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Nelle giornate del 17 e 18 ottobre, la DCSA ha tenuto due incontri presso l’Istituto Comprensivo San Nilo di Grottaferrata (RM), con l’obiettivo di offrire agli alunni e ai loro insegnanti un’informazione corretta sulle sostanze stupefacenti, sia dal punto di vista delle diverse tipologie, degli effetti e della loro pericolosità e sia sui possibili risvolti di natura legale conseguenti alla loro detenzione ed utilizzo.

Agli incontri, che hanno riscosso il vivo interesse dei partecipanti, hanno preso parte 7 classi della terza media, con una platea complessiva di circa 150 studenti.

Gli interventi informativi, condotti da personale qualificato della DCSA, sono stati preceduti da dimostrazioni pratiche delle unità cinofile della Compagnia della Guardia di Finanza di Ciampino, attraverso la simulazione di attività di ricerca di narcotici occultati all’interno di bagagli o sulla persona. Le attività hanno visto la diretta partecipazione dei ragazzi che hanno potuto fare esperienza concreta dell’attività di ricerca svolta dai cani antidroga, finalizzata a riconoscere e trovare le diverse sostanze.

Nel corso degli incontri è stato possibile instaurare un costruttivo dibattito con gli alunni che, particolarmente interessati agli argomenti trattati, hanno posto domande per approfondire e chiarire ulteriormente le tematiche affrontate.

La campagna di informazione e prevenzione sugli stupefacenti – che rientra tra gli obiettivi strategici  della Direzione Centrale –  ha come scopo quello di  offrire ai giovani gli strumenti informativi necessari affinché possano conoscere il fenomeno “droga” e, conseguentemente, orientare con maggiore consapevolezza e responsabilità le loro scelte, nel rispetto della legalità e della salute.

ARRESTO DI 58 PERSONE  E  SEQUESTRO DI 30 TONNELLATE DI STUPEFACENTI, 10 COMPENDI AZIENDALI, 52 IMMOBILI E 9 MILIONI DI EURO.

Nella mattinata del 17 ottobre, la Guardia di Finanza di Milano, a conclusione dell’indagine Madera, diretta dalla Procura della Repubblica – DDA – di Milano, ha eseguito una maxi operazione a contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, esercizio abusivo del credito e frode fiscale, con il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza e del Corpo della Polizia Locale di Milano. Centinaia di Finanzieri, anche con l’ausilio di unità cinofile per la ricerca di denaro, hanno eseguito sul territorio nazionale, 46 ordinanze di custodia cautelare, di cui 33 in carcere e 13 ai domiciliari, oltre a 12 fermi di indiziati di delitto, mentre sono state effettuate 96 perquisizioni in Italia, Spagna e Svizzera presso abitazioni ed aziende nella disponibilità della consorteria criminale. Contemporaneamente,  sono state eseguite 20 misure cautelari e 32 perquisizioni in territorio iberico, con sequestri di ingenti quantitativi di marijuana, hashish e denaro contante, nell’ambito della parallela indagine spagnola Magenta, condotta dai Mossos d’Esquadra, in stretta cooperazione con l’Italia.

All’esecuzione congiunta e coordinata delle misure restrittive in Italia e in Spagna – Action Day – hanno partecipato anche rappresentanti della DCSA e di EUROPOL.

L’indagine Madera ha permesso di individuare i canali di approvvigionamento e della rete di spaccio di hashish e marijuana per circa 30 tonnellate e ricostruire traffici del valore complessivo di 42 milioni di euro ed un giro di denaro contante di 26 milioni di euro in poco più di un anno. Le attività investigative hanno consentito di accertare le modalità di pagamento utilizzate dai narcotrafficanti che, per saldare gli acquisti di droga, si sono avvalsi di servizi abusivi gestiti da cittadini cinesi, che svolgevano la funzione di centri di raccolta del denaro da trasferire in Spagna. Il sistema utilizzato era il Fei Ch’ien (denaro volante), ovvero un sistema informale di trasferimento dei soldi simile alla hawala islamica.

E’ stato, inoltre, accertato che le somme consegnate dai trafficanti negli esercizi commerciali cinesi venivano immediatamente “vendute” ad un’altra organizzazione criminale, composta da imprenditori italiani operanti nel settore dell’acciaio e della plastica, dediti a frodi all’IVA mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ha svolto una costante azione di coordinamento info-investigativo ed ha fornito, tramite l’Esperto per la Sicurezza a Barcellona, un prezioso contributo alle indagini estese in ambito internazionale, svolte, in particolare, in stretta collaborazione con le autorità di polizia spagnole.

L’esito dell’ operazione antidroga italiana è stato divulgato in un comunicato stampa validato dal Procuratore della Repubblica di Milano, mentre i risultati della parallela attività spagnola, pubblicizzati in maniera sintetica durante le fasi dell’esecuzione, verranno illustrati nel dettaglio nel corso di una conferenza stampa, prevista, in quel Paese, nei prossimi giorni.

Il 16 ottobre, il Vice Comandante dell’Arma dei Carabinieri Generale C.A. Riccardo Galletta ha fatto visita al Polo Anagnina, dove ha incontrato il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Direttore Centrale della Polizia Criminale,  Prefetto Raffaele Grassi, unitamente al Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale D. CC Pierangelo Iannotti e al Direttore della D.I.A., Generale C.A. G. di F. Michele Carbone. 

Successivamente, il Gen. Galletta si è intrattenuto, presso i locali della DCSA, per un saluto con una rappresentanza di militari dell’Arma dei Carabinieri in forza presso le tre Direzioni interforze, alla quale ha espresso il proprio apprezzamento per il prezioso lavoro svolto in favore delle forze di polizia nazionali impegnate nelle attività di contrasto al narcotraffico.

Nel prosieguo, il Vice Comandante ha avuto un incontro con il Gen. Iannotti, unitamente ai Direttori dei tre Servizi della DCSA, nel corso del quale ha manifestato il proprio compiacimento per il costante impegno e l’ importante ruolo svolto dalla Direzione Centrale, sia a livello nazionale che internazionale, nel dispositivo di contrasto al narcotraffico globale.

 

 

Lo scorso 12 ottobre, in occasione della XI Conferenza Italia – America Latina e Caraibi organizzata dal MAECI, il Vice Direttore Esecutivo Aggiunto dell’Agenzia IMPACS di CARICOM, Dott.ssa Tonya T. Ayow, accompagnata dall’Esperto per la Sicurezza DCSA presso l’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo, Ten. Col. CC Andrea Azzolini, ha fatto visita alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, dove è stata accolta dal Direttore del I Servizio, Generale B. CC Giuseppe Donnarumma e si è svolto per un incontro sulla specifica tematica antidroga.

Durante il confronto, presente anche un rappresentante dell’IILA (Organizzazione internazionale italo-latino americana) e con la partecipazione dei Capi Divisione dei tre Servizi, è stata illustrata la struttura organizzativa e le specifiche funzioni della DCSA, in particolare l’attività di coordinamento info- investigativo delle attività antidroga delle forze di polizia e di impulso alla cooperazione internazionale  svolta nel contrasto al narcotraffico. Altra tematica importante affrontata è stata la rete di esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, del transito e del traffico illecito della droga, che  favoriscono l’avvio delle varie forme di collaborazione con i collaterali stranieri nel settore antidroga.

Ha preso poi la parola la Dott.ssa Tonya T. Ayow, che ha presentato l’agenzia IMPACS (Implementation Agency for Crime and Security) nel CARICOM (Caribbean Community), una task force che  “coordina” 17 Paesi dell’area caraibica, promuove la sicurezza in quella regione attraverso l’attuazione di un’ampia gamma di progetti ed iniziative, favorendo l’attività di intelligence, la condivisione delle informazioni, la protezione delle frontiere e  il potenziamento  operativo delle forze di polizia dell’area, impegnate nel contrasto a vari tipi di criminalità, tra cui,  soprattutto, quella coinvolta nel narcotraffico internazionale. Lo stesso V. Direttore  ha evidenziato che sono state avviate da tempo forme di cooperazione con molti Stati e con agenzie ed organismi europei, quali EUROPOL e il MAOC/N ed ha manifestato la volontà di potenziare le esistenti forme di collaborazione tra il CARICOM e l’Italia nel contrasto antidroga, già attuate attraverso le comunicazioni tra l’Agenzia e il citato esperto per la sicurezza  a Santo Domingo. Ha, quindi, proposto di  potenziare la cooperazione in materia antidroga con le autorità italiane attraverso  una costante condivisione  delle informazioni operative, relative ai traffici di droga e la partecipazione a Corsi di  formazione specifici, utili alla conoscenza delle rispettive  tecniche di indagine  e best practises adottate dalle forze di polizia nei rispettivi territori.  Si è, inoltre, avviato un utile confronto sulla possibilità di realizzare un Agreement tra la DCSA e IMPACS -CARICOM, finalizzato proprio ad implementare tale cooperazione, per un efficace contrasto congiunto al narcotraffico internazionale. 

Al termine della giornata i partecipanti hanno manifestato la propria soddisfazione per il proficuo confronto, che rappresenta un importante  step  per la realizzazione di forme di collaborazione sempre più strette tra l’Italia ed i Paesi membri del CARICOM, nella consapevolezza che solo uno sforzo congiunto può riuscire a contrastare in maniera efficace il narcotraffico internazionale.

Dal 9 al 13 ottobre si è svolto il 24° Corso per Responsabili di Unità Specializzate antidroga, organizzato dalla D.C.S.A.

Alla specifica attività formativa, destinata a fornire contributi sia teorico – normativi che tecnico – operativi nella specifica materia ai Responsabili degli Uffici e Reparti investigativi delle forze di polizia specializzati nel contrasto antidroga,  hanno partecipato 18 funzionari ed ufficiali  appartenenti a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria e un  funzionario della Polizia Giudiziaria Federale del Canton Ticino  – Svizzera.

Durante il corso, dopo una presentazione della struttura e dei compiti della DCSA, sono state illustrate, in particolare, le tematiche relative al coordinamento investigativo antidroga, specifica funzione della Direzione Centrale, alle operazioni speciali  – c.d. consegne controllate di droga e attività sottocopertura, con approfondimenti riguardanti la normativa vigente e le specifiche tecniche investigative utilizzate nel settore.

Altri importanti moduli dell’attività formativa hanno riguardato: i metodi per il  monitoraggio ed il riconoscimento dei precursori, delle droghe sintetiche e delle Nuove Sostanze Psicoattive; le attività investigative connesse alla scoperta di laboratori clandestini per la produzione di droghe sintetiche; le misure previste nella legislazione nazionale ed internazionale per il contrasto della criminalità organizzata e dei patrimoni illecitamente accumulati e riciclati; la cooperazione internazionale di polizia in materia antidroga, anche in relazione alla prevenzione e contrasto dei traffici di sostanze stupefacenti via mare ed il ruolo del  Maritime Analysis and Operation Center–Narcotics (MAOC-N) di Lisbona; le squadre investigative comuni. 

Inoltre, è stato affrontato il tema del contrasto al narcotraffico nel web e illustrate le funzioni della Sezione “Drug@online”, che monitora la rete internet e coordina e  supporta le attività repressive delle forze di polizia del commercio illecito di droga, svolto avvalendosi delle potenzialità della rete.

L’attività di docenza è stata svolta da qualificati esperti in materia della D.C.S.A., di Reparti ed Uffici della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia Penitenziaria e della Guardia di Finanza, oltre ad appartenenti alla DEA (Drug Enforcement Administration) e ad illustri professori delle Università di Bologna e di Roma. 

Nella mattinata del 4 ottobre, la Guardia di Finanza di Roma ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 33 persone, di cui 22 in carcere ed 11 agli arresti domiciliari, per le ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e al riciclaggio, oltre che per i reati di estorsione, autoriciclaggio e detenzione abusiva di armi.

L’operazione rappresenta l’epilogo di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma – DDA, sviluppate dal G.I.C.O. – G.O.A. del Nucleo PEF Roma e supportate dalla Direzione Centrale Servizi Antidroga e dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza.

L’attività, iniziata nel 2020, ha permesso di individuare soggetti di nazionalità cinese localizzati nella capitale, che hanno svolto sistematiche operazioni di riciclaggio di profitti illeciti conseguiti da più gruppi criminali dediti al traffico, anche internazionale, di sostanze stupefacenti. La “ripulitura” delle somme si realizzava con l’utilizzo del  c.d. metodo Fei Ch’ien (denaro volante), ovvero un sistema informale di trasferimento dei soldi, attraverso il quale sono state accertate movimentazioni finanziarie per oltre 50 milioni di euro dirette dal territorio nazionale verso l’estero. Le indagini hanno permesso di ricondurre il denaro da riciclare a due organizzazioni criminali dedite al narcotraffico, che utilizzavano anche chat criptate,, per eludere le intercettazioni e autovetture con doppifondi per occultare la droga trasportata da corrieri.

L’operazione ha permesso di sequestrare, complessivamente, quasi 300 kg di narcotico (tra hashish, marijuana e cocaina), circa 10 milioni di euro nei confronti di corrieri incaricati di trasferire fisicamente il denaro fuori dal territorio dell’UE, nonché ricostruire traffici illeciti per oltre 500 kg di sostanze stupefacenti, costituenti un giro di affari tra la Spagna e Italia di circa 20 milioni di euro.

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ha svolto la specifica azione di coordinamento info-investigativo, a livello  nazionale ed internazionale, contribuendo all’eccellente risultato conseguito dalla Guardia  di Finanza di Roma.

L’esito dell’efficace operazione antidroga è stato divulgato in un comunicato stampa a firma del Procuratore della Repubblica di Roma.

Dal 4 all’8 settembre si è tenuto presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il 6° Workshop dedicato a “L’azione di contrasto al narcotraffico”destinato alla formazione antidroga di funzionari ed ufficiali di polizie nazionali ed straniere impiegati nello specifico settore e al quale hanno partecipato 30 rappresentanti, funzionari ed ufficiali di polizie straniere (Perù, Cina, Spagna, Austria, Grecia, Giordania, Marocco, Algeria, Brasile, Kenya, Uzbekistan, Turkmenistan, Panama, Portogallo e Turchia, Olanda).

L’importante obiettivo formativo del corso è stato fornire ai frequentatori specifici contributi tecnico-operativi nell’azione di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, anche con riferimento all’impiego di operatori di polizia in attività undercover.

Durante il workshop sono stati approfonditi diversi argomenti specifici ed in particolare: la struttura e le funzioni della DCSA nel settore antidroga, il coordinamento investigativo – nazionale ed internazionale – e le competenze in materia di attività sottocopertura; gli aspetti legislativi e procedurali, anche internazionali, delle operazioni speciali; le tecniche operative d’infiltrazione, la  gestione delle identità dell’undercover, con riferimento ad alcune esperienze operative concluse ed il complesso profilo psicologico dell’agente sottocopertura, anche attraverso alcune esercitazioni simulate; la cooperazione internazionale di polizia nel contrasto al narcotraffico, anche in relazione ai traffici di sostanze stupefacenti via mare ed il ruolo del  Maritime Analysis and Operation Center–Narcotics (MAOC-N) di Lisbona.

In tale ambito un importante spazio è stato dedicato all’analisi delle rotte e dei traffici delle sostanze stupefacenti, nonché approfondito il ruolo della DCSA quale referente nazionale per le richieste di abbordaggio del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali. Sono state, inoltre, trattate le droghe sintetiche, le Nuove Sostanze Psicoattive – NPS – i precursori e le attività informative ed analitiche nel contrasto al traffico di queste. Un focus è stato svolto sul settore delle indagini patrimoniali, sia con riferimento all’evoluzione giuridico-normativa e sia sull’utilizzo di tale strumento nell’ambito dei procedimenti di prevenzione antimafia. Da ultimo, è stato affrontato il tema del contrasto ai traffici di droga nel web, illustrando le funzioni della Sezione Drug@online”, che monitora la rete internet e fornisce il coordinamento delle attività repressive del commercio illecito di droga svolto avvalendosi delle potenzialità della rete.

Durante il corso si sono svolte visite esterne a Roma presso il Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato – dove sono state approfondite le tematiche relative al profiling delle droghe, lo smantellamento dei laboratori clandestini per la produzione di narcotici e le tecniche di accertamento delle identità – e presso il Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RIS), dove sono state illustrate le attività svolte all’interno dei differenti laboratori di analisi. 

Un’altra attività formativa organizzata all’esterno, che ha suscitato particolare interesse, si è tenuta presso l’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci” di Roma-Fiumicino, dove personale del Gruppo della Guardia di Finanza di Fiumicino ha descritto le visite di controllo nell’area aeroportuale e Cargo City e le attività operative antidroga svolte. Successivamente, la visita si è spostata presso il Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pratica di Mare dove sono state illustraste alcune esperienze operative concluse, grazie al dispositivo aeronavale.

Hanno fornito il prezioso contributo al workshop docenti – esperti della materia – della DCSAdella Direzione Centrale Polizia Criminale (DCPC), della Polizia Scientifica e del Centro Psicotecnico della Polizia di Stato, del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RIS) dell’Arma dei Carabinieri, del Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza (SCICO) e del Gruppo di Fiumicino e del Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza.

 

Oggi, 27 luglio il Generale di Divisione dell’Arma dei Carabinieri, Pierangelo Iannotti assume l’incarico di Direttore Centrale per i Servizi Antidroga.

Il nuovo Direttore subentra al Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, Antonino Maggiore, che ha ricoperto il ruolo apicale della Direzione Centrale per un triennio, dal 1° luglio 2020.
Come previsto dalla legge istituiva del 1991, la DCSA – proprio per la sua natura di organismo centrale interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza – cambia il vertice secondo un criterio di rotazione tra le tre forze di polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Corpo della Guardia di Finanza) di cui è composta, con cadenza triennale.
In questo mese di luglio, inoltre, secondo la stessa filosofia di “rotazione”, che assicura l’equilibrio tra le diverse componenti, si sono realizzati i cambi dei Direttori del I e del II Servizio, mentre a settembre prossimo è previsto l’avvicendamento del Direttore del III Servizio della DCSA.

 

 

 

La DCSA, in collaborazione con il Segretariato di Interpol Lione sta sviluppando la progettualità Southern Route, che coinvolge alcuni Paesi del continente africano  – Kenya, Madagascar, Mauritius, Mozambico, Sudafrica, Tanzania ed Uganda – nel contrasto al traffico di eroina, di provenienza afgana,  interessati dalla c.d. “Rotta del Sud“, che vede l’Europa e  il nostro Paese quali punti di transito ed arrivo di carichi di oppiacei  L’iniziativa, che rientra nel più ampio progetto denominato “Icarus – sviluppato dalla DCSA in collaborazione con il  Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri,  si colloca nel contesto della  cooperazione internazionale di polizia nel settore antidroga al fine di studiare ed analizzare il fenomeno per elaborare sistemi di contrasto operativo congiunto di tali traffici e dei fenomeni connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti in talune regioni di transito.

Ad ottobre 2022 si è tenuto a Roma il 1° meeting presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia nell’ambito del Progetto, con la partecipazione di rappresentanti di alto profilo degli Uffici Antidroga esteri e di qualificati funzionari ed Ufficiali degli Uffici Centrali delle forze di polizia nazionali e, alla fine di novembre, si sono tenute le prime giornate di studio, confronto e scambio operativo presso il porto commerciale-passeggeri e l’aeroporto internazionale della capitale delle Mauritius, Port Louis.

Lo scorso mese di giugno si è svolta, in Kenya, la seconda “tappa” della parte “esecutiva” del  Progetto Rotta del Sud, che ha visto una delegazione della DCSA partecipare a due giorni di mentoring e due operational days, con la polizia keniota; le attività si sono sviluppate rispettivamente presso l’aeroporto di Nairobi e nel  porto commerciale di Mombasa, due hub strategici per la Rotta del Sud. Agli incontri hanno preso parte, assistiti dall’Esperto per la Sicurezza presso l’Ambasciata italiana a Nairobi, V.Q. P. di S. Marco Azzarone, il Direttore del I Servizio pro tempore, Dir. Sup. P. di S. Dott. Emilio Russo, unitamente al Cap. G. di F. Alberto Cirafici  (Nairobi) e il Direttore  della 1^ Divisione del III Servizio, Primo Dirigente P. di S. Alessandra Ortenzi, accompagnato dal V.Q.A. P. di S. Andrea Carabei (Mombasa), con la partecipazione, in entrambe le città, di personale di supporto della DCSA.  Alle giornate di mentoring e di controlli operativi  in aeroporto e nel porto, svolti dalle autorità keniote, alla presenza della DCSA, hanno partecipato anche il Col. Fabrizio Musci, comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Fiumicino, ed il Ten. Col. Danilo Persano, comandante del Gruppo G. di F. di Gioia Tauro, in qualità di esperti nei dispositivi operativi  di contrasto al traffico di stupefacenti negli aeroporti e nei porti.

A sottolineare l’importanza delle giornate di confronto e scambio, anche dal punto di vista operativo, la partecipazione all’apertura dei lavori del Vice Capo della Polizia e Direttore della Direzione Centrale Investigativa – DCI -della Polizia del Kenya, Mohamed Ibrahim Amin Ali che, lo scorso aprile. ha effettuato una visita istituzionale presso la DCSA.

Nel corso delle giornate gli esperti della DCSA hanno descritto la fondamentale azione di coordinamento investigativo esercitata dalla Direzione Centrale nel settore del narcotraffico, una delle più longeve e riuscite esperienze interforze in seno alle forze di polizia nazionali, evidenziando come la stessa sia stata la prima struttura, in ambito nazionale, a disporre di propri Ufficiali di collegamento antidroga all’estero, in qualità di “Esperti”, distaccati nei crocevia internazionali della produzione, transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. 

Proseguendo, è stato evidenziato come la cooperazione internazionale di polizia giochi ormai un ruolo decisivo ed è diventata asse portante e necessaria del sistema di sicurezza degli Stati, in ragione della necessità di contrastare fenomeni criminali sempre più pervasivi, tra i quali rientra certamente il narcotraffico. Successivamenteè stato illustrato un  fondamentale aspetto che connota la Direzione, costituito dal coordinamento operativo delle cosiddette operazioni speciali (operazioni sotto copertura e consegne controllate), oltre al ruolo  di referente nazionale per le richieste di abbordaggio (ex art. 17 Convenzione ONU del 1988) del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali.

Gli esperti della Guardia di Finanza hanno approfondito gli aspetti operativi dei sistemi di controllo e contrasto del traffico di stupefacenti attraverso i porti e gli aeroporti (expertise/best practices) e sulle operazioni speciali: attività sottocopertura e consegne controllate. Gli stessi hanno illustrato, oltre alle tecniche investigative antidroga,  gli strumenti utilizzati nell’attività di controllo preventivo svolto nei porti e negli aeroporti, specificando le best practises sviluppate nell’ approfondita analisi di rischio che viene svolta sui c.d.  elementi “sospetti” – relativi ai container, ai passeggeri ed ai bagagli –  per individuare i target (umani e/o di tipo commerciale) da sottoporre a controllo ed ispezione alla ricerca dello stupefacente – occultato secondo diverse modalità – . Sono stati illustrati, anche, i diversi metodi di  occultamento della droga che viene trasportata per via aerea e marittima.

A chiusura dei lavori, i partecipanti hanno espresso la propria soddisfazione per il proficuo confronto che si è sviluppato durante le giornate di incontro , che apre nuove prospettive per una collaborazione antidroga sempre più stretta tra i Paesi coinvolti, necessaria per poter fronteggiare una minaccia “globale”, che travalica i confini e colpisce tutti.

 

Tra i mesi di maggio e giugno u.s. si è sviluppata un’importante attività antidroga, il cui successo è stata la conseguenza di un’efficace cooperazione internazionale che si è instaurata tra le autorità uruguayane, portoghesi, spagnole ed italiane. In particolare, l’indagine è stata avviata a seguito del rinvenimento di 40 kg di cocaina presso l’aeroporto di Montevideo (Uruguay), occultata all’interno di 6 tavole da surf spedite da un cittadino italiano in Portogallo e destinata in Italia con transito in Spagna. Le Autorità hanno, pertanto, inoltrato una richiesta di consegna controllata internazionale verso il Portogallo, con il contestuale interessamento dell’Italia, attraverso l’Esperto per la Sicurezza della DCSA presso l’Ambasciata d’Italia in Argentina, competente anche per l’Uruguay.

La strategia condivisa dai Paesi interessati ha permesso il buon esito dell’operazione speciale internazionale, con l’arresto a Lisbona, il 7 giugno u.s., da parte della polizia portoghese di due italiani ed il successivo 11 giugno, di un terzo complice connazionale arrestato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, colpito da un mandato di cattura internazionale.

L’Autorità Giudiziaria e la polizia uruguayana, a conclusione dell’importante attività di contrasto antidroga, memorabile in quanto si tratta della prima consegna controllata internazionale effettuata da quel Paese verso l’Europa, hanno indetto, il 13 giugno u.s., una conferenza stampa divulgativa, alla quale hanno preso parte il Ministro dell’Interno dell’Uruguay, Luis Alberto Heber Fontana, il Capo della Polizia Nazionale uruguayana, Comisario General (Gen C.A.) Jose’ Manuel AZAMBUYA e il Comisario General (Gen C.A.) Juan Jesús RODRÍGUEZ REINA – Director de la Dirección de Investigaciones de la Policía Nacional DIPN e, in modalità videoconferenza, le Autorità dei Paesi che hanno collaborato.

Per l’Italia ha presenziato il Procuratore di Reggio Calabria, dott. Giovanni Bombardieri, il Primo Dirigente della P. di S., dott.ssa Alessandra Ortenzi della DCSA – per l’attività di coordinamento espletata nel corso dell’operazione – esponenti della struttura operativa della Polizia di Stato e l’Esperto per la Sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia in Argentina (Buenos Aires), Magg. CC Marco Di Maggio.

Il successo dell’operazione conferma l’importanza della cooperazione internazionale a livello giudiziario ed investigativo, nella consapevolezza che solo uno sforzo congiunto può strategicamente riuscire a fronteggiare in maniera più efficace e determinante la minaccia del narcotraffico.

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