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La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in vista della giornata mondiale delle Nazioni Unite contro l’abuso e il traffico illecito di droga che si celebra il 26 giugno, il 23 giugno ha pubblicato  la sua Relazione Annuale 2022, contenente i dati ed i risultati del contrasto al narcotraffico in Italia nel 2021. Ad apertura della conferenza stampa di presentazione della Relazione Annuale  – qui il  comunicato stampa  condotta dal Vice Capo della Polizia- Direttore Centrale  della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi , dal Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale C.A. della Guardia di Finanza Antonino Maggiore e con la partecipazione di tre Esperti per la Sicurezza DCSA videcollegati dalle loro sedi in Colombia, Argentina e Turchia – è stato proiettato il VIDEO  DCSA 2022  NOI CI SIAMO, STAI CON NOI-  elaborato per l’occasione. Il breve filmato vuole raccontare la “liquidità” e la globalizzazione del mondo contemporaneo, che corre sempre più veloce così come il narcotraffico che, per essere contrastato in maniera efficace, richiede una analoga velocità di risposta e la “globalizzazione” della cooperazione tra le polizie del mondo. In questa realtà, la DCSA conferma il forte impegno nel contrasto antidroga,  con  l’azione di coordinamento  -nazionale ed internazionale- e di supporto alle attività delle forze di polizia e nel fare rete con tutti gli attori del “sistema Paese”, coinvolti nella lotta al fenomeno.

Il Direttore Centrale Maggiore ha, quindi,  illustrato i contenuti salienti del Report DCSA 2022, sottolineando l’impennata dei sequestri di droga rispetto all’anno precedente: dalle 59 tonnellate rinvenute nel 2020, si è saliti alle 91 tonnellate del 2021, con un incremento percentuale del 54,04%.  Nel dettaglio, ha segnalato il nuovo record nei sequestri di cocaina, che, dopo “l’exploit” del 2019 e del 2020,  rispettivamente  8,2 e e 13,6 tonnellate, hanno raggiunto le 20,07 tonnellate (+47,66%), traguardo assoluto senza precedenti nel passato. Sul punto ha evidenziato, oltre alla sempre maggiore “capacità” dimostrata dalle forze di polizia nel contrasto, utilizzando specifiche “analisi di rischio” dei container in arrivo nei porti italiani, anche l’ipotesi, sempre più consistente, di unanuova rotta mediterranea” della cocaina proveniente dal Sudamerica, che transita per gli scali nazionali (Gioia Tauro su tutti) diretta verso quelli dall’area balcanica (Mar Egeo e Mar Nero), sotto il controllo di strutturate organizzazioni criminali albanesi e serbo-montenegrine.  La forte crescita dei sequestri di droga riguarda anche la “cannabis”  (hashish, +113%; marijuana, +135%), che resta lo stupefacente più sequestrato in Italia: 67,7 tonnellate totali, oltre due terzi di tutta la droga sequestrata dalle forze di polizia. I sequestri di eroina, pari a kg 567,52 (+10,61%) sono in lieve aumento, con un dato sostanzialmente in linea con la media dell’ultimo quinquennio, con una diminuzione di quelli avvenuti presso la frontiera terrestre, punto d’ingresso nazionale dalla tradizionale “rotta balcanica”. Ha commentato, poi, la flessione dei sequestri di droghe sintetiche (-99,03%) il risultato risente dello straordinario rinvenimento nel 2020, nel porto di Salerno, di 14 tonnellate di amfetamine- ma esaminando la serie decennale, la quantità di droga sintetica intercettata nel 2021 ( (137,95 kg) rappresenta, comunque,  il secondo valore più alto di sempre. In questo ambito, un dato preoccupante è il rilevante aumento dei sequestri di sostanze liquide: 90 litri di GBL e quasi 6 litri di GHB, due potenti e pericolosi sedativi dissociativi, utilizzati anche come rape drugs, quando somministrati a vittime inconsapevoli. Sostanze già note ma  tornate alla ribalta della cronaca per nel 2021 grazie ad efficaci azioni investigative delle forze di polizia- coordinate dalla DCSA-  che hanno costantemente monitorato e colpito un vasto fenomeno di spaccio tramite siti di vendita on line, attività che hanno portato a triplicare i sequestri rispetto all’anno precedente. Tale risultato testimonia come l’impegno delle forze di polizia nel contrasto allo spaccio della droga venga esercitato sia nelle piazze reali che in quelle virtuali, secondo un trend generale di aumento dei reati che sfruttano le potenzialità della rete e che riguarda in via prioritaria proprio il traffico di stupefacenti dato il carattere transnazionale tipico del narcotraffico. Lo stesso Direttore ha, poi, evidenziato che anche nel 2021 la DCSA ha rinforzato l’attività di collaborazione internazionale nel contrasto al narcotraffico – imprescindibile per combattere tale fenomeno –  soprattutto per andare oltre la logica dei  singoli sequestri  di droga  ed incrementare, invece,  le iniziative investigative congiunte e, soprattutto, le operazioni speciali- consegne controllate ed attività sottocopertura, strumenti necessari per smantellare le  reti delle organizzazioni criminali di narcotrafficanti. In questo quadro, gioca un ruolo strategico la rete degli Esperti per la Sicurezza DCSA presso i Paesi di produzione e transito degli stupefacenti.  Tra  i dati positivi  rilevati, infine, nel 2021, il Direttore della DCSA A. Maggiore ha citato poi  il trend in diminuzione dei decessi per droga: sedici morti in meno per overdose nel 2021 (293 rispetto a 309 del 2020). 

 Gli Esperti per la Sicurezza sono, quindi,  intervenuti  illustrando sinteticamente  la situazione degli Stati di riferimento e sottolineando, in particolare, il grande sforzo delle polizie e della magistratura dei Paesi dell’area di competenza, nel contrasto al narcotraffico, pagato, purtroppo, anche in termini di sangue.  In proposito, l‘Esperto in Argentina ha ricordato l’esemplare figura del magistrato Marcelo Pecci, Fiscal del Paraguay, recentemente assassinato in Colombia proprio per il suo forte impegno  nelle indagini antidroga, portate avanti coraggiosamente,  in collaborazione con altri Paesi, tra cui l’Italia-,  contro la criminalità organizzata che gestisce i grandi traffici illeciti transnazionali.  Si è, quindi, evocata l’area dei tre confini tra Argentina, Brasile e Paraguay –  la  c.d. “Tripla Frontera” –  che,  per la sua conformazione geografica rende più difficoltoso il controllo da parte delle polizie di quei Paesi-  dove diversi gruppi criminali organizzati sono presenti, per investire soprattutto nel narcotraffico.

Gli stessi Esperti hanno poi commentato alcuni video dimostrativi degli importanti risultati di operazioni antidroga delle polizia del Paraguay, della Colombia e della Turchia, in termini di sequestri di enormi quantità di droga, numerosi arresti di narcotrafficanti  e confische, agli stessi, di innumerevoli patrimoni di enorme valore, dalle ville sontuose alle imbarcazioni ed auto di lusso, frutto dei narcoproventi.   

     

 

Il Vice Capo della polizia- Prefetto V.  Rizzi– ha concluso la conferenza sottolineando come “La metamorfosi delle organizzazioni criminali nazionali e internazionali, determinata dalla globalizzazione e dalla digitalizzazione, richiede un rafforzamento della cooperazione internazionale di polizia e delle indagini sulle piattaforme criptate dove viaggiano le comunicazioni criminali.  L’attenzione delle Forze di polizia di tutto il mondo si deve concentrare sulle aree da cui partono le rotte del narcotraffico come la Tripla Frontera in Sudamerica, al confine tra Argentina, Brasile e Paraguay dove operano insieme i cartelli criminali più pericolosi del mondo. Solo cooperando sarà possibile smantellare le reti dei signori della droga”. Il Prefetto Rizzi , dopo ricordato il tragico, recente omicidio del fiscal Marcelo Pecci –  il ” Giovanni Falcone del Sudamerica”,  ha ribadito  l’importanza e la necessità della cooperazione internazionale di polizia nel contrasto alla criminalità organizzata e, quindi, al narcotraffico, fenomeno transnazionale per natura. Ha proseguito illustrando come oggi, i gruppi criminali, sono sempre più “globalizzati” e si “consociano” tra loro , usando “forme  di collaborazione criminale” nelle loro attività illecite ed utilizzando sempre più gli strumenti digitali,  la criptografia, i sistemi di pagamento “virtuali”; siamo ormai nell’era dei “pizzini digitali” e, per rispondere efficacemente a queste nuove “capacità” criminali tutte le forze di polizia – italiane e straniere – devono unirsi e lavorare sempre più insieme, in maniera congiunta. Solo uniti,  in maniera “globale” e con strumenti adeguati si riesce, infatti,  a colpire  la criminalità organizzata, Per essere incisivi e vincenti, occorre anche formare e “specializzare” sempre più  gli operatori di polizia nelle nuove tecniche d’indagine “digitale”  per contrastare il narcotraffico anche nella rete, utilizzando anche le operazioni speciali, quali le attività  sottocopertura, sempre in cooperazione con le polizie straniere coinvolte nelle indagini. Ha, quindi, citato i vari contesti di cooperazione internazionale ed i Progetti- quale ICAN- che vedono l‘Italia in prima linea nell’attività di contrasto, che deve essere sempre più “globale”. Il Prefetto Rizzi, infine, riguardo al fenomeno “droga” –  che riguarda la prevenzione oltre che la repressione-  ha ribadito, la necessità  per le forze di polizia di “fare rete” con i “soggetti” coinvolti di tutto il “sistema Paese”.

Nel ricevere la Relazione Annuale DCSA,  il Direttore Generale della Pubblica Sicurezza- Capo della Polizia Lamberto Giannini, ha inviato un messaggio, nel quale ha  sottolineato che “la Direzione centrale dei servizi antidroga rappresenta un’articolazione strategica del Dipartimento della pubblica sicurezza e una delle più longeve e riuscite espressioni di collaborazione interforze. I dati della Relazione annuale 2022 testimoniano la forza, la costanza e l’efficacia dell’azione di contrasto delle Forze di polizia nazionali”

Anche il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha voluto inviare un messaggio in occasione della presentazione del report: “Le operazioni condotte nel 2021 evidenziano lo sforzo investigativo sul territorio nazionale ed a livello internazionale che ha consentito, tra l’altro, il sequestro di oltre 20 tonnellate di cocaina, un risultato senza precedenti che premia la professionalità e la dedizione di tutto il personale”.

Al termine della conferenza stampa, i giornalisti presenti hanno formulato interessanti domande di approfondimento al Prefetto Rizzi, al Direttore Centrale Maggiore ed agli Esperti per la Sicurezza, in collegamento da Buenos Aires, Bogotà ed Istanbul.

La Relazione Annuale DCSA 2022 è online, oltre che su questo sito, su quelli del Ministero dell’Interno, del Ministero della Giustizia, della Polizia Stato, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza e del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La presentazione del Report DCSA 2022 ha suscitato molto interesse ed ha avuto un grande risalto mediatico.

vedi la Rassegna Stampa  / quotidiani/web e clip audio e video/.

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in vista della giornata mondiale delle Nazioni Unite contro l’abuso e il traffico illecito di droga che si celebra il 26 giugno, (DCSA)  pubblica oggi la  sua Relazione Annuale 2022,  che traccia il quadro riassuntivo delle attività e dei risultati ottenuti in Italia nella lotta contro il narcotraffico nel corso del 2021. Stamattina, il Vice Capo della Polizia- Direttore Centrale  della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi ed il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale C.A. della Guardia di Finanza -Antonino Maggiore- hanno illustrato i contenuti del Report DCSA 2022, durante una conferenza stampa divulgativa, presso il Viminale, con la partecipazione in videcollegamento di tre Esperti per la Sicurezza impiegati in aree strategiche per le rotte della droga (Colombia, Argentina, Turchia). Comunicato stampa   La Relazione Annuale DCSA 2022 viene anche pubblicata  sui siti del Ministero dell’Interno, del Ministero della Giustizia, della Polizia Stato, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza e del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Proseguono le tappe degli open days del  progetto “Hugs not Drugs” – realizzato con il MOIGE, nell’ambito del Progetto “ICARUS”tra il DPA – Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri – e la  DCSA – Direzione Centrale per i Servizi Antidroga – . 

Alle giornate del 6 maggio,  a Napoli – nel  Liceo  Umberto I,  presenti 120 studenti – e del 13 maggio a Brindisi – presso l’ I.P.E.O.A. Sandro Pertini, con la partecipazione di oltre 140 ragazzi -sono intervenuti il Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone, il Capo del Dipartimento per le Politiche Antidroga, Flavio Siniscalchi, il Direttore Generale del Moige, Antonio Affinita e la testimonial Giorgia Benusiglio. La DCSApartner del Progetto, ha preso parte ad entrambi gli incontri, con un qualificato rappresentante a Napoli, mentre il 13 maggio a Brindisi  ha partecipato il Direttore Centrale, Gen.CA G. di F. Antonino Maggiore.

Durante l’open day di Brindisi, il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga ha sottolineato  l’importanza di  formare i giovani sul  fenomeno droga, fornendo loro una corretta informazione sui pericoli ed i rischi derivanti dall’uso delle sostanze stupefacenti; la conoscenza in questo ambito, infatti, crea la consapevolezza e, quindi, la responsabilità nelle scelte; forti di questa conoscenza, i giovani potranno rispettare consapevolmente le leggi, con convinzione e responsabilità e “non per paura delle sanzioni o per mero conformismo sociale”.

RAI 3 TGR PUGLIA- Brindisi-  “Hugs not drugs”: evento contro le droghe. Intervento di Giorgia Benusiglio, Antonio Affinita e  Antonino Maggiore (Dir. Centrale Servizi Antidroga) 

 

Il 21 aprile si è svolto – al “Deledda International School” di Genova – il secondo open days del progetto “Hugs not Drugs” – realizzato con il MOIGE, nell’ambito del Progetto “ICARUS”, tra il DPA – Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri – e la DCSA -Direzione Centrale per i Servizi Antidroga -.

Il 12 aprile, ad Alessandria, presso l’Istituto di istruzione secondaria Saluzzo-Plana, hanno preso il via le giornate di prevenzione e informazione – open days- nelle scuole del progetto “HUGS NOT DRUGS (“Abbracci e non droga”) sui temi della prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, con l’ obiettivo di  fornire agli studenti – ma anche ai docenti ed ai genitori–  una completa e corretta informazione sui pericoli e sui danni derivanti dall’uso delle droghe.   

Il programma formativo/informativo di prevenzione sull’uso delle droghe in ambito scolasticoHUGS NOT DRUGS”, realizzato grazie al Progetto ICARUS tra il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Direzione Centrale per Servizi Antidroga ed affidato al MOIGE”  – Movimento Italiano Genitori – con la supervisione dello stesso DPA e della DCSA –  dopo una prima fase divulgativa “digitale” del materiale informativo nei 220 istituti scolastici che vi hanno aderito, approda  -“fisicamente” – nella realtà di 20 scuole sul territorio nazionale. Gli open days  sono pensati come un’occasione di confronto e riflessione per gli studenti  – delle scuole secondarie, di primo e secondo grado- sull’uso degli stupefacenti tra i giovani, sulla prevenzione, partendo da una corretta informazione e, quindi conoscenza del fenomeno, con esperti delle istituzioni, della società civile e con testimonial,  che raccontano le proprie esperienze con le droghe, vissute direttamente. Per il fenomeno “droga”, infatti, “in-formare” i giovani significa fornire loro gli strumenti di conoscenza sui rischi individuali e sociali, sanitari e legali dell’uso/abuso delle sostanze stupefacenti e la conoscenza è più che mai necessaria per la  prevenzione e la responsabilizzazione nelle scelte di vita, orientandole al rispetto della legalità e della salute, di se stessi e degli altri. Al primo open day di Alessandria, dedicato agli studenti delle classi 4^ e 5^ ed ai loro docenti,  hanno partecipato, con interventi sul tema, il Ministro per le politiche giovanili, Fabiana Dadone, il Capo del Dipartimento per le Politiche Antidroga, il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, il Direttore Generale del MOIGE, il Sindaco della città, il Dirigente scolastico dell’Istituto che ha ospitato l’evento ed un testimonial. All’evento hanno preso parte anche, Dirigenti ed operatori della Polizia di Stato  – Questura di Alessandria ed i Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. 

Nei diversi interventi –moderati dal Capo del DPA Flavio Siniscalchi – che, dopo aver sottolineato le finalità del progetto ha passato la parola ai relatori-  i partecipanti hanno evidenziato l’importanza del progetto, che intende dare informazione corretta – quindi conoscenzasui vari aspetti del fenomeno droga e suscitare momenti di riflessione su questo “sapere” ; conoscere, per i giovani, vuol dire avere l‘opportunità di vivere in maniera autentica, significa libertà consapevole e responsabilità nelle scelte, rispetto per se stessi e verso gli altri.

Il Sindaco di Alessandria – Gianfranco Cuttica di Revigliasco- ed il Dirigente scolastico dell’istituto -Roberto Grenna- hanno ringraziato gli organizzatori per aver scelto la propria città e scuola, come prima tappa del percorso open day del progetto “HUGS NOT DRUGS” ed hanno invitato gli studenti partecipanti a fare tesoro delle conoscenze e dell’ esperienza della giornata ed a “passare parola”, condividendone  contenuti e spunti di riflessione con amici, parenti e conoscenti non presenti.

Il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga – Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore – ha sottolineato come, sul mondo droga, dare una corretta informazione  ai giovani, sui vari aspetti sanitario, sociale ed anche legale– significa fare prevenzione, vuol dire costruire le basi per rafforzare il senso di responsabilità delle proprie scelte di vita; essere “bene informati” vuol dire conoscere le conseguenze dannose, i pericoli ed i rischi delle droghe per la propria salute e per la collettività ma, a questo aspetto deve essere accompagnata – ha sottolineato il Direttore Maggiore- una chiara esposizione delle conseguenze giuridiche, sanzionatorie– anche di tipo penale – delle proprie scelte nei “comportamenti” con le droghe. Sul tema, ha proseguito illustrando come i dati raccolti ed analizzati dalla DCSA sul contrasto “repressivo di polizia”, in sintesi l’aumento delle “operazioni” e dei sequestri di droga, anche nell’ultimo anno, testimoniano il grande e continuo sforzo delle forze di polizia nazionali, impegnate nella lotta contro il narcotraffico e lo spaccio delle sostanze stupefacenti, in Italia ed in collaborazione con le polizie straniere. Le attività operative antidroga, coordinate dalla DCSA, incidono nella diminuzione dell’offerta di droga sul mercato – a fronte di una domanda persistente- richiesta sulla quale si deve agire  con un’efficace e congiunta azione di informazione e prevenzione. D’altronde – ha concluso il Direttore Maggiore-  per la lotta alla droga, prevenzione e repressione sono le due facce di una stessa medaglia.

Il Direttore Generale del MOIGEAntonio Affinita–  ha sottolineato che i figli- ed i giovani in generale –  non devono essere lasciati soli e che, per prevenire l’uso delle droghe,  oltre alla corretta informazione  occorre stare più vicini a loro; richiamando  lo slogan del progetto “abbracci e non droghe”: oltre alle giuste informazioni, ai giovani servono anche più abbracci per stare lontani dalle droghe.

Particolare interesse ha suscitato  il contributo di vita raccontata del testimonial Giorgia Benusiglio che, con la propria testimonianza ha catturato l’attenzione degli studenti. Il testimone ha suscitato un particolare momento di empatia e riflessione nei partecipanti, raccontando la propria toccante esperienza personale, derivante dall’aver preso -una volta sola nella vita – una dose minima di una droga sintetica (MDMA), con effetti terribili –  il pericolo di vita all’epoca dell’assunzione della sostanza, molte sofferenze e conseguenze dannose per la sua salute psicofisica, per tutta la vita.  Conoscenza – libertà – responsabilità, sono i concetti chiave sottolineati dalla Benusiglio. 

A chiusura degli interventi, il Ministro per le politiche giovanili Fabiana Dadone ha sottolineato che,  Hugs not drugs è  “un’iniziativa fondamentale per prevenire, attraverso l’informazione, la diffusione e l’utilizzo di droghe da parte dei nostri giovani”  .

L’iniziativa ha suscitato molto interesse tra gli studenti che, dopo gli interventi hanno formulato varie domande ai partecipanti. Si cita, ad esempio, quella sul “perché vengono prodotte le droghe“,  alla quale ha risposto, tra l’altro, anche il Direttore della DCSA, sottolineando che, nel “mercato globale della droga” – il business forse più redditizio per le organizzazioni criminali – finché ci sarà  una “domanda”, ci sarà  un ‘ “offerta”; per questo, occorre combattere su entrambi i fronti cercando di ridurre la domanda e l’offerta; in sintesi, con azioni  di prevenzione e di repressione antidroga.

Dopo Alessandria, il calendario delle prossime tappe degli open days :   Genova il 21 aprile, Napoli il 7 maggio e Brindisi il 13 maggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo scorso 8 aprile si è svolta a Parigi -“ospitata” dalla Presidenza francese del Consiglio dell’Unione Europea – la riunione dei Coordinatori Nazionali europei in materia di droga, sul tema: “Le droghe nell’era digitale: lotta contro il traffico, informazione, prevenzione e cura”.  Hanno partecipato all’incontro, per l’Italia, come Coordinatore Nazionale, il Capo del Dipartimento per le politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, Flavio Siniscalchi, competente per le iniziative italiane in materia di prevenzione, trattamento e riabilitazione delle tossicodipendenze, attivate tramite la rete e il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga – Gen. CA G. di F. Antonino Maggiore- per gli aspetti connessi alle specifiche attività di contrasto -inteso come prevenzione e repressione -al narcotraffico che si sviluppa nella rete, una vera e propria sfida in progress per le forze di polizia italiane coordinate dalla DCSAeuropee e di tutto il mondo. Durante il meeting, in tavole rotonde dedicate, sono state approfonditi aspetti specifici del tema principale  – droghe e digitale – con la partecipazione di esperti del settore sociosanitario – per le tossicodipendenze, il trattamento e la cura in “ambiente” digitale –  e dell’ambito “forze di sicurezza interna”, che hanno sviluppato riflessioni sulla costante ed innovativa sfida che internet rappresenta per le forze di polizia, nella lotta al traffico di stupefacenti online. 

 

 

Alle prime ore dell’alba del 5 aprile, la Polizia di Stato Squadra Mobile della Questura di Catania ha concluso lOperazione Empire, con l’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari – custodia in carcere e sequestro di una villa, provento dell’attività di narcotraffico – emessa dal GIP del Tribunale di Catania su richiesta di quella Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 7 soggetti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e traffico continuato di droghe sintetiche (MDMA, ecstasy e ketamina) e marijuana, in ambito nazionale ed internazionale. I provvedimenti restrittivi rappresentano l’epilogo di un’indagine, avviata grazie alle informazioni trasmesse, a fine 2019, a questa Direzione Centrale dall’Homeland Security InvestigationHSI – che stava conducendo, negli U.S.A., indagini su un traffico internazionale di sostanze stupefacenti, nel cui ambito erano state intercettate numerose spedizioni provenienti da vari Paesi, tra cui l’Italia. Questi dati informativi, tramite il Servizio Centrale Operativo (Sco, da cui dipendono le Squadre mobili, uffici investigativi della Polizia di Stato) della DAC -Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato –, hanno permesso di attivare la Squadra mobile catanese, che ha sviluppato l’indagine, sotto la direzione della locale DDA, coordinata a livello internazionale e supportata da questa DCSA (in particolare dalla Sezione Drug@online del III Servizio). Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile, in costante collaborazione e scambio informativo con la DCSA e il citato organismo investigativo statunitense, hanno permesso di ricostruire la struttura dell’organizzazione criminale catanese, che importava dall’Olanda ingenti quantitativi di stupefacenti, per poi rivenderli su portali del deepweb- utilizzando anche il nickname “MAFIASTARS”- ed inviarli, previo pagamento con criptovaluta Bitcoin, con spedizioni di pacchi, ad acquirenti in Italia ed all’estero, principalmente negli USA. Durante le attività investigative, svolte in stretta collaborazione con gli Stati Uniti, sempre con il costante coordinamento info-operativo della DCSA,  proprio dall’attività americana sono emersi importanti elementi di riscontro per l’indagine svolta in Italia. Sono stati effettuati, infatti, numerosi sequestri di pacchi contenenti sostanze stupefacenti, destinati a località degli Stati Uniti – spediti dal gruppo criminale catanese- oltre ad una consegna controllata internazionale, con l’arresto del destinatario negli USA , ed una attività sotto copertura nella rete con acquisto simulato di droga. Gli approfondimenti investigativi  sul territorio nazionale e su quello statunitense hanno, dunque, fatto emergere la presenza nella provincia etnea di un gruppo criminale che, mediante l’utilizzo di piattaforme di vendita online nel darkweb, aveva dato vita ad un fiorente mercato transnazionale di sostanze stupefacenti, creando di fatto una nuova “rotta” di traffico di droghe sintetiche dall’Italia verso gli Stati Uniti e verso altri paesi del mondo. Tale peculiare modalità di spaccio è stata “verificata” anche attraverso una specifica attività di monitoraggio nel darkweb sviluppata dalla citata Sezione Drug@online della DCSA – e relativa, in particolare al marketplace “Empire”, all’interno del quale gli indagati gestivano un negozio digitale vendendo svariate tipologie di sostanze stupefacente,  principalmente droghe sintetiche.

Nella stessa mattinata, presso il Reparto Mobile di Catania, si è svolta la conferenza stampa, con la partecipazione del Dirigente della Squadra mobile, dedicata ad  illustrare i dettagli dell’attività investigativa ed i brillanti risultati raggiunti – sintetizzati nel comunicato stampa  della Procura Distrettuale della Repubblica -DDA- catanese. A coronamento della stretta, costante ed efficace collaborazione tra gli uffici operanti nell’indagine Empire hanno partecipato alla fase esecutiva  ed alla successiva divulgazione mediatica degli esiti dell’operazione agli organi di stampa, anche rappresentanti del Servizio Centrale Operativo (DAC Polizia di Stato), della DCSA –che ha svolto il coordinamento investigativo, soprattutto in ambito internazionale, e supportato le parallele attività antidroga in Italia ed all’estero- e dell’ HSIHomeland Security  Investigation (U.S.A.), che ha sviluppato la correlata attività investigativa in territorio statunitense, fornendo una eccellente cooperazione nell’indagine Empire.

 

 

 

 

 

 

 

qui i video dell’ operazione Empire :

  • l’ indagine. 
  •   l’esecuzione delle misure cautelari. 

 

Dal 21 al 24 marzo si è svolto, in modalità a distanza, l11° Corso Drug on Line, organizzato dalla DCSA e destinato agli operatori delle forze di polizia nazionali, impiegati nel contrasto al narcotraffico, che si sviluppa anche nella rete. All’attività formativa hanno partecipato 69 frequentatori (oltre che della DCSA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria). Durante il corso sono state approfondite tematiche specialistiche relative al contrasto del narcotraffico che “corre” nel web e sui social, sia con riguardo alla prevenzione – come il monitoraggio della rete – che alla repressione – grazie a strumenti giuridici e tecnici innovativi  ed in continua evoluzione, necessaria per stare al passo con le “strategie criminali digitali”, utilizzate dai trafficanti online. In questo particolare settore di contrasto antidroga, sofisticate e speciali tecniche di indagine –– intercettazioni telematiche, utilizzo dei  captatori (c.d. trojan) inoculati nei dispositivi informatici e smartphone dei narcotrafficanti, operazioni sotto copertura nella rete ed eventuali “consegne controllate” della sostanza, quando viene consegnata materialmente ai destinatari per il successivo spaccio e/o consumo — si affiancano a quelle tradizionali.  Nel dettaglio, durante la formazione, dopo essere stati illustrati i compiti della DCSA in termini di monitoraggio della rete, attivazione e coordinamento info-investigativo delle attività antidroga delle forze di polizia in questo ambito e di supporto tecnico ed economico alle indagini, sono stati analizzati: i market place nel darkweb, ovvero  le “vetrine” attive per la vendita di svariati prodotti illeciti, tra cui le sostanze stupefacenti;  i canali di comunicazione digitali usati per il traffico on line e le intercettazioni telematiche; gli strumenti di pagamento elettronico  e le criptovalute, moneta virtuale “anonima” per i pagamenti di droga; le forme di riciclaggio connesso al narcotraffico online, attraverso  l’utilizzo delle criptovalute ( ad.es. i  bitcoin); l’esposizione e l’ analisi di  casi operativi  di contrasto conclusi. 

Qualificati docenti hanno sviluppato le  interessanti tematiche, attraverso  la presentazione degli strumenti giuridici e tecnici a disposizione per le investigazioni delle forze di polizia e della magistratura. In particolare, hanno fornito un prezioso contributo all’attività formativa, esperti della DCSA e dei Reparti investigativi  specializzati della Polizia di Stato (Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni), dei  Carabinieri (Raggruppamento Operativo Speciale) e della Guardia di Finanza (Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Telematiche), impegnati nelle attività antidroga nello specifico settore, oltre ad un esponente dell‘Autorità giudiziaria, magistrato inquirente che coordina queste indagini complesse, che ha illustrato procedimenti, tecniche e strumenti di investigazione utilizzati per contrastare al meglio il narcotraffico nella rete.                       

Dal 27 al 28 gennaio, presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, si è svolta una importante attività formativa in materia di cooperazione internazionale di polizia nel settore antidroga,  in collaborazione con  il Segretariato Generale Interpol, destinata alle  forze di polizia nazionali, dedicata all’utilizzo del database Interpol RELIEF , alla quale hanno partecipato tredici frequentatori  della DCSA ed uno della DCCP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia). Durante il Corso, i docenti – due Funzionari del Segretariato Generale Interpol di Lione –  hanno illustrato la banca dati RELIEF che raccoglie, analizza e confronta sia le immagini dei “marchi” impressi sul materiale utilizzato per “confezionare” le sostanze stupefacenti sequestrate, che i “loghi” impressi sui “panetti” di droga. 

Durante il corso sono state approfondite, quindi, le modalità di alimentazione e consultazione del database, in particolare: le immagini tratte dalle diverse superfici delle droghe compresse e/o delle piastre o dei timbri di pressatura; la connessione al database; il caricamento delle immagini ed il “lancio” dello strumento di comparazione e analisi dei risultati. L’iniziativa, parte dell’ampio progetto di formazione su tale innovativo strumento che Interpol sta realizzando nei diversi Paesi aderenti,  si è rivelata di grande utilità nell’esporre le potenzialità della piattaforma di scambio informativo RELIEF , che può costituire prezioso strumento di ausilio per le forze di polizia di tutto il mondo, impegnate nella lotta al narcotraffico internazionale. Per la parte di contributo italiano al RELIEF, cruciale è l’implementazione di tale sistema, attraverso i dati relativi alla droga sequestrata dai reparti territoriali delle forze di polizia nazionali, in particolare riguardo ai c.d. “marchi” rintracciabili sulle sostanze stupefacenti; i dati  raccolti possono essere così  interscambiati e confrontati con le polizie straniere e costituire un patrimonio informativo condiviso, di sicuro supporto per una efficiente cooperazione internazionale in materia antidroga.    

La Ministra per le politiche giovanili Dadone lancia il progetto “Hugs not Drugsuna vasta campagna di  informazione, sensibilizzazione e prevenzione sulle droghe nelle scuole, attraverso il MOIGE, sviluppata nell’ambito dell’Accordo di collaborazione “ICARUS” , in corso tra il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno.  L’iniziativa coinvolgerà ragazzi, genitori ed insegnanti di circa 220 scuole medie e superiori ed in 20 istituti verranno organizzate giornate Open Day o Webinar, con la partecipazione di rappresentanti della DCSA, del DPA e delle FFPP. Di seguito il comunicato stampa  della Ministra Dadone, mentre il materiale informativo destinato agli adulti  (insegnanti e genitori)  ed ai ragazzi delle scuole medie e superiori , è disponibile sul sito del DPA e, da oggi, anche su quello del MOIGE.

La Ministra Dadone:  Con “Hugs not Drugs”  informazione e dialogo fondamentali per avvicinare di più i giovani alle Istituzioni  nella prevenzione dall’uso di sostanze stupefacenti. Contrastare l’uso delle sostanze stupefacenti fra i minori, attraverso una maggiore prevenzione e sensibilizzazione in favore degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Questi sono, tra gli altri, gli obiettivi del progetto “Hugs not Drugs” che attraverso il MOIGE, vuole offrire ai ragazzi, ai genitori e ai loro insegnanti, un’informazione corretta ed autorevole sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti e sulle conseguenze riconducibili al suo utilizzo, contribuendo a diffondere la cultura della legalità nella popolazione giovanile  su tutto il territorio nazionale. Il progetto “Hugs not Drugs” rientra tra le iniziative previste dall’accordo di Collaborazione  “ICARUS”  tra il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e  la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga – DCSA – del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno.  Il progetto nel corso dell’anno scolastico 2021/2022 coinvolgerà circa 220 istituti di medie e superiori, oltre 55.000 ragazzi e 110.000 tra genitori e docenti.

Si tratta di un’iniziativa fondamentale per prevenire, attraverso l’informazione, l’impatto negativo che le droghe possono avere sui nostri giovani – dichiara la Ministra per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone – È un progetto infatti che si pone come obiettivo primario quello di creare momenti  di riflessione fra gli studenti sui rischi sociali, legali e sanitari connessi all’uso di sostanze stupefacenti, sull’importanza della prevenzione e di stili di vita corretti, evitando comportamenti dannosi per la propria salute. Il dialogo e l’informazione sono strumenti indispensabili per avvicinare i più giovani, che non devono essere lasciati soli con i propri disagi e le proprie fragilità, che sono purtroppo aumentati durante la pandemia. I ragazzi e le ragazze devono sapere che le Istituzioni, a partire dalle scuole, sono pronte a dare loro tutto il supporto necessario affinché da questa battaglia si possa uscire insieme vincitori”.

Presso 20 plessi scolastici aderenti all’iniziativa, saranno inoltre realizzate giornate di prevenzione e informazione (open day o webinar online) sui temi dell’uso di sostanze stupefacenti, attraverso kit didattici, materiale informativo e strumenti digitali. Le giornate vedranno la partecipazione di rappresentanti della citata DCSA, del Dipartimento Politiche Antidroga , e, ove possibile, di altre Forze di Polizia.””

Oggi, 11 marzo il MOIGE pubblicizza il materiale informativo e lo distribuisce alle scuole al momento-  in modalità virtuale, in previsione dell’ opening day del progetto, cui  seguiranno le giornate di prevenzione e informazione nelle scuole aderenti, ove possibile realizzate in presenza, con la partecipazione anche della DCSA.

Leggi qui per il risalto mediatico dell’avvio del progetto “Hugs not Drugs”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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