita.  Conoscenza – libertà – responsabilità, sono i concetti chiave sottolineati dalla Benusiglio. 

A chiusura degli interventi, il Ministro per le politiche giovanili Fabiana Dadone ha sottolineato che,  Hugs not drugs è  “un’iniziativa fondamentale per prevenire, attraverso l’informazione, la diffusione e l’utilizzo di droghe da parte dei nostri giovani”  .

L’iniziativa ha suscitato molto interesse tra gli studenti che, dopo gli interventi hanno formulato varie domande ai partecipanti. Si cita, ad esempio, quella sul “perché vengono prodotte le droghe“,  alla quale ha risposto, tra l’altro, anche il Direttore della DCSA, sottolineando che, nel “mercato globale della droga” – il business forse più redditizio per le organizzazioni criminali – finché ci sarà  una “domanda”, ci sarà  un ‘ “offerta”; per questo, occorre combattere su entrambi i fronti cercando di ridurre la domanda e l’offerta; in sintesi, con azioni  di prevenzione e di repressione antidroga.

Dopo Alessandria, il calendario delle prossime tappe degli open days :   Genova il 21 aprile, Napoli il 7 maggio e Brindisi il 13 maggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo scorso 8 aprile si è svolta a Parigi -“ospitata” dalla Presidenza francese del Consiglio dell’Unione Europea – la riunione dei Coordinatori Nazionali europei in materia di droga, sul tema: “Le droghe nell’era digitale: lotta contro il traffico, informazione, prevenzione e cura”.  Hanno partecipato all’incontro, per l’Italia, come Coordinatore Nazionale, il Capo del Dipartimento per le politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, Flavio Siniscalchi, competente per le iniziative italiane in materia di prevenzione, trattamento e riabilitazione delle tossicodipendenze, attivate tramite la rete e il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga – Gen. CA G. di F. Antonino Maggiore- per gli aspetti connessi alle specifiche attività di contrasto -inteso come prevenzione e repressione -al narcotraffico che si sviluppa nella rete, una vera e propria sfida in progress per le forze di polizia italiane coordinate dalla DCSAeuropee e di tutto il mondo. Durante il meeting, in tavole rotonde dedicate, sono state approfonditi aspetti specifici del tema principale  – droghe e digitale – con la partecipazione di esperti del settore sociosanitario – per le tossicodipendenze, il trattamento e la cura in “ambiente” digitale –  e dell’ambito “forze di sicurezza interna”, che hanno sviluppato riflessioni sulla costante ed innovativa sfida che internet rappresenta per le forze di polizia, nella lotta al traffico di stupefacenti online. 

 

 

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