ARRESTATO IN ITALIA UN BOSS MAFIOSO LATITANTE DALLA POLIZIA DI STATO CON IL COORDINAMENTO E SUPPORTO DELLA DCSA.
In data 18 settembre, si è tenuta all’Aja una conferenza stampa – presieduta dalla direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle – divulgativa dell’attività di cooperazione internazionale delle forze di polizia di 9 Paesi a contrasto delle piattaforme di comunicazione criptate utilizzate dalla criminalità organizzata e dai narcotrafficanti. Hanno partecipato i rappresentanti del Canada, Australia, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Islanda, Svezia, Stati Uniti e Italia, per la quale ha preso parte l’Ufficiale di collegamento della DCSA ad Europol.
La piattaforma criptata, denominata “Ghost”, è stata utilizzata per la commissione di gravi crimini, tra cui il traffico internazionale di stupefacenti, e l’alto livello di crittografia garantito da tale strumento di comunicazione ha consentito alle consorterie criminali di poter agire in modo sicuro per coordinare le loro operazioni illegali.
I server della piattaforma erano ubicati in Francia ed Islanda, mentre i proprietari dell’azienda erano localizzati in Australia e le attività finanziarie negli Stati Uniti. Per tale ragione è stata avviata un’operazione globale per lo smantellamento del sistema di comunicazione che ha portato – al momento – all’esecuzione di diversi interventi di polizia con l’arresto di 51 sospettati, in Australia, Irlanda, Canada e Italia, dove è stato catturato un appartenente al gruppo mafioso della Sacra Corona Unita, latitante dal 2023. L’attività nei confronti del ricercato è stata condotta dalla Polizia di Stato – Squadra Mobile e Sisco (Sezione Investigative del Servizio Centrale Operativo) di Lecce, con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo ed il coordinamento e supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, sotto la guida della DDA di Lecce coordinata dalla DNAA.

Per supportare le investigazioni in un ambito internazionale così ampio, nel 2022 è stata istituita presso Europol una Task Force Operativa (OTF) che ha coinvolto le autorità dei 9 Stati, che hanno monitorato l’uso della piattaforma criptata, identificando i principali fornitori ed utenti. L’attività ha consentito di prevenire numerose minacce alla vita e di individuare un laboratorio di droga in Australia, oltre a permettere il sequestro di armi, droga e di oltre un milione di euro in contanti a livello globale.
Nel corso della conferenza stampa (qui il video), la direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle, ha dichiarato: “Oggi abbiamo chiarito che, indipendentemente da quanto nascoste pensino di essere, le reti criminali non possono sfuggire al nostro sforzo collettivo. Le forze dell’ordine di 9 Paesi, insieme a Europol, hanno smantellato uno strumento che era una rete di salvataggio per il crimine organizzato grave. Questa operazione è ciò per cui Europol è fatta: trasformare la collaborazione in risultati concreti riunendo le persone, gli strumenti e l’esperienza giusti per affrontare ogni aspetto di questa operazione complessa. Il lavoro svolto fa parte del nostro impegno continuo nel combattere il crimine organizzato ovunque operi. Voglio estendere la mia gratitudine a tutti i nostri partner globali che hanno svolto un ruolo fondamentale nel rendere questa operazione un successo”.






Dal 2 al 6 settembre si è tenuto presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il 7° Workshop dedicato a “L’azione di contrasto al narcotraffico”, destinato alla formazione antidroga di funzionari ed ufficiali di polizie nazionali e straniere impiegati nello specifico settore e al quale hanno partecipato 26 rappresentanti di polizie straniere (Albania, Austria, Brasile, Croazia, Ghana, Giordania, Grecia, Hong Kong, Macedonia del Nord, Marocco, Messico, Portogallo, Romania, Spagna, Sud Africa, Tagikistan e Turchia).



Hanno contribuito al workshop esperti della materia della DCSA, del Servizio di Polizia Scientifica (DAC), del Servizio di Psicologia della Direzione Centrale di Sanità, del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia Penitenziaria e dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.











Nell’ambito della cooperazione internazionale, garantita dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del 


Il 14 e 15 novembre si sono tenute a Cleveland e a Piacenza le conferenze stampa – presiedute dalle Autorità Giudiziarie americane e italiane – a cui hanno partecipato rappresentanti della Guardia di Finanza, della DEA e della DCSA.



Il 7 novembre è giunto in visita istituzionale presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il Direttore esecutivo del
Durante l’incontro è stata illustrata la struttura organizzativa e le specifiche funzioni della DCSA, in particolare le attività di coordinamento info- investigativo delle indagini antidroga condotte dalle forze di polizia e di impulso alla cooperazione internazionale nel contrasto al narcotraffico. Altra tematica importante affrontata ha riguardato la rete degli esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, del transito e del traffico illecito della droga che favoriscono l’avvio delle varie forme di collaborazione con i collaterali stranieri nel settore antidroga. Successivamente, dopo un breve cenno al coordinamento operativo delle operazioni speciali (attività sotto copertura e consegne controllate), sono state descritte le procedure adottate per la trattazione delle numerose segnalazioni trasmesse dal MAOC-N relative ad imbarcazioni ed aeromobili sospetti, ovvero potenzialmente coinvolti nel narcotraffico internazionale. In tale contesto è stata anche evidenziata la posizione della DCSA quale referente nazionale per le richieste di abbordaggio (ex art. 17 Convenzione ONU del 1988) del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali.
Al termine dei lavori i partecipanti hanno espresso il loro apprezzamento per il proficuo confronto che ha consentito di acquisire ulteriori elementi conoscitivi sui rispettivi sistemi organizzativi, nonché rilanciare le strategie comuni attraverso cui si sviluppa la cooperazione contro il traffico illecito di stupefacenti via mare e aria. 






Lo scorso 26 ottobre si è tenuta a Barcellona una conferenza stampa relativa all‘operazione antidroga Magenta svolta
Le attività di contrasto al narcotraffico internazionale si sono sviluppate in Spagna e in Italia con il coordinamento info-investigativo ed il supporto della DCSA tramite l’Esperto per la Sicurezza a Barcellona. A conclusione delle operazioni, lo scorso 17 ottobre, sono state eseguite 78 misure cautelari di cui 58 emesse dall’Autorità giudiziaria italiana e 20 dalla magistratura iberica, oltre a 128 perquisizioni sul territorio nazionale ed all’estero con rilevanti sequestri di marijuana, hashish e denaro contante (








Il 26 ottobre è giunta in visita istituzionale presso la DCSA una delegazione composta da 25 allievi Funzionari della polizia tedesca per approfondire le tecniche investigative utilizzate dalle forze di polizia italiane nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti.





Lo scorso 12 ottobre, in occasione della XI Conferenza Italia – America Latina e Caraibi organizzata dal 

Ha preso poi la parola la Dott.ssa Tonya T. Ayow, che ha presentato l’agenzia IMPACS (Implementation Agency for Crime and Security) nel CARICOM (Caribbean Community), una task force che “coordina” 17 Paesi dell’area caraibica, promuove la sicurezza in quella regione attraverso l’attuazione di un’ampia gamma di progetti ed iniziative, favorendo l’attività di intelligence, la condivisione delle informazioni, la protezione delle frontiere e il potenziamento operativo delle forze di polizia dell’area, impegnate nel contrasto a vari tipi di criminalità, tra cui, soprattutto, quella coinvolta nel narcotraffico internazionale. Lo stesso V. Direttore ha evidenziato che sono state avviate da tempo forme di cooperazione con molti Stati e con agenzie ed organismi europei, quali EUROPOL e il MAOC/N ed ha manifestato la volontà di potenziare le esistenti forme di collaborazione tra il CARICOM e l’Italia nel contrasto antidroga, già attuate attraverso le comunicazioni tra l’Agenzia e il citato esperto per la sicurezza a Santo Domingo. Ha, quindi, proposto di potenziare la cooperazione in materia antidroga con le autorità italiane attraverso una costante condivisione delle informazioni operative, relative ai traffici di droga e la partecipazione a Corsi di formazione specifici, utili alla conoscenza delle rispettive tecniche di indagine e best practises adottate dalle forze di polizia nei rispettivi territori. Si è, inoltre, avviato un utile confronto sulla possibilità di realizzare un Agreement tra la DCSA e IMPACS -CARICOM, finalizzato proprio ad implementare tale cooperazione, per un efficace contrasto congiunto al narcotraffico internazionale. 
Al termine della giornata i partecipanti hanno manifestato la propria soddisfazione per il proficuo confronto, che rappresenta un importante step per la realizzazione di forme di collaborazione sempre più strette tra l’Italia ed i Paesi membri del CARICOM, nella consapevolezza che solo uno sforzo congiunto può riuscire a contrastare in maniera efficace il narcotraffico internazionale.
Dal 4 all’8 settembre si è tenuto presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il 6° Workshop dedicato a “L’azione di contrasto al narcotraffico”, destinato alla formazione antidroga di funzionari ed ufficiali di polizie nazionali ed straniere impiegati nello specifico settore e al quale hanno partecipato 30 rappresentanti, funzionari ed ufficiali di polizie straniere (Perù, Cina, Spagna, Austria, Grecia, Giordania, Marocco, Algeria, Brasile, Kenya, Uzbekistan, Turkmenistan, Panama, Portogallo e Turchia, Olanda).
Durante il workshop sono stati approfonditi diversi argomenti specifici ed in particolare: la struttura e le funzioni della DCSA nel settore antidroga, il coordinamento investigativo – nazionale ed internazionale – e le competenze in materia di attività sottocopertura; gli aspetti legislativi e procedurali, anche internazionali, delle operazioni speciali; le tecniche operative d’infiltrazione, la gestione delle identità dell’undercover, con riferimento ad alcune esperienze operative concluse ed il complesso profilo psicologico dell’agente sottocopertura, anche attraverso alcune esercitazioni simulate; la cooperazione internazionale di polizia nel contrasto al narcotraffico, anche in relazione ai traffici di sostanze stupefacenti via mare ed il ruolo del
In tale ambito un importante spazio è stato dedicato all’analisi delle rotte e dei traffici delle sostanze stupefacenti, nonché approfondito il ruolo della DCSA quale referente nazionale per le richieste di abbordaggio del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali. Sono state, inoltre, trattate le droghe sintetiche, le Nuove Sostanze Psicoattive – NPS – i precursori e le attività informative ed analitiche nel contrasto al traffico di queste. Un focus è stato svolto sul settore delle indagini patrimoniali, sia con riferimento all’evoluzione giuridico-normativa e sia sull’utilizzo di tale strumento nell’ambito dei procedimenti di prevenzione antimafia. Da ultimo, è stato affrontato il tema del contrasto ai traffici di droga nel web, illustrando le funzioni della Sezione “Drug@online”, che monitora la rete internet e fornisce il coordinamento delle attività repressive del commercio illecito di droga svolto avvalendosi delle potenzialità della rete.
Durante il corso si sono svolte visite esterne a Roma presso il Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato – dove sono state approfondite le tematiche relative al profiling delle droghe, lo smantellamento dei laboratori clandestini per la produzione di narcotici e le tecniche di accertamento delle identità – e presso il Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RIS), dove sono state illustrate le attività svolte all’interno dei differenti laboratori di analisi. 






La DCSA, in collaborazione con il Segretariato di Interpol Lione sta sviluppando la progettualità
Lo scorso mese di giugno si è svolta, in Kenya, la seconda “tappa” della parte “esecutiva” del Progetto Rotta del Sud, che ha visto una delegazione della DCSA partecipare a due giorni di mentoring e due operational days, con la polizia keniota; le attività si sono sviluppate rispettivamente presso l’aeroporto di Nairobi e nel porto commerciale di Mombasa, due hub strategici per la Rotta del Sud. Agli incontri hanno preso parte, assistiti dall’Esperto per la Sicurezza presso l’Ambasciata italiana a Nairobi, V.Q. P. di S. Marco Azzarone, il Direttore del I Servizio pro tempore, Dir. Sup. P. di S. Dott. Emilio Russo, unitamente al Cap. G. di F. Alberto Cirafici (Nairobi) e il Direttore della 1^ Divisione del III Servizio, Primo Dirigente P. di S. Alessandra Ortenzi, accompagnato dal V.Q.A. P. di S. Andrea Carabei (Mombasa), con la partecipazione, in entrambe le città, di personale di supporto della DCSA. Alle giornate di mentoring e di controlli operativi in aeroporto e nel porto, svolti dalle autorità keniote, alla presenza della DCSA, hanno partecipato anche il Col. Fabrizio Musci, comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Fiumicino, ed il Ten. Col. Danilo Persano, comandante del Gruppo G. di F. di Gioia Tauro, in qualità di esperti nei dispositivi operativi di contrasto al traffico di stupefacenti negli aeroporti e nei porti.
Nel corso delle giornate gli esperti della DCSA hanno descritto la fondamentale azione di coordinamento investigativo esercitata dalla Direzione Centrale nel settore del narcotraffico, una delle più longeve e riuscite esperienze interforze in seno alle forze di polizia nazionali, evidenziando come la stessa sia stata la prima struttura, in ambito nazionale, a disporre di propri Ufficiali di collegamento antidroga all’estero, in qualità di “Esperti”, distaccati nei crocevia internazionali della produzione, transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. 

A chiusura dei lavori, i partecipanti hanno espresso la propria soddisfazione per il proficuo confronto che si è sviluppato durante le giornate di incontro , che apre nuove prospettive per una collaborazione antidroga sempre più stretta tra i Paesi coinvolti, necessaria per poter fronteggiare una minaccia “globale”, che travalica i confini e colpisce tutti.








