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Il 26 e 27 settembre, il Direttore Centrale della DCSA, Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, accompagnato dai Direttori dei tre Servizi, ha ricevuto in visita istituzionale una delegazione estera, guidata dal Gen. Adel Abdulaziz Omar Salih, Capo Dipartimento Antidroga della Libia.

La prima giornata è stata rivolta all’approfondimento delle tematiche di interesse, quali il rafforzamento della cooperazione internazionale nella lotta al traffico di stupefacenti, le attività di formazione degli operatori di  polizia, i sequestri di droga effettuati destinati alla Libia, nonché il modus operandi a livello nazionale per la cura delle tossicodipendenze.

Il 27 settembre è stato visitato, a cura della D.C.S.A., il Centro Italiano di Solidarietà (CeIS) don Mario Picchi di Roma – una delle più importanti comunità terapeutiche a livello nazionale a sostegno di coloro che sono caduti nel “tunnel” della droga – venendo accolti dal Presidente Dott. Roberto Mineo. L’Organizzazione, nel tempo, ha avviato relazioni internazionali, sia a livello europeo che extraeuropeo, per realizzare scambi, visite e progetti finalizzate a creare programmi educativi e di prevenzione per tossicodipendenti, soprattutto in quelle aree geografiche in cui è più consistente la produzione, il traffico ed il consumo di sostanze stupefacenti.

Nel corso dell’incontro sono state illustrate le procedure adottate dal Centro per la cura delle tossicodipendenze, incentrato sulle metodologie educative del “Progetto Uomo”, che prevede interventi sulla persona sia dal punto di vista terapeutico-riabilitativo che educativo. Una volta accolti nel Centro i ragazzi vengono avviati ad un complesso percorso durante il quale sono costantemente seguiti per ridurre ed interrompere l’utilizzo di sostanze e stimolare e rafforzare la motivazione al cambiamento. Al termine del programma di riabilitazione è previsto lo svolgimento di attività lavorative, al fine di consentire il reinserimento sociale dell’interessato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal 19 al 23 settembre scorso, si è svolto il corso “fighting cocaine smuggling”, organizzato dalla D.C.S.A. nell’ambito del progetto IFS White Snow, in collaborazione con il Police Central Bureau of Investigation polacco.

Alla specifica attività formativa hanno preso parte 21 funzionari ed ufficiali delle forze di polizia nazionali (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) e straniere (15 partecipanti dei Paesi: Polonia, Spagna, Lituania, Svezia e Colombia), aderenti al Progetto.

Durante le attività didattiche, oltre alle tematiche relative alla struttura organizzativa della D.C.S.A. e alla sua specifica funzione di coordinamento investigativo antidroga – nazionale ed internazionale – sono state approfondite, in particolare, le tecniche di indagine di contrasto al traffico internazionale di cocaina, l’analisi strategica ed operativa del fenomeno; i metodi e le tecniche di monitoraggio e riconoscimento dei precursori. Nel corso degli incontri sono stati, altresì, illustrati i compiti e le funzioni dell’INTERPOL, della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) – con un approfondimento delle strutture criminali della mafia, dell’ndrangheta e della camorra – e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (della DAC), con un focus sugli ambiti operativi delle attività undercover, anche attraverso lo studio di alcune indagini sotto copertura concluse.

Durante il corso, tenuto presso la D.C.S.A., si sono svolte visite esterne a Roma, presso reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri, quali il Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) presso il quale sono stati illustrati casi operativi conclusi, relativi ad operazioni speciali antidroga ed i laboratori del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RIS), dove si è tenuto un seminario su un caso di studio reale. Un’altra attività formativa organizzata all’esterno, che ha suscitato particolare interesse, si è svolta presso la Sezione Aerea della Guardia di Finanza del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare. I frequentatori si sono, quindi, imbarcati sull’aeromobile ATR, con destinazione l’aeroporto di Reggio Calabria e durante il volo hanno visionato le avanzate dotazioni tecnologiche del velivolo, impiegate per individuare ed identificare, anche in maniera discreta, obiettivi sensibili, monitorarne i comportamenti, acquisire fonti di prova, guidare l’intervento di unità navali e di pattuglie a terra per le successive azioni preventive.

Nella stessa giornata è stato visitato il porto di Gioia Tauro – con la partecipazione del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, Gen. B. Maurizio Cintura e del Comandante del Gruppo G. di F. di Gioia Tauro, Ten. Col. Danilo Persano – dove si è tenuta una dimostrazione pratica di controllo di un container, finalizzata al reperimento di sostanze stupefacenti ivi occultate. L’ispezione dei container viene effettuata sia nei contesti investigativi che all’esito di un costante monitoraggio preventivosvolto negli spazi doganali sulle merci movimentate, sulla base di una complessa analisi di rischio e secondo le procedure di “controllo e riscontro”, operate su mezzi e persone operanti nel porto.

Alle attività hanno presenziato il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria dott. Giovanni Bombardieri ed il Direttore della D.C.S.A., Gen. C.

A. G. di F. Antonino Maggiore, accompagnato dai Direttori del III Servizio Operazioni e della II Divisione dello stesso, Gen. B. CC Giancarlo Scafuri e Col. G. di F. Sandro Baldassarri.

L’attività di docenza è  stata svolta da qualificati esperti in materia della D.C.S.A., di Reparti ed Uffici delle FF.PP. italiane, della D.I.A. e da funzionari del Segretariato Generale INTERPOL di Lione.

 

 

Il 19 settembre 2022, il Gen. B. CC Giancarlo Scafuri, Direttore del III Servizio della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, ha partecipato, unitamente all’Esperto per la Sicurezza in Madrid, Maggiore CC Francesco Manna, alla celebrazione del 55° anniversario della fondazione della Brigada Estupefacientes della UDYCO Central della Policia Nacional, tenutasi presso il complesso di polizia di Canillas della capitale iberica.

All’evento ha partecipato il Ministro dell’Interno spagnolo, Fernando Grande-Marlaska, accompagnato dal Direttore Generale della Polizia, Francisco Pardo Piqueras. Alla commemorazione sono intervenuti anche diversi membri della magistratura, oltre agli ufficiali di collegamento della polizie straniere in Spagna.

Nel suo discorso, il Ministro dell’Interno ha elogiato le numerose operazioni antidroga portate a termine con successo dall’unità, tra cui le recenti operazioni di Maninka e Vulcano, e ha sottolineato “un altro aspetto meno conosciuto del lavoro: la Brigada Central Estupefacientes è un pioniere nell’uso di tecniche investigative che sono state gradualmente incorporate nel sistema giuridico iberico, come le consegne e il transito controllato, le squadre investigative congiunte e l’uso di agenti sotto copertura“.

Nei suoi 55 anni di esistenza, la Brigada Central Estupefacientes ha effettuato più di 21.000 arresti e sequestrato oltre 500 tonnellate di cocaina, 1.100 tonnellate di hashish, 5,8 tonnellate di eroina e 10 tonnellate di droghe sintetiche. Ha inoltre sequestrato più di 250 imbarcazioni con carichi di droga e tre semisommergibili.

Tra i vari temi di rilievo, particolarmente significativo è stato quello affrontato dal Comisario Principal de Policia Judicial, Rafael Perez Perez, che durante il proprio intervento ha sottolineato l’importanza del ruolo della cooperazione internazionale nel contrasto al crimine transnazionale, ringraziando gli Ufficiali di collegamento presenti.

La delegazione italiana è stata ricevuta dal Comisario Antonio Juan Martinez Duarte, Jefe de la Udyco Central, con il quale sono stati affrontati temi di carattere strategico e, nel corso della cerimonia, il Gen. Scafuri ha avuto la possibilità di relazionarsi con le varie Autorità intervenute, che hanno espresso il proprio ringraziamento per la proficua collaborazione tra Italia e Spagna e l’importante contributo fornito dalla DCSA nella lotta al narcotraffico.

                                   

 

 

 

 

Il 14 settembre, il Direttore Centrale della DCSA, Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, accompagnato dai Direttori dei tre Servizi, ha ricevuto in visita istituzionale il Vice Comandante dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Maurizio Detalmo Mezzavilla.

Durante l’incontro il Vice Comandante, nell’esprimere il proprio apprezzamento per il prezioso lavoro svolto dalla DCSA a favore delle forze di polizia nazionali impegnate nelle indagini antidroga, anche svolte in cooperazione internazionale, ha confermato la piena collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, in sinergia con lo spirito interforze che contraddistingue la stessa Direzione Centrale.

                                                                                                        

Lo scorso 28 giugno, il Ministro per le politiche giovanili, Fabiana Dadone ha trasmesso ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, la Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia anno 2022 ( dati 2021), elaborata dal Dipartimento per le Politiche Antidroga (DPA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Documento è pubblicato  sul sito del DPA , dove si evidenzia che: “la Relazione –frutto del lavoro di coordinamento assicurato dal Dipartimento per le Politiche Antidroga (…) – si compone di 7 parti suddivise in 10 capitoli. La prima parte analizza il mercato delle sostanze stupefacenti, fornendo dati sui sequestri, sulle variazioni di prezzo e sulle analisi qualitative delle sostanze sequestrate. Inoltre, espone strategie mirate alla riduzione dell’offerta e si sofferma sulle denunce penali per i reati droga-correlati. La seconda e la terza parte analizzano la diffusione e le tendenze di consumo nella popolazione, nonché le attività di prevenzione del fenomeno delle dipendenze messe in atto da tutti gli attori istituzionali del panorama nazionale. La quarta parte è dedicata ai servizi di trattamento delle persone che presentano dipendenza da sostanze. La quinta parte tratta i danni correlati al consumo di sostanze stupefacenti a partire dall’incidentalità stradale. Le ultime due parti, infine, riguardano le attività promosse dal Dipartimento e i lavori svolti durante la VI Conferenza Nazionale sulle Dipendenze dal titolo “Oltre le Fragilità”, conclusa a Genova il 27 e 28 novembre 2021 dopo 12 anni dall’ultima edizione”. 

Il Capo Dipartimento per le Politiche Antidroga, Flavio Sinischalchi, nella Introduzione alla Relazione  sottolinea che: “la Relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze rappresenta la fotografia di un fenomeno in continuo movimento che, pertanto, deve essere costantemente monitorato utilizzando approcci e metodologie di indagine capaci di mutare ed evolvere di pari passo. Questo è possibile solo attraverso una proficua e dinamica collaborazione tra le Amministrazioni Centrali dello Stato, le Regioni e Province Autonome, gli Enti Locali, gli Enti di Ricerca, le Università e tutta la rete dei Servizi delle Dipendenze. La sinergia deve coinvolgere tutte le organizzazioni e gli esperti al fine di decifrare e adattarsi ai cambiamenti elaborando le strategie più efficaci per incrementare la sicurezza e il benessere nel Paese. (…) La Relazione fornisce una panoramica puntuale sulla disponibilità delle sostanze psicoattive illegali presenti sul territorio nazionale, sulla diffusione dei consumi e sul profilo dei consumatori. Vengono inoltre evidenziate le azioni che le Istituzioni hanno promosso a livello nazionale e locale per contrastare il fenomeno delle dipendenze delineando sia i percorsi finalizzati a prevenire la diffusione dei consumi e a ridurre i danni connessi, sia le strutture dedicate alla cura e al reinserimento delle persone con dipendenza da sostanze (…) la Relazione ha l’obiettivo di fornire elementi utili per porre in essere politiche integrate efficaci e interventi appropriati rispetto alla situazione effettivamente esistente.”

Alla Relazione annuale del DPA, ha contribuito -come ogni anno –  anche la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, fornendo i dati ed i risultati del contrasto antidroga nel 2021, ovvero gli esiti delle attività operative contro il narcotraffico e lo spaccio di droga, sviluppate dalle forze di polizia italiane, coordinate  e supportate – a livello nazionale ed internazionale –  dalla DCSA. Questo complesso informativo rappresenta il punto di vista della “riduzione dell’offerta” nel fenomeno droga,  connesso all’aspetto dei consumi e della  prevenzione. Il quadro sintetico dei dati raccolti ed analizzati dalla DCSA – accompagnato da approfondimenti tematici di natura strategica ed operativa  e  da focus su fenomeni emergenti o particolari del mondo droga, – è  illustrato nella Relazione Annuale DCSA 2022 (dati 2021), pubblicata – su questo sito-  lo scorso 23 giugno.

 

 

 

 

 

 

 

Il 26 giugno- come ogni anno – si è celebrata la Giornata mondiale contro le droghe, istituita dall‘Assemblea delle Nazioni Unite  nel 1987.

In occasione della Giornata, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha divulgato il suo messaggio: 

“Quest’anno la Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga accende i riflettori sulle conseguenze dei problemi legati alla droga nelle crisi sanitarie e umanitarie. Conflitti, catastrofi climatiche, spostamenti forzati ed estrema povertà creano un terreno fertile per l’abuso di droghe, con il COVID-19 che peggiora ulteriormente una situazione già difficile. Allo stesso tempo, è molto meno probabile che le persone che sopravvivono alle emergenze sanitarie abbiano accesso all’assistenza e alle cure di cui hanno bisogno e che meritano. Nel mentre, i criminali traggono profitto dalla miseria delle persone, con una produzione della cocaina ai massimi storici e un aumento dei sequestri di metanfetamine di cinque volte e di anfetamine di circa quattro volte nell’ultimo decennio. Nella Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, rinnoviamo il nostro impegno a porre fine a questa piaga e a fornire sostegno a chi ne è vittima Ciò comprende soluzioni politiche non discriminatorie incentrate sulle persone, sulla salute e sui diritti umani, supportate da una cooperazione internazionale rafforzata per frenare il traffico illecito di droga e ritenere responsabile chi trae profitto dalla miseria umana. (…)” . 

A ridosso della Giornata mondiale, l’UNODC (UN Office on Drugs and Crime) l‘Ufficio Droghe e Criminalità delle Nazioni Unite, il 27 giugno ha pubblicato il UNODC World Drug Report 2022; composto da cinque opuscoli, il Report fornisce un’analisi approfondita dei mercati globali della droga  ed esamina il nesso tra droga e ambiente, all’interno del quadro più ampio degli obiettivi di sviluppo sostenibile, dei cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale. Il World Drug Report 2022 mira non solo a promuovere una maggiore cooperazione internazionale per contrastare l’impatto del problema mondiale della droga sulla salute, la governance e la sicurezza, ma anche, con i suoi approfondimenti speciali, ad assistere gli Stati membri nell’anticipare e affrontare le minacce provenienti mercati della droga e mitigarne le conseguenze.  

                    

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ricorda questa importante giornata confermando l’ impegno costante “contro la droga”, problema complesso e globale. Sul fronte della repressione, la DCSA  prosegue determinata nelle sue attività specifiche incentivando, coordinando e supportando le azioni investigative delle forze di polizia nazionali, svolte anche in cooperazione internazionale,  per il contrasto al narcotraffico transnazionale e alle diverse forme di spaccio di droga, sia nelle “piazze” reali che virtuali. Oltre a partecipare alla riduzione dell’offerta di droga sul mercato globale -con i sequestri di stupefacenti, gli arresti di narcotrafficanti e spacciatori e la disgregazione delle organizzazioni criminali, la  DCSA è anche coinvolta  nelle azioni tese alla riduzione della domanda, sostenendo e contribuendo alle campagne di informazione e prevenzione –sui danni e i pericoli per la salute e la collettività derivanti dall’abuso delle sostanze stupefacenti- .

Per celebrare la giornata del 26 giugno, citiamo anzitutto, la visita del Presidente Mattarella alla Fondazione Maraini-CRI, con la partecipazione di autorità  e per il Dipartimento della P.S. del Direttore Centrale per i Servizi antidroga- Generale CA G. di F. A. Maggiore- ,

In occasione della giornata  mondiale contro le droghe – ricorrenza che cade il 26 giugno di ogni anno – il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha visitato la Fondazione Villa Maraini, Agenzia Nazionale della Croce Rossa Italiana per le dipendenze patologiche. Sono intervenuti il Presidente della Fondazione Gabriele Mori, il Fondatore Massimo Barra, il Vice Presidente delle Croce Rossa Italiana Rosario Maria Gianluca Valastro.  All’evento – svolto alla presenza, tra gli altri, di esponenti di vertice delle forze di polizia- ha partecipato il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga Gen.CA G. di F. Antonino Maggiore.

Durante la visita alla comunità e al centro terapeutico  di Villa Maraini, il Presidente  Mattarella ha potuto ascoltare testimonianze dirette di medici, operatori sociali ed utenti della struttura ed ha, quindi, preso la parola con un  discorso dedicato.  Nel suo intervento, il Presidente ha evidenziato che la giornata mondiale contro le droghe, “contiene due messaggi:  il contrasto al traffico, a quella ignobile, orribile attività che cerca di trascinare i giovani nel perdere la pienezza della propria libertà e del proprio futuro pur di guadagnare profitti immani. È uno dei fenomeni più turpi della storia dell’umanità. Dall’altra parte, l’altro messaggio è il contrasto all’abuso, al consumo, e quindi l’attenzione alle persone, il desiderio di contrastare, di rimuovere, di recuperare alla pienezza della vita e della propria libertà tante persone. (…) In questi due versanti questo è un compito soprattutto delle istituzioni. E penso, con grande riconoscenza, a quanto viene fatto dalle Forze dell’ordine, dalla magistratura, da tanti operatori sanitari. Ma è un compito frequentemente assunto, spontaneamente, da straordinarie iniziative che nascono dalla società (…)”  che instaurano “un rapporto davvero personalizzato con gli interlocutori, una vicinanza più prossima, più specifica”  (…). “Villa Maraini è un esempio straordinario di questo impegno”, al quale vanno i “ringraziamenti della Repubblica”.

 

 

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in vista della giornata mondiale delle Nazioni Unite contro le droghe che si celebra il 26 giugno, il 23 giugno ha pubblicato  la sua Relazione Annuale 2022, contenente i dati ed i risultati del contrasto al narcotraffico in Italia nel 2021. Ad apertura della conferenza stampa di presentazione della Relazione Annuale  – qui il  comunicato stampa  condotta dal Vice Capo della Polizia- Direttore Centrale  della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi , dal Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale C.A. della Guardia di Finanza Antonino Maggiore e con la partecipazione di tre Esperti per la Sicurezza DCSA videcollegati dalle loro sedi in Colombia, Argentina e Turchia – è stato proiettato il VIDEO  DCSA 2022  NOI CI SIAMO, STAI CON NOI-  elaborato per l’occasione. Il breve filmato vuole raccontare la “liquidità” e la globalizzazione del mondo contemporaneo, che corre sempre più veloce così come il narcotraffico che, per essere contrastato in maniera efficace, richiede una analoga velocità di risposta e la “globalizzazione” della cooperazione tra le polizie del mondo. In questa realtà, la DCSA conferma il forte impegno nel contrasto antidroga,  con  l’azione di coordinamento  -nazionale ed internazionale- e di supporto alle attività delle forze di polizia e nel fare rete con tutti gli attori del “sistema Paese”, coinvolti nella lotta al fenomeno.

Il Direttore Centrale Maggiore ha, quindi,  illustrato i contenuti salienti del Report DCSA 2022, sottolineando l’impennata dei sequestri di droga rispetto all’anno precedente: dalle 59 tonnellate rinvenute nel 2020, si è saliti alle 91 tonnellate del 2021, con un incremento percentuale del 54,04%.  Nel dettaglio, ha segnalato il nuovo record nei sequestri di cocaina, che, dopo “l’exploit” del 2019 e del 2020,  rispettivamente  8,2 e e 13,6 tonnellate, hanno raggiunto le 20,07 tonnellate (+47,66%), traguardo assoluto senza precedenti nel passato. Sul punto ha evidenziato, oltre alla sempre maggiore “capacità” dimostrata dalle forze di polizia nel contrasto, utilizzando specifiche “analisi di rischio” dei container in arrivo nei porti italiani, anche l’ipotesi, sempre più consistente, di unanuova rotta mediterranea” della cocaina proveniente dal Sudamerica, che transita per gli scali nazionali (Gioia Tauro su tutti) diretta verso quelli dall’area balcanica (Mar Egeo e Mar Nero), sotto il controllo di strutturate organizzazioni criminali albanesi e serbo-montenegrine.  La forte crescita dei sequestri di droga riguarda anche la “cannabis”  (hashish, +113%; marijuana, +135%), che resta lo stupefacente più sequestrato in Italia: 67,7 tonnellate totali, oltre due terzi di tutta la droga sequestrata dalle forze di polizia. I sequestri di eroina, pari a kg 567,52 (+10,61%) sono in lieve aumento, con un dato sostanzialmente in linea con la media dell’ultimo quinquennio, con una diminuzione di quelli avvenuti presso la frontiera terrestre, punto d’ingresso nazionale dalla tradizionale “rotta balcanica”. Ha commentato, poi, la flessione dei sequestri di droghe sintetiche (-99,03%) il risultato risente dello straordinario rinvenimento nel 2020, nel porto di Salerno, di 14 tonnellate di amfetamine- ma esaminando la serie decennale, la quantità di droga sintetica intercettata nel 2021 ( (137,95 kg) rappresenta, comunque,  il secondo valore più alto di sempre. In questo ambito, un dato preoccupante è il rilevante aumento dei sequestri di sostanze liquide: 90 litri di GBL e quasi 6 litri di GHB, due potenti e pericolosi sedativi dissociativi, utilizzati anche come rape drugs, quando somministrati a vittime inconsapevoli. Sostanze già note ma  tornate alla ribalta della cronaca per nel 2021 grazie ad efficaci azioni investigative delle forze di polizia- coordinate dalla DCSA-  che hanno costantemente monitorato e colpito un vasto fenomeno di spaccio tramite siti di vendita on line, attività che hanno portato a triplicare i sequestri rispetto all’anno precedente. Tale risultato testimonia come l’impegno delle forze di polizia nel contrasto allo spaccio della droga venga esercitato sia nelle piazze reali che in quelle virtuali, secondo un trend generale di aumento dei reati che sfruttano le potenzialità della rete e che riguarda in via prioritaria proprio il traffico di stupefacenti dato il carattere transnazionale tipico del narcotraffico. Lo stesso Direttore ha, poi, evidenziato che anche nel 2021 la DCSA ha rinforzato l’attività di collaborazione internazionale nel contrasto al narcotraffico – imprescindibile per combattere tale fenomeno –  soprattutto per andare oltre la logica dei  singoli sequestri  di droga  ed incrementare, invece,  le iniziative investigative congiunte e, soprattutto, le operazioni speciali- consegne controllate ed attività sottocopertura, strumenti necessari per smantellare le  reti delle organizzazioni criminali di narcotrafficanti. In questo quadro, gioca un ruolo strategico la rete degli Esperti per la Sicurezza DCSA presso i Paesi di produzione e transito degli stupefacenti.  Tra  i dati positivi  rilevati, infine, nel 2021, il Direttore della DCSA A. Maggiore ha citato poi  il trend in diminuzione dei decessi per droga: sedici morti in meno per overdose nel 2021 (293 rispetto a 309 del 2020). 

 Gli Esperti per la Sicurezza sono, quindi,  intervenuti  illustrando sinteticamente  la situazione degli Stati di riferimento e sottolineando, in particolare, il grande sforzo delle polizie e della magistratura dei Paesi dell’area di competenza, nel contrasto al narcotraffico, pagato, purtroppo, anche in termini di sangue.  In proposito, l‘Esperto in Argentina ha ricordato l’esemplare figura del magistrato Marcelo Pecci, Fiscal del Paraguay, recentemente assassinato in Colombia proprio per il suo forte impegno  nelle indagini antidroga, portate avanti coraggiosamente,  in collaborazione con altri Paesi, tra cui l’Italia-,  contro la criminalità organizzata che gestisce i grandi traffici illeciti transnazionali.  Si è, quindi, evocata l’area dei tre confini tra Argentina, Brasile e Paraguay –  la  c.d. “Tripla Frontera” –  che,  per la sua conformazione geografica rende più difficoltoso il controllo da parte delle polizie di quei Paesi-  dove diversi gruppi criminali organizzati sono presenti, per investire soprattutto nel narcotraffico.

Gli stessi Esperti hanno poi commentato alcuni video dimostrativi degli importanti risultati di operazioni antidroga delle polizia del Paraguay, della Colombia e della Turchia, in termini di sequestri di enormi quantità di droga, numerosi arresti di narcotrafficanti  e confische, agli stessi, di innumerevoli patrimoni di enorme valore, dalle ville sontuose alle imbarcazioni ed auto di lusso, frutto dei narcoproventi.   

     

 

Il Vice Capo della polizia- Prefetto V.  Rizzi– ha concluso la conferenza sottolineando come “La metamorfosi delle organizzazioni criminali nazionali e internazionali, determinata dalla globalizzazione e dalla digitalizzazione, richiede un rafforzamento della cooperazione internazionale di polizia e delle indagini sulle piattaforme criptate dove viaggiano le comunicazioni criminali.  L’attenzione delle Forze di polizia di tutto il mondo si deve concentrare sulle aree da cui partono le rotte del narcotraffico come la Tripla Frontera in Sudamerica, al confine tra Argentina, Brasile e Paraguay dove operano insieme i cartelli criminali più pericolosi del mondo. Solo cooperando sarà possibile smantellare le reti dei signori della droga”. Il Prefetto Rizzi , dopo ricordato il tragico, recente omicidio del fiscal Marcelo Pecci –  il ” Giovanni Falcone del Sudamerica”,  ha ribadito  l’importanza e la necessità della cooperazione internazionale di polizia nel contrasto alla criminalità organizzata e, quindi, al narcotraffico, fenomeno transnazionale per natura. Ha proseguito illustrando come oggi, i gruppi criminali, sono sempre più “globalizzati” e si “consociano” tra loro , usando “forme  di collaborazione criminale” nelle loro attività illecite ed utilizzando sempre più gli strumenti digitali,  la criptografia, i sistemi di pagamento “virtuali”; siamo ormai nell’era dei “pizzini digitali” e, per rispondere efficacemente a queste nuove “capacità” criminali tutte le forze di polizia – italiane e straniere – devono unirsi e lavorare sempre più insieme, in maniera congiunta. Solo uniti,  in maniera “globale” e con strumenti adeguati si riesce, infatti,  a colpire  la criminalità organizzata, Per essere incisivi e vincenti, occorre anche formare e “specializzare” sempre più  gli operatori di polizia nelle nuove tecniche d’indagine “digitale”  per contrastare il narcotraffico anche nella rete, utilizzando anche le operazioni speciali, quali le attività  sottocopertura, sempre in cooperazione con le polizie straniere coinvolte nelle indagini. Ha, quindi, citato i vari contesti di cooperazione internazionale ed i Progetti- quale ICAN- che vedono l‘Italia in prima linea nell’attività di contrasto, che deve essere sempre più “globale”. Il Prefetto Rizzi, infine, riguardo al fenomeno “droga” –  che riguarda la prevenzione oltre che la repressione-  ha ribadito, la necessità  per le forze di polizia di “fare rete” con i “soggetti” coinvolti di tutto il “sistema Paese”.

Nel ricevere la Relazione Annuale DCSA,  il Direttore Generale della Pubblica Sicurezza- Capo della Polizia Lamberto Giannini, ha inviato un messaggio, nel quale ha  sottolineato che “la Direzione centrale dei servizi antidroga rappresenta un’articolazione strategica del Dipartimento della pubblica sicurezza e una delle più longeve e riuscite espressioni di collaborazione interforze. I dati della Relazione annuale 2022 testimoniano la forza, la costanza e l’efficacia dell’azione di contrasto delle Forze di polizia nazionali”

Anche il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha voluto inviare un messaggio in occasione della presentazione del report: “Le operazioni condotte nel 2021 evidenziano lo sforzo investigativo sul territorio nazionale ed a livello internazionale che ha consentito, tra l’altro, il sequestro di oltre 20 tonnellate di cocaina, un risultato senza precedenti che premia la professionalità e la dedizione di tutto il personale”.

Al termine della conferenza stampa, i giornalisti presenti hanno formulato interessanti domande di approfondimento al Prefetto Rizzi, al Direttore Centrale Maggiore ed agli Esperti per la Sicurezza, in collegamento da Buenos Aires, Bogotà ed Istanbul.

La Relazione Annuale DCSA 2022 è online, oltre che su questo sito, su quelli del Ministero dell’Interno, del Ministero della Giustizia, della Polizia Stato, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza e del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La presentazione del Report DCSA 2022 ha suscitato molto interesse ed ha avuto un grande risalto mediatico.

vedi la Rassegna Stampa  / quotidiani/web e clip audio e video/.

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in vista della giornata mondiale delle Nazioni Unite contro le droghe che si celebra il 26 giugno, (DCSA)  pubblica oggi la  sua Relazione Annuale 2022,  che traccia il quadro riassuntivo delle attività e dei risultati ottenuti in Italia nella lotta contro il narcotraffico nel corso del 2021. Stamattina, il Vice Capo della Polizia- Direttore Centrale  della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi ed il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale C.A. della Guardia di Finanza -Antonino Maggiore- hanno illustrato i contenuti del Report DCSA 2022, durante una conferenza stampa divulgativa, presso il Viminale, con la partecipazione in videcollegamento di tre Esperti per la Sicurezza impiegati in aree strategiche per le rotte della droga (Colombia, Argentina, Turchia). Comunicato stampa   La Relazione Annuale DCSA 2022 viene anche pubblicata  sui siti del Ministero dell’Interno, del Ministero della Giustizia, della Polizia Stato, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza e del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Proseguono le tappe degli open days del  progetto “Hugs not Drugs” – realizzato con il MOIGE, nell’ambito del Progetto “ICARUS”tra il DPA – Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri – e la  DCSA – Direzione Centrale per i Servizi Antidroga – . 

Alle giornate del 6 maggio,  a Napoli – nel  Liceo  Umberto I,  presenti 120 studenti – e del 13 maggio a Brindisi – presso l’ I.P.E.O.A. Sandro Pertini, con la partecipazione di oltre 140 ragazzi -sono intervenuti il Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone, il Capo del Dipartimento per le Politiche Antidroga, Flavio Siniscalchi, il Direttore Generale del Moige, Antonio Affinita e la testimonial Giorgia Benusiglio. La DCSApartner del Progetto, ha preso parte ad entrambi gli incontri, con un qualificato rappresentante a Napoli, mentre il 13 maggio a Brindisi  ha partecipato il Direttore Centrale, Gen.CA G. di F. Antonino Maggiore.

Durante l’open day di Brindisi, il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga ha sottolineato  l’importanza di  formare i giovani sul  fenomeno droga, fornendo loro una corretta informazione sui pericoli ed i rischi derivanti dall’uso delle sostanze stupefacenti; la conoscenza in questo ambito, infatti, crea la consapevolezza e, quindi, la responsabilità nelle scelte; forti di questa conoscenza, i giovani potranno rispettare consapevolmente le leggi, con convinzione e responsabilità e “non per paura delle sanzioni o per mero conformismo sociale”.

RAI 3 TGR PUGLIA- Brindisi-  “Hugs not drugs”: evento contro le droghe. Intervento di Giorgia Benusiglio, Antonio Affinita e  Antonino Maggiore (Dir. Centrale Servizi Antidroga) 

 

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