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Dal 15 al 26 novembre scorsi,  presso questa Direzione Centrale, si è svolto il 30°Corso per agenti sottocopertura, con la partecipazione di 33 operatori delle FF.PP. ( Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e  DCSA,). Il corso, destinato alla formazione specialistica di operatori undercover da impiegare nei servizi antidroga,  si è strutturato su due moduli addestrativi, della durata di una settimana ciascuno. Durante il primo  modulo si è esaminato il quadro normativo italiano, con particolare riferimento all’attività sottocopertura – dedicando spazio anche alla tutela legale di tali attività investigative speciali – ed ha visto momenti formativi dedicati ai sodalizi criminali nazionali e mafiosi, attivi nel traffico di sostanze stupefacenti, alle “nuove” tecniche d’indagine per il contrasto del narcotraffico attuato on line  (con l’utilizzo dei “nuovi” strumenti di pagamento elettronico delle droghe, quali i Bitcoin) ed alle connesse forme di riciclaggio. Sono state, inoltre, approfondite alcune tematiche specifiche: le tecniche operative d’infiltrazione, la gestione delle identità sottocopertura,  il supporto tecnico e utilizzo di apparati dedicati nell’ambito delle indagini undercover, il profiling delle sostanze stupefacenti (droghe sintetiche ed NPS) e l’ individuazione dei laboratori clandestini;  si è dedicato, anche uno spazio importante alla simulazione in aula di una o più operazioni da parte di undercover già specializzati ed all’analisi dell’impatto, della gestione  e delle possibili criticità per l’operatore – sotto il profilo  psicologico – di una attività sottocopertura, con esercitazioni in aula teorico-pratiche – a cura di qualificati funzionari psicologi della Polizia di Stato,  proprio per  analizzare al meglio  meglio e “testare” sui frequentatori stessi,  la complessità e le problematicità dello svolgimento   e della gestione  psicologica  – delle attività undercover.

Nel corso  del secondo modulo dell’addestramento (a cura di SCICO -G. di F.  e ROS -CC), di tipo più pratico,  si è approfondito l’esame delle esperienze operative e si  sono svolte esercitazioni esterne simulate, allo scopo di far conoscere le tecniche  di infiltrazione nelle organizzazioni criminali e le migliori prassi operative da seguire durante le operazioni undercover antidroga.

Hanno fornito il loro prezioso contributo al Corso,  qualificati docenti esperti  del settore, oltre che di questa DCSA, di altre Direzioni Centrali del Dipartimento della P.S. ( DC di Sanità per gli psicologi della Polizia di Stato,  DCPC per lo SCIP,  DAC  P. di S. per  il Servizio Centrale Operativo SCO ed il Servizio Polizia scientifica), di Uffici e Reparti delle FF.PP., specializzati in materia (Reparto Operativo Speciale  dei CC, Nucleo Speciale Tutela Privacy  e frodi tecnologiche e SCICO  della G. di F. ), della Direzione Investigativa Antimafia (DIA)  ed anche rappresentanti dell’Autorità giudiziariaDirezione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNAA)  e Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma-  e del mondo universitario (Università Sapienza di Roma e Università di Bologna).

 

Il 10 novembre scorso, presso la DCSA, si è svolto un incontro della delegazione ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico, di cui fanno parte: Singapore, Brunei, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Thailandia e Vietnam) con il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga – Gen. C.A. G. di F. A. Maggiore ed i Direttori dei Servizi, finalizzato ad uno scambio informativo in materia di cooperazione di polizia, in particolare, nel settore antidroga. La riunione si è svolta nell’ambito del Seminario di alto livello denominato: contrasto alla criminalità organizzata, al terrorismo internazionale, alla droga, alla criminalità informatica e all’immigrazione illegale – cui hanno partecipato i delegati di ASEANPOL e delle polizie dei Paesi membri di tale Associazione – organizzato dall’Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia del Dipartimento della P.S. e svolto a Roma dall’8 al 12 novembre 2021 e destinato a  rinforzare i rapporti di collaborazione con quei Paesi.


Nel corso dell’incontro, il Direttore Centrale , dopo aver illustrato le specifiche funzioni della DCSA, ha sottolineato l’importanza della cooperazione di polizia in generale e, in particolare,  nel settore del  contrasto antidroga. Il Direttore ha, quindi,  focalizzato il positivo rafforzamento di tale collaborazione tra le polizie, anche grazie all’adesione dei Paesi ASEAN alla Convenzione sul crimine transnazionale (Palermo 2000), che incentiva e facilita lo svolgimento di  operazioni speciali antidroga, quali le c.d. consegne controllate internazionali  e le attività sottocopertura.   

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 La DCSA ha, infine,  confermato la propria disponibilità ad utilizzare, in cooperazione con i Paesi ASEAN, tali attività speciali antidroga – secondo il quadro  normativo degli Stati interessati – in quanto costituiscono degli efficaci strumenti nella lotta congiunta alla criminalità organizzata dedita al narcotraffico internazionale.

             

 

 

 

L’Agenzia Europol,  con la quale questa DCSA coopera efficacemente in materia antidroga, per il tramite delle Unità Nazionali degli Stati Membri, ha rappresentato di aver appreso di casi di truffe online (Scam) in danno di cittadini di  diversi Paesi europei, realizzate illegittimamente attraverso l’invio di E-mail o messaggi scambiati sui social media, contenenti i nomi del suo Direttore e Vice Direttore esecutivo.

Europol ha elaborato il seguente messaggio di alert, già pubblicato sul proprio sito,  chiedendone la più ampia diffusione all’interno degli Stati membri:

Testo  in lingua inglese:

“Europol has been made aware of scams using the names of their Executive Director and Deputy Executive Director as well as various international Law Enforcement officials. Emails or messages on social  media, written in different languages, use the Europol logo, the name of Catherine De Bolle and/or Jean-Philippe Lecouffe to make it sound serious and legitimate. Don’t be misled- this correspondence is fake. Neither Europol ‘s Executive  Director nor the Deputy Executive Director would directly contact members of the public requesting an immediate action or threatening individuals with opening a criminal investigation.

If  you  receive  a  suspicious  email  or  correspondence  using  the  name  of  Europol’s  Executive Director or Deputy Executive Director, please report the matter to your local Law Enforcement Authority for further  investigation. ”                                   ·

Testo in lingua italiano:

“Europol e venuta a conoscenza di casi di truffe on line in cui vengono illegittimamente  utilizzati i nomi   del   suo   Direttore  esecutivo   e   Vicedirettore   esecutivo,   cosi   come   di   rappresentanti internazionali delle forze  dell’ordine. E-mail o messaggi sui social media, scritti in diverse lingue, utilizzano il logo di Europol, il nome di Catherine De Bolle  (Direttore esecutivo) e/o Jean-Philippe Lecouffe  (Vicedirettore  esecutivo) per far  sembrare  tali comunicazioni veritiere  e di provenienza legittima.  Non  lasciatevi  ingannare,  tali  messaggi  sono falsi.   Né  il  Direttore  esecutivo  né  il Vicedirettore esecutivo di Europol contatterebbero mai direttamente dei cittadini per chiedere !oro un’azione immediata o minacciandoli di avviare un’indagine penale  nei !oro confronti. 

Se ricevete un ‘e-mail o una qualche corrispondenza sospetta che utilizza il nome del Direttore esecutivo o del Vicedirettore esecutivo di Europol, denunciate il fatto alle Forze di polizia affinché possano  avviare le necessarie  indagini. “

 

 

 

 

Lo scorso 26 ottobre, questa Direzione Centrale per i Servizi Antidroga  ha ospitato una delegazione di funzionari della polizia e del Ministero dell’Interno della Polonia,  nell’ambito delle attività di cooperazione e scambio istituzionale tra i due Stati, al fine di migliorare  la risposta delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata operante nel traffico di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione alla Cocaina e alle Droghe Sintetiche.

Nello specifico, l’attività di cooperazione rientra nella sfera delle azioni progettuali finanziate dal Fondo Sicurezza Interna (ISF Police) dell’Unione Europea (UE) ove l’Italia, rappresentata dalla D.C.S.A., partecipa in qualità di Co-applicant al progetto WHITE SNOW  ideato dalla Direzione della Questura nazionale per le Forze di polizia della Repubblica polacca.  Il progetto si articola su una serie di incontri tesi ad effettuare scambi informativi utili ad individuare strategie di contrasto efficaci e condivise.

Nel corso dell’incontro tra i rappresentanti della Polonia – guidati dal Sig. Gen. Ispettore Jaroslaw Szymczyk – e  il Direttore del II Servizio ed altri  Dirigenti della D.C.S.A., è stato sottoscritto un accordo per delineare  le modalità di cooperazione  per l’attuazione del Progetto.

 

Nell’ambito della collaborazione -tra Italia e Spagna – nelle attività di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti,  il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale  – C.A. G. di  F. Antonino Maggiore – ed il Direttore del III Servizio Operazioni – Gen. B. CC Giancarlo Scafuri-  il 6 ed il 7 ottobre scorsi si sono recati in visita istituzionale in Spagna, per incontrare le Autorità di polizia e diplomatiche in quel Paese. In particolare, per potenziare i rapporti di collaborazione bilaterale in materia antidroga, il Direttore Centrale ed il Direttore del  III Servizio – accompagnati dagli Esperti per la Sicurezza D.C.S.A. , insediati di recente presso le sedi di Madrid e Barcellona, hanno incontrato i vertici delle  forze di polizia spagnole, la Policía Nacional  la Guardia Civil , con le quali  la D.C.S.A. sta già cooperando nell’ambito di complesse attività investigative di contrasto alla criminalità organizzata dedita al  narcotraffico transnazionale.

La delegazione ha incontrato  i vertici della Dirección General de la Policía Nacional  ed è stata ricevuta dalla Secretaría General de la Comisaría General de Policía Judicial,  Comisaria Principal María Pilar Merino Díaz e dal Jefe de la Unidad Central de Drogas y Crimen Organizado (UDYCO), Comisario Antonio Martínez Duarte; nell’occasione è stato sottolineato l’interesse da parte spagnola ad approfondire lo scambio informativo, in particolare sulle organizzazioni criminali italiane -anche di tipo mafioso- e spagnole, coinvolte nel narcotraffico transnazionale. Quindi, al fine di rafforzare i già ottimi rapporti di collaborazione italo-spagnola, si è auspicato di potenziare la cooperazione multilaterale in materia, anche con Colombia ed U.S.A. – Paesi strategici per il contrasto antidroga- e concordato di avviare negoziati, tra la D.C.S.A. e la stessa Policía Nacional, per l’eventuale sottoscrizione di un protocollo d’intesa per stabilire un più veloce canale diretto di scambio informativo e  facilitare l’esecuzione delle “operazioni speciali” antidroga. Successivamente, si è svolto un incontro presso il Centro de Inteligencia contra el Terrorismo y el Crimen Organizado  (CICTO), con il Director Manuel Navarrete Paniagua, con il Jefe de la División de Crimen Organizado, José Antonio Mellado Valverde, con la Jefa  Área Criminalidad Organizada, Marifé Mateos e con Alicia Garcia Martinez del Servicio de Relaciones Externas, nel quale è stato illustrato il programma d’azione spagnolo nella lotta al crimine organizzato ed al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e svolto l’interscambio informativo sul coordinamento delle forze di polizia impegnate nelle attività di contrasto al  fenomeno.

La delegazione della D.C.S.A. è stata ricevuta, presso la Dirección de la Guardia Civil, dal Director Adjunto Operativo, Ten. Gen. Pablo Salas Moreno,  Jefe de la Jefatura de Policía Judicial, General  de División Ángel Alonso Miranda e dal  Jefe de la Secretaría de Cooperación Internacional, General  de Brigada Gregorio Pérez Turiel. Sono stati approfonditi i temi degli scambi informativi sul profiling delle sostanze sequestrate, finalizzato ad individuarne  l’ “origine” e quello del monitoraggio dei flussi di denaro derivanti dal narcotraffico, entrambi utili strumenti per potenziare il contrasto alla criminalità organizzata dedita a questi traffici illeciti.

Nel corso della visita istituzionale si è svolto anche un proficuo  confronto con  l’Ambasciatore d’Italia in Spagna e Andorra – Riccardo Guariglia – su  tematiche relative all’importanza strategica della Spagna, nello scenario dei Paesi europei, per la lotta al traffico di droga e reati connessi.

 

 

 

 

Lo scorso 27 settembre, questa D.C.S.A. ha ospitato una  delegazione della Repubblica della Moldavia, guidata dal Segretario di Stato del Ministero degli Affari Interni Serghei DIACONU e composta da un Funzionario della polizia e da un consigliere dell’Ambasciata di quel Paese  a Roma.  L’incontro della D.C.S.A.  con la delegazione moldava si è svolto nel corso di una visita istituzionale in Italia, dal 26 settembre al 2 ottobre –  nell’ambito del “Cepol Exchange Programme 2021”, ideato dall’Agenzia dell’Unione Europea per la formazione  specifica delle  forze di polizia europee –  con l’attuazione di analoghi interscambi anche con altri uffici e reparti, centrali e sul territorio, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.  L’incontro dei rappresentanti della Moldavia con il Direttore Centrale ed Dirigenti dei tre Servizi della DCSA, è stato l’occasione per realizzare un proficuo interscambio informativo dedicato alle buone prassi nell’attività di contrasto al narcotraffico, nell’ottica di consolidare la cooperazione bilaterale di polizia tra i due Paesi nel settore.

Durante il confronto, il Segretario di Stato moldavo ed il Direttore Centrale hanno manifestato una reciproca e piena volontà di collaborare, attivamente ed in maniera sempre più intensa, nella comune lotta antidroga, concordando, in particolare, di programmare “comuni” progetti di formazione specifica “antidroga” degli operatori di polizia e di avviare i lavori per la sottoscrizione – a breve – di un Memorandum Operativo Antidroga – in attuazione dell’Accordo intergovernativo del 2002 esistente tra i due Paesi- soprattutto  al fine di incentivare l’esecuzione di attività sottocopertura congiunte di  “consegne controllate” di stupefacenti tra Italia e Moldavia.                                            

    

 

 

 

 

 

 

 

Dal 20 al 23 settembre scorso,  si è svolto,  in presenza, il  2° Corso “Droghe Sintetiche e NPS: Caratteristiche e classificazione, normativa di riferimento e sistemi di contrasto” , organizzato dalla D.C.S.A. , destinato agli operatori di polizia nazionali impegnati nelle attività di contrasto al traffico di sostanze  stupefacenti. Il corso si inquadra nell’ambito della realizzazione del “Progetto Hermes“, teso a potenziare i livelli di efficienza nelle attività di contrasto alla diffusione della droga e ad una più incisiva azione di prevenzione mediante il raccordo strategico e operativo tra le Forze di polizia. All’attività didattica hanno partecipato  23  operatori delle forze di polizia italiane  (Polizia di Stato -Carabinieri -Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria). Sono stati  forniti ai frequentatori, attraverso moduli didattici dedicati, oltre ad elementi di informazione sul funzionamento della D.C.S.A., del Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri (D.P.A.) e dell’Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero della Salute, spunti ed approfondimenti specifici sulle seguenti tematiche: normativa nazionale ed internazionale vigente in materia di precursori chimici; droghe sintetiche ed NPS; formazione delle Tabelle allegate al D.P.R. 309/90; descrizione, classificazione  e aspetti clinico-tossicologici delle  principali droghe sintetiche e NPS; analisi dei flussi dei precursori; illustrazione del Sistema di Allerta Precoce (SNAP); tecniche di intervento nei laboratori clandestini ed esperienze operative sul traffico di droghe sintetiche e nuove sostanze psicoattive realizzate tramite il  web e l’utilizzo del sistema postale (cd. “sballo postale”).

L’ attività didattica è stata curata da qualificati magistrati della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNAA), Esperti del Dipartimento delle Politiche Antidroga e del Ministero della Salute, professori universitariFunzionari ed Ufficiali delle forze di polizia, anche appartenenti alla D.C.S.A..

 

Lo scorso 7 settembre,  questa D.C.S.A. ha ospitato una  delegazione delle Forze di polizia turche – in visita istituzionale in Italia – guidata dal Vice Direttore Generale della Polizia Nazionale di quel Paese e con la partecipazione dei Vice Direttori dei Dipartimenti  Antidroga, di contrasto alla criminalità organizzata, al traffico di migranti e di esseri umani, al terrorismo e delle relazioni internazionali; presenti, inoltre,  rappresentanti  dell’Ambasciata della Turchia a Roma. L’incontro della delegazione presso questa Direzione,  in analogia ad altri  svolti presso alcune strutture del Dipartimento della P.S.,  si  inquadra nell’ambito dei lavori del 2° Tavolo Tecnico bilaterale  di Esperti – in applicazione dell’art. 7  dell’ “Accordo di Cooperazione sulla lotta ai reati gravi, in particolare contro il terrorismo e la criminalità organizzata”  –in vigore del 2018- che formalizza  la stretta collaborazione tra Italia e Turchia nello  sforzo congiunto per il contrasto ai fenomeni criminali maggiormente complessi epreoccupanti”.

Durante l’incontro, presieduto dal Direttore Centrale – con la partecipazione di rappresentanti dei tre Servizi e dell’Esperto per la Sicurezza di questa D.C.S.A. ad Istanbul-  si è realizzato un  interessante e proficuo  confronto  sulla situazione generale dei due Paesi rispetto al fenomeno “droga”  e sulla scelta delle  “modalità operative”  adottate per attuare sia la prevenzione – con attenzione specifica  alle campagne di informazione/formazione della popolazione  in particolare rivolte a famiglia e scuola e, quindi, popolazione giovanile-genitori-insegnanti  – che il contrasto repressivo antidroga. In  particolare, per potenziare il contrasto, entrambe le parti  hanno concordato sulla necessità di  condividere le buone prassi operative, rendendo sempre  più  efficace lo  scambio informativo  tra le forze di polizia italiane e turche, auspicando, altresì, una più intensa collaborazione nel campo delle operazioni speciali antidroga previste nel menzionato accordo sulla lotta contro la criminalità organizzata.

 

 Questa mattina, presso la sede del Dipartimento della P.S.- uffici della D.C.S.A- è stato sottoscritto un Accordo di             collaborazione scientifica tra la stessa Direzione Centrale per i Servizi Antidroga  ed il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche dell’Università “Sapienza” di Roma. 

L’iniziativa nasce dall’esigenza di implementare, anche in termini di sempre maggiore qualificazione e scientificità, le attività di  “analisi” svolte da questa D.C.S.A. su una significativa quantità di dati relativi al “fenomeno droga”, reperiti dalle forze di polizia italiane- anche in collaborazione con quelle straniere- impegnate nella lotta al narcotraffico ed integrati da informazioni  provenienti da fonti aperte.

L‘ Accordo si propone di mettere insieme le forze di operatori delle forze di  polizia della DCSA – specializzati nel coordinamento antidroga e nell’analisi -operativa e strategica- di un vasto patrimonio informativo sul fenomeno droga e di qualificati studiosi, ricercatori ed analisti del mondo accademico,  esperti nell’utilizzo dei più idonei strumenti logico-scientifici su simili big data di natura empirica. Questa D.C.S.A.  ed il Dipartimento SSE, attraverso un sinergico scambio reciproco di conoscenze e competenze, potranno approfondire lo studio di tematiche di interesse nel settore droga- utilizzando e sviluppando metodologie scientifiche – ampliare la conoscenza dei fenomeni  stessi ed elaborare- insieme- qualificati report  di analisi “predittiva”.  La collaborazione avviata dalla D.C.S.A. con un così autorevole polo universitario- dotato di risorse umane, strumentali e metodologiche di eccellenza- potrà, in particolare, favorire l’ Analisi dei mercati specifici delle droghe,  al fine di verificare le diversità “commerciali” sia dal punto di vista quantitativo (diffusione e volume delle vendite, andamento dei prezzi, etc.), sia dal punto di vista qualitativo (nazionalità dei venditori-spacciatori-, affiliazione ad organizzazioni criminali etc.); l’ Analisi dei fattori territoriali di rischio e la  stima dei relativi indicatori;  l’ Analisi dell’ impatto della normativa” sul mercato degli stupefacenti e sulla società.

Ecco, ad esempio,  alcune tematiche  e le relative  “indagini” che potranno essere  sviluppate, nell’ambito dell’Accordo:   

Droghe sintetiche: predisporre un quadro di situazione sui sequestri degli ultimi 5 anni (quantità, operazioni, aree geografiche, modalità di occultamento) per l’analisi del fenomeno sia sotto l’aspetto di polizia che sociale evidenziando possibili scenari futuri.

Stranieri: possibili connessioni tra distribuzione territoriale degli stranieri (residenti) e tipologie di sostanze sequestrate nelle medesime aree. Una sostanza è maggiormente legata a determinate nazionalità?

Italiani e stranieri: in che modo negli ultimi 20 anni sono cambiati gli equilibri nella gestione del mercato?

Precursori di droghe: In virtù dei dati commerciali, sviluppare la conoscenza sulle dinamiche delle transazioni delle principali sostanze precursori a livello nazionale evidenziando le criticità e le possibilità di disvio.

Rotte: verificare l’incidenza di aspetti geopolitici, sociali e commerciali sulle rotte e sulle dinamiche del traffico in generale.

I risultati di queste specifiche attività di analisi appaiono -oggi più che mai-  necessari per  la migliore comprensione dei fenomeni attuali e della loro  possibile “evoluzione”, nelle varie aree  territoriali e nei diversi  contesti socio-economici e culturali, anche al fine di individuare le più efficaci azioni di prevenzione/ contrasto al narcotraffico, ovvero facilitare una puntuale, adeguata e rapida risposta a tutto campo- delle forze di polizia e degli altri organismi impegnati nel settore– alle sempre più affinate e relisienti strategie criminali dei narcotrafficanti.

 

Ieri, 30 giugno 2021, il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato la Relazione annuale sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia- 2021, riferita ai dati statistici ed epidemiologici relativi al 2020, presentata dal Ministro per le politiche giovanili -On. Fabiana  Dadone- ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati . Il documento elaborato rappresenta un momento di analisi e riflessione importante rispetto ad una problematica che presenta dinamiche e profili di indagine particolarmente complessi che, peraltro, proprio nel 2020, con l’ impatto della pandemia da Covid -19, hanno subito repentine e allarmanti evoluzioni. Come sottolinea il  Ministro per le politiche giovanili nella Prefazione Dadone: “la Relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia è un fondamentale momento di analisi e sintesi che intreccia fattori e dati trasversali di grande complessità (…)Nell’attuale inedito contesto pandemico, il fenomeno delle dipendenze ha infatti subìto accenti allarmanti (…) Le aree di disagio si sono allargate e all’interno di queste i soggetti affetti da dipendenze da sostanze hanno subìto ancor maggiori effetti. In generale, pur se il sistema di cura ha saputo accettare la sfida, dalla lettura del documento relativo al 2020 emergono dinamiche comportamentali, socio-culturali, economiche in rapida evoluzione. Un quadro articolato, a n dimensioni, di cui occorre cogliere la cifra complessiva (…) allo scopo di catturare quella visione di sistema indispensabile per modulare azioni mirate, specie in punto di prevenzione e cura.”  La Relazione è articolata in sette parti.  Le prime quattro sono dedicate al mercato degli stupefacenti ed alle sostanze dei consumi, mentre la quinta raccoglie le attività sviluppate in collaborazione con il Gruppo tecnico interregionale Dipendenze ed una sintesi dei risultati di un Focus Group dedicato al rapporto tra marginalità, reinserimenti sociali e lavoro. La sesta parte evidenzia le specifiche attività realizzate dal Dipartimento Politiche Antidroga e la settima chiude l’elaborato con una una sintesi trasversale dei dati attraverso la lettura delle tematiche che hanno mostrato un maggiore rilievo. Nel documento, inoltre, è stata introdotta una breve parte dedicata alle dipendenze delle nuove generazioni durante la pandemia COVID 19, quale nuova sfida che il Dipartimento si accinge ad affrontare.

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