Category "Ultime Notizie"

In data 8 ottobre è stata pubblicata la Relazione annuale DCSA 2024 (dati 2023), che approfondisce la situazione del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia, ma non solo, sulla base dei dati e delle informazioni relative al 2023 – confrontati con quelli degli anni precedenti – forniti dalle Forze di polizia italiane ed estere, con il contributo delle Organizzazioni internazionali e Agenzie impegnate nell’analisi dei fenomeni legati alla produzione, traffico e consumo di sostanze stupefacenti.

Il documento è stato strutturato – anche con l’inserimento di box di approfondimento tematici – in una prima parte nel quale vengono analizzate le diverse tipologie di sostanze stupefacenti, fornendo per ciascuna un quadro di sintesi sull’attività di contrasto svolta ed esaminando le rotte seguite dai narcotrafficanti per trasferire le droghe dai Paesi produttori alle piazze di consumo. Nella seconda parte, la Relazione si sofferma sui risultati conseguiti dalle Forze di polizia italiane nella lotta al narcotraffico nel nostro Paese.

Dall’esame del fenomeno “droga” appare chiaramente come il carattere di transnazionalità continui ad essere confermato dai risultati delle maggiori operazioni di contrasto, da cui emerge l’impiego, da parte dei narcotrafficanti, di nuove strategie operative e la ricerca di rotte alternative per la movimentazione di carichi ingenti da un continente all’altro.

I dati esaminati hanno permesso anche di correlare i danni causati dal traffico di droga con l’aggravarsi dell’instabilità sociale e la devastazione ambientale. Sotto il primo profilo viene rilevato un aumento del tasso di violenza connesso al traffico e consumo di stupefacenti, soprattutto in quei Paesi di produzione e/o transito dove gli assetti della libera convivenza sono più fragili. Allo stesso modo, il proliferare dell’uso di sostanze di natura sintetica, che causano potenti effetti psicoattivi, oltre ad accrescere i danni per la salute, aumenta il rischio di comportamenti aggressivi e violenti. Sotto il secondo profilo, la coltivazione delle droghe naturali in aree territoriali sempre più ampie, attraverso sfruttamento del suolo, deforestazioni ed inquinamento, compromette gravemente l’ambiente e, conseguentemente la salute del Pianeta.

ESEGUITI SEQUESTRI PREVENTIVI PER UN VALORE COMPLESSIVO DI OLTRE 60 MILIONI DI EURO

Nella giornata del 25 settembre la Guardia di Finanza di Brescia ed il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), al termine di complesse attività investigative svolte sotto la direzione della DDA di Brescia, hanno eseguito, in Italia, Albania, Svizzera e Polonia, un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di 61 soggetti coinvolti in un vasto traffico internazionale di sostanze stupefacenti (video dell’operazione).

Il buon esito dell’attività è stato assicurato dal coordinamento e supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, da Eurojust e da Europol, nonché dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e dall’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia a Tirana. La DCSA, in particolare, oltre a svolgere una costante azione di coordinamento info-investigativo, ha favorito i rapporti di cooperazione internazionale con le autorità e le forze di polizia estere.

Le indagini, avviate nel 2020 e condotte anche attraverso l’acquisizione e lo sviluppo delle chat intercorse tra gli indagati attraverso la piattaforma di messaggistica criptata SKY ECC, hanno permesso di ricostruire gli assetti del gruppo criminale, con base in Albania e diramazioni nel nostro Paese, che avrebbe importato in Europa ingenti quantitativi di cocaina provenienti dal Sud America. Le partite di droga, giunte attraverso rotte marittime commerciali in Spagna e Olanda, sono state trasportate tramite mezzi pesanti in Italia e custodite all’interno di 5 basi logistico-operative del centro e nord Italia. I proventi dell’attività illecita sono state oggetto di operazioni di riciclaggio ad opera di una parallela associazione di matrice italo-cinese che avrebbe offerto un servizio bancario occulto per il trasferimento dei capitali all’estero.

Oltre ai citati provvedimenti cautelari, nel corso delle investigazioni sono stati arrestati 21 soggetti appartenenti al sodalizio e sottoposti a sequestro circa 2 milioni e mezzo di euro in contanti, 5 pistole e relativo munizionamento, 8 autovetture e 360 kg di sostanza stupefacente che, qualora immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa 30 milioni di euro.

 

ARRESTATO IN ITALIA UN BOSS MAFIOSO LATITANTE DALLA POLIZIA DI STATO CON IL COORDINAMENTO E SUPPORTO DELLA DCSA.

In data 18 settembre, si è tenuta all’Aja una conferenza stampa – presieduta dalla direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle – divulgativa dell’attività di cooperazione internazionale delle forze di polizia di 9 Paesi a contrasto delle piattaforme di comunicazione criptate utilizzate dalla criminalità organizzata e dai narcotrafficanti. Hanno partecipato i rappresentanti del Canada, Australia, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Islanda, Svezia, Stati Uniti e Italia, per la quale ha preso parte l’Ufficiale di collegamento della DCSA ad Europol.   

La piattaforma criptata, denominata “Ghost”, è stata utilizzata per la commissione di gravi crimini, tra cui il traffico internazionale di stupefacenti, e l’alto livello di crittografia garantito da tale strumento di comunicazione ha consentito alle consorterie criminali di poter agire in modo sicuro per coordinare le loro operazioni illegali.

I server della piattaforma erano ubicati in Francia ed Islanda, mentre i proprietari dell’azienda erano localizzati in Australia e le attività finanziarie negli Stati Uniti. Per tale ragione è stata avviata un’operazione globale per lo smantellamento del sistema di comunicazione che ha portato – al momento – all’esecuzione di diversi interventi di polizia con l’arresto di 51 sospettati, in Australia, Irlanda, Canada e Italia, dove è stato catturato un appartenente al gruppo mafioso della Sacra Corona Unita, latitante dal 2023. L’attività nei confronti del ricercato è stata condotta dalla Polizia di Stato – Squadra Mobile e Sisco (Sezione Investigative del Servizio Centrale Operativo) di Lecce, con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo ed il coordinamento e supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, sotto la guida della DDA di Lecce coordinata dalla DNAA.

Per supportare le investigazioni in un ambito internazionale così ampio, nel 2022 è stata istituita presso Europol una Task Force Operativa (OTF) che ha coinvolto le autorità dei 9 Stati, che hanno monitorato l’uso della piattaforma criptata, identificando i principali fornitori ed utenti. L’attività ha consentito di prevenire numerose minacce alla vita e di individuare un laboratorio di droga in Australia, oltre a permettere il sequestro di armi, droga e di oltre un milione di euro in contanti a livello globale.

Nel corso della conferenza stampa (qui il video), la direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle, ha dichiarato: “Oggi abbiamo chiarito che, indipendentemente da quanto nascoste pensino di essere, le reti criminali non possono sfuggire al nostro sforzo collettivo. Le forze dell’ordine di 9 Paesi, insieme a Europol, hanno smantellato uno strumento che era una rete di salvataggio per il crimine organizzato grave. Questa operazione è ciò per cui Europol è fatta: trasformare la collaborazione in risultati concreti riunendo le persone, gli strumenti e l’esperienza giusti per affrontare ogni aspetto di questa operazione complessa. Il lavoro svolto fa parte del nostro impegno continuo nel combattere il crimine organizzato ovunque operi. Voglio estendere la mia gratitudine a tutti i nostri partner globali che hanno svolto un ruolo fondamentale nel rendere questa operazione un successo”.

Dal 2 al 6 settembre si è tenuto presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il 7° Workshop dedicato a “L’azione di contrasto al narcotraffico”destinato alla formazione antidroga di funzionari ed ufficiali di polizie nazionali e straniere impiegati nello specifico settore e al quale hanno partecipato 26 rappresentanti di polizie straniere (Albania, Austria, Brasile, Croazia, Ghana, Giordania, Grecia, Hong Kong, Macedonia del Nord, Marocco, Messico, Portogallo, Romania, Spagna, Sud Africa, Tagikistan e Turchia).

Durante il workshop sono stati approfonditi diversi argomenti specifici ed in particolare: il coordinamento investigativo; gli aspetti legislativi e procedurali, anche internazionali, delle operazioni speciali; le tecniche operative d’infiltrazione e la  gestione delle identità dell’undercover; il fenomeno dei traffici di stupefacenti nei contesti penitenziari; la cooperazione internazionale di polizia nel contrasto al narcotraffico, anche in relazione ai traffici di sostanze stupefacenti via mare ed il ruolo del  Maritime Analysis and Operation Center–Narcotics (MAOC-N) di Lisbona.

Sono state, inoltre, trattate le droghe sintetiche, le Nuove Sostanze Psicoattive – NPS – i precursori e i metodi e le tecniche di riconoscimento, sia dal punto di vista legislativo che operativo. Un focus è stato svolto anche sull’attività di collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e Monopoli nel contrasto al narcotraffico. Da ultimo, è stato affrontato il tema dei traffici di droga nel web, illustrando le attività della Direzione Centrale finalizzate al monitoraggio della rete internet e al coordinamento delle azioni repressive del commercio illecito di droga svolto avvalendosi delle potenzialità della rete.

Nel corso del workshop si sono svolte visite esterne a Roma presso il Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato – dove sono state approfondite le tematiche relative al profiling delle droghe, lo smantellamento dei laboratori clandestini per la produzione di narcotici – e presso il Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri (ROS), dove sono state analizzate le operazioni speciali e la gestione dell’identità sotto copertura. 

Hanno contribuito al workshop esperti della materia della DCSA, del Servizio di Polizia Scientifica (DAC), del Servizio di Psicologia della Direzione Centrale di Sanità, del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia Penitenziaria e dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

 

 

 

Nella mattinata del 2 luglio, i Carabinieri del ROS dell’Aquila, unitamente ai Comandi Provinciali di Teramo, Pescara, Fermo, Ascoli Piceno, Brescia e Perugia, sotto la direzione della DDA dell’Aquila e della Procura della Repubblica di Teramo, hanno eseguito, a conclusione di una complessa indagine, 14 misure cautelari10 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla PG – nei confronti di altrettanti soggetti coinvolti in un vasto traffico internazionale di stupefacenti (video dell’operazione).

Il buon esito dell’attività è stato assicurato dall’attività di coordinamento e supporto svolta dalla DCSA, da Eurojust e da Europol, nonché dalla collaborazione con il Landeskriminalamt  del Nord Reno – Westfalia (Germania), l’Udyco Central della Policia Nacional (Spagna), la Police Judiciaire Fédérale di Mons (Belgio) e il Dipartimento anti-narcotici della Polizia Nazionale dell’Ucraina.

Le investigazioni, avviate alla fine del 2021, hanno permesso di sequestrare circa 100 kg di hashish ed 1 kg di cocaina ed individuare i componenti di una ramificata organizzazione criminale – operante nel territorio nazionale, in Germania e in Spagna, con ulteriori contatti in Belgio e in Ucraina – composta da cittadini italiani, spagnoli, argentini e colombiani, dedita al traffico di sostanze stupefacenti acquistate in Spagna per poi essere trasportate via terra e destinate alle piazze di spaccio abruzzese e marchigiane.

I risultati dell’attività sono stati divulgati durante una conferenza stampa tenuta lo stesso 2 luglio presso il Comando Provinciale dei Carabinieri, con la partecipazione dei vertici degli investigatori locali e di rappresentanti della DCSA, di Europol, della DIA e delle polizie tedesca, spagnola, ucraina e belga.

Il 13 giugno 2024, il Dipartimento per le Politiche Antidroga (DPA) ha realizzato, in collaborazione con la Rai (Raiplay), la campagna di comunicazione istituzionale dal titolo “Fermati. Pensaci un minuto”, al fine di sensibilizzare, soprattutto i più giovani, sull’importanza di compiere scelte consapevoli, prevenire i rischi alla salute derivanti dall’utilizzo delle droghe e contrastare le dipendenze.

La campagna d’informazione – che coincide temporalmente anche con la ricorrente giornata internazionale contro le droghe – è stata strutturata in nove “pillole” dedicate ad altrettante sostanze: cocaina, eroina, cannabis, MDMA, allucinogeni, nuove sostanze psicoattive, tabacco, alcol e fentanyl. Si tratta di clip, della durata di un minuto ciascuna, con cui sono fornite indicazioni pratiche sulle conseguenze e sugli effetti derivanti dall’uso di queste sostanze, attraverso un linguaggio semplice ed accessibile ad un target giovanile.

È solo conoscendo il fenomeno “droga” e le altre sostanze che conducono a forme di dipendenza che i ragazzi possono sviluppare uno spirito critico utile ad orientare le proprie scelte a favore della legalità e della salute.

Digita sulle immagini per vedere le clip tematiche

 

 

Dal 3 al 7 giugno si è svolto, su proposta dell’Ufficio Regionale delle Nazioni Unite sulle Droghe ed il Crimine per l’Asia Centrale (UNODC-ROCA), un workshop antidroga a favore di 12 esperti delle forze di polizia impiegati nel contrasto al narcotraffico in Uzbekistan, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Turkmenistan.

Tra gli argomenti affrontati, le relazioni internazionali bilaterali e multilaterali nel contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti; le funzioni di coordinamento della DCSA e di supporto tecnico, con un focus sulle operazioni speciali sotto copertura e le consegne controllate; le droghe sintetiche, le nuove sostanze psicoattive (NPS) e i precursori e le sostanze chimiche controllate; il monitoraggio della rete a contrasto del narcotraffico che “corre” nel web e sui social; il fenomeno dei traffici di stupefacenti nei contesti penitenziari; il ruolo dell’Agenzia delle Dogane nel contrasto del narcotraffico.

I frequentatori hanno anche visitato la sede del Servizio di Polizia Scientifica di Roma (DAC della P. di S.), dove sono stati affrontati gli argomenti del profiling delle sostanze stupefacenti e le modalità di intervento in caso di scoperta di laboratori clandestini per la produzione di droghe; il Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri (ROS), dove sono state approfondite le attività connesse alle operazioni speciali e alla gestione delle identità sotto copertura; il Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pratica di Mare, deputato all’attività di contrasto dei traffici internazionali di stupefacenti via mare ed aerea.

Hanno contribuito al corso esperti della materia della DCSA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

Dall’8 al 12 aprile si è svolto il 13° Corso Drug on Line, organizzato dalla DCSA e destinato ad operatori delle forze di polizia nazionali ed estere, impiegati nel contrasto al narcotraffico, che si sviluppa anche nella rete.

All’attività formativa hanno partecipato 31 frequentatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e delle forze di polizia dell’Albania, Austria, Giordania, Marocco, Messico, Panama, Repubblica Dominicana, Sudafrica e Spagna. Durante il corso sono state approfondite tematiche specialistiche relative al contrasto del narcotraffico che “corre” nel web e sui social, sia con riguardo alla prevenzione – come il monitoraggio della rete – che alla repressione, grazie a strumenti giuridici e tecnici innovativi ed in continua evoluzione, necessari per stare al passo con le “strategie criminali digitali”, utilizzate dai trafficanti online.

Durante la formazione, dopo essere stati illustrati i compiti della DCSA in termini di monitoraggio della rete, attivazione e coordinamento info-investigativo delle attività antidroga delle forze di polizia in questo ambito e di supporto tecnico ed economico alle indagini, sono stati analizzati: i compiti della Sezione Drug@online della Direzione Centrale; i market place nel darkweb, ovvero  le “vetrine” per la vendita anche di sostanze stupefacenti e i social usati per il traffico on line; gli strumenti di pagamento elettronico e le criptovalute, utilizzati anche per il riciclaggio online dei narcoproventi; i traffici internazionali di precursori nel web;  l’esposizione e l’analisi di  casi operativi significativi. Un particolare focus è stato destinato alle sofisticate e speciali tecniche di indagine, quali le intercettazioni telematiche, l’utilizzo dei captatori (c.d. trojan) – inoculati nei dispositivi informatici e smartphone dei narcotrafficanti – e le attività undercover nella rete. 

Hanno contribuito al corso esperti della materia della DCSA, dei Reparti investigativi specializzati della Polizia di Stato (Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni), dell’Arma dei Carabinieri (Raggruppamento Operativo Speciale), della Guardia di Finanza (Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Telematiche), della DEA (Drug Enforcement Administration), nonché un magistrato della Procura della Repubblica di Roma ed un rappresentante del mondo universitario (Università di Bologna).

Il 172° anniversario della fondazione della Polizia di Stato – celebrato a Roma, in piazza del Popolo, dal 10 al 14 aprile 2024 con manifestazioni ed eventi di prossimità organizzati nel “villaggio della legalità”, allestito per la circostanza – è stato l’occasione per informare sulle vecchie e nuove droghe soprattutto i giovani, sia nello spazio espositivo dedicato alla DCSA sia nell’area conferenze, ove si sono svolti specifici incontri tematici, organizzati con il contributo di esperti del mondo accademico. Numerosa la partecipazione della cittadinanza agli incontri realizzati dalla DCSA , che hanno suscitato particolare interesse tra i ragazzi.

La DCSA in queste giornate, illustrando le varie sostanze stupefacenti, con l’ausilio dei relatori ha focalizzato l’attenzione specialmente sulla cannabis, sulle droghe sintetiche e sulle nuove sostanze psicoattive (NPS), droghe che in genere attraggono i giovani fin dall’adolescenza.

Sono stati descritti gli aspetti scientifici delle sostanze stupefacenti: effetti sull’organismo, pericolosità e danni per la salute, inesistenza della distinzione tra droghe leggere e pesanti, riconoscimento delle intossicazioni da sostanze sconosciute.

In questo ambito, il focus su sintetiche e NPS, dagli effetti immediatamente più devastanti a carico del sistema nervoso centrale, con psicosi, comportamenti aggressivi e violenti, che, fra l’altro, hanno rilevanti ricadute sulla sicurezza collettiva (si pensi all’incidentalità stradale), ma anche del sistema cardio-respiratorio, con pericolo di arresto cardiaco. Catinoni, cannabinoidi sintetici, ketamina, nuovi oppioidi sintetici (tra cui fentanili e derivati, nitazeni), sono solo alcune delle più rinvenute NPS, gran parte delle quali attualmente sono già inserite nelle tabelle delle droghe sintetiche. Un nuovo mercato rispetto alle droghe tradizionali, che registra in media almeno 50 nuove sostanze identificate ogni anno e tabellate. Sono droghe a basso costo, con effetti tossicologici spesso non conosciuti o sottostimati dai consumatori; possono essere assunte insieme ad altre sostanze stupefacenti tradizionali o alcool e questo ne potenzia gli effetti psicoattivi e di tossicità; non vengono facilmente identificate in emergenza in ospedale e quindi ne diventa difficile il trattamento sanitario d’urgenza.

Il 10 aprile la dottoressa Silvia Graziano, dell’Istituto Superiore di Sanità, ha illustrato il network internazionale scientifico di prevenzione, in cui interagiscono lo SNAP (Sistema Nazionale di Allerta Precoce), gestito dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e varie istituzioni nazionali, tra cui i presidi sanitari di emergenza, i centri di ricerca universitari farmaco-tossicologici, la DCSA e le forze di polizia del territorio.

Venerdì 12 aprile il Prof. Matteo Marti – Direttore del Laboratorio di Tossicologia Forense dell’Università di Ferrara – ha affrontato la tematica relativa alle Nuove Sostanze Psicoattive e alle loro implicazioni sul sistema nervoso.

Il giorno seguente si sono tenuti due interessanti interventi, il primo sul tema dell’emergenza sanitaria delle droghe dintetiche e delle NSP,  a cura del Prof. Carlo Locatelli, Direttore del Centro Antiveleni e Centro Nazionale di Informazione Tossicologica – Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico IRCCS di Pavia, il secondo sulle differenti tipologie (tradizionali e nuove) di narcotici e sulle dipendenze, da parte della dottoressa Simona Pichini, responsabile del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il 14 aprile, la Presidente Nazionale dei Tossicologi Forensi Italiani, Professoressa Sabina Strano Rossi, ha svolo un approfondimento sul delicato tema delle c.d. droghe dello stupro: GHB, GBL, ma anche ketamina (video dell’intervento).

Nel corso delle giornate si è anche dibattuto sulla questione relativa alla deviazione dall’uso terapeutico, quindi legale, di alcuni farmaci, quali il fentanyl e la xilazina. La xilaxina – anestetico veterinario denominato anche droga degli zombie perché provoca torpore e ferite ulcerate che degenerano facilmente sino a richiedere l’amputazione dell’arto colpito –  se usata per tagliare l’eroina, dà effetti ulteriori anche letali; se, invece, viene combinata (in gergo tranq) con oppioidi quali il fentanyl, con cocaina, con metamfetamine o con altre droghe, ne prolunga gli effetti.

Si è discusso anche delle attività di contrasto della polizia. Anche qui il focus su sintetiche e NPS: la globalizzazione investe luoghi di produzione e modalità di approvvigionamento, cambia le modalità del traffico, alla “piazza di spaccio” virtuale (web, social media) si affiancano i luoghi di ricreazione giovanile. Queste caratteristiche rendono più difficili le indagini, a cui si risponde con l’affinamento delle tecniche investigative –  anche speciali –  e la cooperazione internazionale di polizia.

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, nell’ambito dell’Accordo Icarus, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha avviato il progetto “InFORMARE”, finalizzato alla formazione, su tutto il territorio nazionale, di operatori delle Forze di Polizia da inviare nelle scuole per offrire agli studenti una corretta informazione sull’uso e gli effetti dannosi delle sostanze stupefacenti. L’iniziativa nasce da una proposta della DCSA, condivisa nell’ambito di un tavolo tecnico presso  il citato DPA – al quale partecipano, fra gli altri, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la RAI – e rientra nelle attività di prevenzione delle dipendenze che possono coinvolgere bambini e giovani, insegnanti e genitori.

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ha dato avvio alla prima fase attuativa del Progetto “InFORMARE” con la realizzazione di un seminario pilota, svolto presso la propria sede dal 4 all’8 marzo scorso, che ha coinvolto 15 appartenenti a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, che potranno, a loro volta, formare i colleghi sul territorio. Durante l’attività formativa sono stati affrontati vari argomenti, dalla normativa antidroga, con particolare riferimento alle conseguenze negative ed alle sanzioni applicabili ai minorenni che usano o spacciano stupefacenti, alla diffusione delle droghe, soprattutto quelle sintetiche e le nuove sostanze psicoattive, ai danni alla salute e all’impatto psicologico degli stupefacenti in età adolescenziale, alle tecniche di ascolto, osservazione e public speaking. Sono state svolte, inoltre, esercitazioni pratiche, simulando incontri in classe con gli studenti, per mettere in condizione gli operatori di polizia di gestire in maniera adeguata ed efficace auditori composti da giovani studenti, ma anche, separatamente, da insegnanti e genitori.

Oltre agli esperti della DCSA, hanno contribuito alle docenze, professionisti della comunicazione nonché un medico ed uno psicologo della Direzione Centrale di Sanità della Polizia di Stato.

Gli operatori di polizia così InFormati incontreranno le scolaresche già nel corso di quest’anno scolastico. La DCSA, a partire da settembre 2024, organizzerà analoghi seminari per formare altri rappresentanti delle forze di polizia, che potranno realizzare gli incontri con gli studenti durante il prossimo anno scolastico.

L’iniziativa formativa si inserisce tra gli obiettivi strategici della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga in tema di prevenzione, per sostenere le attività volte ad offrire ai giovani gli strumenti necessari per conoscere il fenomeno “droga” ed orientare con maggiore consapevolezza e responsabilità le loro scelte, nel rispetto della legalità e della tutela della salute.

Copyright@2019 DCSA | All Rights Reserved