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In data 8 ottobre è stata pubblicata la Relazione annuale DCSA 2024 (dati 2023), che approfondisce la situazione del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia, ma non solo, sulla base dei dati e delle informazioni relative al 2023 – confrontati con quelli degli anni precedenti – forniti dalle Forze di polizia italiane ed estere, con il contributo delle Organizzazioni internazionali e Agenzie impegnate nell’analisi dei fenomeni legati alla produzione, traffico e consumo di sostanze stupefacenti.

Il documento è stato strutturato – anche con l’inserimento di box di approfondimento tematici – in una prima parte nel quale vengono analizzate le diverse tipologie di sostanze stupefacenti, fornendo per ciascuna un quadro di sintesi sull’attività di contrasto svolta ed esaminando le rotte seguite dai narcotrafficanti per trasferire le droghe dai Paesi produttori alle piazze di consumo. Nella seconda parte, la Relazione si sofferma sui risultati conseguiti dalle Forze di polizia italiane nella lotta al narcotraffico nel nostro Paese.

Dall’esame del fenomeno “droga” appare chiaramente come il carattere di transnazionalità continui ad essere confermato dai risultati delle maggiori operazioni di contrasto, da cui emerge l’impiego, da parte dei narcotrafficanti, di nuove strategie operative e la ricerca di rotte alternative per la movimentazione di carichi ingenti da un continente all’altro.

I dati esaminati hanno permesso anche di correlare i danni causati dal traffico di droga con l’aggravarsi dell’instabilità sociale e la devastazione ambientale. Sotto il primo profilo viene rilevato un aumento del tasso di violenza connesso al traffico e consumo di stupefacenti, soprattutto in quei Paesi di produzione e/o transito dove gli assetti della libera convivenza sono più fragili. Allo stesso modo, il proliferare dell’uso di sostanze di natura sintetica, che causano potenti effetti psicoattivi, oltre ad accrescere i danni per la salute, aumenta il rischio di comportamenti aggressivi e violenti. Sotto il secondo profilo, la coltivazione delle droghe naturali in aree territoriali sempre più ampie, attraverso sfruttamento del suolo, deforestazioni ed inquinamento, compromette gravemente l’ambiente e, conseguentemente la salute del Pianeta.

ESEGUITI SEQUESTRI PREVENTIVI PER UN VALORE COMPLESSIVO DI OLTRE 60 MILIONI DI EURO

Nella giornata del 25 settembre la Guardia di Finanza di Brescia ed il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), al termine di complesse attività investigative svolte sotto la direzione della DDA di Brescia, hanno eseguito, in Italia, Albania, Svizzera e Polonia, un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di 61 soggetti coinvolti in un vasto traffico internazionale di sostanze stupefacenti (video dell’operazione).

Il buon esito dell’attività è stato assicurato dal coordinamento e supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, da Eurojust e da Europol, nonché dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e dall’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia a Tirana. La DCSA, in particolare, oltre a svolgere una costante azione di coordinamento info-investigativo, ha favorito i rapporti di cooperazione internazionale con le autorità e le forze di polizia estere.

Le indagini, avviate nel 2020 e condotte anche attraverso l’acquisizione e lo sviluppo delle chat intercorse tra gli indagati attraverso la piattaforma di messaggistica criptata SKY ECC, hanno permesso di ricostruire gli assetti del gruppo criminale, con base in Albania e diramazioni nel nostro Paese, che avrebbe importato in Europa ingenti quantitativi di cocaina provenienti dal Sud America. Le partite di droga, giunte attraverso rotte marittime commerciali in Spagna e Olanda, sono state trasportate tramite mezzi pesanti in Italia e custodite all’interno di 5 basi logistico-operative del centro e nord Italia. I proventi dell’attività illecita sono state oggetto di operazioni di riciclaggio ad opera di una parallela associazione di matrice italo-cinese che avrebbe offerto un servizio bancario occulto per il trasferimento dei capitali all’estero.

Oltre ai citati provvedimenti cautelari, nel corso delle investigazioni sono stati arrestati 21 soggetti appartenenti al sodalizio e sottoposti a sequestro circa 2 milioni e mezzo di euro in contanti, 5 pistole e relativo munizionamento, 8 autovetture e 360 kg di sostanza stupefacente che, qualora immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa 30 milioni di euro.

 

ARRESTATO IN ITALIA UN BOSS MAFIOSO LATITANTE DALLA POLIZIA DI STATO CON IL COORDINAMENTO E SUPPORTO DELLA DCSA.

In data 18 settembre, si è tenuta all’Aja una conferenza stampa – presieduta dalla direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle – divulgativa dell’attività di cooperazione internazionale delle forze di polizia di 9 Paesi a contrasto delle piattaforme di comunicazione criptate utilizzate dalla criminalità organizzata e dai narcotrafficanti. Hanno partecipato i rappresentanti del Canada, Australia, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Islanda, Svezia, Stati Uniti e Italia, per la quale ha preso parte l’Ufficiale di collegamento della DCSA ad Europol.   

La piattaforma criptata, denominata “Ghost”, è stata utilizzata per la commissione di gravi crimini, tra cui il traffico internazionale di stupefacenti, e l’alto livello di crittografia garantito da tale strumento di comunicazione ha consentito alle consorterie criminali di poter agire in modo sicuro per coordinare le loro operazioni illegali.

I server della piattaforma erano ubicati in Francia ed Islanda, mentre i proprietari dell’azienda erano localizzati in Australia e le attività finanziarie negli Stati Uniti. Per tale ragione è stata avviata un’operazione globale per lo smantellamento del sistema di comunicazione che ha portato – al momento – all’esecuzione di diversi interventi di polizia con l’arresto di 51 sospettati, in Australia, Irlanda, Canada e Italia, dove è stato catturato un appartenente al gruppo mafioso della Sacra Corona Unita, latitante dal 2023. L’attività nei confronti del ricercato è stata condotta dalla Polizia di Stato – Squadra Mobile e Sisco (Sezione Investigative del Servizio Centrale Operativo) di Lecce, con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo ed il coordinamento e supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, sotto la guida della DDA di Lecce coordinata dalla DNAA.

Per supportare le investigazioni in un ambito internazionale così ampio, nel 2022 è stata istituita presso Europol una Task Force Operativa (OTF) che ha coinvolto le autorità dei 9 Stati, che hanno monitorato l’uso della piattaforma criptata, identificando i principali fornitori ed utenti. L’attività ha consentito di prevenire numerose minacce alla vita e di individuare un laboratorio di droga in Australia, oltre a permettere il sequestro di armi, droga e di oltre un milione di euro in contanti a livello globale.

Nel corso della conferenza stampa (qui il video), la direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle, ha dichiarato: “Oggi abbiamo chiarito che, indipendentemente da quanto nascoste pensino di essere, le reti criminali non possono sfuggire al nostro sforzo collettivo. Le forze dell’ordine di 9 Paesi, insieme a Europol, hanno smantellato uno strumento che era una rete di salvataggio per il crimine organizzato grave. Questa operazione è ciò per cui Europol è fatta: trasformare la collaborazione in risultati concreti riunendo le persone, gli strumenti e l’esperienza giusti per affrontare ogni aspetto di questa operazione complessa. Il lavoro svolto fa parte del nostro impegno continuo nel combattere il crimine organizzato ovunque operi. Voglio estendere la mia gratitudine a tutti i nostri partner globali che hanno svolto un ruolo fondamentale nel rendere questa operazione un successo”.

Dal 2 al 6 settembre si è tenuto presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il 7° Workshop dedicato a “L’azione di contrasto al narcotraffico”destinato alla formazione antidroga di funzionari ed ufficiali di polizie nazionali e straniere impiegati nello specifico settore e al quale hanno partecipato 26 rappresentanti di polizie straniere (Albania, Austria, Brasile, Croazia, Ghana, Giordania, Grecia, Hong Kong, Macedonia del Nord, Marocco, Messico, Portogallo, Romania, Spagna, Sud Africa, Tagikistan e Turchia).

Durante il workshop sono stati approfonditi diversi argomenti specifici ed in particolare: il coordinamento investigativo; gli aspetti legislativi e procedurali, anche internazionali, delle operazioni speciali; le tecniche operative d’infiltrazione e la  gestione delle identità dell’undercover; il fenomeno dei traffici di stupefacenti nei contesti penitenziari; la cooperazione internazionale di polizia nel contrasto al narcotraffico, anche in relazione ai traffici di sostanze stupefacenti via mare ed il ruolo del  Maritime Analysis and Operation Center–Narcotics (MAOC-N) di Lisbona.

Sono state, inoltre, trattate le droghe sintetiche, le Nuove Sostanze Psicoattive – NPS – i precursori e i metodi e le tecniche di riconoscimento, sia dal punto di vista legislativo che operativo. Un focus è stato svolto anche sull’attività di collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e Monopoli nel contrasto al narcotraffico. Da ultimo, è stato affrontato il tema dei traffici di droga nel web, illustrando le attività della Direzione Centrale finalizzate al monitoraggio della rete internet e al coordinamento delle azioni repressive del commercio illecito di droga svolto avvalendosi delle potenzialità della rete.

Nel corso del workshop si sono svolte visite esterne a Roma presso il Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato – dove sono state approfondite le tematiche relative al profiling delle droghe, lo smantellamento dei laboratori clandestini per la produzione di narcotici – e presso il Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri (ROS), dove sono state analizzate le operazioni speciali e la gestione dell’identità sotto copertura. 

Hanno contribuito al workshop esperti della materia della DCSA, del Servizio di Polizia Scientifica (DAC), del Servizio di Psicologia della Direzione Centrale di Sanità, del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia Penitenziaria e dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

 

 

 

Nella mattinata del 2 luglio, i Carabinieri del ROS dell’Aquila, unitamente ai Comandi Provinciali di Teramo, Pescara, Fermo, Ascoli Piceno, Brescia e Perugia, sotto la direzione della DDA dell’Aquila e della Procura della Repubblica di Teramo, hanno eseguito, a conclusione di una complessa indagine, 14 misure cautelari10 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla PG – nei confronti di altrettanti soggetti coinvolti in un vasto traffico internazionale di stupefacenti (video dell’operazione).

Il buon esito dell’attività è stato assicurato dall’attività di coordinamento e supporto svolta dalla DCSA, da Eurojust e da Europol, nonché dalla collaborazione con il Landeskriminalamt  del Nord Reno – Westfalia (Germania), l’Udyco Central della Policia Nacional (Spagna), la Police Judiciaire Fédérale di Mons (Belgio) e il Dipartimento anti-narcotici della Polizia Nazionale dell’Ucraina.

Le investigazioni, avviate alla fine del 2021, hanno permesso di sequestrare circa 100 kg di hashish ed 1 kg di cocaina ed individuare i componenti di una ramificata organizzazione criminale – operante nel territorio nazionale, in Germania e in Spagna, con ulteriori contatti in Belgio e in Ucraina – composta da cittadini italiani, spagnoli, argentini e colombiani, dedita al traffico di sostanze stupefacenti acquistate in Spagna per poi essere trasportate via terra e destinate alle piazze di spaccio abruzzese e marchigiane.

I risultati dell’attività sono stati divulgati durante una conferenza stampa tenuta lo stesso 2 luglio presso il Comando Provinciale dei Carabinieri, con la partecipazione dei vertici degli investigatori locali e di rappresentanti della DCSA, di Europol, della DIA e delle polizie tedesca, spagnola, ucraina e belga.

Il 13 giugno 2024, il Dipartimento per le Politiche Antidroga (DPA) ha realizzato, in collaborazione con la Rai (Raiplay), la campagna di comunicazione istituzionale dal titolo “Fermati. Pensaci un minuto”, al fine di sensibilizzare, soprattutto i più giovani, sull’importanza di compiere scelte consapevoli, prevenire i rischi alla salute derivanti dall’utilizzo delle droghe e contrastare le dipendenze.

La campagna d’informazione – che coincide temporalmente anche con la ricorrente giornata internazionale contro le droghe – è stata strutturata in nove “pillole” dedicate ad altrettante sostanze: cocaina, eroina, cannabis, MDMA, allucinogeni, nuove sostanze psicoattive, tabacco, alcol e fentanyl. Si tratta di clip, della durata di un minuto ciascuna, con cui sono fornite indicazioni pratiche sulle conseguenze e sugli effetti derivanti dall’uso di queste sostanze, attraverso un linguaggio semplice ed accessibile ad un target giovanile.

È solo conoscendo il fenomeno “droga” e le altre sostanze che conducono a forme di dipendenza che i ragazzi possono sviluppare uno spirito critico utile ad orientare le proprie scelte a favore della legalità e della salute.

Digita sulle immagini per vedere le clip tematiche

 

 

Dal 3 al 7 giugno si è svolto, su proposta dell’Ufficio Regionale delle Nazioni Unite sulle Droghe ed il Crimine per l’Asia Centrale (UNODC-ROCA), un workshop antidroga a favore di 12 esperti delle forze di polizia impiegati nel contrasto al narcotraffico in Uzbekistan, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Turkmenistan.

Tra gli argomenti affrontati, le relazioni internazionali bilaterali e multilaterali nel contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti; le funzioni di coordinamento della DCSA e di supporto tecnico, con un focus sulle operazioni speciali sotto copertura e le consegne controllate; le droghe sintetiche, le nuove sostanze psicoattive (NPS) e i precursori e le sostanze chimiche controllate; il monitoraggio della rete a contrasto del narcotraffico che “corre” nel web e sui social; il fenomeno dei traffici di stupefacenti nei contesti penitenziari; il ruolo dell’Agenzia delle Dogane nel contrasto del narcotraffico.

I frequentatori hanno anche visitato la sede del Servizio di Polizia Scientifica di Roma (DAC della P. di S.), dove sono stati affrontati gli argomenti del profiling delle sostanze stupefacenti e le modalità di intervento in caso di scoperta di laboratori clandestini per la produzione di droghe; il Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri (ROS), dove sono state approfondite le attività connesse alle operazioni speciali e alla gestione delle identità sotto copertura; il Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pratica di Mare, deputato all’attività di contrasto dei traffici internazionali di stupefacenti via mare ed aerea.

Hanno contribuito al corso esperti della materia della DCSA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

Nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione sulla prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, rivolte agli studenti della scuola secondaria inferiore e superiore, il Comune di Olevano  Romano, attraverso l’Assessorato ai Servizi Sociali e Scuola, ha chiesto alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga di poter intervenire sul tema con propri esperti.

Lo scorso 14 maggio, si è tenuto un incontro, presso il citato complesso scolastico, che ha visto la partecipazione di 200 studenti circa, finalizzato ad offrire agli alunni e agli insegnanti un’informazione corretta sulle sostanze stupefacenti, sia dal punto di vista delle diverse tipologie, degli effetti e della pericolosità per la salute sia sulle conseguenze legali connesse al possesso e all’utilizzo delle stesse. Tale attività divulgativa, che rientra nei generali compiti affidati di prevenzione della Direzione Centrale, si inserisce nell’ambito del più ampio progetto “InFormare – promosso dalla DCSA in collaborazione con il DPA del Consiglio dei Ministri – finalizzato a fornire una “maggiore conoscenza”, ai giovani e alle famiglie, su temi connessi alla legalità e alla “sicurezza” del territorio in cui vivono.

L’intervento è stato preceduto da dimostrazioni pratiche delle unità cinofile della Guardia di Finanza che hanno svolto delle simulazioni delle attività di ricerca di narcotici occultati all’interno di bagagli o sulla persona.

 

Esperti della DCSA hanno tenuto quattro incontri di prevenzione, il 12 e 13 marzo, presso l’ELIS di Roma (Educazione, Lavoro, Istruzione, Sport)ente no-profit che opera in sinergia con scuole e aziende in attività di orientamento e formazione e, il 7 e 8 maggio, presso la Scuola Secondaria di primo grado “Istituto Nostra Signora della Neve” e l’Istituto d’Istruzione Superiore “Giorgi-Woolf” di Roma.

Gli interventi, che hanno visto la partecipazione di 250 studenti circa, rientrano negli obiettivi prefissati dal progetto “InFormare – promosso dalla DCSA in collaborazione con il DPA del Consiglio dei Ministri – finalizzato ad offrire agli alunni ed agli insegnanti un’informazione corretta sulle sostanze stupefacenti, sia dal punto di vista delle diverse tipologie, degli effetti e della pericolosità per la salute sia sulle conseguenze legali connesse al possesso e all’utilizzo delle stesse.

Gli incontri sono stati preceduti da dimostrazioni pratiche delle unità cinofile della Guardia di Finanza che hanno svolto delle simulazioni delle attività di ricerca di narcotici occultati all’interno di bagagli o sulla persona.

 

Dall’8 al 12 aprile si è svolto il 13° Corso Drug on Line, organizzato dalla DCSA e destinato ad operatori delle forze di polizia nazionali ed estere, impiegati nel contrasto al narcotraffico, che si sviluppa anche nella rete.

All’attività formativa hanno partecipato 31 frequentatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e delle forze di polizia dell’Albania, Austria, Giordania, Marocco, Messico, Panama, Repubblica Dominicana, Sudafrica e Spagna. Durante il corso sono state approfondite tematiche specialistiche relative al contrasto del narcotraffico che “corre” nel web e sui social, sia con riguardo alla prevenzione – come il monitoraggio della rete – che alla repressione, grazie a strumenti giuridici e tecnici innovativi ed in continua evoluzione, necessari per stare al passo con le “strategie criminali digitali”, utilizzate dai trafficanti online.

Durante la formazione, dopo essere stati illustrati i compiti della DCSA in termini di monitoraggio della rete, attivazione e coordinamento info-investigativo delle attività antidroga delle forze di polizia in questo ambito e di supporto tecnico ed economico alle indagini, sono stati analizzati: i compiti della Sezione Drug@online della Direzione Centrale; i market place nel darkweb, ovvero  le “vetrine” per la vendita anche di sostanze stupefacenti e i social usati per il traffico on line; gli strumenti di pagamento elettronico e le criptovalute, utilizzati anche per il riciclaggio online dei narcoproventi; i traffici internazionali di precursori nel web;  l’esposizione e l’analisi di  casi operativi significativi. Un particolare focus è stato destinato alle sofisticate e speciali tecniche di indagine, quali le intercettazioni telematiche, l’utilizzo dei captatori (c.d. trojan) – inoculati nei dispositivi informatici e smartphone dei narcotrafficanti – e le attività undercover nella rete. 

Hanno contribuito al corso esperti della materia della DCSA, dei Reparti investigativi specializzati della Polizia di Stato (Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni), dell’Arma dei Carabinieri (Raggruppamento Operativo Speciale), della Guardia di Finanza (Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Telematiche), della DEA (Drug Enforcement Administration), nonché un magistrato della Procura della Repubblica di Roma ed un rappresentante del mondo universitario (Università di Bologna).

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