COORDINAMENTO E SUPPORTO DELLA DCSA – COLLABORAZIONE CON SCICO, SCIP, PROGETTO III IPA, EUROPOL ED EUROJUST
Il 26 gennaio – Joint Action Day – la Guardia di Finanza di Brescia ed il Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (SCICO) – con il supporto di altri Reparti del Corpo e di unità cinofile specializzate alla ricerca di droga – a conclusione dell’operazione Highway, hanno arrestato 22 soggetti e, contestualmente, la polizia albanese ha eseguito 21 analoghi provvedimenti restrittivi. Sono state inoltre effettuate perquisizioni e sequestri di beni e disponibilità finanziarie sino a concorrenza dell’importo di oltre 4 milioni di euro. L’indagine, condotta in Italia dalla Guardia di Finanza sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo e con il coordinamento operativo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, si è sviluppata in cooperazione con la polizia albanese, diretta dalla Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana (SPAK) ed in stretta collaborazione con Europol ed Eurojust nonché con l’efficace supporto dello SCIP della DCPC e del Progetto UE IPA III.
Le indagini, avviate nel 2017, a seguito del rinvenimento di due panetti di cocaina all’interno di uno zaino abbandonato lungo l’autostrada A4 Milano-Venezia, hanno consentito di individuare gruppi criminali – in gran parte composti da soggetti di etnia albanese – coinvolti in un vasto traffico transnazionale di sostanze stupefacenti sulla rotta Paesi Bassi, Belgio, Svizzera e Slovenia e di  effettuare importanti  riscontri. L’attività ha permesso di eseguire, in totale, 119 provvedimenti cautelari personali per narcotraffico internazionale, tra arresti in flagranza, ritardati arresti e ordinanze di custodia cautelari, sequestri di importanti quantitativi di sostanze stupefacenti, in particolare, 120 kg di cocaina, 15 kg di eroina e 192 kg di marijuana, di due laboratori situati a Cremona e Milano e di due serre per la coltivazione di cannabis a Mantova e Modena, 92 kg di hashish, oltre a beni e disponibilità finanziarie per oltre 5 milioni di euro proventi delle attività illecite. 
 E’ stato possibile in tal modo ricostruire la rete gestita dagli indagati, con ramificazioni in diversi Paesi europei, i cui vertici risiedevano in territorio albanese. Le investigazioni si sono sviluppate nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune (SIC), sottoscritta dalle Autorità Giudiziarie dell’Italia e dell’Albania, con la partecipazione degli investigatori  italiani, svizzeri ed albanesi, oltre alla DCSA  quale membro esterno. La Direzione Centrale, in particolare, ha fornito un costante coordinamento e un prezioso supporto alle indagini, sia  favorendo l’avvio dei canali di cooperazione internazionale e partecipando alle riunioni operative con i Paesi coinvolti nel contesto investigato, sia dal punto di vista tecnico-logistico, mettendo a disposizione risorse e strumentazioni.
E’ stato possibile in tal modo ricostruire la rete gestita dagli indagati, con ramificazioni in diversi Paesi europei, i cui vertici risiedevano in territorio albanese. Le investigazioni si sono sviluppate nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune (SIC), sottoscritta dalle Autorità Giudiziarie dell’Italia e dell’Albania, con la partecipazione degli investigatori  italiani, svizzeri ed albanesi, oltre alla DCSA  quale membro esterno. La Direzione Centrale, in particolare, ha fornito un costante coordinamento e un prezioso supporto alle indagini, sia  favorendo l’avvio dei canali di cooperazione internazionale e partecipando alle riunioni operative con i Paesi coinvolti nel contesto investigato, sia dal punto di vista tecnico-logistico, mettendo a disposizione risorse e strumentazioni.
In occasione del Joint Action Day è stata allestita presso Eurojust (l’Aja) una sala operativa comuneper la fase finale dell’operazione congiunta, necessaria a coordinare e monitorare le attività nei Paesi coinvolti.
 I risultati dell’indagine – leggi qui il comunicato stampa – sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa, tenuta lo stesso 26 gennaio a Bergamo, presieduta dal Procuratore della Repubblica, Dott. Antonio Angelo Chiappani, con la partecipazione del Procuratore Capo di Tirana (SPAK), Dott. Altin Dumani (in videocollegamento) unitamente alla polizia albanese operante, del rappresentante italiano presso Eurojust, Dott. Filippo Spiezia (in videocollegamento), del Procuratore Aggiunto titolare delle indagini, Dott.ssa Maria Cristina Rota, del Comandante Provinciale G. di F. di Brescia, Col. t.ST  M. Tolla e del dipendente Nucleo PEF, Ten. Col. t. SPEF S. Tramis, di rappresentanti della DCSA, dello SCICO, del Direttore dello SCIP (DCPC), di un analista di Europol e del Project Leader del Progetto UE “IPA III” CSOCWB.
I risultati dell’indagine – leggi qui il comunicato stampa – sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa, tenuta lo stesso 26 gennaio a Bergamo, presieduta dal Procuratore della Repubblica, Dott. Antonio Angelo Chiappani, con la partecipazione del Procuratore Capo di Tirana (SPAK), Dott. Altin Dumani (in videocollegamento) unitamente alla polizia albanese operante, del rappresentante italiano presso Eurojust, Dott. Filippo Spiezia (in videocollegamento), del Procuratore Aggiunto titolare delle indagini, Dott.ssa Maria Cristina Rota, del Comandante Provinciale G. di F. di Brescia, Col. t.ST  M. Tolla e del dipendente Nucleo PEF, Ten. Col. t. SPEF S. Tramis, di rappresentanti della DCSA, dello SCICO, del Direttore dello SCIP (DCPC), di un analista di Europol e del Project Leader del Progetto UE “IPA III” CSOCWB. 
Il brillante risultato conseguito testimonia, ancora una volta, quanto sia necessaria la sinergica cooperazione a livello nazionale ed internazionale tra gli attori impegnati nel contrasto al narcotraffico, settore in cui la DCSA si impegna da sempre, con la costante attività di coordinamento investigativo – in Italia ed all’estero – e di supporto operativo, tecnico ed economico alle indagini antidroga.
Si riportano alcuni video dell’operazione relativi all’occultamento dello stupefacente attraverso un meccanismo a calamita, all’interno di un doppiofondo di una vasca, all’interno del semiasse di una Passat, nel tettuccio di una Saab e in uno spazio dietro la targa di una Volvo.






 

 
								


 Il 24 gennaio, nell’ambito delle iniziative di sostegno alle autorità serbe promosse dalla Direzione Centrale Polizia Criminale (DCPC), una delegazione guidata dall’Assistant  Head della Direzione della Polizia Criminale, Ivan Brandic –  accompagnato da personale del suo staff – e con il Team Leader Facility IPA 2019 – Marina Tomašević Lomadinie – il Resident Expert del Progetto a Belgrado – Dir. Sup. P. di S. Vincenzo Tagliaferri (SCIP) –, ha fatto visita alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, dove è stata ricevuta dal Direttore Centrale, Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, unitamente ai Direttori dei tre Servizi.
Il 24 gennaio, nell’ambito delle iniziative di sostegno alle autorità serbe promosse dalla Direzione Centrale Polizia Criminale (DCPC), una delegazione guidata dall’Assistant  Head della Direzione della Polizia Criminale, Ivan Brandic –  accompagnato da personale del suo staff – e con il Team Leader Facility IPA 2019 – Marina Tomašević Lomadinie – il Resident Expert del Progetto a Belgrado – Dir. Sup. P. di S. Vincenzo Tagliaferri (SCIP) –, ha fatto visita alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, dove è stata ricevuta dal Direttore Centrale, Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, unitamente ai Direttori dei tre Servizi. I lavori si sono aperti  con  l’intervento del Direttore del I Servizio, Dir. Sup. P. di S. Dott. Emilio Russo, e del Capo Divisione, Col. G. di F. Alessandro Cavalli, che hanno illustrato la struttura organizzativa della DCSA e le sue funzioni, con particolare riferimento al ruolo di coordinamento investigativo e di cooperazione internazionale di polizia in materia antidroga. In tale contesto, nell’evidenziare la complessità del sistema italiano, caratterizzato dalla presenza di una pluralità di Forze di polizia, è stata descritta la fondamentale azione di coordinamento esercitata, nel settore del narcotraffico, dalla Direzione Centrale, una delle più longeve e riuscite esperienze interforze in seno alle Forze di polizia nazionali.
I lavori si sono aperti  con  l’intervento del Direttore del I Servizio, Dir. Sup. P. di S. Dott. Emilio Russo, e del Capo Divisione, Col. G. di F. Alessandro Cavalli, che hanno illustrato la struttura organizzativa della DCSA e le sue funzioni, con particolare riferimento al ruolo di coordinamento investigativo e di cooperazione internazionale di polizia in materia antidroga. In tale contesto, nell’evidenziare la complessità del sistema italiano, caratterizzato dalla presenza di una pluralità di Forze di polizia, è stata descritta la fondamentale azione di coordinamento esercitata, nel settore del narcotraffico, dalla Direzione Centrale, una delle più longeve e riuscite esperienze interforze in seno alle Forze di polizia nazionali.  Altra tematica di importante rilievo è stata quella della rete di esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, del transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. La gestione dei flussi informativi e l’attività degli esperti sono gli elementi strutturali della cooperazione internazionale, in cui si esprime la centralità della Direzione nel dispositivo di contrasto. Nel prosieguo, è stato illustrato un altro fondamentale aspetto che connota la DCSA, costituito dal coordinamento operativo delle cosiddette “operazioni speciali” (operazioni sotto copertura e consegne controllate), nonché la posizione di referente nazionale per le richieste di abbordaggio (ex art. 17 Convenzione ONU del 1988) del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali.
Altra tematica di importante rilievo è stata quella della rete di esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, del transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. La gestione dei flussi informativi e l’attività degli esperti sono gli elementi strutturali della cooperazione internazionale, in cui si esprime la centralità della Direzione nel dispositivo di contrasto. Nel prosieguo, è stato illustrato un altro fondamentale aspetto che connota la DCSA, costituito dal coordinamento operativo delle cosiddette “operazioni speciali” (operazioni sotto copertura e consegne controllate), nonché la posizione di referente nazionale per le richieste di abbordaggio (ex art. 17 Convenzione ONU del 1988) del naviglio sospettato di trasportare sostanze stupefacenti in acque internazionali. Successivamente, ha preso la parola il Magg. CC Federica Carletti, Direttore di Sezione del III Servizio, che ha approfondito la tematica  relativa alle operazioni speciali,  con un focus, in particolare, sulle  “consegne controllate” ed ha illustrato un caso operativo –
Successivamente, ha preso la parola il Magg. CC Federica Carletti, Direttore di Sezione del III Servizio, che ha approfondito la tematica  relativa alle operazioni speciali,  con un focus, in particolare, sulle  “consegne controllate” ed ha illustrato un caso operativo –  Al termine della visita i membri della delegazione serba hanno manifestato il loro apprezzamento per il proficuo confronto che ha consentito di acquisire elementi conoscitivi sul sistema di sicurezza e sul coordinamento delle forze di polizia italiane, oltre che sulle strategie e tecniche investigative nazionali utilizzate nel contrasto alla criminalità organizzata ed al traffico transnazionale di stupefacenti.
Al termine della visita i membri della delegazione serba hanno manifestato il loro apprezzamento per il proficuo confronto che ha consentito di acquisire elementi conoscitivi sul sistema di sicurezza e sul coordinamento delle forze di polizia italiane, oltre che sulle strategie e tecniche investigative nazionali utilizzate nel contrasto alla criminalità organizzata ed al traffico transnazionale di stupefacenti.










 Il 23 gennaio, il Direttore del I Servizio, Dir. Sup. P. di S. Dott. Emilio Russo, unitamente ai Capi Divisione del I e III Servizio – Col. G. di F. Alessandro Cavalli e I Dir. P. di S. Alessandra Ortenzi – ha accolto il Capo dell’Ufficio Nazionale Interpol di Bangkok, Khemmarin Hassiri, giunto in visita istituzionale presso la DCSA, accompagnato dall’Esperto per la Sicurezza DCPC (Bangkok), I Dirigente P. di S., Nicola Gallo.
Il 23 gennaio, il Direttore del I Servizio, Dir. Sup. P. di S. Dott. Emilio Russo, unitamente ai Capi Divisione del I e III Servizio – Col. G. di F. Alessandro Cavalli e I Dir. P. di S. Alessandra Ortenzi – ha accolto il Capo dell’Ufficio Nazionale Interpol di Bangkok, Khemmarin Hassiri, giunto in visita istituzionale presso la DCSA, accompagnato dall’Esperto per la Sicurezza DCPC (Bangkok), I Dirigente P. di S., Nicola Gallo. Nel corso dell’incontro, il Col. Cavalli ha illustrato la struttura organizzativa della Direzione e le funzioni da questa esercitate, con un particolare focus sul ruolo di coordinamento investigativo e di cooperazione internazionale di polizia in materia antidroga. Tra gli argomenti trattati, particolare attenzione è stato dato alla rete di esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, del transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. La gestione dei flussi informativi e l’attività degli esperti sono gli elementi strutturali della cooperazione internazionale, in cui si esprime la centralità della Direzione nel dispositivo di contrasto. Sono state approfondite anche le tematiche relative alle consegne controllate e alle operazioni sottocopertura,  sia dal punto di vista normativo che operativo.
Nel corso dell’incontro, il Col. Cavalli ha illustrato la struttura organizzativa della Direzione e le funzioni da questa esercitate, con un particolare focus sul ruolo di coordinamento investigativo e di cooperazione internazionale di polizia in materia antidroga. Tra gli argomenti trattati, particolare attenzione è stato dato alla rete di esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, del transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. La gestione dei flussi informativi e l’attività degli esperti sono gli elementi strutturali della cooperazione internazionale, in cui si esprime la centralità della Direzione nel dispositivo di contrasto. Sono state approfondite anche le tematiche relative alle consegne controllate e alle operazioni sottocopertura,  sia dal punto di vista normativo che operativo. Khemmarin Hassiri, nel prendere la parola, ha manifestato il proprio interesse in merito al ruolo strategico esercitato dalla DCSA nel settore del narcotraffico, una realtà organizzativa che, al momento, non esiste in Thailandia ma che sarebbe molto utile per monitorare e contrastare i pericoli derivanti dalle organizzazioni criminali dedite al traffico internazionale di droga. Proseguendo, ha evidenziato come tale fenomeno sia in continua evoluzione in quel Paese, dove recentemente è stato rimosso dalla lista dei narcotici il kratom (Mitragyna speciosa), una pianta di tipo oppiaceo tipica del sud-est asiatico, il cui utilizzo è consentito solo limitatamente alle foglie ed entro certe condizioni (maggiore età, non alle donne in stato interessante, lontano da scuole o templi). Tale provvedimento fa seguito ad un processo avviato dal parlamento che aveva accolto e rilanciato la depenalizzazione dell’utilizzo di altre sostanze prima non consentite, tra cui la marijuana ad uso medico. Successivamente, il Capo dell’Ufficio Interpol di Bangkok ha riferito che, oltre alle nuove sostanze presenti sul mercato delle droghe illecite nella regione, desta particolare allarme il diffondersi di un nuovo prodotto, venduto con il nome di “Happy Water” in forma liquida o in polvere e consumato disciolto in acqua o altre bevande. Tale sostanza contiene una vasta gamma di diversi principi attivi ad azione psicoattiva in varie combinazioni e concentrazioni.
Khemmarin Hassiri, nel prendere la parola, ha manifestato il proprio interesse in merito al ruolo strategico esercitato dalla DCSA nel settore del narcotraffico, una realtà organizzativa che, al momento, non esiste in Thailandia ma che sarebbe molto utile per monitorare e contrastare i pericoli derivanti dalle organizzazioni criminali dedite al traffico internazionale di droga. Proseguendo, ha evidenziato come tale fenomeno sia in continua evoluzione in quel Paese, dove recentemente è stato rimosso dalla lista dei narcotici il kratom (Mitragyna speciosa), una pianta di tipo oppiaceo tipica del sud-est asiatico, il cui utilizzo è consentito solo limitatamente alle foglie ed entro certe condizioni (maggiore età, non alle donne in stato interessante, lontano da scuole o templi). Tale provvedimento fa seguito ad un processo avviato dal parlamento che aveva accolto e rilanciato la depenalizzazione dell’utilizzo di altre sostanze prima non consentite, tra cui la marijuana ad uso medico. Successivamente, il Capo dell’Ufficio Interpol di Bangkok ha riferito che, oltre alle nuove sostanze presenti sul mercato delle droghe illecite nella regione, desta particolare allarme il diffondersi di un nuovo prodotto, venduto con il nome di “Happy Water” in forma liquida o in polvere e consumato disciolto in acqua o altre bevande. Tale sostanza contiene una vasta gamma di diversi principi attivi ad azione psicoattiva in varie combinazioni e concentrazioni.





 Nelle giornate del 16 e 19 gennaio, la DCSA ha tenuto due incontri presso l’Istituto Superiore Publio Elio Adriano di Tivoli, con l’obiettivo di offrire agli alunni e ai loro insegnanti un’informazione corretta ed autorevole sulle sostanze stupefacenti, sia dal punto di vista delle diverse tipologie, degli effetti e della loro pericolosità e sia dai possibili risvolti di natura legale conseguenti alla loro detenzione ed utilizzo.
Nelle giornate del 16 e 19 gennaio, la DCSA ha tenuto due incontri presso l’Istituto Superiore Publio Elio Adriano di Tivoli, con l’obiettivo di offrire agli alunni e ai loro insegnanti un’informazione corretta ed autorevole sulle sostanze stupefacenti, sia dal punto di vista delle diverse tipologie, degli effetti e della loro pericolosità e sia dai possibili risvolti di natura legale conseguenti alla loro detenzione ed utilizzo. Agli incontri, che hanno riscosso il vivo interesse dei partecipanti, hanno preso parte 4 classi del liceo artistico e 5 del liceo classico, con una platea complessiva di circa 250 studenti.
Agli incontri, che hanno riscosso il vivo interesse dei partecipanti, hanno preso parte 4 classi del liceo artistico e 5 del liceo classico, con una platea complessiva di circa 250 studenti. Nel corso degli incontri è stato possibile instaurare un costruttivo dibattito con gli alunni che, particolarmente interessati agli argomenti trattati, hanno posto domande per approfondire e chiarire ulteriormente le tematiche affrontate.
Nel corso degli incontri è stato possibile instaurare un costruttivo dibattito con gli alunni che, particolarmente interessati agli argomenti trattati, hanno posto domande per approfondire e chiarire ulteriormente le tematiche affrontate.





 Il 12 e 13 gennaio, il Direttore della DCSA, Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, accompagnato dai Direttori dei tre Servizi e dai rispettivi Capi Divisione, ha ricevuto in visita istituzionale una delegazione del Centro di Coordinamento dell’Informazione regionale dell’Asia centrale per la lotta al traffico illecito di stupefacenti, sostanze psicotrope e loro precursori (CARICC), guidata dal Direttore del Centro, Yazlyev Atageldy Ovezovich e dal Direttore del Dipartimento Informazioni ed Analisi, Azizbek Asilbekovich Erkaboev. A seguito della delegazione hanno partecipato anche l’Esperto per la sicurezza presso l’ambasciata d’Italia a Tashkent (Uzbekistan), Cap. CC Bartolomeo Luca Magliarisi – punto di collegamento tra il CARICC e la DCSA – e l’Esperto a Teheran (Iran) – coordinatore regionale – Primo Dir. P. di S. Salvatore La Barbera.
Il 12 e 13 gennaio, il Direttore della DCSA, Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, accompagnato dai Direttori dei tre Servizi e dai rispettivi Capi Divisione, ha ricevuto in visita istituzionale una delegazione del Centro di Coordinamento dell’Informazione regionale dell’Asia centrale per la lotta al traffico illecito di stupefacenti, sostanze psicotrope e loro precursori (CARICC), guidata dal Direttore del Centro, Yazlyev Atageldy Ovezovich e dal Direttore del Dipartimento Informazioni ed Analisi, Azizbek Asilbekovich Erkaboev. A seguito della delegazione hanno partecipato anche l’Esperto per la sicurezza presso l’ambasciata d’Italia a Tashkent (Uzbekistan), Cap. CC Bartolomeo Luca Magliarisi – punto di collegamento tra il CARICC e la DCSA – e l’Esperto a Teheran (Iran) – coordinatore regionale – Primo Dir. P. di S. Salvatore La Barbera. All’inizio dell’incontro, il Gen. Maggiore, nel dare il suo benvenuto agli ospiti, ha illustrato la struttura organizzativa della DCSA e le sue funzioni. In tale contesto è stata anche evidenziata la complessità del sistema italiano, caratterizzato dalla presenza di una pluralità di forze di polizia, per le quali la Direzione Centrale svolge una fondamentale azione di coordinamento nel settore del contrasto al narcotraffico, una delle più longeve e riuscite esperienze interforze in seno alle forze di polizia nazionali. Un particolare focus è stato dedicato ad un aspetto che connota la DCSA, costituito dal coordinamento operativo, a livello nazionale ed internazionali, delle indagini delle forze di polizia in materia di antidroga. In tale contesto ha sottolineato l’importanza delle cosiddette “operazioni speciali” (operazioni sotto copertura e consegne controllate), soprattutto nell’ambito della cooperazione con altri Paesi. Nel prosieguo, è stata descritta la funzione svolta dalla rete di esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. In particolare, è stata sottolineata l’importanza strategica delle nuove sedi aperte in Kenya e Sudafrica, collocate lungo la direttrice della c.d. “
All’inizio dell’incontro, il Gen. Maggiore, nel dare il suo benvenuto agli ospiti, ha illustrato la struttura organizzativa della DCSA e le sue funzioni. In tale contesto è stata anche evidenziata la complessità del sistema italiano, caratterizzato dalla presenza di una pluralità di forze di polizia, per le quali la Direzione Centrale svolge una fondamentale azione di coordinamento nel settore del contrasto al narcotraffico, una delle più longeve e riuscite esperienze interforze in seno alle forze di polizia nazionali. Un particolare focus è stato dedicato ad un aspetto che connota la DCSA, costituito dal coordinamento operativo, a livello nazionale ed internazionali, delle indagini delle forze di polizia in materia di antidroga. In tale contesto ha sottolineato l’importanza delle cosiddette “operazioni speciali” (operazioni sotto copertura e consegne controllate), soprattutto nell’ambito della cooperazione con altri Paesi. Nel prosieguo, è stata descritta la funzione svolta dalla rete di esperti per la sicurezza, distaccati all’estero nei crocevia internazionali della produzione, transito e del traffico illecito della droga, che promuovono prioritariamente la cooperazione di polizia contro il narcotraffico e svolgono attività di studio, osservazione e raccordo con i competenti organismi esteri. In particolare, è stata sottolineata l’importanza strategica delle nuove sedi aperte in Kenya e Sudafrica, collocate lungo la direttrice della c.d. “
 Nel corso del secondo giorno si sono tenuti interventi, con taglio tecnico-operativo, a cura di esperti dei tre Servizi della DCSA. In particolare, sono state esaminate le tecniche di analisi strategica ed operativa delle informazioni, attraverso cui vengono elaborati studi e ricerche sulla situazione nazionale e regionale, sui consumi locali, sulle rotte interne e sulle etnie maggiormente coinvolte nei traffici. A livello internazionale, tale analisi investe aree di produzione e provenienza, mercati di destinazione, modalità di occultamento, frontiere di accesso degli stupefacenti e rotte utilizzate dai trafficanti. Altro argomento trattato sono state le esperienze acquisite nel settore del narcotraffico svolto nel web, ovvero dei complessi canali del mercato digitale attraverso l’utilizzo degli innumerevoli strumenti messi a disposizione dalla rete. Al riguardo, particolare risalto è stato dato all’istituzione all’interno della Direzione di una Sezione operativa, denominata “Drug@online”, che ha il compito di monitorare la rete, al fine di fornire il coordinamento delle attività repressive del commercio illecito di droga che si svolge con queste nuove modalità. Un altro argomento ha riguardato la programmazione e lo sviluppo di attività addestrative degli operatori delle forze di polizia nazionali ed estere, compresa la formazione sulle consegne controllate internazionali di stupefacenti e sulla figura dell’undercover. La tematica delle operazioni speciali è stata poi oggetto di uno specifico focus, nel corso del quale sono state illustrate le previsioni normative italiane ed europee in materia, nonché descritte le best practice operative in tale comparto, sottolineando l’importanza di tale strumento, soprattutto nell’ambito della cooperazione internazionale, per un più efficace contrasto al narcotraffico.
Nel corso del secondo giorno si sono tenuti interventi, con taglio tecnico-operativo, a cura di esperti dei tre Servizi della DCSA. In particolare, sono state esaminate le tecniche di analisi strategica ed operativa delle informazioni, attraverso cui vengono elaborati studi e ricerche sulla situazione nazionale e regionale, sui consumi locali, sulle rotte interne e sulle etnie maggiormente coinvolte nei traffici. A livello internazionale, tale analisi investe aree di produzione e provenienza, mercati di destinazione, modalità di occultamento, frontiere di accesso degli stupefacenti e rotte utilizzate dai trafficanti. Altro argomento trattato sono state le esperienze acquisite nel settore del narcotraffico svolto nel web, ovvero dei complessi canali del mercato digitale attraverso l’utilizzo degli innumerevoli strumenti messi a disposizione dalla rete. Al riguardo, particolare risalto è stato dato all’istituzione all’interno della Direzione di una Sezione operativa, denominata “Drug@online”, che ha il compito di monitorare la rete, al fine di fornire il coordinamento delle attività repressive del commercio illecito di droga che si svolge con queste nuove modalità. Un altro argomento ha riguardato la programmazione e lo sviluppo di attività addestrative degli operatori delle forze di polizia nazionali ed estere, compresa la formazione sulle consegne controllate internazionali di stupefacenti e sulla figura dell’undercover. La tematica delle operazioni speciali è stata poi oggetto di uno specifico focus, nel corso del quale sono state illustrate le previsioni normative italiane ed europee in materia, nonché descritte le best practice operative in tale comparto, sottolineando l’importanza di tale strumento, soprattutto nell’ambito della cooperazione internazionale, per un più efficace contrasto al narcotraffico.
















 
 



 https://youtu.be/kz4x6br7-PU
https://youtu.be/kz4x6br7-PU Al comunicato stampa sono allegate delle immagini, che illustrano i risultati della campagna Orion X, un
Al comunicato stampa sono allegate delle immagini, che illustrano i risultati della campagna Orion X, un 

 Sta proseguendo il tour,
Sta proseguendo il tour,  Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri – e la  DCSA – Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.
  Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri – e la  DCSA – Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.



 Dal 12 al 16 dicembre si è tenuto presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il 5° Workshop dedicato a L’azione di contrasto al narcotraffico, destinato al personale delle Forze di polizia estere. All’iniziativa – finalizzata alla formazione antidroga di funzionari ed ufficiali di polizie straniere impiegati nello specifico settore – hanno partecipato 20 rappresentanti di diversi Paesi (Spagna, Uzbekistan, Portogallo, Senegal, Perù, Turchia, Messico, Kenya, Hong Kong, Brasile, Colombia).
Dal 12 al 16 dicembre si è tenuto presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il 5° Workshop dedicato a L’azione di contrasto al narcotraffico, destinato al personale delle Forze di polizia estere. All’iniziativa – finalizzata alla formazione antidroga di funzionari ed ufficiali di polizie straniere impiegati nello specifico settore – hanno partecipato 20 rappresentanti di diversi Paesi (Spagna, Uzbekistan, Portogallo, Senegal, Perù, Turchia, Messico, Kenya, Hong Kong, Brasile, Colombia). Durante il workshop sono stati approfonditi diversi argomenti specifici ed in particolare: la struttura e le funzioni della DCSA nel settore antidroga, il coordinamento investigativo – nazionale ed internazionale – e le competenze in materia di attività sottocopertura; gli aspetti legislativi e procedurali, anche internazionali, delle operazioni speciali; le tecniche operative d’infiltrazione, la  gestione delle identità dell’undercover, con riferimento ad alcune esperienze operative concluse ed il complesso profilo psicologico dell’agente sottocopertura, anche attraverso alcune esercitazioni simulate; la cooperazione internazionale di polizia nel contrasto al narcotraffico, anche in relazione ai traffici di sostanze stupefacenti via mare ed il ruolo del
Durante il workshop sono stati approfonditi diversi argomenti specifici ed in particolare: la struttura e le funzioni della DCSA nel settore antidroga, il coordinamento investigativo – nazionale ed internazionale – e le competenze in materia di attività sottocopertura; gli aspetti legislativi e procedurali, anche internazionali, delle operazioni speciali; le tecniche operative d’infiltrazione, la  gestione delle identità dell’undercover, con riferimento ad alcune esperienze operative concluse ed il complesso profilo psicologico dell’agente sottocopertura, anche attraverso alcune esercitazioni simulate; la cooperazione internazionale di polizia nel contrasto al narcotraffico, anche in relazione ai traffici di sostanze stupefacenti via mare ed il ruolo del  
 Durante il corso si sono svolte visite esterne a Roma presso il Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato – dove sono state approfondite le tematiche relative al profiling delle droghe, lo smantellamento dei laboratori clandestini per la produzione di narcotici e le tecniche di accertamento delle identità – e presso il Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RIS), dove sono state illustrate le attività svolte all’interno dei differenti laboratori di analisi. Un’altra attività formativa organizzata all’esterno, che ha suscitato particolare interesse, si è tenuta presso l’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci” di Roma-Fiumicino, dove personale del Gruppo della Guardia di Finanza di Fiumicino ha descritto i compiti del Reparto e le connesse attività operative antidroga svolte e le visite di controllo nell’area aeroportuale e Cargo City. In tale area i frequentatori sono stati informati anche dei compiti di Polizia di Frontiera svolti dalla Polizia di Stato. Successivamente, la visita si è spostata presso il Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pratica di Mare dove sono state trattate le funzioni del Comando ed illustrate esperienze operative concluse.
Durante il corso si sono svolte visite esterne a Roma presso il Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato – dove sono state approfondite le tematiche relative al profiling delle droghe, lo smantellamento dei laboratori clandestini per la produzione di narcotici e le tecniche di accertamento delle identità – e presso il Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RIS), dove sono state illustrate le attività svolte all’interno dei differenti laboratori di analisi. Un’altra attività formativa organizzata all’esterno, che ha suscitato particolare interesse, si è tenuta presso l’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci” di Roma-Fiumicino, dove personale del Gruppo della Guardia di Finanza di Fiumicino ha descritto i compiti del Reparto e le connesse attività operative antidroga svolte e le visite di controllo nell’area aeroportuale e Cargo City. In tale area i frequentatori sono stati informati anche dei compiti di Polizia di Frontiera svolti dalla Polizia di Stato. Successivamente, la visita si è spostata presso il Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pratica di Mare dove sono state trattate le funzioni del Comando ed illustrate esperienze operative concluse. 














 Dal 28 al 29 novembre si è svolto, in modalità a distanza, il 13° Seminario antidroga per agenti sottocopertura, organizzato dalla DCSA e destinato agli operatori undercover delle forze di polizia nazionali, impiegati nel contrasto al narcotraffico. All’attività formativa hanno partecipato 45 frequentatori (oltre che della DCSA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria).
Dal 28 al 29 novembre si è svolto, in modalità a distanza, il 13° Seminario antidroga per agenti sottocopertura, organizzato dalla DCSA e destinato agli operatori undercover delle forze di polizia nazionali, impiegati nel contrasto al narcotraffico. All’attività formativa hanno partecipato 45 frequentatori (oltre che della DCSA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria). Durante il corso sono state affrontate tematiche relative alla figura dell’undercover, con un particolare focus sulla normativa di riferimento, nonché le specifiche tecniche investigative e gli aspetti psicologici e di gestione dello stress e supporto motivazionale in condizione di impiego isolato dell’operatore “infiltrato”. In tale ambito, di particolare utilità per l’attività formativa sono stati anche i confronti che i partecipanti hanno potuto avere con operatori “undercover”, che hanno illustrato alcune indagini sotto copertura concluse a cui hanno preso parte. Altri importanti argomenti hanno riguardato: l’analisi dei contesti penitenziari e collegamenti con sodalizi criminali esterni; gli strumenti di pagamento elettronico e le criptovalute, moneta virtuale “anonima” per i pagamenti di droga; le forme di riciclaggio connesso al narcotraffico online, attraverso l’utilizzo delle criptovalute (ad es. i bitcoin); la gestione dei narcotraffici ad opera della mafia, dell’ndrangheta, della camorra e della criminalità organizzata straniera; il supporto tecnico alle operazioni sottocopertura. Ulteriori apprezzati interventi sono stati orientati alle tematiche del contrasto al terrorismo internazionale e al relativo finanziamento anche attraverso i traffici di sostanze stupefacenti e la tutela dell’attività investigativa svolta nell’ambito delle operazioni speciali e delle attività sottocopertura.
Durante il corso sono state affrontate tematiche relative alla figura dell’undercover, con un particolare focus sulla normativa di riferimento, nonché le specifiche tecniche investigative e gli aspetti psicologici e di gestione dello stress e supporto motivazionale in condizione di impiego isolato dell’operatore “infiltrato”. In tale ambito, di particolare utilità per l’attività formativa sono stati anche i confronti che i partecipanti hanno potuto avere con operatori “undercover”, che hanno illustrato alcune indagini sotto copertura concluse a cui hanno preso parte. Altri importanti argomenti hanno riguardato: l’analisi dei contesti penitenziari e collegamenti con sodalizi criminali esterni; gli strumenti di pagamento elettronico e le criptovalute, moneta virtuale “anonima” per i pagamenti di droga; le forme di riciclaggio connesso al narcotraffico online, attraverso l’utilizzo delle criptovalute (ad es. i bitcoin); la gestione dei narcotraffici ad opera della mafia, dell’ndrangheta, della camorra e della criminalità organizzata straniera; il supporto tecnico alle operazioni sottocopertura. Ulteriori apprezzati interventi sono stati orientati alle tematiche del contrasto al terrorismo internazionale e al relativo finanziamento anche attraverso i traffici di sostanze stupefacenti e la tutela dell’attività investigativa svolta nell’ambito delle operazioni speciali e delle attività sottocopertura. Hanno fornito il loro prezioso contributo al seminario,  qualificati docenti esperti  del settore, oltre che della DCSA, del DAP – Nucleo Investigativo Polizia Penitenziaria, del Servizio Centrale Operativo (SCO), del Reparto Operativo Speciale dei CC (ROS), Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi  Tecnologiche e SCICO della G. di F., della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) e del mondo universitario (Università di Bologna).
Hanno fornito il loro prezioso contributo al seminario,  qualificati docenti esperti  del settore, oltre che della DCSA, del DAP – Nucleo Investigativo Polizia Penitenziaria, del Servizio Centrale Operativo (SCO), del Reparto Operativo Speciale dei CC (ROS), Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi  Tecnologiche e SCICO della G. di F., della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) e del mondo universitario (Università di Bologna).





