Il 6 ottobre, la Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha eseguito, sul territorio nazionale, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP su richiesta del Procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, a carico di  36 persone – facenti parte di una articolata organizzazione criminale, con base logistica il Porto di Gioia Tauro e che gestiva un vasto traffico di stupefacenti dal Sud America – coinvolte in un vasto traffico transnazionale di sostanze stupefacenti, aggravato dalla finalità di agevolare la ‘ndrangheta. Tra gli arrestati, oltre a narcotrafficanti  internazionali, figura anche un funzionario dell’Agenzia delle Dogane. Contestualmente, la  stessa Guardia di Finanza ha dato esecuzione ad un provvedimento cautelare reale, finalizzato alla confisca dei beni nella disponibilità degli indagati fino alla concorrenza di un importo di oltre 7 milioni di euro. Nel corso delle attività, complessivamente sequestrate oltre 4 tonnellate di cocaina.  I risultati dell’indagine – leggi qui il comunicato stampa  – sono stati illustrati  in una conferenza stampa,
 I risultati dell’indagine – leggi qui il comunicato stampa  – sono stati illustrati  in una conferenza stampa,  tenuta dal Procuratore Capo Bombardieri, con la partecipazione del Procuratore Aggiunto -DDA- G. Lombardo e dei Comandanti Regionale  – Calabria- (M. Geremia),  Provinciale (M.Cintura) e del Nucleo PEF della G. di F. di Reggio Calabria (M.Silvari).
 tenuta dal Procuratore Capo Bombardieri, con la partecipazione del Procuratore Aggiunto -DDA- G. Lombardo e dei Comandanti Regionale  – Calabria- (M. Geremia),  Provinciale (M.Cintura) e del Nucleo PEF della G. di F. di Reggio Calabria (M.Silvari).
Le indagini, avviate nel 2019 dal G.I.C.O. del Nucleo PEF di Reggio Calabria, sono state costantemente supportate dall’attività di coordinamento info-investigativo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, che ha favorito e sostenuto la cooperazione con le polizie dei paesi europei, dell’area balcanica e sudamericani, interessati al traffico illecito. Le attività investigative si sono sviluppate anche grazie alla proficua collaborazione di Europol e della DEA americana (Drug Enforcement Administration).      
 L’operazione ha consentito di smantellare un’articolata organizzazione criminale, attiva nello scalo portuale gioiese, che garantiva  il recupero di ingenti partite di narcotico giunte a bordo di navi cargo dal Sudamerica ed il successivo stoccaggio. Il sodalizio indagato era composto da esponenti delle principali famiglie mafiose di ‘ndrangheta, in grado di garantire l’importazione delle partite di cocaina, da coordinatori delle squadre di operai portuali infedeli e da operatori portuali incaricati di estrarre lo stupefacente dai container.
 L’operazione ha consentito di smantellare un’articolata organizzazione criminale, attiva nello scalo portuale gioiese, che garantiva  il recupero di ingenti partite di narcotico giunte a bordo di navi cargo dal Sudamerica ed il successivo stoccaggio. Il sodalizio indagato era composto da esponenti delle principali famiglie mafiose di ‘ndrangheta, in grado di garantire l’importazione delle partite di cocaina, da coordinatori delle squadre di operai portuali infedeli e da operatori portuali incaricati di estrarre lo stupefacente dai container.
Il brillante risultato conseguito testimonia, ancora una volta, quanto sia necessaria la sinergica cooperazione a livello nazionale ed internazionale tra gli attori impegnati nel contrasto al narcotraffico, settore in cui la DCSA si impegna da sempre, con la costante attività di coordinamento investigativo e di supporto – operativo, tecnico ed economico – alle indagini antidroga.
Video dell’operazione antidroga – canale YouTube DCSA –
L’operazione ha avuto ampia risonanza mediatica sia nella stampa che nelle reti televisive nazionali – TG2 (6 ottobre – min. 11,37) TG1 (7 ottobre – min. 11,04).

 

 
								



 sulle nuove sostanze psicoattive costruite ad  arte per aggirare la legislazione  antidroga.  In  tale  contesto,  sono  state illustrate  le  operazioni  speciali, con  particolare riferimento alla  figura dell’undercover ed alle  specifiche tecniche investigative svolte dall’agente sotto copertura   e   le   attività   di   controllo   “su  strada” finalizzate   alla   ricerca di   stupefacenti   anche con l’ausilio delle competenti unità cinofile. Le tematiche affrontate hanno permesso ai frequentatori del corso di acquisire le nozioni necessarie per il riconoscimento e l’individuazione delle differenti sostanze psicotrope, fondamentali per il percorso formativo di “conduttore cinofilo antidroga” e per il loro successivo impiego in ambito operativo.
 sulle nuove sostanze psicoattive costruite ad  arte per aggirare la legislazione  antidroga.  In  tale  contesto,  sono  state illustrate  le  operazioni  speciali, con  particolare riferimento alla  figura dell’undercover ed alle  specifiche tecniche investigative svolte dall’agente sotto copertura   e   le   attività   di   controllo   “su  strada” finalizzate   alla   ricerca di   stupefacenti   anche con l’ausilio delle competenti unità cinofile. Le tematiche affrontate hanno permesso ai frequentatori del corso di acquisire le nozioni necessarie per il riconoscimento e l’individuazione delle differenti sostanze psicotrope, fondamentali per il percorso formativo di “conduttore cinofilo antidroga” e per il loro successivo impiego in ambito operativo.

 
 










 
 










 à hanno presenziato il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria dott. Giovanni Bombardieri ed il Direttore della D.C.S.A., Gen. C.
à hanno presenziato il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria dott. Giovanni Bombardieri ed il Direttore della D.C.S.A., Gen. C.


 
 









 
 
 
                                    





